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Il silos granaio nel porto di Genova : ipotesi progettuale

Matteo Zambon

Il silos granaio nel porto di Genova : ipotesi progettuale.

Rel. Silvia Malcovati. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2012

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Abstract:

II silos granaio nel porto di Genova è un edifico che fin da primo instante pone degli interrogativi e delle sfide, ciò che colpisce è la sua mole ed il contrasto con i fregi e le modanature che caratterizzano rivestimento esterno, che lo rendono più simile ad una reggia che ad un magazzino in cemento armato. A poca distanza dal porto vecchio e dai recenti interventi come l'acquario di Renzo Piano ed il Galata - Museo del mare dell’architetto spagnolo Guillermo Vázquez Consuegra, rimane una questione aperta per la città e per l'autorità portuale, a maggior ragione dal momento in cui si è partiti con il cantiere per il discusso progetto del terminal traghetti, ad opera degli architetti olandesi di UN studio che vedrà la luce su ponte parodi, a pochi passi dal silos.

Il dibattito sul destino di questo gigante si protrae da diversi anni ma non si è ancora arrivati ad una soluzione definitiva, ciò che appare evidente leggendo la folta rassegna stampa è l'implicita resistenza che lo stesso fabbricato oppone al cambiamento. Oggi presso l'Autorità Portuale, proprietario del silos, si sta cercando di realizzare un bando per la concessione sull'utilizzo del silos, imponendo percentuali di utilizzo pubblico e ricettivo, senza considerare la strutture dell'edificio e gli elevati costi che avrebbe per l'eventuale investitore, che dovrebbe farsi carico di costosi interventi di demolizione e rifunzionalizzazione. Senza contare le difficoltà di adattamento della struttura a funzioni che richiedono grandi superfici libere (musei, esposizioni).

Se ad una prima osservazione può sembrare una scatola vuota da riempire a piacimento per creare il nuovo polo culturale della città, un nostrano Beaubourg o un nuovo e lussuoso hotel dall'incantevole posizione ci si accorge ben presto che le difficoltà e le resistenze non sono così facilmente superabili. Tralasciando il superficiale vincolo posto dalla soprintendenza per i beni architettonici che vede preservata la sola facciata, a discapito della struttura interna, vero gioiello ingegneristico, ed il pontile già demolito per le esigenze del vicino cantiere. Ci si accorge che la struttura stessa del silos oppone resistenza. Innanzi tutto la pionieristica tecnica del cemento armato con cui è stato costruito dalla ditta G.A. Porcheddu di Torino sovradimensionava l'armatura rispetto al conglomerato cementizio.

Inoltre l'organizzazione interna degli spazi non permette nessun grado di libertà, la maggior parte del volume è occupata dalle celle, senza solai intermedi e aperture laterali, gli ambienti interni sono progettati come spazi di lavoro, per ospitare i macchinari che permettevano il funzionamento di questo complesso sistema, per permettere l'agevole lavoro manuale di chi pesava e riempiva i vagoni di granaglie.

Il primo passo del nostro lavoro è stato quindi quello di comprendere è capire la struttura ed il funzionamento di questa pionieristica opera tramite un corposo lavoro di archivio svolto presso il dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali dove è conservato il fondo Porcheddu. Qui abbiamo trovato le tavole relative al primo impianto del 1901, sulle quali abbiamo basato il ridisegno nonché la corrispondenza tra il concessionario Hennbique e i progettisti di Milano, gli Ing.ri Carissimo, Crotti e De Cristoforis. Abbiamo inoltre consultato presso gli archivi dell'Autorità Portuale di Genova le tavole relative gli ampliamenti del 1906 e 1926, da parte della ditta FerroBeton, non esaustive però come quelle conservate a Torino.

Tutto ciò, insieme ad una ricerca sulle pubblicazioni dell'epoca, ci ha permesso di costruire un immagine più completa di questo gigante, sia a livello storico che tecnico.

Successivamente ci siamo chiesti come intervenire sul silos, e soprattutto quali funzioni si sarebbero adattate meglio alla sua struttura, cercando una mediazione con le esigenze/volontà del comune e dell'autorità portuale. L'approccio che abbiamo adottato è stato quello di minimizzare gli interventi di demolizione, preservando la struttura interna, nonché la facciata, diventato in questo modo un museo di se stesso e una testimonianza storica delle tecniche costruttive e dell'evoluzione del porto di Genova. Siamo giunti quindi alla conclusione che la nuova funzione sarebbe dovuta essere analoga a quella originale, quindi creare un archivio di stato ci è sembrata la logica soluzione. La mole del silos ci ha permesso di ricavare spazio per altre funzioni, una parte ricettiva con tutti i servizi annessi e un polo culturale con spazi per l'esposizione e conferenze.

