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La valutazione del rischio di inquinamento delle risorse idriche sotterranee come strumento di supporto al governo del territorio

Lucio De Benedictis

La valutazione del rischio di inquinamento delle risorse idriche sotterranee come strumento di supporto al governo del territorio.

Rel. Marina De Maio, Fabio Minucci. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale, 2012

Abstract:

Negli ultimi anni, le tematiche ambientali hanno assunto sempre più risalto - come dimostra il dibattito sulla chiusura dell'Ilva di Taranto per provocato disastro ambientale - nella vita dell'uomo contemporaneo. Dal giugno 1992, Il Summit della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro, segnò un passaggio storico della civiltà umana e della sua politica verso l'ambiente che lo ospita. La tutela delle risorse idriche sotterranee costituisce argomento di crescente interesse scientifico, tecnico ed istituzionale, sia per le evoluzioni climatiche che sembrano condurre ad una progressiva riduzione del patrimonio idrico disponibile, sia per l'intensificazione delle attività antropiche che tendono a compromettere le originali caratteristiche qualitative della risorsa. La corretta gestione delle risorse idriche presuppone la soluzione di due problemi fondamentali: il mantenimento della buona qualità delle acque e la conservazione delle riserve idriche sotterranee generalmente destinate all'approvvigionamento potabile. L'acqua è essenziale per la vita umana - per la salute e la sopravvivenza, oltre che per la produzione alimentare e le attività economiche. Eppure al momento stiamo facendo fronte a un'emergenza globale nella quale oltre un miliardo di persone non ha accesso a una disponibilità minima di acqua pulita e oltre due miliardi non dispongono di servizi igienici e impianti fognari adeguati, la causa principale di malattie collegate all'acqua.

Il caso più famoso e drammatico è quello della cittadina di Love Canal, vicino alle cascate del Niagara: un canale abbandonato fu utilizzato, negli anni cinquanta del secolo scorso, come discarica di rifiuti tossici di una vicina industria chimica. Il tutto fu ricoperto di terra e dimenticato; poi il terreno fu venduto al comune di Niagara Falls che vi costruì sopra un quartiere residenziale e una scuola. Nel 1976 le piogge intense hanno allagato la discarica e hanno portato in superficie molte sostanze velenose che hanno provocato malori e malattie negli abitanti e nei bambini. L'evento scandalizzò l'America; gli abitanti furono fatti sloggiare, le case e la scuola furono abbattute, e il governo si decise ad emanare leggi per la bonifica delle zone contaminate, con forti investimenti e costi pubblici. Di fronte a questi e simili eventi i paesi europei si decisero ad emanare norme per la bonifica delle zone contaminate da rifiuti e scorie industriali pericolosi. In Italia si intervenne con tutta calma, dopo il 1998, e soltanto nel 2001 fu pubblicato un elenco delle zone contaminate di importanza nazionale, con l'indicazione delle sostanze nocive presenti; vi sono poi altre zone da bonificare indicate dalle Regioni e altre ancora; in tutto sono state stimate in 4400 le aree industriali contenenti nel sottosuolo rifiuti tossici e di queste soltanto il 10 percento risulta bonificata.

Oggi, il problema dell'accesso all'acqua di buona qualità e la protezione della stessa dall'inquinamento e dal sovrasfruttamento, è diventato impellente e preoccupante, tanto che già si parla "... di una crisi mondiale dell'acqua, all'orizzonte del 2015 -2020"... "L'ipotesi di una crisi mondiale dell'acqua... significa che più di metà della popolazione mondiale (tra i 3.5 e 4 miliardi di persone su una popolazione mondiale vicina agli 8 miliardi) non avrà accesso all'acqua potabile...". Molti sostengono che tale crisi sarà dovuta alla povertà ed all'insostenibilità dell' attuale modello di sviluppo. Kofi A. Annan, già segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione dell'Anno Internazionale dell'Acqua ha esortato così tecnici e politici: "Uniamo i nostri sforzi, utilizziamo le conoscenze e le tecnologie a nostra disposizione e facciamo del nostro meglio per tutelare le preziose risorse d'acqua dolce del pianeta." La scienza e la tecnologia devono, dunque, mettere a disposizione tutte le possibili soluzioni per un'inversione di tendenza. Ed in prima linea ci sono quelle discipline che trattano dell'acqua, della sua genesi, della sua vita e dei problemi di protezione e di razionale uso della risorsa. In prima linea ci siamo Noi tecnici e ricercatori che dobbiamo impegnarci per convincere i governanti che bisogna unire le forze e le risorse sulla ricerca e sulla prevenzione.

