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Il Castello di Casalgiate (NO) : studi per la conservazione

Serena Sapienza

Il Castello di Casalgiate (NO) : studi per la conservazione.

Rel. Carla Bartolozzi, Silvia Beltramo, Valentina Bonora. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2012

Abstract:

Questa tesi ha indagato e ricostruito le trasformazioni architettoniche del castello medievale di Casalgiate, a pochi chilometri da Novara.

L'edificio, oggetto di studio, è in parte proprietà dell'Ospedale Maggiore della Carità di Novara e in parte della diocesi di Novara.

Nonostante la sua importanza da un punto di vista storico e architettonico il castello verte in una situazione dì degrado piuttosto grave: dagli anni settanta del novecento è in completo abbandono e ha bisogno di interventi mirati alla conservazione e alla valorizzazione del costruito.

Inoltre, sebbene sia vicino a Novara, l'edificio risulta isolato ed è poco conosciuto dai novaresi.

Ci si è posti come obiettivo, quello della comprensione e ricostruzione delle fasi storiche dell'edificio attraverso l'applicazione del metodo stratigrafico.

«La stratigrafia applicata al costruito offre uno spaccato preciso delle tecniche costruttive, dei materiali e, in generale, delle fasi di un'architettura1». L'analisi stratigrafica, infatti, non è fine a se stessa ma è essenziale per uno studio approfondito dell'edificio in vista dei futuri interventi.

Si è scelto di studiare il castello attraverso l'analisi storica, da una parte, e il rilievo geometrico e materico dall'altra.

La ricerca d'archivio è stata eseguita principalmente presso l'Archivio di Stato di Novara dov'è conservato il fondo Avogadro (famiglia cui apparteneva il castello) costituito da tutti i testamenti della famiglia con i relativi passaggi di proprietà dal 1570 fino al 1919.

Sono stati perciò studiati e trascritti tutti i documenti che si riferiscono al paese di Casalgiate e, soprattutto, al castello. Presso l'Archivio di Stato si è analizzata, inoltre, tutta la parte cartografica relativa al territorio del Novarese in modo da comprendere anche il contesto storico.

L'analisi è proseguita presso l'Archivio Storico di Novara e l'Agenzia del territorio della Provincia di Novara, dove sono stati consultati documenti relativi agli interventi novecenteschi.

Allo stesso tempo ci si è occupati del rilievo geometrico e materico. Dopo diversi sopralluoghi e l'esecuzione di schizzi si è prospettato il seguente metodo:

- Realizzazione di una rete topografica non orientata e costituita da nove vertici intorno al castello più uno sbraccio nel cortile costituito dal decimo vertice;

- Rilievo celerimetrico: essenziale per il rilievo dei prospetti e per posizionare correttamente nello spazio elementi quali i comignoli ed i colmi dei tetti;

- Raddrizzamento fotografico: per aumentare le informazioni relative ai prospetti esterni ed interni e consentire il rilievo di zone non raggiungibili ;

- Rilievo diretto.

Una volta acquisite tutte le informazioni concernenti il rilievo, si è scelto di rappresentare l'edificio attraverso: la pianta dei tetti in scala 1:200;

- tre sezioni orizzontali in scala 1:100 rispettivamente a quota 1.2m, 4m e 6m;

- quattro prospetti esterni e quattro prospetti interni in scala 1:100;

- quattro prospetti esterni e quattro interni con foto raddrizzamenti in scala 1:100.

Una volta terminata la parte di rilievo e di raccolta del materiale storico si è passati all'analisi critica dei dati per poter ipotizzare le fasi costruttive dell'edificio realizzando un'analisi di macrostratigrafia del costruito.

L'edificio è stato suddiviso in sette diverse porzioni: le tre torri e quattro maniche e si è ipotizzata una successione nel tempo.

Il rilievo metrico e l'analisi storica, malgrado siano stati realizzati con attenzione, non hanno permesso di colmare diversi dubbi sulle fasi costruttive dell'edificio e sulla sua evoluzione nel tempo. Attraverso l'uso di questo metodo è possibile studiare ed analizzare nel dettaglio la consistenza materica che diventa così, fonte di se stesso.

A questo punto, è stato utilissimo l'apporto dell'analisi archeologica dell'elevato: una volta riconosciute la manica sud e la torre porta come gli elementi più antichi del complesso, si è scelto di applicare l'analisi stratigrafica ad essi.

E' stata prima di tutto scelta la scala di dettaglio con cui procedere: si sceglie una scala di indagine che può variare da grandi fasi strutturali (macrostratigrafia) a singoli elementi di ridotte dimensioni (microstratigrafia).

