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La musealizzazione archeologica in contesti extra-urbani: il caso di Industria

Giulia Valentina Milione

La musealizzazione archeologica in contesti extra-urbani: il caso di Industria.

Rel. Valeria Minucciani, Liliana Bazzanella. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2010

Abstract:

Il tema proposto nello sviluppo di questa tesi di laurea si basa sulla volontà di valorizzare e portare a conoscenza del pubblico l'esistenza di un'area archeologica di notevole rilevanza, posta a pochi chilometri da Torino: l'antica città romana di Industria (Monteu da Po - Torino).

I numerosi sforzi profusi negli anni dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie (in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Monteu da Po e l'Ente Parco Fluviale del Po), volti alla tutela ed alla valorizzazione dell'area, non hanno portato ancora risultati concreti. Attualmente il sito non solo risulta essere pressoché sconosciuto, ma oltretutto di difficile fruizione, data la mancanza di orari di apertura regolari, percorsi di visita, pannelli e materiali informativi. Malgrado Industria rivesta una notevole importanza all'interno del panorama archeologico regionale, in quanto unica testimonianza della diffusione del culto isiaco nell'Italia settentrionale, il sito risulta essere per molti versi abbandonato a se stesso e poco utilizzato.

L'obiettivo generale è quello di offrire una serie di proposte progettuali per il sito archeologico di Industria in grado di conciliare e far convergere le differenti problematiche e potenzialità riscontrate nel corso della stesura della tesi. Partendo da una breve analisi storica dell'occupazione del Piemonte in epoca romana e considerando la serialità dei ritrovamenti archeologici sul territorio regionale, si è cercato di mettere in risalto l'unicità dell'insediamento di Industria, evidenziando come possa rappresentare realmente un punto di forza per il marketing del patrimonio storico-artistico dell'intera area territoriale a cui appartiene. Purtroppo attualmente la mancanza di una struttura in grado di ospitare i visitatori e di strumenti utili alla comprensione dell'evidenza archeologica, rende impossibile una fruizione turistica di tipo continuativo dell'area. Un'ulteriore difficoltà è rappresentata dall'assenza di un'indagine geomorfologica approfondita che permetta di definire i reali confini dell'antica città romana, circostanza che rende quanto meno di difficile attuazione un intervento invasivo come la progettazione di una nuova costruzione museale all'interno del sito.

Da queste considerazioni ed attraverso l'analisi di esempi rappresentativi di parchi archeologici e strutture museali presenti in altri paesi europei, si sviluppa l'idea di suggerire alcune possibilità di intervento progettuale, articolate in più fasi secondo un'organizzazione che tenga conto della risposta partecipativa del pubblico e del grado di invasività della proposta. La prima fase, meno invasiva e dispendiosa, si propone di conferire al sito una propria identità e di inserirlo nella coscienza collettiva degli abitanti attraverso dei piccoli interventi che mirino a migliorare la fruizione dell'area (recinzione continua del sito, panchine, cartellonistica e pannelli illustrativi, percorsi e tecnologia di supporto alla visita, servizi igienici chimici, apparecchiature erogatrici automatiche di bevande e parcheggi). La seconda fase propone la realizzazione di strutture leggere, semplicemente appoggiate sul terreno, che offrano la possibilità di ospitare delle installazioni didattico-espositive e che possano essere spostate all'interno dell'area a seconda delle necessità di utilizzo. Nella terza fase si prende in considerazione la possibilità di realizzare una struttura permanente: un museo in grado di offrire al visitatore tutti gli elementi necessari a comprendere pienamente l'evidenza archeologica, attraverso l'uso di tecnologie avanzate basate sulla grafica e sull'animazione 3D. La quarta fase prevede l'eventualità di una ripresa delle operazioni di scavo e di conseguenza la necessità di collegare tra loro le diverse aree archeologiche.

Concludendo, il punto focale dell'iter progettuale è Industria che, da luogo problematico e incerto, si trasforma in un potenziale centro propulsore di una nuova identità non solo relativa all'area archeologica interessata, ma estesa all'intero contesto territoriale.