Relators: Silvia Malcovati
Publication type: Printed
Subjects: A Architettura > AO Design
A Architettura > AP Architectural survey
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2732
Chapters:

Indice

Introduzione

Parte I:

II silos granaio nel porto di genova

1. L'edifico

2. La macchina

3. Documenti dagli archivi

4. Pubblicazioni d'epoca

5. Rassegna stampa

6. Tavole

Parte II:

Ipotesi progettuale

1. Presentazione del progetto

2. L'archivio

3. L'albergo

4. Tavole

Bibliografia

Bibliography:

• Albenga G.,Tecnica del cemento armato, Torino 1946

• Banham R., Atlantide di cemento, Roma- Bari 1990

• Delhumeau G., Hennebique e la costruzione in calcestruzzo armato intorno al 1900 in Rassegna n.49, 1980

• Delhumeau G., L'invention du beton arme : Hennebique, 1890-1914, Paris 1999

• Delhumeau G.,Le beton en représentation : la mémoire photographique de I' entreprise Hennebique 1890-1930, Paris 1993

• Dotta Rosso M., Sistema Hennebique nei primi trenta anni del Novecento a Torino in Il modo di costruire: atti del convegno. Roma 6,7,8 giugno 1988, Roma 1990

• Lori T., Il cemento armato in Italia: dalle origini alla seconda guerra mondiale, Roma 2001

• Gubler J., Prolegomeni a Hennebique in Casabella

• Mazzi, G., Daniele Donghi : i molti aspetti di un ingegnere totale, Venezia 2006

• Mörsch E., Teoria e pratica del cemento armato, Milano 1910 I □ Santarella L, Il cemento armato nelle costruzioni civili ed industriali, Milano 1928

• Simonette C Alle origini del cemento armato in Rassegna n.49, 1980

• Nelva R., Avvento ed evoluzione del calcestruzzo armato in Italia : il sistema Hennebique, Milano 1990

• Carissimo, Crotti, De Cristoforis, S/7os granario nel Porto di Genova in il Politecnico - Giornale dell'ingegnere architetto civile ed industriale, Volume 29, Milano 1899

• Carissimo , Crotti , Funicolari del carbone Genova Busalla in il Politecnico - Giornale dell'ingegnere architetto civile ed industriale, Volume 33, Milano 1903

• Carissimo , Crotti , Funicolari del carbone Savona San Giuseppe in il Politecnico - Giornale dell'ingegnere architetto civile ed industriale, Volume 33, Milano 1903

• Crotti, Carissimo, De Cristoforis, Silos granario nel porto di Genova : progetto / di A. Carissimo, G. Crotti, G.B. De Cristoforis, Milano 1899

• Decleva E., Innovazione e modernizzazione in Italia tra '800 e '900 I a cura di Enrico Decleva, Carlo G. Lacaita, Angelo Ventura, Milano 1995

• Donghi D., Manuale dell' architetto I per cura di Daniele Donghi, Torino 1923-35

• Guidi C Le Costruzioni in Béton Armeé, Torino 1901

• Mor G., / silos granari di calata Santa Limbania nel porto di Genova in Architettura moderna in Italia : documentazione e conservazione I a cura di Maristella Casciato, Stefania Mornati, Sergio Poretti : primo convegno nazionale do.co.mo.mo Italia, Roma 1999

• Mosch E., Teoria e pratica del cemento armato, Milano 1906

Tables:

Tavole Parte II

1. Piano interrato scala 1:400

2. Piano terra scala1:400

3. Sezione a quota +8.00m scala 1:400

4. Sezione a quota +13.00m scala 1:400

5. Sezione a quota +24.00m scala 1:400

6. Sezione a quota +27.00m scala 1:400

7. Prospetto a mare scala 1:400

8. Prospetto a monte scala 1:400

9. Sezioni scala 1:400

10. Sezione longitudinale scala 1:400

11. Celle del grano scala 1:200

12. Addizioni Ferro Beton f.s.

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