Si è scelto perciò di condurre lo studio stratigrafico attraverso una scala di lettura intermedia, che non prende in considerazione tutti gli elementi (ogni singolo mattone, le buche pontaie, ecc.) ma che analizza l'edificio attraverso l'analisi di elementi unitari (una porzione di intonaco, una porzione di muratura, una cornice, ecc).

Sono stati così presi in considerazione tutti gli elementi e sono stati evidenziati sui prospetti.

A ogni unità stratigrafica muraria (USM) o di rivestimento (USR) è stata assegnata una numerazione progressiva.

E' stato poi realizzato un database- che consentisse l'archiviazione dei dati in maniera efficace e che ne consentisse una consultazione mirata e veloce in seguito.

Una volta stabiliti i diversi rapporti stratigrafici tra gli elementi è possibile comprenderne la successione cronologica relativa attraverso la realizzazione dei diagrammi stratigrafici relativi.

Il passo successivo è quello di raggruppare le USM in fasi relative.

L'obiettivo della tesi però è quello di arrivare ad una cronologia assoluta: l'ultima operazione consiste nel riprendere in mano i documenti storici e cercare di assegnare ad ogni fase un arco temporale.

L'analisi archeologica del castello è stata fondamentale per la comprensione della sua storia costruttiva e sarebbe interessante poter confermare alcune ipotesi fatte attraverso l'uso di indagini come la termografia.

Infine, come già accennato, l'analisi stratigrafica può essere un ottimo punto di partenza per la realizzazione di un progetto di conservazione.

Relators: Carla Bartolozzi, Silvia Beltramo, Valentina Bonora
Publication type: Printed
Subjects: A Architettura > AP Architectural survey
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione)
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2828
Chapters:

PREMESSA.

1- INQUADRAMENTO TERRITORIALE:

1.1- La provincia di Novara

1.2- II comune di Casalgiate ed il suo territorio

1.3- I poli limitrofi

1.4- La zona industriale e la realtà agricola

2- LA FABBRICA NEL CONTESTO:

2.1- Consistenze del costruito

2.2- II sistema piazza

2.3- II castello Avogadro

3- INQUADRAMENTO STORICO:

3.1- II territorio del "Novarese" nella storia

3.2- Sommario cronologico della storia di Novara

3.3- Casalgiate: anello della linea di fortificazioni

3.4- Un feudo alle porte di Novara ed il suo Castello

3.5- Destinazioni d'uso e proprietà

4- ANALISI DELLO STATO DI FATTO:

4.1- Descrizione morfologica del Castello (rilievo fotografico)

4.2- II metodo di rilievo

4.3- II rilievo geometrico e materico

5- ANALISI DEGLI INDICATORI CRONOLOGICI:

5.1- Lo sviluppo del costruito nel tempo dalle fonti documentarie e dal rilievo architettonico

5.2- I modelli

6- ANALISI ARCHITETTONICA DELL'ELEVATO:

6.1- L'analisi stratigrafica ed il restauro

6.2- La stratigrafia applicata all'architettura ed il metodo

6.3- Macrostratigrafia e microstratigrafia : scelta della scala di lettura

7- APPLCAZIONE AL CASO STUDIO

7.1- Individuazione delle Unità Stratigrafiche e dei Rapporti Stratigrafici

7.2- Database delle US murarie e di rivestimento

7.3- Diagrammi stratigrafici e cronologia relativa

7.4- Cronologia assoluta

8- CONCLUSIONI

9- ALLEGATI:

9.1- Appendice documentaria: Trascrizione del fondo archivistico Avogadro

9.2- Rilievo

- Libretto di campagna e schema planimetrico

- Monografie e vertici di stazione

- Esempio di libretto di calcolo dei punti celerimetrici

- Alcuni eidotipi dei punti celerimetrici

- Fotopiani

- Alcuni eidotipi del rilievo diretto

9.3- Esempi di schede di Unità Stratigrafiche

9.4- Tavole di rilievo e di analisi

A. Inquadramento territoriale

B. Inquadramento storico

C. Stato di fatto-la fabbrica nel contesto

D. Stato di fatto-il metodo di rilievo

E. Stato di fatto-rilievo geometrico e materico: E.l Pianta piano terra

E.2 Pianta Primo piano

E.3 Pianta secondo piano

E.4 Prospetto Sud

E.5 Prospetto interno Sud

E.6 Prospetto Ovest

E.7 Prospetto interno Ovest

E.8 Prospetto Nord

E.9 Prospetto interno Nord

E.10 Prospetto Est

E.11 Prospetto interno Est

F. Stato di fattoria fabbrica nel tempo-indicatori cronologici

G.1 Analisi architettonica dell'elevato G.l Metodo

G.2 Torre sud

G.3 Manica sud

G.4 Conclusioni

10- BIBLIOGRAFIA

Bibliography:

Per la fase di conoscenza:

• Micaela Viglino DAVICO, Andrea BRUNO jr., Enrico LUSSO, Gian Giorigo MASSARA, Francesco NOVELLI (a cura di) , Atlante Castellano, strutture fortificate della provincia di Biella, Istituto Italiano dei Castelli-Sezione Piemonte e Valle D'Aosta, San Paolo, Torino 2011 (pubblicazione su cd-rom).