Relators: Valeria Minucciani, Liliana Bazzanella
Publication type: Printed
Subjects: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GB Aree protette
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
R Restauro > RC Restauro urbano
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2113
Chapters:

Introduzione

1.Reperti archeologici in Piemonte: tra serialità ed eccezionaiità

1.1. Urbanistica ed architettura nel Piemonte romano

1.1.1. La conquista romana: le prime esperienze urbane

1.1.2. La romanizzazione del Chivassese: Bodincomagus ed Industria

1.2. Evidenze archeologiche in Piemonte: l'unicità di Industria

1.2.1. Centuriazione ed architettura: la serialità dei reperti archeologici

1.2.2. Dalla serialità all'eccezionaiità

1.2.3. Industria: un ritrovamento unico in Piemonte

2.La musealizzazione di Industria: un problema ancora aperto

2.1.Inquadramento territoriale

2.1.1.Coordinate geografiche dell'antica città romana di Industria

2.1.2.Le origini: Bodincomago ed Industria

2.1.3.Le ricerche archeologiche ed il territorio in Industria

2.2.Il culto isiaco ad Industria

2.2.1.La diffusione del culto isiaco in Italia

2.2.2.L'architettura del tempio isiaco

2.3.Il santuario isiaco di Industria

2.4.L'attuale situazione museale di Industria: un problema ancora aperto

2.4.1.L'area archeologica oggi

2.4.2.Il centro didattico-museale

3.La musealizzazione in situ: valorizzazione e comunicazione dei siti archeologici

3.1. Museogratia e archeologia

3.1.1. Il bene archeologico: una risorsa culturale

3.1.2. Il contesto: dallo scavo al concetto di sito archeologico

3.1.3. Il problema della musealizzazione: competenze, metodi e sviluppi

3.1.4. La musealizzazione archeologica: tendenze

3.2. Gli aspetti normativi e di regolamentazione del settore

3.2.1. L'evoluzione della legislazione in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali

3.2.2. Il parco archeologico

3.3. Comunicare l'archeologia: catalogazione dei possibili metodi d'intervento in relazione al caso Industria

3.3.1. Cantieri aperti

-Il caso della Whitehall Rornan Villa (Northamptonshire - Gran Bretagna)

3.3.2. Siti scavati e rinterrati: il metodo del lining-out

-Il caso della Rockbourne Roman Villa (Hampshire-Gran Bretagna)

-Il caso di Coventry-Priory Garden (Warrwickshire-Gran Bretagna)

3.3.3. Interventi sulle stesse murature dotati di grafica o altre forme di comunicazione

-Il caso della Romische Villa di Echternach (Grevenmacher-Lussemburgo)

-Il caso del Jardin Archeologìque di Gìsacum (Normandia-Francia)

3.3.4. Interventi di riconfigurazione parziale evocativa

-Il caso deW'Archaologischer Park Xanten - Tempio del Porto (Nordrhein-Westfafen-Germania)

3.3.5. Rovine ricostruite mediante sistemi di virtual o augmented reality

-Il caso dell'Archaoiogischer Park Carnuntum - Heidentor (Petronell-Austria)

-Il caso dell'Archeologisch Museum di Ename - La tecnologìa TìmeScope (Oudenaarde-Belgio)

3.3.6. Ghost - structures

-Il caso della Franklin Court (Philadelphia-Stati Uniti)

-Il caso del Willamette Mission State Park - Willamette Mission (Oregon-Stati Uniti)

-Il caso del Santuario del Portonaccio - Tempio di Apollo (Veio-Italia)

3.3.7. Rovine dotate di museo in situ

-Il caso del Musee Archeologique St. Romain en Gai (Vienne-Francia)

3.4. Proposte e spunti per la musealizzazione di Industria

4.Appendice

4.1. Cronistoria della diffusione del culto isiaco a Roma

4.2.Cronistoria della legislazione nazionale sui Beni culturali

4.2.1.Legge 1 giugno1939 n1089 G.U.R.I. 8 agosto 1939, n. 184 N.d.R. La presente è stata abrogata dall'ari 166, comma 1, del D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, facendo salvo quanto previsto nel comma 2 dello stesso art. 166.

4.2.2.Legge 29 giugno 1939- XVII, n. 1497 G.U.R.I. 14 ottobre 1939, n. 241. Protezione delle bellezze naturali.

4.2.3. Regio Decreto 3 giugno 1940-XVIII, n. 1357 G.U.R.I. 5 ottobre 1940, n. 234.Regolamento per l'applicazione della legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali.

