Emanuele Picco, Lorenzo Selva
biRTH. Un progetto di riuso adattivo per i luoghi del passato industriale di Biella = biRTH. An adaptive re-use project of Biella's former industrial sites.
Rel. Vilma Fasoli, Massimo Camasso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2020
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- Tesi
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Abstract: |
La tesi riflette l’entusiasmo con cui Biella ha accolto nel 2019 la nomina di Città Creativa Unesco. Il riconoscimento ha indotto la comunità biellese a riscoprirsi ripartendo dal proprio passato, dalla sua tradizione tessile e dal “saper fare” locale. Dei progetti elaborati negli anni dall’Amministrazione Comunale e dagli Enti Locali, spesso con Università e privati, molto è stato realizzato ma anche dimenticato. Il riconoscimento Unesco costituisce un’opportunità cui Biella sta guardando per ridisegnare il suo futuro. La tesi integra il dibattito su temi ancora aperti, concentrandosi sul tratto del fiume Cervo in cui sorgono due delle storiche fabbriche tessili di Biella: il Lanificio Maurizio Sella e l’ex Lanificio Emilio Trombetta. Due realtà che, nel pieno della crisi che la Città sta ancora vivendo, hanno saputo riconvertirsi rispettivamente nella sede della Fondazione Sella Onlus e della Fondazione Pistoletto-Cittadellarte, conciliando le loro funzioni con lo sviluppo socio-culturale della città. Esse vivono vite parallele; separate fisicamente dal torrente che, a causa della sua irruenza, per secoli ha spaventato la popolazione che abita le sue sponde. BiRTH si pone tra questi spazi industriali, per troppo tempo separati dai luoghi della vita cittadina, poiché delimitati da barriere che ne fanno luoghi riservati, escludendo una nuova fruizione. Le scelte del progetto si muovono tra due criteri: da un lato il rammendo tra i luoghi della città della produzione e quelli della città dell’abitare, partendo dalle due Fondazioni, dall’altro mettendo in discussione il fiume come barriera fisica, elemento di separazione tra queste realtà. Attraverso il progetto di un traghetto, il fiume diventa un’opportunità di connessione tra gli spazi e le funzioni presenti sulle due sponde; le collega proponendo nuovi modi di vivere gli antichi opifici, individuando funzioni temporanee che, grazie alla versatilità dei loro spazi, integrano lo scenario di archeologia industriale, trasformandolo da area di passaggio ad area di condivisione di esperienze. Predispone idee e soluzioni per la riappropriazione e la rifunzionalizzazione, parzialmente già avviate in passato, degli storici spazi produttivi di Biella, concentrandosi sulla relazione tra la città e il suo Polo d’Innovazione. La tesi si mette in continuità con i piani, non sempre attuati, come quello del Biciplan del 2019 per la mobilità leggera, con i percorsi definiti dall’itinerario culturale della Strada della Lana del 2009 e con la variante al Piano Regolatore, ancora in vigore, relativa al Parco Fluviale Urbano nella Valle del Cervo approvata nel 2002, la cui realizzazione tuttavia non è mai iniziata. BiRTH guarda al futuro, introducendo soluzioni che permettono di vivere quotidianamente la storia di Biella. Prevede la realizzazione di una passerella sospesa e temporanea che, scavalcando il Cervo, consente di prendere maggiore confidenza con la sua fascia fluviale e di mettere in relazione le due Fondazioni, tra le più significative testimonianze del passato industriale della città. Ridisegna percorsi e funzioni di alcuni luoghi, eliminando le barriere che li separano e ricomponendo le relazioni tra spazi esterni e interni per integrarli con quelli della vita urbana. |
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Relators: | Vilma Fasoli, Massimo Camasso |
Academic year: | 2019/20 |
Publication type: | Electronic |
Number of Pages: | 87 |
Subjects: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | New organization > Master science > LM-04 - ARCHITECTURE AND ARCHITECTURAL ENGINEERING |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/15014 |
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