• Micaela Viglino DAVICO, Andrea BRUNO jr., Enrico LUSSO, Gian Giorigo MASSARA, Francesco NOVELLI (a cura di), Atlante Castellano, strutture fortificate della provincia di Vercelli, Istituto Italiano dei Castelli-Sezione Piemonte e Valle D'Aosta, San Paolo, Torino 2011(pubblicazione su cd-rom).

• Silvia BELTRAMO, Le terrecotte decorate nel Marchesato di Saluzzo tra XIII e XIV secolo, IX Congresso Internazionale AIECM2 Association Internationale pour l'Etude des Céramiques Médiévales Méditerranéennes, Venezia 23-29 settembre 2009, in cds (2012), p.542-544.

• Micaela Viglino DAVICO, Andrea BRUNO jr., Enrico LUSSO, Gian Giorigo MASSARA, Francesco NOVELLI (a cura di), Atlante Castellano, strutture fortificate della provincia di Cuneo, Istituto Italiano dei Castelli-Sezione Piemonte e Valle D'Aosta, Celid, Torino 2009.

• Giovanni DONATO, L'architettura e i suoi complementi: uno sguardo sui due versanti alpini, in Enrica PAGELLA (a cura di) , Corti e città, catalogo mostra, Skira, Milano 2006, p.58.

• Aldo A. SETTIA, L'incastellamento in Romagna -Monte feltro e le concordanze "padane", in "Studi montefeltrani", 29 (2007), pp. 7-18.

• Aurora SCOTTI, Maria Laura GAVAZZOLI (a cura di), Rogge e Castelli tra Sesia e Ticino, Comune di Novara, Assessorato alla cultura e musei, Novara 1998.

• Giancarlo ANDENNA, Da Novara tutto intorno, andar per castelli, Edizioni Milvia, Torino 1992.

• Francesco COGNASSO, Storia di Novara, Interlinea Edizioni, Novara 1992.

• Giovanni DONATO, Per una storia della terracotta architettonica in Piemonte nel tardo medioevo: ricerche a Chieri, in Deputazione subalpina di storia patria, Bollettino Storico Bibliografico Subalpino, Torino 1986.

• Giovanni DONATO, Note sullo studio della terracotta architettonica padana: Zarignano e le terrecotte del museo G. Rodolfo, in Atti del XVII convegno internazionale della ceramica, Albisola, 25-27 Maggio 1984, pp.89-107.

• Flavio CONTI, Castelli del Piemonte, Gorlich Editore S.p.A., 1975 Milano,

• Casimiro DEBIAGGI, Castelli novaresi, Società storica Novarese, Novara 1970.

• Carlo NIGRA, Torri, Castelli e Case Forti del Piemonte dal 1000 al secolo 'VI, vol. I, II Novarese, Novara 1937.

• Antonio MANNO, II pariziato sublpino, notizie di fatto, storiche, genealogiche, feudali ed araldiche, desunte da documenti, Vol I - Parte II, Civelli, Firenze 1895.

Per l'analisi archeologica dell'elevato:

• Anna BOATO, Ricostruire la storia degli edifici tramite l'archeologia dell'architettura, in Stefano MUSSO, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC Ed., Roma 2010.

• Silvia BELTRAMO, Stratigrafia dell'architettura e ricerca storica, Ed. Carocci, Roma 2009.

• Daniela PITTALUNGA, La mensiocronologia dei mattoni, per datare, per conoscere e per comprendere le strutture storiche; ECIG, Genova 2009.

• Anna BOATO, L'archeologia dell'architettura, Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro, Marsilio Ed., Venezia 2008.

• Alessandra QUENDOLO (a cura di), Permanenza e leggibilità dei dati materiali : alcune riflessioni sul ruolo della conoscenza stratigrafica per la conservazione del potenziale informativo del costruito, in Archeologia dell'Architettura, n°XI (11), All'Insegna Del Giglio, Firenze 2006.

