Daniela Bunino
Intervento di social housing nell'area fluviale del Comune di Settimo.
Rel. Giancarlo Motta, Antonia Pizzigoni, Marcella Graffione, Carolin Christin Stapenhorst. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2011
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Il tema e l'area di progetto si inseriscono nel quadro di una ricerca sulla città di Torino. Con Questo lavoro si vogliono affrontare le questioni relative agli sviluppi attuali della città, alla sua crescita nel territorio e al ridisegno delle aree di periferia, spostando il punto di vista dalla città storica e dalle sue espansioni per cerehie successive o lungo le radiali, al ruolo degli elementi geografici che l'attraversano, con i quali entra in relazione e lungo i quali si viene riconfigurando. La particolare ricchezza di corsi d'acqua (nell'area urbana infatti, oltre al Po, sono presenti nell'area urbana il Sangone, la Dora e la Stura, per dire solo degli affluenti di sinistra), consente di vedere il sistema complesso dei corsi naturali e artificiali, dei fiumi principali e delle loro derivazioni secondarie, canali e bealere, rami secondari e rii, oggi parzialmente interrati presenti nelle zone d'alveo, in un loro nuovo ruolo e con prospettiva di elementi centrali. Alle ragioni sostanzialmente geometriche della città antica, pensata e disegnata in alternativa e in contrapposizione al territorio geografico circostante, e sostanzialmente chiusa e compatta anche se di dimensioni crescenti, si sostituisce un diretto confronto con le forme del fiume, una diversa spazialità che alle ragioni della geometria va sempre più accostando e sostituendo quelle delle forme naturali. La prevalenza della linea retta viene meno per la crescente presenza della linea sinuosa. Terrazzi fluviali, alvei, meandri, isole, corsi d'acqua, confluenze, bacini, argini, ponti, dighe entrano a far parte del disegno urbano con sempre maggior peso, contaminando e deformando le figure e le forme tradizionali della città, quali strade, piazze, borghi, isolati. Alla città vista come massima espressione della cultura, come principio dominante nei confronti della natura selvaggia si sostituisce un rapporto tra fatti naturali e artificiali che mentre esclude la priorità di un termine sull'altro instaura una reciprocità di rapporti e una continua oscillazione tra i due termini: la città diventa fiume, il fiume diventa città. In generale la città si arricchisce del paesaggio, i paesaggi si trasformano in città.1 Il tema di progetto nella sua formulazione più essenziale è la residenza indicata come "edilizia economica popolare" o come "social housing". Il lavoro è dunque sia di interlocuzione col piano di lavoro, sia di ricerca.
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Relators: | Giancarlo Motta, Antonia Pizzigoni, Marcella Graffione, Carolin Christin Stapenhorst |
Publication type: | Printed |
Subjects: | A Architettura > AH Buildings and equipment for the home A Architettura > AO Design SS Scienze Sociali ed economiche > SSF Scienze sociali |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione) |
Classe di laurea: | UNSPECIFIED |
Aziende collaboratrici: | Politecnico di Torino - I Facoltà di Architettura |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2244 |
Chapters: | Introduzione al tema Parte prima I caratteri dell'area oggetto di studio Le carte di progetto Parte seconda Progetto del sito L'isola principale Il progetto delle residenze Bibliografia Tavole 1 Carte di base 2 Carta tematica 3 Carta delle regole 4 Il progetto nella carta 5 Il traliccio 6 La griglia 7 La modularità 9 La componibilità 10 La componibilità 11 La componibilità 12 La componibilità 13 La componibilità 14 La flessibilità |
Bibliography: | Mancante |
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