Martino Pavignano
Per un'analisi storica e grafica della Regola delli cinque ordini d'architettura di M. Iacomo Barozzio da Vignola.
Rel. Ursula Zich, Francesco Paolo Di Teodoro. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2012
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Abstract: |
Questa tesi nasce dalla curiosità di approfondire e sviluppare il tema elaborato nella mia tesi di laurea triennale. Nel precedente lavoro, dal titolo "Regola delli cinque ordini d'architettura": il disegno degli ordini secondo Jacopo Barozzi da Vignola. Problematiche di restituzione grafica, ho indagato le difficoltà che possono intercorrere nel ri-disegnare un ordine architettonico partendo dalle tavole grafiche di un trattato rinascimentale, in questo caso la Regola vignolesa. Grazie alla supervisione dei relatori, prof. arch. Francesco Paolo Di Teodoro e arch. Ursula Zich, ho impostato il lavoro di ricerca in maniera quanto più possibile scientifica e coerente. La tesi si struttura in sei capitoli, suddivisi in paragrafi e relativi sottoparagrafi. Obiettivi L'obiettivo principale del mio lavoro è dimostrare la complessità dello studio di una fonte grafica e testuale antica che, ripercorsa in un'ottica contemporanea può, a tratti, risultare di non immediata comprensione. Per dimostrare questa complessità è stato necessario scomporre lo studio del trattato in più fasi, non necessariamente presentate in ordine di elaborazione, ma strettamente interconnesse e interdipendenti. Nello specifico ho analizzato la Regola mediante uno studio formale/ sintattico delle tavole e un ridisegno analitico/critico delle stesse. Ho inoltre ritenuto necessario anteporre allo studio vero e proprio alcuni capitoli propedeutici: 1. una presentazione del 'candidato', oggetto della mia analisi, ovvero una descrizione della personalità di Giacomo Barozzi in quanto architetto, manierista, scrittore, teorico; 2. una trattazione approfondita sulla Regola detti cinque ordini d'architettura come “libro d'architettura”. Nello specifico ho descritto cos'è la Regola, come è stata prodotta e quali opere possono averne influenzato la realizzazione. I risultati dello studio sono via via riportati nei diversi capitoli e vengono riassunti e commentati nel capitolo conclusivo. La scelta della Regola Prima di procede nella stesura degli altri capitoli ho creduto opportuno spiegare brevemente il perché della mia scelta di studiare l'opera teorica di Giacomo Barozzi da Vignola. In primo luogo ho deciso di affrontare lo studio del trattato dell'architetto 'emiliano' a causa della notorietà, che questo ottenne a partire dalla prima edizione fino ai giorni nostri. E ben noto infatti che il trattato barozziano riscosse un enorme successo editoriale, molto più di qualsiasi altro libro d'architettura rinascimentale e che, soprattutto nei secoli XVIII e XIX fu eletto al ruolo 'Libro di modelli', ad uso di studenti e professionisti. Questa fama, come ampiamente documentato in bibliografia, si rivelò però 'successo di modello' e non di 'comprensione' della Regola. E infatti abbastanza recente la denuncia di come per un lungo lasso di tempo l'opera del Vignola sia stata erroneamente interpretata come un mero esempio di modelli architettonici, importanti, ma pur sempre modelli. L'opera vignolesca, infatti, diventa dogma, inteso come schematizzazione degli ordini architettonici in canoni rigidi, quasi immutabili. Ne viene quindi evidentemente travisato il significato principale, l'essenza stessa della Regola, pensata dal Barozzi a