• Andrea FIORINI, II castello di Roccella: analisi archeologica di un sito fortificato medievale, in Archeologia dell'Architettura, n° IX (9), All'Insegna Del Giglio, Firenze 2004, pp. 69-86.

• Marie Ange CAUSARANO, Atlante cronotipologico delle murature, in A. NARDINI (a cura di), Carta Archeologica della Provincia di Siena. Volume IV. Chiusdino, La Nuova Immagine Editrice, Siena 2001, pp.184-193.

• Riccardo FRANCOVICH, D. MANACORDA (a cura di), Dizionario di archeologia. Temi, concetti e metodi, Laterza, Roma - Bari 2000.

• Paolo TORSELLO, II castello di Rapallo, Marsilio Editori s.p.a., Venezia 1999.

• R. TAGLIABUE, Indagine: archeologia e progetto di conservazione, in Patrimonio archeologico, progetto architettonico e urbano, Atti del convegno, Milano 21-22 maggio 1996, Alinea, Firenze.

• G. P. TRECCANI. Dall'analisi stratigrafica alla redazione del progetto, in Stefano DELLA TORRE (a cura di), I metodi dell'archeologia ed il progetto d'intervento sull'architettura, Atti del Convegno, Brescia 1996.

• Riccardo FRANCOVICH, L'analisi stratigrafica in AA.VV., Il progetto di restauro e i suoi strumenti, secondo corso di perfezionamento in restauro architettonico diretto da Romeo Ballardini, II Cardo Editore, Venezia 1995.

• Carlo TOSCO, II castello, la casa, la chiesa, Architettura e società nel medioevo, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 2003.

• Gian Pietro BROGIOLO, Archeologia dell'Edilizia Storica, documenti e metodi, COMÒ 1988.

• Riccardo FRANCOVICH, Roberto PARENTI (a cura di) , Archeologia e restauro dei monumenti, I Ciclo di Lezioni sulla Ricerca Applicata in Archeologia (Certosa di Pontignano, Siena, 1987), All'Insegna del Giglio, Firenze 1988

• Edward C. HARRIS, Principi di stratigrafia archeologica, Roma 1983.

• Marco DEZZI BARDESCHI, Claudia SORLINI (a cura di), La conservazione del costruito - I materiali e le tecniche, C.L.U.P., Milano, 1981.

FONTI ARCHIVISTICHE

Archivio di Stato della città di Novara:

• Ospedale maggiore della carità di Novara, Case e Poderi, Casalgiate, possessione così detta - in genere, n° 452.

• Ospedale maggiore della carità di Novara, Case e Poderi, Casalgiate, possessione così detta 1 - Acquisti, Cambi, Alienazioni, n° 452 bis.

• Ospedale maggiore della carità di Novara, Case e Poderi, Casalgiate, possessione così detta 2- Adattamenti, Oggetti comunali, n° 453.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, Beni Stabili in Casalgiate, dal 1526 al 1616, n° 1415.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, Beni Stabili in Casalgiate, dal 1621 al 1719, n° 1416.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, Beni Stabili in Casalgiate, dal 1720 al 1802, n° 1417.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, Feudi, n° 1448.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1462 da 1399 a 1605.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1463 dal 1606 al 1660.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1464 dal 1661 al 1676.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1465 dal 1677 al 1698.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1466 dal 1697 al 1705.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 14 02 a 23 95, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1467 dal 1705 al 1706.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1468 dal 1707 al 1728.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1469 dal 1729 al 1740.

• Ospedale maggiore della carità di Novara da 1402 a 2395, Archivio ereditario 1402-1568, testatari Avogadro Francesco, n° 1470 dal 1743 al 1808.

Cartografia:

• Cassetta XXXIII: disegni Rognoni Mappe Rabbini e non , V.431 Vecchio elenco, n.d. Novara, n.8.

• Cassetta L: il territorio comunale, piante di Novara, n.20, Litografia Piantanida e Portioli, incisione G. Donarche, edizioni fratelli Miglio, Comune di Novara 1882, cm 68x 58.

• Ospedale maggiore della carità di Novara, Case e Poderi, Casalgiate, possessione cosi detta - in genere, n° 452. (Tipo indicante la posizione della Nuova Radice in vivo a stabilimento del fondo Cavo dopo la pista dello Spedale fatta costrurre delli Sig.ri Fr.lli Ing. Giuseppe ed Avv. Pietro Serazzi in sostituzione di quella preesistente in muratura, e ciò in seguito a trasporto di una tratta di esso cavo sui Beni di detti Fratelli Serazzi in Casalgiate), 7 Gennaio 1875.

