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Recupero ed innovazione : nuova vita per una vecchia cascina a Pertengo.

Francesca Ferraris

Recupero ed innovazione : nuova vita per una vecchia cascina a Pertengo.

Rel. Mauricio Cardenas Laverde, Marco Simonetti, Valentina Serra. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2011

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Abstract:

L'oggetto della tesi è il recupero la rifunzionalizzazione di un'area nel comune di Pertengo. I principali temi che vengono affrontati all'interno della tesi sono la sostenibilità della progettazione, attraverso il recupero del costruito, e il raffrescamento passivo degli ambienti.

Cultura del recupero e cultura della sostenibilità hanno radici remote e comuni, e in tempi recenti hanno conosciuto un'accelerazione della reciproca convergenza d'intenti, strumenti e metodi. L'Agenda 21 per le costruzioni sostenibilii elenca gli elementi chiave per promuovere la sostenibilità degli insediamenti e delle attività edilizie; tra questi figurano: il riuso e la riqualificazione degli edifici esistenti; la riduzione del consumo di terreno libero; la manutenzione e la prevenzione del degrado urbano ed edilizio; la gestione sostenibile; la tutela del patrimonio storico; la progettazione di edifici e manufatti longevi; quindi flessibili ed adattabili alle diverse esigenze future.

I progetti di intervento per la riqualificazione del costruito hanno il problema di operare su edifici ancora potenzialmente capaci di garantire significativi livelli prestazionali attraverso semplici interventi di sistemazione e integrazione piuttosto che di completa ricostruzione.

La realizzazione di un progetto in chiave sostenibile deve rispondere in termini qualitativi anche alle esigenze immanenti di adeguamento al dettato comunitario in materia di uso controllato delle risorse primarie, di contenimento energetico, sollecitando ad esempio, a livello progettuale, una rinnovata attenzione al contesto, al problema della qualità architettonica e ambientale, al miglioramento delle dotazioni di servizi ed attrezzature soprattutto, dell'arredo urbano, del sistema della mobilità veicolare, pedonale e ciclabile; mentre a livello tecnico, si va di conseguenza diffondendo la necessità di un maggiore impiego delle fonti rinnovabili, attraverso l'adozione di dispositivi tecnici e sistemi impiantistici a bassa remissività e consumi, di organizzazione integrata delle reti tecnologiche, cui fa riscontro, con un certo ritardo , l'utilizzo crescente, nel settore delle costruzioni, di materiali e componenti edilizi certificati, di tecnologie pulite e sistemi costruttivi non impattanti sull'ambiente. All'interno dei temi della sostenibilità e della eco-compatibilità degli interventi, in termini di riqualificazione delle aree urbane, assume infatti una rilevanza crescente la questione dell'uso delle risorse, dell'energia, della riduzione delle emissioni inquinanti, della protezione dei rischi ambientali, dell'elevazione delle qualità prestazionali delle forme costruite e degli spazi aperti.

Qualità ambientale e innovazione tecnologica costituiscono il binomio sul quale fondere il processo di evoluzione e trasformazione delle città secondo politiche di sostenibilità urbana, sia nella nuova edificazione, sia nelle attività di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

II campo degli studi sull'architettura bioecologica e sull'impiego di tecnologie innovative per l'ambiente, riveste un ruolo centrale investendo alcuni aspetti eco-tecnologici per l'indirizzo e il controllo dell'eco-efficienza dei sistemi insediativi. A tale fine la ricerca e la sperimentazione internazionale si stanno confrontando con un arco di tematiche che tratteggiano l'intero corpus degli approcci per la progettazione e la riqualificazione

biochimica e ambientale degli assetti fisici: dai temi dell'impiego evolutivo di risorse a materiali ed energetiche, a quelli della dismissione e recupero dei prodotti residui risultanti dai processi di rinnovo edilizio; dal contenimento dei rischi dovuti a eventi naturali e antropici, alle tecniche per l'abbattimento del danno provocato dai prodotti residui delle attività insediative.

