Sara Romano
Miglioramento sismico degli edifici in c.a. con interventi non invasivi: Il “Grattacielo Solferino” a Torino = Seismic improvement of reinforced concrete buildings with non-invasive interventions: The "Solferino Skyscraper" in Turin.
Rel. Donato Sabia, Paolo Napoli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2021
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Abstract: |
L’obiettivo del presente elaborato consiste nel comprendere la fattibilità e il grado di miglioramento sismico raggiungibile mediante interventi limitati all’ esterno di edifici esistenti: l’interesse del tema risiede nella frequente necessità di intervenire su edifici abitati, nei quali un intervento solo dall’esterno consente di mantenere in sito gli occupanti. Lo sviluppo del lavoro è avvenuto presso la società di ingegneria Sintecna, con sede a Torino, in cui è maturata la volontà di rispondere alla pluralità di esigenze legate alla scelta dell’ intervento sismico attuabile, tenendo conto sia delle criticità strutturali che dei disagi causati da interventi invasivi, tra cui l’evacuazione dell’edificio. Preliminarmente è stato descritto il patrimonio architettonico esistente e le tipologie di intervento realizzabili, con particolare attenzione a quelli realizzabili dall’esterno. Oltre il 60% dei fabbricati italiani è stato difatti costruito prima del 1974, anno in cui è stata introdotta la prima norma per le costruzioni in zona sismica. Negli anni antecedenti tale norma la progettazione strutturale era basata prevalentemente sui carichi verticali e non prendeva in considerazione il comportamento dinamico della struttura, dunque tali edifici risultano ad oggi privi di criteri antisismici. Anche dopo il 1974 una parte del territorio nazionale, inclusa la città di Torino, era classificata “non sismica” ed in essa nessuna azione sismica era presa in considerazione. Una conoscenza approfondita dello stato di fatto e della vulnerabilità dell’edificio risulta quindi necessaria per ponderare la scelta dell’intervento e ridurre al minimo il grado di incertezza sulla effettiva consistenza della struttura. Per meglio comprendere i limiti di un intervento unicamente dall’esterno, è stato considerato il caso studio del Grattacielo Solferino di Torino. Si tratta di un edificio realizzato in c.a. con struttura a telaio monodirezionale, costituito da 16 piani fuori terra e la cui peculiarità risiede nell’impossibilità di intervenire su una delle facciate perché confinante con un edificio adiacente. La fase iniziale ha previsto la verifica della struttura in zona 3, a cui appartiene la città di Torino, per poi ipotizzare di considerare la stessa struttura alla zona1, a più alta pericolosità sismica. Tra gli interventi possibili si è optato per un sistema di controventi in acciaio che fosse di più facile realizzazione, sfruttando la leggerezza e la duttilità del materiale; inoltre l’utilizzo di controventi in acciaio avrebbe limitato l’ostruzione delle aperture presenti su tutte le facciate. Sono state valutate diverse configurazioni di controventi esterni osservando la distribuzione del taglio alla base. Per la configurazione più interessante si è individuato il grado di miglioramento raggiungibile. Per meglio comprendere la realizzabilità dell’intervento si è svolto un confronto del livello di miglioramento che si sarebbe potuto raggiungere su edifici di minor altezza, mantenendo la stessa disposizione degli elementi strutturali dell’edificio originale, in modo da individuare il comportamento sismico di un fabbricato con altezze più comuni. Infine le osservazioni finali sono state sviluppate introducendo il sistema di controventi su tutte le facciate. |
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Relators: | Donato Sabia, Paolo Napoli |
Academic year: | 2021/22 |
Publication type: | Electronic |
Number of Pages: | 91 |
Subjects: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Classe di laurea: | New organization > Master science > LM-23 - CIVIL ENGINEERING |
Aziende collaboratrici: | Sintecna srl |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/21344 |
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