mo' di sistema proporzionale (per gli ordini architettonici) di facile applicazione, caratterizzato da semplici rapporti algebrici tra i vari elementi componenti l'ordine. Giacomo Barozzi, a discapito di quanti intesero la sua Regola come insieme di modelli assoluti, non definì il suo sistema come assoluto e immutabile. Nella dedica Ai Lettori scrisse infatti: Et perche io non penso in questo luogo di volere occorrere a quelle obiettioni che da qualcuno so che saranno proposte; non essendo questo mio intento, anzi, lasciandone il carico all'opera istessa che col piacere à piu giudiciosi, faccia anco che respondino per me contro gli altri; dirò solamente che se qualcuno giudicasse questa fatica vana con dire che non si può dare fermezza alcuna di regola, atteso che secondo il parere de tutti, et massime di Vitruvio molte volte conviene crescere o scemare delle proportioni de membri delli ornamenti per supplire con l'arte dove la vista nostra per qualche accidente venghi ingannata; à questo gli rispondo; in questo caso essere in ogni modo necessario sapere quanto si vuole che appaia all'occhio nostro, il che sarà sempre la regola ferma che altri si haverà proposta di osservare: [...]. Con queste parole l'architetto emiliano, come suggerisce Christof Thoenes, denunciò proprio il fatto che la sua Regola non fosse da intendersi come assoluta, ma vada interpretata di volta in volta, in base alle esigenze progettuali. In secondo luogo ho scelto la Regola come oggetto della mia indagine in quanto essa ben si addice ad uno studio analitico svolgibile nell'ambito di una tesi di laurea specialistica in Architettura, sia grazie alla sua struttura formale, sia per la sua tipologia editoriale che, come si vedrà nei capitoli successivi, risulta essere ben diversa rispetto ai trattati coevi.
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Relators: | Ursula Zich, Francesco Paolo Di Teodoro |
Publication type: | Printed |
Subjects: | P Personaggi > PA Architetti ST Storia > STD Biografia |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione) |
Classe di laurea: | UNSPECIFIED |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2856 |
Chapters: | 1. Introduzione 1.1. Obiettivi 1.2. La scelta della Regola 2. Iacomo Barozzio da Vignola, 1507 - 1573: Ritratto di un architetto 2.1. Nascita e formazione 2.2. Le prime esperienze romane e l'Accademia delle Virtù 2.3. San Petronio: il 'non finito gotico' 2.4. Fontainebleau: Vignola e Serlio 2.5. Bologna: San Petronio, l'esperienza vignolesca del cantiere e le opere minori 2.6. Il secondo periodo romano: Giulio III e i Farnese 2.7. La commessa per Filippo II di Spagna e la morte 3. Contesto culturale 3.1. Il trattato d'architettura 3.1.1. Marco Vitruvio Pollione (I sec. a.C. - I sec. d.C.) 3.2. I principali trattatisti ‘originali’ del Quattrocento 3.2.1. Leon Battista Alberti (1404 - 1472) 3.2.2. Antonio Averlino detto il Filarete (1400 circa - 1469) 3.2.3. Francesco di Giorgio Martini (1439 - 1501) 3.2.4. Luca Pacioli (1445 circa - 1514 circa) 3.3. Edizioni cinquecentesche del De architectura di Vitruvio 3.3.1. Fra Giovanni Giocondo (1433-1515) 3.3.2. Cesare Cesariano (1476 circa - 1543) 3.3.3. Daniele Barbaro (1514 - 1570) 3.4. Trattati di architettura 'originali' del XVI secolo 3.4.1. Sebastiano Serlio (1475-1553 circa) 3.4.2. Antonio Labacco (1495 - 1570) 3.4.3. Giacomo Barozzi da Vignola (1507 - 1573) 3.4.4. Andrea Palladio (1508 -1580) 3.5. Introduzione all'incisione 3.5.1. Dell'incisione: dalle origini al XVI secolo 3.5.2. Classificazione