Tutto ciò comporta necessariamente un'approfondita conoscenza preliminare dello stato dei luoghi, del sito e del contesto in cui si interviene, attraverso un'attenta analisi e valutazione dei caratteri che lo connotano sia sotto il profilo fisico-spaziale, morfologico e paesaggistico, sia dei fattori che lo caratterizzano sotto il profilo climatico e fisico-ambientale, quali: permeabilità del suolo e copertura vegetale, acque superficiali e profonde, circolazione dei flussi d'aria secondo i venti dominanti, orientamento ed esposizione solare, qualità dell'aria ed emissioni nocive aeriformi e gassose e fonti di disturbo acustico. Nel perseguire gli obiettivi di qualità architettonica ed edilizia, è quindi necessario che vengano adottati riferimenti e strumenti metodologici e tecnico-operativi adeguati a garantire che l'organizzazione progettuale delle forme costruite, sia a livello di assetto generale, sia a livello del singolo edificio, possa rispondere ai nuovi requisiti dell'abitare in termini di eco-efficienza e compatibilità ambientale.

Il tema del raffrescamento passivo, apparentemente di competenza tecnico-impiantistica, sta riscontrando un crescente interesse da parte di molti progettisti a livello internazionale, nel clima più generale di crescente sensibilità nei confronti del rispetto dell'ambiente e dell'efficienza energetica, aspetti strettamente legati all'architettura.

La ventilazione naturale, così come tutti i sistemi di climatizzazione passiva, implica una nuova concezione dell'edificio, "aperto" verso l'esterno, come organismo in grado di riconoscere e metabolizzare le risorse del suo ambiente utilizzandole al meglio per contribuire in modo significativo al controllo naturale degli spazi interni. Si determina così un rapporto intenso tra architettura e ambiente, contrariamente a quanto è avvenuto negli anni '60 e 70, che hanno avuto come esito un'architettura dissipativa delle risorse, con microclima controllato mediante il ricorso alla componente impiantistica e un conseguente elevato flusso di inquinamento. L' apertura dell'edificio nei confronti dell'ambiente rende l'architettura più simile ad un organismo naturale, capace di reagire alle condizioni climatiche esterne, e capace di mettere in atto strategie diverse a seconda delle esigenze e delle situazioni in quest'ottica il ruolo della tecnologia non è più quello di una sorta di "risolutore universale", un valore aggiunto all'architettura ma uno strumento flessibile integrato nell'architettura che si evolve verso la complessità della natura. La progettazione dell'edificio è la chiave per far fronte a questa complessità, integrando le diverse strategie ambientali nel disegno dell'architettura, dalla scelta dell'esposizione e della forma, allo studio dell'involucro, dei sistemi di schermatura, delle parti trasparenti,ecc.

Relators: Mauricio Cardenas Laverde, Marco Simonetti, Valentina Serra
Publication type: Printed
Number of Pages: 238
Subjects: A Architettura > AO Design
S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: II Facoltà di Architettura - Politecnico di Torino
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2377
Chapters:

PREMESSA

Parte prima RECUPERO E SOSTENIBILITÀ

Capitolo I

LA PROGETTAZIONE SOSTENTILE

1.1II quadro di riferimento

1.2La sostenibilità come paradigma fondamentale per uno sviluppo equilibrato

della società

1.3Strategie di intervento e nuove linee evolutive

1.4L'involucro edilizio: innovazione tecnologica ed implicazioni architettoniche

Capitolo II:

IL RECUPERO EDILIZIO ED URBANO

2.1II tema del recupero oggi

2.2I linguaggi della trasformazione

2.3Le strategie di intervento

2.4L'intervento sul manufatto architettonico per il miglioramento delle qualità

funzionali e spaziali

Capitolo III

LA STRATEGIA BIOCLIMATICA NEL RECUPERO

3.1L'approccio concettuale e gli scenari del progetto

3.2Recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione a livello insediativo/urbano

