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Il salento come sistema, perché no?

Simona Leardi

Il salento come sistema, perché no?

Rel. Riccardo Bedrone. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2014

Abstract:

Introduzione

Gli ultimi decenni del XX secolo sono stati caratterizzati da cambiamenti significativi nell’economia mondiale prodotti, nella maggior parte dei casi, dall’avanzare del processo di globalizzazione: “Un fenomeno caratterizzato dalla progressiva apertura e liberalizzazione dei

mercati agli scambi internazionali di beni e servizi, dallo sviluppo delle tecnologie dell’informazione, dei mezzi di comunicatone e dei trasporti, dall’abbattimento degli ostacoli e dei vincoli tariffari, dalla diminuzione delle distanze tra le aree geografiche e, ancora, dall’aumento della mobilità dei soggetti e delle organizzazioni, nonché delle risorse, materiali e immateriali, che sono condivisibili da un numero sempre maggiore di soggetti e che circolano ad una velocità crescente nel tempo” (Napolitano, 2000).

Tale processo ha influenzato anche il settore turistico, determinando cambiamenti sia sul lato della domanda, sia su quello dell’offerta.

Con riferimento alla domanda si è assistito, oltre ad un aumento quantitativo, anche ad un’evoluzione qualitativa relativa alla varietà e variabilità dei comportamenti di consumo dei turisti.

Identificare, infatti, un “turista tipo” è sempre più difficile in quanto assume modelli di comportamento sempre nuovi e mutevoli che si distaccano dalla vecchia concezione che si aveva del turista, il quale non si adegua più ai meccanismi di mercato, svolgendo passivamente le funzioni affidatogli dall’offerta, ma tenta di sfuggire ai condizionamenti dell’industria turistica, ritagliandosi e programmandosi spazi originali di scoperta ed avventura, in modo tale da vivere il turismo come un’esperienza autentica.

L’evoluzione della domanda e la tendenza da parte del turista a vivere il prodotto turistico in una dimensione di esperienza hanno determinato la nascita di nuove forme di competizione, accrescendo il bisogno di adottare nuovi modelli organizzativi deH’offerta turistica. Tra le varie esperienze in corso c’è n’è una in particolare che potrebbe risultare efficace in seno ai nuovi cambiamenti del settore turistico: il Sistema turistico locale introdotto dalla legge nazionale 135/2001. Tale legge definisce i sistemi turistici locali come “contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall'offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate”.

Il presente elaborato si basa, appunto, su questi concetti, ossia, si propone di indagare l’attuale realtà turistica Salentina al fine di verificare la presenza, all’interno di tale contesto, di un orientamento alla logica sistemica nella gestione della destinazione. Pertanto, una volta delineata l’area oggetto di studio, si cercherà di rispondere a tale quesito: il Salento costituisce una realtà turistica sistemica?

Come più volte ribadito, l’aspetto sistemico si riferisce alla capacità della destinazione turistica di porsi come sistema in grado di offrire servizi tra loro integrati, coordinati e differenziati dall’appartenenza ad uno specifico territorio.

In tale direzione, il primo passaggio compiuto è stato quello di analizzare il quadro normativo di riferimento che ha consentito, in prima analisi, di comprendere il contesto legislativo, nazionale e locale, in cui il sistema opera, al fine di verificare se il tipo di organizzazione esistente favorisca o, al contrario, ostacoli o rallenti l’evoluzione dell’offerta turistica locale in ottica sistemica.

Successivamente è stata riportata una breve descrizione di alcuni casi nazionali ed esteri che hanno adottato questo tipo di approccio per meglio comprendere quali scelte operative possano essere ritenute utili per una buona gestione di questi sistemi. In seguito si è analizzata la struttura dell’organizzazione turistica della puglia per verificare se identifica o meno i sistemi turistici locali al suo interno.

Infine, è stata posta l’attenzione sull’area del Salento riportando prima di tutto una breve descrizione delle risorse che qualificano l’attrattività turistica della destinazione stessa, con specifico riferimento alle attrattive culturali, ambientali e alle produzioni tipiche.

In aggiunta, è stato esaminato un altro aspetto importante ai fini dell’individuazione di una realtà sistemica, rappresentato dai risultati conseguiti, sia in termini di flussi turistici in entrata (arrivi, presenze e relative variazioni) sia in termini di offerta ricettiva, nell’area in esame.

Quest’ultima parte del lavoro ha consentito di mettere a fuoco le potenzialità e le criticità insite in quest’area e, inoltre, di comprendere se necessita o meno di un rinnovamento della propria organizzazione turistica in termini di sistema turistico. Una volta analizzata la realtà turistica Salentina, si è cercato di dare delle indicazioni, sulla base dei risultati ottenuti, utili a favorire una buona progettazione di STL o meglio, di uno sviluppo turistico dell’area.