dell'incisione 3.5.3. Procedimenti di intaglio su legno e d'incisione su metallo 4. Studio formale della Regola delli cinque ordini d’architettura 4.1. La Regola: tecnica, precedenti, intenti 4.2. Vignola e i precedenti 4.3. Regola: vicende editoriali dal 1562 al 1615 4.4. Lo studio 4.4.1. La schedatura 4.4.2. Le schede catalografiche in letteratura 4.4.3. L'interpretazione e l'integrazione dei modelli 4.4.4. Le schede compilate 4.5. Analisi dei dati e considerazioni critiche 4.5.1. Tabella di analisi e considerazioni critiche 5. Il Ridisegno 5.1. Perché il ridisegno 5.1.1 Le tavole non ridisegnate 5.2. Semantica dell'analisi 5.2.1. Differenziazione delle dialettiche 5.3. Problematiche dell'analisi grafica 5.4. Analisi grafica comparata 5.4.1. Strutturazione dell'analisi grafica 5.4.2. Interpretazione critica dell'analisi grafica comparata 5.5. Il ridisegno manuale 6. Conclusioni 7. Bibliografia - Sitografia 7.1. Trattati, Monografie, Curatele 7.2. Riviste 7.3. Sitografia (Ultimo accesso Settembre 2012) 7.4. Tesi |
Bibliography: | Tratti, monografie, curatele - Vitruvio - Giocondo 1511 M, Vitruvius per Iocondum solito castigatior factus cum figuris et tabula ut iam legi et intellegi possit, Venezia, Giovanni Taccino 1511; - Serlio 1537 Regole generali di architettura sopra le cinque maniere de gli edifici, cioe, thoscano, dorico, ionico, corinthio et composito, con gli essempi dell’antiquità, che per la maggior parte concordano con la dottrina di Vitruvio, Venezia, Francesco Marcolini 1537. - Serlio 1540 Il terzo libro di Sabastiano Serlio bolognese, nel qual si figurano, e descrivono antiquita di Roma, e le altre che sono in Italia, e fuori d'Italia, Venezia, s.e., 1540. - Vitruvio - Barbaro 1556 I dieci libri dell'architettura di M. Vitruvio, tradoutti & commentati da Mons.Daniel Barbaro, eletto Patriarca d'Aquileggia, Venezia, Francesco Marcolini 1556, - Vignola1562 Regola delli cinque ordini di architettura di M. Iacomo Barozzi da Vignola s.l. [Roma], s.e., s.d. [ 1562]; - Barbaro 1569 La pratica della perspettiva di Monsignor Daniel Barbaro eletto patriarca d'Aquileia, Opera molto utile a Pittori, a Scultori, & ad Architetti, Venezia, Camillo & Rutilio Borgominieri fratelli 1569; - Palladio 1570 I quattro libri d'architettura di Andrea Palladio. Venezia, Domenico de' Franceschi 1570; - Vignola-Danti 1583 Le due regole di prospettiva pratica di M. Iacomo Barozzi da Vignola con i comentarij del R.P.M. Egnatio Danti dell'ordine de Predicatori. Matematico dello Studio di Bologna, Roma, Francesco Zanetti 1583; - Vignola- Remondini 1787 L'architettura di Jacopo Barozzi da Vignola ridotta a facile metodo per mezzo di osservazioni a profitto de' studenti. Terza edizione, aggiuntovi un trattato di meccanica, Bassano, Remondini 1787; - Vignola -Gianni 1838 Li cinque ordini di architettura di Giacomo Barozzi da Vignola intagliati da Costantino Gianni e ridotti a migliore e più facile lezione per uso degli architetti, pittori e disegnatori e specialmente per servire di modello all'insegnamento nelle pubbliche scuole e nelle accademie, Milano, s.e. 1838; - Amati 1840 C. Amati, Del chiaroscuro in architettura, Milano, Ubicini 1840; - Giovannoni 1935 - Becherucci 1936 L. Becherucci, L'architettura italiana del Cinquecento, Firenze, N.E.M.I. 1936, («Novissima Enciclopedia Monografica Illustrata», 63) - Vignola - Reycend 1944 J. Barozzi da Vignola, Gli ordini di architettura civile con l'aggiunta di più tavole, a cura di F. Reycend, Torino, Paravia 1944; - Betti 1950 D. Betti, Tecnica