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Sistemi costruttivi innovativi per il calcestruzzo armato

Alessandro Manna

Sistemi costruttivi innovativi per il calcestruzzo armato.

Rel. Orio De Paoli, Danila Voghera. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2012

Abstract:

Il 5 giugno 2012, mentre questa tesi è in fase di rifinitura, Legambiente ha pubblicato una radiografia energetica del patrimonio edilizio italiano, analizzando centinaia di edifici sparsi omogeneamente su tutta la superficie del Bel Paese; l'articolo di presentazione della relazione sembra scritto appositamente per spiegare le motivazioni che hanno portato a questo lavoro. La realizzazione di edifici a basso consumo, infatti, trova come ostacolo maggiore, non l'aspetto tecnologico, ma problematiche di tipo economico e sociale. In Italia, con la recente aggravante della crisi economica, si è poco propensi ad investire inizialmente per un vantaggio economico futuro, e le imprese costruttrici si adeguano di conseguenza, preoccupandosi, nella maggior parte dei casi, di soddisfare solo i minimi di legge. Ma ecco l'articolo menzionato, che, dopo un'attenta analisi dell'edilizia attuale, dipinge un quadro poco ottimistico:

"In classe A si vive meglio. Nessuna, o quasi, dispersione di calore e consumi energetici ridotti, d'estate come d'inverno, in una casa ben progettata, isolata e certificata sono pressoché assenti i ponti termici tra le strutture portanti e in corrispondenza delle superfici balconate o delle soglie delle finestre. Lo mostrano bene le termografie effettuate su edifici certificati di Bollano, Torino, Firenze, Udine e Perugia per la campagna sull'efficienza energetica di Legambiente, Tutti in classe A. Specialmente se messe a confronto con quelle di edifici, anche nuovi, dove l'isolamento è carente.

La termografia è una sorta di radiografia a colori, che consente di capire come sono costruiti gli edifici sotto il profilo dell'isolamento termico, e quindi di svelare la qualità o meno degli edifici in cui viviamo o lavoriamo. Uno strumento nuovo al quale ricorre Legambiente con un obiettivo semplice e preciso: mostrare i vantaggi degli edifici ben costruiti e gli svantaggi di quelli fatti male. Perché la vivibilità degli edifici nei quali passiamo larga parte delle nostre giornate dipende dal modo in cui sono progettati e costruiti.

E non esiste, oggi, alcuna ragione, economica o tecnica, che impedisca di realizzare esclusivamente edifici di classe A, che si avvalgano, poi, anche del contributo di pannelli solari termici o fotovoltaici, o altri impianti da fonti rinnovabili per arrivare sostanzialmente ad azzerare la spesa delle famiglie legata all'energia.

I tecnici di Legambiente hanno esaminato 200 immobili in 21 città d'Italia. Il rapporto 2012 Tutti in classe A presenta dunque una radiografia aggiornata del nostro patrimonio edilizio, che l'associazione diffonde oggi per la giornata mondiale dell'ambiente e che verrà esposta a Perugia a partire dal 7 giugno nell'ambito di Festarch, il festival internazionale dell'architettura.

Non esiste, oggi, alcuna ragione, economica o tecnica, che impedisca di realizzare esclusivamente edifici di classe A

Oltre a segnalare esperienze positive o evidenti criticità in case nuove "ma nate già vecchie", analizza costi e benefici dell'efficienza energetica in edilizia, rileva i problemi ancora aperti della normativa nazionale e fa il punto sulla situazione nelle diverse Regioni rispetto all'applicazione della direttiva europea di riferimento. Le ragioni sono molto semplici: gli edifici sono responsabili di una grossa fetta dei consumi energetici italiani e delle emissioni di gas serra. Tra il 2000 e il 2010, i consumi legati all'edilizia sono cresciuti più degli altri e rappresentano complessivamente il 53% dei consumi elettrici e il 35% di quelli energetici totali.

È dunque importantissimo intervenire in questo settore, se si vuole invertire la situazione e ridurre le emissioni di CO2. La direttiva europea 2002/91 ha introdotto precisi obiettivi in termini di rendimento energetico e l'obbligo della certificazione degli edifici nuovi (con le diverse classi di appartenenza, dalla A alla G) e nelle compravendite di quelle esistenti. Poi Bruxelles si è spinta oltre, con la direttiva 31/2010, che prevede date precise per una transizione radicale.

Dal 1 gennaio 2021 tutti i nuovi edifici, sia pubblici che privati, dovranno essere 'neutrali' da un punto di vista energetico, ossia garantire prestazioni di rendimento dell'involucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento oppure di soddisfarli attraverso le fonti rinnovabili...

Relators: Orio De Paoli, Danila Voghera
Publication type: Printed
Subjects: A Architettura > AO Design
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2722
Chapters:

- Perché una nuova tecnologia?

L'edilizia italiana oggi

- Prototipo di una nuova cassaforma

- Prestazioni e caratteristiche della nuova cassaforma

Analisi prestazionale

Il confronto tra il prototipo e la tecnologia esistente

- Analisi del processo costruttivo

Vantaggi tempistici ed economici

- Caso studio applicativo

Progetto di edificio residenziale realizzato con la nuova tecnologia

Allegati

- Breve storia del calcestruzzo armato

- Le casseforme per calcestruzzo armato

Le prime sperimentazioni

La produzione industriale

- La bioarchitettura

Principi di bioarchitettura

L'esperienza bioecologica del passato

- Bibliografia

- Webgrafia

Bibliography:

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- Sistemi innovativi in EPS, Polistirene Espanso Sinterizzato, Milano, BE-MA, 2011

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