Irene Traffano
From EXPO to EXPLOSION E' la città responsabile a fare l'evento sostenibile o è l'evento responsabile a rendere sostenibile la città? = From EXPO to EXPLOSION It is the responsible city that makes the event sustainable or is it the responsible event that makes the city sustainable?
Rel. Luca Davico, Umberto Janin Rivolin Yoccoz. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2021
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Se si pensa ad un grande evento, è immediato fare riferimento al suo duplice carattere di eccezionalità e ripetitività: un’Esposizione Universale si ripropone ciclicamente, tuttavia ogni qual volta si manifesta implica misure ‘eccezionali’ perché abbia avvenimento, quasi fosse un paradosso. L‘associazione metaforica da Expo a Explosion intende questo: conoscendo quando e come l’esplosione avverrà, è possibile gestire anticipatamente gli effetti posteriori sull’ambiente? Un evento di tale portata è connotato, tra gli altri, da un significato internazionale, per la sua ricorrenza temporale, per la copertura mediatica globale, sebbene gli esiti siano simili a quelli generati da una molteplicità di grandi operazioni urbanistiche, sebbene possa essere sinteticamente parafrasato come un grande evento internazionale finalizzato alla promozione di ideali educativi, scientifici, istituzionali. Eppure questo si deve integrare con il fatto stesso che l'evento sia uno spettacolo e pertanto le politiche urbane si caratterizzino di capacità fortemente imprenditoriali. Il Bureau International des Expositions ogni cinque anni assegna ad un Paese il compito di organizzare un'Esposizione Universale, pertanto, affinché questo si aggiudichi la manifestazione, deve adoperarsi, secondo linee guida internazionali e poi filtrate a livello nazionale e locale, per mettere d'accordo le funzioni, le modalità di intervento, gli operatori pubblici e privati, le diverse forme di finanziamento, gli aspetti fisico-urbanistici e quelli socio-economici e tutto quanto concerne per poter dare risposta concreta a quanto ambito. Se si vuole parlare di sostenibilità, di riuso, di riciclo, di termini che oggigiorno sono così fondamentali perché le risorse vanno diminuendo e il nostro pianeta è una macchina che si sta inceppando per il troppo utilizzo, dobbiamo allora saper cogliere le occasioni che ci permettono di non lasciare nulla al caso. Un’Expo si configura come propulsore per rimettere in moto meccanismi fermi da tempo o sospesi: si pensi ad esempio all'area ospitante il grande evento, che è parte di un ingranaggio che è stato lubrificato e spinto perché scelto quale sito su cui far sorgere l'evento; una volta messo in moto, è indispensabile pensare a quando terminerà l'imminenza del suo utilizzo e a quale strategia seguire per poterlo mantenere vivo e attivo. Se il termine sostenibilità sta agendo fortemente sulla nostra coscienza per capire quale valore ha ciò che abbiamo e quale valore può avere anche domani, un evento deve altrettanto entrare in quest'ottica: solo così è possibile immaginarlo come un processo derivante da una serie di interazioni tra parti e attori differenti, che concorrono per una serie di obiettivi e finalità tra loro correlate, impiegando un ventaglio di risorse orientate verso la massimizzazione degli impatti economici, la minimizzazione degli impatti ambientali e l'ottimizzazione di quelli socio-culturali. |
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Relators: | Luca Davico, Umberto Janin Rivolin Yoccoz |
Academic year: | 2020/21 |
Publication type: | Electronic |
Number of Pages: | 233 |
Subjects: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | New organization > Master science > LM-04 - ARCHITECTURE AND ARCHITECTURAL ENGINEERING |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/17129 |
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