In questa tesi saranno trattate le metodologie di studio, la previsione e la prevenzione delle acque sotterranee da fonti d'inquinamento. Lo scopo del presente studio è quello di analizzare gli impatti dovuti dalle attività antropiche presenti sul territorio ed elaborare materiale utile a rappresentare un valido supporto agli strumenti di pianificazione e gestione del territorio, finalizzati a salvaguardare le risorse idriche sotterranee della zona di pianura oggetto di studio, ed al riparo dai rischi di inquinamento ai sensi della normativa vigente (L. R. 30 aprile 1996, n. 22 "Ricerca ed uso delle acque sotterranee" che tratta tra l'altro della conformità delle captazioni al divieto di fare venire a contatto acque di falda superficiale con acque provenienti dalla falde profonde). Infine, in questa ricerca, per la complessità ed eterogeneità delle informazioni, per l'organizzazione dei dati, per le elaborazioni e per le rappresentazioni cartografiche sono state utilizzate le potenzialità di trattamento e di restituzione grafica offerte dalla metodologia GIS; la quale consente, inoltre, l'aggiornamento continuo dei dati e l'eventuale analisi da parte di utenti diversi. Tutti gli elaborati cartografici sono stati digitalizzati. In particolare, le elaborazioni eseguite consentiranno di definire il grado di rischio derivante da fonti di inquinamento puntuale e areale.

Relators: Marina De Maio, Fabio Minucci
Publication type: Printed
Subjects: A Architettura > AM Cost Accounting
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
O Opere generali > OF Normativa
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2866
Chapters:

Introduzione

Il quadro conoscitivo: Area di intervento

1.1. Inquadramento Territoriale

1.2. Contesto Paesaggistico

1.3. Caratteristiche storico-culturali

1.3.1. La distribuzione dell'acqua e la loro manutenzione

1.4. Il Quadro Socio-Economico

1.4.1. Le dinamiche in atto

1.4.2. Nodi critici ed elementi di eccellenza territoriali

1.5. Morfologia e geologia dell'area di studio

1.5.1. I fontanili

1.5.2. Caratteri geopedologici del territorio e distribuzione delle acque per gli usi agricoli

1.5.3. La configurazione della rete irrigua

1.6. Clima della pianura Vercellese

1.6.1. Umidità

1.6.2. Le precipitazioni piovose

1.6.3. Le precipitazioni nevose

1.6.4. Il vento

1.7. Inquadramento Idrogeologico dell'Area

1.7.2. La Falda Superficiale

1.7.2. Assetto Litostratigrafico

1.7.3. Soggiacendo della Falda Superficiale

1.7.4. Oscillazione del livello Piezometrico

1.7.5. Vulnerabilità Dell'acquifero

Analisi del quadro pianificatorio e legislativo

2.1. Quadro di Riferimento Europeo

2.1.1. La Direttiva quadro in materia di acque 60/2000

2.1.2. La Direttiva 2006/118/CE

2.1.3. La Direttiva CEF 91/676

2.1.4. Programmi Comunitari

2.2. Normativa Italiana: quadro di riferimento Nazionale

2.3. Pianificazione Regionale

2.3.1. Il Piano Territoriale Regionale (PTR)

2.3.2. Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR)

2.3.3. Il Piano Regionale dei Rifiuti

2.4. Il Piano Territoriale Di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Vercelli

2.5. Politiche di gestione delle risorse idriche

2.5.1. Piano regionale di bonifica delle aree inquinate

2.5.2. Il Piano di Tutela Della Acque (PTA)

2.5.3. Il Documento Di Programmazione Delle Attività Estrattive (DPAE)

2.5.4. Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

Fonti di inquinamento delle RIS e metodologie di calcolo del rischio

3.1. Fonti di Inquinamento delle RIS

3.1.1. Il Ciclo dell'Acqua

3.1.2. Influenza dei suoli sul ciclo e sulla qualità delle acque

3.1.3. La capacità protettiva dei suoli e il rischio derivante dalle attività antropiche

3.1.4. Tipologie di inquinanti e dinamiche nel suolo

3.1.5. Contaminazione del Suolo

3.2. Definizione del Rischio di inquinamento delle risorse idriche sotterranee

3.2.1. Rischio generato da un solo e determinato CDP

3.3. Raccolta e descrizione dei dati Cartografici e Ambientali

3.3.1. Cartografia dell'area di studio

3.3.2. Usi del suolo (suoli del Piemonte ai fini agricoli e forestali)

3.4. Metodologie per la Valutazione del Rischio di Inquinamento delle RIS

3.5. Il Metodo di Holman

3.5.1. Applicazione del Metodo

3.6. Metodo di valutazione del Rischio Globale di Inquinamento delle RIS

3.6.1. Applicazione del metodo

3.6.2. Cartografia del Rischio Globale di Inquinamento delle RIS - Allegato 5

Analisi del rischio come strumento di supporto al governo del territorio

4.1. Considerazioni sui metodi utilizzati

4.1.1. L'utilità dei sistemi GIS nell'analisi del rischio di Inquinamento delle RIS

4.2. Valutazione del Rischio di Inquinamento: un valido supporto per il Governo del Territorio 4.2.1. Proposte di Buon Governo