• Ospedale maggiore della carità di Novara, Case e Poderi, Casalgiate, possessione cosi detta - in genere, n° 452.

• Instrumento nella divisa Belini di Casalgiate, Stralcio dimostrativo del tipo in misura, 11 maggio 177 9.

• Cassetta XVI : carte geografiche e politiche d'Italia, B)Stati Sabaudi, n.22) carta degli Stati Sabaudi di terraferma, incisione dal disegno di V. Brambilla, incisore G. Arghinenti, 1841, riproduzione lettrochinica eseguita da G. Boschis e G. Carpetti incisori, 1859.

• Cassetta LIV: Catasto Teresiano di Novara e aggregati, n 5) "Copia di Mappa del territorio di Casalgiate" firmata dal Geom. G.B. Bonetti in occasione della misura generale del nuovo censimento dello Stato di Milano (16/3 - 13/4 1723), n. 3 tavole, copia eseguita da Valle, Torino 1835.

• Cassetta XVI : carte geografiche e politiche d'Italia, A)Carte politiche e varie, n.2) II Piemonte diviso in sei dipartmenti, S. Martinel, 1799.

• Cassetta XVI : carte geografiche e politiche d'Italia, B)Stati Sabaudi, n.21) carta degli Stati di Sardegna e territorio adiacenti, F. De Caroly, Torino 1779.

• Cassetta XLIX: Mappe Teresiane n. 6) Casalgiate, 1762 (Copia dell'originale mappa Teresiana 1723).

• Cassetta XVI : carte geografiche e politiche d'Italia, C) Stato e Ducato di Milano, n.25) Stato di Milano, parte occidentale, geografo Coronelli, 1691.

Archivio storico di Novara:

• Settore di Urbanistica ed Edilizia privata, Licenze Edilizie, Fascicolo A/9733, Vercellotti Guido, castello fraz. Casalgiate, 21 Maggio 1948.

• Settore di Urbanistica ed Edilizia privata, Licenze Edilizie, Fascicolo A/9732, Vercellotti Giuseppina, Piazza Castello 10- Casalgiate, 21 Gennaio 1977.

• Settore di Urbanistica ed Edilizia privata, Licenze Edilizie, Fascicolo A/9132, Vercellotti Giuseppina, Piazza Castello 10- Casalgiate, 16 Marzo 1977.

• Settore di Urbanistica ed Edilizia privata, Licenze Edilizie, Fascicolo A/9132, Vercellotti Giuseppina, Piazza Castello 10- Casalgiate, 12 Aprile 1977.

Agenzia del Territorio della Provincia di Novara:

• Catasto Terreni, Visura storica, Comune di Novara, Provincia di Novara, Foglio 67, particene 5, 8, 12, 20, 22 (Rilasciata dall'ufficio del Demanio di Novara) .

• Catasto Fabbricati, Visura storica per immobile n. NO0016119, Comune di Novara, Provincia di Novara, Foglio 67, Particella 6 (Rilasciata dall'ufficio provinciale di Novara).

• Catasto Fabbricati, Visura storica per immobile n. NO0016121, Comune di Novara, Provincia di Novara, Foglio 67, Particella 44 (Rilasciata dall'ufficio provinciale di Novara).

Ufficio cartografia di Novara:

Ortocarta del comune di Novara, tavola n. 23, foglio n. 116151 b, anno 1999, scala 1:2000.

Carta tecnica regionale del Piemonte, sezioni 116110, 116120 116150, 116160, riprese aeree anno 1991, scala 1:10000.

Archivio Laboratorio dei beni culturali presso ex-dipartimento Casa Città, Politecnico di Torino:

• Fondo Riccardo BRAYDA, Tav. 6, Particolari in case di Biella, Agosto 1833.

• Fondo Riccardo BRAYDA, Tav. 9, Schizzi relativi alle fortificazioni del Ricetto di Busano nel Canavese, non datato.

• Fondo Riccardo BRAYDA, particolari della Chiesa di Santa Croce in Lanzo Torinese, Marzo 1883.

• Fondo Riccardo BRAYDA, disegni e fotografie riguardanti la torre del ricetto di Oglianico nel Canavese, Giugno 18 83.

Sitografia:

• www.beniarchitettonicipiemonte.it

• www.bibar.unisi.it

• www.geomaticaeconservazione.it; fww.simoneronfetto.com

• fww.rnondimedievali.net

• www.ecared.it/novara/

• www.settemuse.it/viaggi italia piemonte/novara citta.html

• www.masterguitar.it/html/incontristile.html

• http://it.db-city.com/Italia/Piemonte/Novara/Vicolungo

• http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/115226/view

• www.panoramio.com/photo/1611193

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