4.2.4.Regio Decreto 18 maggio 1942-XX, n. 1369 G.U.R.I. 3 dicembre 1942, n. 286. Approvazione del regolamento per l'esecuzione della legge 22 aprile 1941-XIX, n. 633, per la protezione del diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio.

4.2.5.Statuto della Regione Siciliana G.U. del Regno d'Italia 10 giugno 1946, n. 133-3 Approvato con R.D.L. 15 maggio 1946, n. 455; Convertito in legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2; Modificato dalla legge costituzionale 23 febbraio 1972, n. 1 ; Modificato e integrato dalla legge costituzionale 12 aprile 1989, n. 3. Modificato e integrato dalla legge costituzionale 31 gennaio 2001, n. 2.

4.2.6.Legge 21 dicembre 1961, n. 1552 G.U.R.I. 13 febbraio 1962, n. 39. Disposizioni in materia di tutela di cose di interesse artistico e storico.

4.2.7.Legge 1 marzo 1975, n. 44 G.U.R.I. 13 marzo 1975, n. 71. Misure intese alla protezione del patrimonio archeologico, artistico e storico nazionale.

4.2.8.Decreto Presidente Della Repubblica 30 agosto 1975, n 637 G.U.R.I. 16 dicembre 1975, n. 330. Norme di attuazione dello statuto della Regione Siciliana in materia di tutela del paesaggio e di antichità e belle arti.

4.2.9.Decreto Legge 7 settembre 1987, n 371 G.U.R.I. 10 agosto 1987, n. 211. Interventi urgenti di adeguamento strutturale e funzionale di immobili destinati a musei, archivi e biblioteche e provvedimenti urgenti a sostegno delle attività culturali.

4.2.10.Legge 29 ottobre 1987, n 449 G.U.R.I. 3 novembre 1987, n. 257. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 1987, n. 371, recante interventi urgenti di adeguamento strutturale e funzionale di immobili destinati a musei, archivi e biblioteche e provvedimenti urgenti a sostegno delle attività culturali.

4.2.11.Decreto Legge 14 novembre 1992, n 433 G.U.R.I. 16 novembre 1992, n. 270. Misure urgenti per il funzionamento dei musei statali. Disposizioni in materia di biblioteche statali e di archivi di Stato.

4.2.12.Legge 14 gennaio 1993, n 4 G.U.R.I. 15 gennaio 1993, n. 11. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 novembre 1992, n. 433, recante misure urgenti per il funzionamento dei musei statali.

4.2.13.Disposizioni in materia di biblioteche statali e di archivi di Stato.

4.2.14.Interventi urgenti a sostegno dell'occupazione

4.2.15.Decreto Presidente della Repubblica 22 aprile 1994, n 368 Supplemento Ordinario

n. 91 G.U.R.I. 13 giugno 1994, n. 136. Regolamento recante semplificazione del procedimento di programmazione ed esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria su edifici di interesse storico-artistico.

4.2.16.Decreto 24 marzo 1997 n 139 G.U.R.I. 28 maggio 1997, n. 122. Regolamento recante norme sugli indirizzi, criteri e modalità di istituzione e gestione dei servizi aggiuntivi nei musei e negli altri istituti del Ministero per i beni culturali e ambientali.

4.2.17.Legge 8 ottobre 1997 n 352 SUPPL.ORD. G.U.R.I. 17 ottobre 1997, n. 243. Disposizioni sui beni culturali.

4.2.18.Legge 30 marzo 1998 n 88 G.U.R.I. 10 aprile 1998, n. 84. Norme sulla circolazione dei beni culturali.

4.2.19.Decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490. Gazzetta Repubblica Italiana n. 302 di Lunedì 27/12/1999. Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352.

4.2.20.Legge 6 luglio 2002, n. 137. "Delega per la riforma dell'organizzazione del Governo e della Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché di enti pubblici" art. 10. (Delega per il riassetto e la codificazione in materia di beni culturali e ambientali, spettacolo, sport, proprietà letteraria e diritto d'autore). Gazzetta Ufficiale n. 158 del 8 luglio 2002.

4.2.21.Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42: "CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO", ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137. (GU n. 45 del 24-2-2004) (Testo aggiornato, da ultimo, ai decreti legislativi nn. 62 e 63 del 26 marzo 2008, pubblicati nella G.U. n. 84 del 9.4.2008).

5.Bibliografia

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5.2. Estratti

5.3. Siti Internet

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