4.2.2. Pianificazione delle Attività Agricole e Forestali

4.3. Limiti del Sistema Urbanistico attuale

Conclusioni

Bibliografia 1° Capitolo

Bibliografia 2° Capitolo

Bibliografia 4° Capitolo

Glossario

Allegato a - Metodo Holman: tabelle IPT

Elenco elaborati cartografici

Allegato 1-Centri di pericolo e soggetti a rischio

Allegato 2-Indice di pericolosità (HT)

Allegato 3-Vulnerabilità dei soggetti a rischio (vu SAR)

Allegato 4-Valore dei soggetti a rischio (va SAR)

Allegato 5-Rischio globale di inquinamento

Bibliography:

Bibliografia 1° Capitolo

- Beretta G.P., De Luca D.A., Filippini G., Masciocco L., Negro G., Viotto C. (1999). Monitoraggio delle acque sotterranee: criteri generali ed esempio di applicazione del D.Lvo 152/99 sulla tutela delle acque dall'inquinamento in un settore della pianura piemontese. Atti del 3° convegno nazionale sulla protezione e gestione delle acque sotterranee per il III millennio. Quaderni di geologia applicata, 1999, Pitagora Editrice, Bologna, pp. 3.49-3.59.

- Bortolami et alii.(1976)- Lineamenti di litologia e geoidrologia del settore piemontese della Pianura Padana.- Quad. dell'Ist. di Ricerca delle acque. 1995

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- Desio A. (1965). Il problema delle acque sotterranee in Italia. Atti Conv. Probl. Acque in Italia, F.A.S.T., Milano

- Provincia di Vercelli, Settore Pianificazione Territoriale - Carta geomorfologica della provincia di Vercelli, 2002 a scala 1:25.000

- Provincia di Vercelli, - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale PTCP, 2005

- Provincia di Vercelli "Schema Idrogeologico, qualità e vulnerabilità degli acquiferi della pianura vercellese", 1990 - M. Civita, G. Fisso, M.E. Governa, P. Rossanigo;

- Provincia di Vercelli "Le acque sotterranee della pianura vercellese" 2006 e relativi elaborati grafici - D. A. De Luca, M. Lasagna, D. Casaccio, L. Ossella, M. Falco.

- Servizio Geologico d'Italia (1966). Carta Geologica d'Italia alla scala 1:100.000, II ediz.,Foglio 43 (Biella).

- Servizio Geologico d'Italia (1969). Carta Geologica d'Italia alla scala 1:100.000, II ediz.,Foglio 57 (Vercelli).

Bibliografia 2° Capitolo

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- Civita M., Legenda unificata per le Carte della Vulnerabilità all'inquinamento dei corpi idrici sotterranei/Unified Legend for the aquifer pollution Vulnerability Maps, Studi sulla Vulnerabilità degli Acquiferi, 1, Pitagora Editrice, Bologna, 1990.

- Civita, M., Rischio d'inquinamento delle risorse idriche sotterranee, Atti 2° Conv. Naz. "Protezione e gestione delle Acque Sotterranee: Metodologie, Tecnologie e Obiettivi", Nonantola (MO): Pubbl. GNDCI n. 1282, 1995.

- Civita M., Idrogeologia applicata e ambientale, CEA, Milano, 2005.

- Civita M., De Maio M., Assessing Groundwater contamination risk using ARC/INFO via GRID function, ESRI USER CONFERENCE, 8-11 July, San Diego, California, 1997.

Civita M., De Maio M., Valutazione e cartografia automatica della vulnerabilità degli acquiferi all'inquinamento con il sistema parametrico - SINTACS R5- A new parametric System for the assessment and automatic mapping of groundwater vulnerability to contamination, Quaderni e Tecniche di Protezione ambientale, 72, Pitagora Editrice, Bologna, 2000.

- Civita M., Zavatti A., Un manuale per l'analisi di sito e la valutazione del rischio di inquinamento, Quaderni di Tecniche di Protezione Ambientale, 80, Pitagora Editrice, Bologna, 2006.

- Regione Piemonte, Piano di Tutela della Acque - Direzione Pianificazione Risorse Idriche.

- Regione Piemonte "Piano di Tutela delle Acque PTA" 2007

- Regione Piemonte, Settore Pianificazione e verifica attività estrattive - Documento di Pianificazione delle Attività Estrattive D.P.A.E.: Relazione e allegati

Bibliografia 4° Capitolo

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- Department of Natural Resources Univ. of Madison, Wisconsin, Residential development and groundwater resources, Comprehensive planning and groundwater fact sheet 3, Wisconsin, 2000.

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