Giovanna Zaccaria
Ottimizzazione del dispositivo T-REM3DIE per la riparazione di tendini. = Optimization of the T-REM3DIE device for tendon repair.
Rel. Cecilia Surace, Mariana Rodriguez Reinoso, Vito Burgio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2024
Abstract: |
Il trattamento delle lesioni tendinee è sempre stato al centro delle attenzioni nella ricerca medica e rappresenta ad oggi una sfida clinica significativa in quanto, nonostante siano stati compiuti diversi progressi, restano ancora irrisolte una serie di problematiche. Le lesioni dei tendini della mano e d’Achille sono tra le più diffuse e trattate dai chirurghi in tutto il mondo. Il principale approccio per il ripristino del tessuto tendineo risulta essere l’intervento chirurgico, il quale richiede un’operazione a cielo aperto andando a suturare i due lembi di tendine lesionato. Tuttavia, tale procedura, porta con sè delle complicazioni, tra cui le più importanti sono la formazione di zone poco irrorate causate dalla sutura (ischemizzazione), la lenta guarigione del tessuto e adesione con i tessuti circostanti. Negli ultimi anni sembra esserci stato un cambiamento nelle tecniche utilizzate, tra cui la sutura percutanea per i tendini d'Achille e nuove tecniche di sutura o dispositivi per i tendini della mano. Nonostante ciò, il tasso di recidiva rimane comunque elevato. Non essendoci quindi un consenso definitivo sul metodo migliore, si è sviluppato il T-REM3DIE, un dispositivo innovativo impiantabile per la riparazione dei tendini, biodegradabile e biocompatibile che mira a superare le problematiche relative alle altre tecniche. Il suo principale obiettivo è quello di evitare l’utilizzo della sutura, permettere una riabilitazione veloce e quindi evita la formazione di aderenze con i tessuti circostanti. Inoltre, punta al miglioramento della capacità di tenuta della riparazione rispetto alle suture tradizionali e riduce il rischio di lacerazioni future e la sofferenza tissutale. Il presente lavoro di tesi ha avuto come obbiettivo quello di migliorare il dispositivo T-REM3DIE per il tendine d'Achille e per i tendini della mano. Per entrambi i dispositivi sono state valutate delle alternative all’ attuale miscela polimerica che caratterizza il dispositivo, in modo da abbattere i costi di produzione. Inoltre, si è lavorato all'ottimizzazione della geometria per il dispositivo della mano. Tutte le geometrie proposte sono state successivamente testate tramite prove di trazione, utilizzando resine con proprietà meccaniche simili a quelle del nuovo materiale sotto analisi, confermando le caratteristiche desiderate, ovvero un buon compresso tra rigidezza e flessibilità e una minore invasività sulle fibre tendinee. Infine, tramite simulazioni ad elementi finiti è stato possibile analizzare il comportamento meccanico del dispositivo e confrontare i risultati con le prove sperimentali. |
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Relators: | Cecilia Surace, Mariana Rodriguez Reinoso, Vito Burgio |
Academic year: | 2023/24 |
Publication type: | Electronic |
Number of Pages: | 110 |
Additional Information: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Subjects: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
Classe di laurea: | New organization > Master science > LM-21 - BIOMEDICAL ENGINEERING |
Aziende collaboratrici: | Politecnico di Torino |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/32169 |
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