dell'incisione, Firenze, ALEF 1950; - Brown1960 G. B. Brown, Vasari on technique: being the introduction to the three arts of design, architecture, sculpture and painting, prefìxed to the lives of the most excellent painters, sculptors and architects / by Giorgio Vasari; ed. with introduction and notes by G. Baldwin Brown, New York, Dover Publications 1960; - Alberti - Orlandi / Portoghesi 1966 L. B. Alberti, L'architettura [De re aedificatoria], Testo latino e traduzione a cura di G. Orlandi, Introduzione e note di P Portoghesi, Milano, Il Polifilo 1966 («Trattati di architettura», I); - Argan 1967 G. C. Argan, Esempi di critica sulle tecniche artistiche, a cura di M. Fagiolo, Roma, Bulzoni 1967; - Francesco Di Giorgio - Maltese/ Degrassi 1967 F. di Giorgio Martini, Trattati di architettura, ingegneria e arte militare, a cura di C, Maltese e L. Degrassi, Milano, Il Polifilo 1967 («Trattati d'architettura», 3); - Ludovici 1971 S. S. Ludovici, Arte del libro. Tre secoli di storia del libro illustrato, dal Quattrocento al Seicento, Milano, Ares 1971; - Filarete - Finoli/ Degrassi 1972 A. A. detto il Filarete, Trattato di architettura, a cura di A. M. Finoli e L. Grassi. Milano, Il Polifilo 1972 («Trattati di architettura», 2); - Vianello 1973 N. Vianello, La citazione di opere a stampa e manoscritti, Firenze, Olschki 1973 («Biblioteconomia e bibliografia» Saggi e studi diretti da Francesco Barbieri, 6) - Scritti rinascimentali di architettura 1978 Scritti rinascimentali di architettura. Patente a Luciano Laurana. Luca Pacioli. Francesco Colonna. Leonardo Da Vinci. Donato Bramante. Francesco Di Giorgio. Cesare Cesariano. Lettera a Leone X, a cura di A. Bruschi, C. Maltese, M. Tafuri, R. Bonelli, Milano, Il Polifilo 1978 («Trattati di architettura», 4); - Pacioli - Marinoni 1982 L Pacioli, De divina proporzione, a cura di A. Marinoni, Milano, Silvana 1982 - Orazi 1982 A. M. 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Perlustrazione critica e lettura interpretativa dai trattati agli scritti contemporanei, Torino, Celid 2004 («Strumenti per l'ingegneria. Disegno e rilievo», ); - La Roma di Leon Battista Alberti - 2005 La Roma di Leon Battista Alberti. Umanisti, architetti e artisti alla scoperta dell'antico nella città del Quattrocento, a cura di E P. Fiore, A. Nesserlath, Milano, Skira 2005; - Fagiolo 2007 M. Fagiolo, Vignola, l'architettura dei principi, Roma, Gangemi 2007 («Opus», 7); - Vasari - Marino 2007 G. Vasari, Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, a cura di M. Marino, Roma, Newton Compton 2007; - I disegni del Codice Resta -2007 I disegni del Codice Resta di Palermo, a cura di S. Prosperi Valenti Rodinò, Cinisello Balsamo, Silvana 2007; - Vignola - Gianni -Maestri 2007 J. Barozzi da Vignola, La regola dei cinque ordini, Le due regole della prospettiva pratica nella edizione del 1828 proposta da Carlo Antonimi, a cura di D. Maestri, G. Spadafora, Roma, Dedalo 2007 («Vitruvio e i suoi eredi»); - Adorni 2008 B. Adorni, Jacopo Barozzi da Vignola, Milano, Skira 2008; - Palladio 2008 Palladio 1508-2008. Il simposio del cinque centenario, a cura di F. Barbieri et alii, Venezia, Marsilio 2008; - Palladio 2008 Palladio, a cura di G. Beltramini, H. Burns, Venezia, Marsilio 2008; - Saggi di letteratura architettonica 2009 Saggi di letteratura architettonica: da Vitruvio a Winckelmann, I, a cura di E P. di Teodoro, Firenze, Olschki 2009 («Biblioteca dell'«Archivium Romanicum» Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia», 360); - Saggi di letteratura architettonica 