Nicola Ribezzo
L'architettura per il territorio, il territorio per l'architettura: trulli e piano di sviluppo: linee strategiche per la valorizzazione.
Rel. Delfina Comoglio Maritano, Cristina Coscia, Irene Caltabiano. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2010
Abstract: |
Quando si parla di trulli tutti pensano alla Puglia e, in particolare, ad Alberobello. Alcuni non l'hanno mai visitata, ma sanno che esiste questa cittadina con delle "case particolari". [...] Non si può fare a meno di osservare come il turista resti colpito e attratto dalle forme dei trulli, nella propria singolarità, mentre i proprietari, spesso inconsapevoli del loro valore, li abitano e li ristrutturano, o li abbandonano e, peggio ancora, li demoliscono. I trulli, però, sebbene questa cittadina della provincia di Bari sia la portabandiera nel mondo grazie all'alta densità e particolarità della sua area definita "monumentale", non sono un'esclusiva di Alberobello.[...] Questo manufatto è stato utilizzato nei decenni per variegati scopi ed utilizzi: abitazione, ricovero stagionale, stalla, pagliaro, focolare, magazzino per attrezzi agricoli. Nel corso degli anni e con le trasformazioni economiche e sociali questo si è conservato nella sua forma ed è sopravvissuto fino ad oggi, in una civiltà che, da contadina, è divenuta terziaria. Nel mantenimento degli aspetti formali dei trulli ha senza dubbio influito il ritardo dello sviluppo industriale del Sud Italia, i cui effetti persistono tutt'ora, determinando la conservazione dell'economia agro-pastorale della Puglia e di conseguenza la necessità per i contadini e pastori murgesi di "conservare" il ricovero nell'agro. Forte e vivo è l'attaccamento alle tradizioni, al folklore, ai valori della famiglia intesa come nucleo chiuso, metafora dell'idea di protezione e della vita basata sul lavoro e sulla fatica, similitudine della testardaggine e della forza stessa di questa gente. La cultura contadina e conservatrice tipica degli abitanti dei paesi della Valle d'Itria, definiti da Antonio Fiore "popolo di formiche", soprattutto dei più anziani e dei meno colti, ha aiutato a preservare il paesaggio e ha inculcato nelle generazioni successive l'amore per la storia di questi luoghi e la necessità di perpetuarla, attraverso i suoi simboli e, primi tra tutti, i trulli. |
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Relators: | Delfina Comoglio Maritano, Cristina Coscia, Irene Caltabiano |
Publication type: | Printed |
Subjects: | A Architettura > AH Buildings and equipment for the home A Architettura > AI Buildings and equipment for agriculture G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GI Tradizioni popolari |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | UNSPECIFIED |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1986 |
Chapters: | Premessa Capitolo 1 - L'ambito geografico: la Puglia, la Murgia dei trulli, la Valle d'Itria 1.1 Inquadramento territoriale 1.2 Il clima 1.3 Appunti di storia 1.4 Le dinamiche socio-culturali del territorio Capitolo 2 - Storia e tradizione del trullo come abitazione contadina rurale 2.1 La storia 2.2 Origine della parola 2.3 La questione della forma dei trulli 2.4 Simbologia e tradizione 2.5 Descrizione formale 2.6 Gli spazi interni 2.7 Gli spazi esterni 2.8 La geometria delle coperture 2.9 Le fasi della costruzione Capitolo 3 - Aspetti tecnologici connessi alle condizioni climatiche ed ambientali 3.1 Rapporto tra i trulli ed il contesto climatico 3.2 Caratteristiche geologiche del territorio 3.2.1 Le formazioni marine 3.2.2 Le formazioni continentali 3.3 Caratteristiche igroscopiche dei materiali 3.4 Esempio di recupero formale e funzionale del trullo 3.4.1 I dissesti e gli interventi di recupero Capitolo 4 - Il turismo sostenibile come motore di sviluppo del territorio 4.1 Definizione dell'ambito di analisi 4.2 Il sistema territoriale di offerta dei servizi 4.2.1 Il sistema dei trasporti e delle infrastrutture 4.2.2 L'offerta culturale 4.2.3 L'offerta enogastronomica 4.2.4 Il paesaggio rurale e le risorse naturalistiche 4.3 Il comparto turistico: domanda e offerta Capitolo 5 - Politiche in atto per sviluppo del territorio 5.1 Il quadro normativo di riferimento 5.2 Le progettualità sul territorio 5.3 Il Gruppo di Azione Locale Trulli e Barsento 5.4 Il Gruppo di Azione Locale "Valle d'Itria" 5.5 L'Ecomuseo della Valle d'Itria
Capitolo 6 - Una proposta per un piano di sviluppo locale: la dimensione della fattibilità 6.1 Il sistema di finanziamento delle attività di promozione per lo sviluppo del territorio 6.1.1 Orientamenti comunitari 6.1.2 Priorità nazionali 6.2 L'uso dell'analisi SWOT nella fase strategica 6.3 Il Programma Operativo Regionale della Regione Puglia per il periodo 2007-2013 6.4 I finanziamenti privati nell'ottica del project-financing 6.5 Gli attori del territorio 6.6 Quadro strategico del piano di sviluppo locale Capitolo 7 - Proposta di modello di matrice di sviluppo 7.1 La matrice di sviluppo turistico 7.2 Ricadute di fattibilità e sostenibilità della proposta: gli impatti e le convenienze dei soggetti coinvolti 7.3 Conclusioni Glossario Bibliografia Siti internet |
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