3.3 Obiettivi, variabili e problemi

Parte seconda I SISTEMI DI RAFFRESCAMENTO PASSIVO

Capitolo IV

IL RAFFRESCAMENTO PASSIVO

Capitolo V

IL CONTROLLO SOLARE

5.1Controllo termico

5.2controllo della radiazione solare e della trasmissione solare attraverso

l'involucro

5.3Schermature solari

Capitolo VI

IL RAFFRESCAMENTO VENTILATIVO

6.1 Principio di funzionamento

6.2modalità di raffrescamaneto ventilativo microclimatico

6.3Requisiti progettuali per il raffrescamento naturale microclimatico

6.4Paradigmi progettuali

Capitolo VII

IL RAFFRESCAMENTO GEOTERMICO

7.1Sistema di funzionamento

7.2Tipologie di scambiatori

7.3Paradigmi progettuali

Capitolo VIII

II RAFFRESCAMENTO EVAPORATIVO

8.1Sistema di funzionamento

8.2Sistemi diretti

8.3Sistemi indiretti

8.4Paradigmi progettuali

Capitolo IX

IL RAFFRESCAMENTO RADIATIVO

9.1sistema di funzionamento

9.2Sistemi di raffrescamento radiativo diretto

9.3sistemi di raffrescamento radiativo indiretto

Parte terza II PROGETTO

Capitolo X

INQUADRAMENTO

10.1Inquadramento territoriale

10.2Inquadramento storico

10.3Inquadramento normativo

10.4Inquadramento climatico

Capitolo XI

LE SCELTE PROGETTUALI

11.1Analisi funzionali

11.2Strategie di intervento

11.3Descrizione intervento

Capitolo XII

LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI RAFFRESCAMENTO

12.1Principio di funzionamento

12.2Dimensionamento di massima del sistema di raffrescamento passivo

BIBLIOGRAFIA

Bibliography:

PARTE PRIMA

-Fulvio Lanzarone, Liliana Gargagliano, Maria Crocetta Cuffaro, Progettare il recupero edilizio, Dario Flaccovio editore, Palermo 2010

-Paola Gallo (a cura di), Recupero bioclimatico edilizio ed urbano. Strumenti, tecniche e casi studio, Esselibri, Napoli 2010

-Gianluca Minguzzi (a cura di), Architettura sostenibile. Una scelta responsabile per uno sviluppo equilibrato, Skira editore, Milano 2008

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-Laura Elisabetta Malighetti, Recupero Edilizio e Sostenibilità. Il contributo delle tecnologie bioclimatiche alla riqualificazione funzionale degli edifici residenziali collettivi, II Sole 24 ore S.p.A., Milano 2004

-Marco Imperadori (a cura di), Costruire sul costruito. Tecnologie leggere nel recupero edilizio, Carocci Editore, Roma 2001

-Fausto Novi (a cura di), La riqualificazione sostenibile: applicazioni, sistemi e strategie di controllo climatico naturale, Alinea Editrice, Firenze 1999

-Federica Cerconi, Progettare il costruito. Tecnologie per la riqualificazione sostenibile dei siti ad elevata qualità storica ed ambientale, Gangemi editore, Roma 1997

PARTE SECONDA

-Mario Grosso,Il raffrescamento degli edifici: in zone a clima temperato, Maggioli Editore, Rimini 2008

-Gianluca Brunetti, Architettura pratica. Elementi tecnici per le costruzioni edili, Sistemi editoriali SE, Napoli 2007

-Anna Magrini, Daniela Ena, Tecnologie Solari attive e passive, EPC libri, Roma 2006

-Uwe Wienke, Aria, calore, luce, Dei, Roma 2005

-Mario Grosso, Gabriella Peretti, S.Piardi, G.Scudo, Progettazione ecocompatibile dell'architettura. Concetti e metodi, strumenti d'analisi e valutazione, esempi applicativi, Sistemi Editoriali Se, Napoli 2005

-Simona Agabio, Edoardo Badano, Mario Cucinella, Maggioli editore, Rimini, 1999

-Mario Buono, Architettura del vento. Design e tecnologia per il raffrescamento passivo, CLEAN Edizioni, Napoli 1998

PARTE TERZA

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-Giovanni Sommo (a cura di), Luoghi fortificati fra Dora Baltea, Sesia e Po. Atlante aerofotografico dell'architettura sopravvissuta e dei siti abbandonati, Volume II, Edizioni del Gruppo Archeologico Vercellese, Vercelli 1992, pp. 42-43

-Francesco Panerò, Primo elenco di insediamenti umani e sedi abbandonati nel vercellese, in "Bollettino storico Vercellese", anno XIV, n.1, 1985, pp. 5-12

-Francesco Cenisio, I castelli del vercellese, Tipografia Editrice "La Sesia", Vercelli 1957, pp. 97-100

-Paolo Bodo, Le consuetudini, la legislazione, le istituzioni del vecchio Piemonte, G.Giacopelli Editore, Torino 1950

-Goffredo Casalis, Dizionario storico, geografico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna, Volume XIV, Maspero Librajo e Marzorati, Torino 1846, pp. 387-388

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