Relators: Riccardo Bedrone
Publication type: Printed
Subjects: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GE Geografia
SS Scienze Sociali ed economiche > SSD Politica
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3694
Chapters:

Indice

INTRODUZIONE

1. TURISMO E TERRITORIO

1.1 Modelli spaziali dell’evoluzione dei territori turistici

1.1.1 Modelli di mobilità

1.1.2 Modelli origine destinazione

1.1.3 Modelli strutturali

1.1.4 Modelli di evoluzione

1.1.5 Ciclo di vita di una località turistica

1.2 Un nuovo modello organizzativo per competere nel mercato globale: approccio sistemico

1.2.1 L’influenza della globalizzazione sul turismo

1.2.2 Dal concetto di Sistema locale territoriale a quello di Sistema Turistico Locale

2. IL QUADRO NORMATIVO

2.1 I Sistemi Turistici Locali nel quadro normativo nazionale

2.2 Legge Quadro del Turismo n.135/2001

2.3 II recepimento e l’attuazione dell’art.5 della Ln 135/2001 nelle

specifiche normative regionali

2.3.1 Regioni che hanno recepito e dato attuazione all'art. 5 della Ln 135/2001 ed hanno attivato gli STL

2.3.2 Regioni che hanno recepito e dato attuazione all’art 5, con STL in fase di attivazione

2.3.3 Regioni che hanno recepito e/ o dato attuazione all’art. 5, ma senza attivare i STL

2.3.4 Regioni che non hanno recepito l’art. 5 della Ln 135/2001 40

2.4 Modelli dell’organizzazione turistica regionale

3. ESPERIENZE DI SUCCESSO NAZIONALE ED ESTERE

3.1 Criteri di selezione dei casi studio

3.2 I casi studio selezionati

3.2.11 Casi italiani

3.2.1.1 APT servici

3.2.1.2 Unione di Prodotto Costa

3.2.1.3 Sistema Turistico Po di Lombardia

3.2.1.4 Sistema Turistico Lago di Como

3.2.21 Casi esteri

3.2.2.1 Paradores de Turismo de Lspaña

3.2.2.2 Ribeira Sacra

3.2.2.3 Associazione Austria per l'Italia Hotels

3.2.2.4 Pays de la Loire

3.2.2.5 Pays Cathare

3.2.2.6 Shakespeare Country

3.3 Gli elementi di successo dei casi selezionati

3.3.1 Prodotto turistico e la promozione dei sistemi turistici

3.3.1.1 Individuazione di un’idea-guida

3.3.1.2 Definizione di Standard di qualità

3.3.1.3 Coinvolgimento degli operatori privati

3.3.1.4 Definizione della dimensione territoriale

3.3.2 Commercializzazione

3.3.3 Reti specializzate

3.3.4 Attività di Pianificazione e Monitoraggio

4. IL MODELLO PUGLIESE DI GOVERNANCE DEL SETTORE TURISTICO

4.1 Movimento turistico in Puglia

4.1.1 La dimensione dei flussi

4.1.2 I principali mercati di provenienza del turismo domestico e internazionale

4.1.3 La distribuzione dei flussi a livello provinciale

4.1.4 La stagionalità della domanda

4.2 La struttura del nuovo modello pugliese di governarne del settore turistico

4.2.1 Regione Puglia e L’agenzia Pugliapromozione

4.2.1.1 La Mission degli organi del modello organizzativo di Pugliapromozione

4.2.21 Distretti Produttivi pugliesi

4.2.2.1 Il Distretto Produttivo del Turismo pugliese

4.2.3 Sistemi Turistici Locali

4.2.3.11 “STL” definiti dalla Regione Puglia

5. UN CASO SPECIFICO DI LOCALITÀ TURISTICA: “SALENTO”

5.1 Ambito territoriale di riferimento

5.2 Analisi del sistema di offerta del Salento

5.2.1 Analisi dell’attrattività turistica dell'area (le risorse specifiche)

5.2.1.1 Il Patrimonio ambientale e paesaggistico

5.2.1.1.Il paesaggio costiero Salentino

5.2.1.2 II patrimonio storico- culturale

5.2.1.3 Enogastronomia

5.2.1.4 Artigianato

5.2.2 Le risorse generiche

5.2.3 Analisi dell’offerta ricettiva (risorse qualificanti)

5.2.4 Le risorse immateriali

5.3 Analisi della domanda turistica del Salento

5.3.1 Dimensione dei flussi turistici in Salento

5.3.2 Distribuitone dei flussi a livello comunale

5.3.3 La stagionalità della domanda nel Salento

5.4 Prodotti turistici della Regione

5.5 Prodotti turistici del Salento

5.6 Iniziative di sviluppo Territoriale

5.6.1 Programmatone regionale (PO 2000-2006)

5.6.2 Programmazione regionale (PO 2007-2013)

5.6.3 Gruppi Aziendali Locali (GAL) e il Piano di Sviluppo Locale (PSL)

5.6.4 II Salento nell’ambito dello sviluppo turistico integrato

5.6.4.1 Salento D’amare

5.6.4.2 Rete pubblico-privato per lo sviluppo turistico integrato (ReS.T.I.)

6. IL SALENTO COME SISTEMA TURISTICO

6.1 La necessità di un Sistema turistico in Salento

6.1.1 Analisi SWOT

6.1.2 Tentativo di costituire un Sistema Turistico in Salento

6.2 Indicazioni per la progettazione di un STL

CONCLUSIONE

Indice Figure

Indice Tabelle

Indice Grafici

Indice Tavole

Bibliografia

Sitografia

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