2009 Saggi di letteratura architettonica: da Vitruvio a Winckelmann, II, a cura di L Bertolini, Olschki 2009 («Biblioteca dell’«Archivium Romanicum» Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia», 365); - Saggi di letteratura architettonica 2009 Saggi di letteratura architettonica: da Vitruvio a Winckelmann, III, a cura di H. Burns, E P. di Teodoro, G. Bacci, Firenze, Olschki 2009 («Biblioteca dell'«Archivium Romanicum» Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia», 369); - Studi su Jacopo Barozzi da Vignola 2011 Studi su Jacopo Barozzi da Vignola. Atti del Convegno Internazionale di Studi, a cura di A. M. Affanni, P. Portoghesi, Roma, Gangemi 2011 ; - Palladio Lab 2012 Palladio Lab. Architetture palladiane indagate con tecnologie digitali, a cura di G. Beltramini, M Gaiani, CISAP, Vicenza 2012, («Quaderni del museo Palladio», 11). Riviste - Bernheimer1954 R.. Bernheimer, Gothic survival and revival in Bologna, «The Art Bulletin», XXXVI, 1954, pp. 263-284; - Pepe 1963 M. Pepe, I Labacco. Architetti e incisori, «Capitolium», I, 1963, pp. 24-27; - Krinsky C. H. Krinsky, Seventy-Eight Vitruvius Manuscripts, «Journal of Warbung and Courtauld Institutes», XXX, 1967, pp. 36-70; - Thoenes 1983 C. Thoenes, Vignolas "Regola delli cinque ordini", «Römische Jahrbuch für Kunstgeschichte», XX, 1983, 345-376; - Tuttle 1993 R. J. Tuttle, Vignola’s Facciata dei Banchi in Bologna, «Journal of society of architectural historians», LII, 1993, pp. 68-90; - Gaiani - Slossel 2005 M. Gaiani, S. Slossel, Andrea Palladio e il suo mito: tre secoli di disegni di architettura palladiana a Vicenza, «Iknos. Analisi grafica e storia della rappresentazione», III, 2005, pp. 41-92. Tesi - M. Pavignano, "Regola delli cinque ordini d'architettura": il disegno degli ordini secondo Jacopo Barozzi da Vignola. Problematiche di restituzione grafica, Torino, 2009, rell. Prof. Arch. F. P. Di Teodoro, Arch. U. Zich. Sitografia (Ultimo accesso Settembre 2012) http://www.iccd.beniculturali.it/ - Sito dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. http://calcografica.ing.beniculturali.it/ - Sito dell’Istituto Nazionale della Grafica. http://fonti-sa.signum.sns.it - Il portale offre accesso pubblico e gratuito alle riproduzioni digitalizzate di edizioni antiche conservate nella Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. http://katalog.ub.uni-heidelberg.de/ - Il portale offre accesso pubblico e gratuito alle riproduzioni digitalizzate di edizioni antiche conservate nella Biblioteca dell'Università di Heidelberg. http://fondosdigitales.us.es/fondos/ - Il portale offre accesso pubblico e gratuito alle riproduzioni digitalizzate di edizioni antiche conservate nella Biblioteca dell'Università di Siviglia. http://gallica.bnf.fr/ - Il portale offre accesso pubblico e granito alle riproduzioni digitalizzate di edizioni antiche conservate nella Biblioteca Nazionale di Francia. http://www.e-rara.ch/ - Il portale offre accesso pubblico e gratuito alle riproduzioni digitalizzate di edizioni antiche conservate nella biblioteche svizzere http://census.bbaw.de/ - Database ad accesso pubblico e gratuito contenente ampia documentazione incentrata sulla tradizione classica, in special modo sugli studi Rinascimentali. http://www.flickr.com/ - Sito di condivisone di file multimediali. http://www.atlantedellarteitaliana.it - L'Adante online offre un autentico e autorevole repertorio dell'arte italiana consultabile in maniera completamente gratuita. 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