Giorgia Favretto
BIG DATA: TRA CRITICITA’ CONCORRENZIALI E PROSPETTIVE DI REGOLAMENTAZIONE. DATA BROKERS NEL MIRINO DELL’ANTITRUST Una richiesta di trasparenza e responsabilità: il caso Facebook-Cambridge Analytica = BIG DATA: BETWEEN COMPETITIVE CRITICALITY AND REGULATORY PERSPECTIVES. DATA BROKERS IN THE ANTITRUST SIGHT. A call for transparency and accountability: the Facebook-Cambridge Analytica case.
Rel. Carlo Cambini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2020
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L’elaborato si propone di spiegare la ragione per cui ci si dovrebbe occupare dell’enorme mole di dati raccolti in tempo reale noti come “Big Data”. Si può osservare che i dati e gli algoritmi che li macinano stanno aprendo la strada ad un nuovo tipo di economia, la “Data Economy”; difatti, essi stanno trasformando molti ambiti ed è perciò necessario analizzare come la disponibilità di tali risorse e la possibilità di ricavarne informazioni commercialmente significative possa interessare il gioco concorrenziale e la disciplina che lo preserva. Pertanto, occorre valutare se i Big Data favoriscano l’occorrere di alcuni tipi di fallimenti di mercato dato che questi ultimi potrebbero assecondare il consolidamento di posizioni di forza di alcune specifiche imprese. Lo studio inserisce il mercato dei dati tra i mercati bilaterali poiché la maggior parte delle piattaforme digitali prevedono esternalità di rete e, per avere successo, devono coinvolgere entrambe le parti del mercato. Viene così illustrato un modello di competizione per i two-sided markets che rivela le determinanti dell'allocazione dei prezzi e del surplus per le varie strutture di governance, confrontando i risultati con quelli di un monopolista integrato e di un pianificatore di Ramsey. Lo studio approfondisce poi altri partecipanti della Data Economy: esistono aziende - i Data Brokers - che raccolgono i dati personali degli utenti e li rivendono a terzi per vari scopi come la commercializzazione di beni e la rilevazione di frodi. Tali società non interagiscono con i consumatori, che spesso sono inconsapevoli della loro esistenza e delle pratiche in cui si impegnano, e così i brokers forniscono le informazioni raccolte ai loro clienti che le utilizzano per fare target advertising e discriminazione dei prezzi, definendo offerte innovative alimentate da una maggiore concorrenza da piccole imprese. Infine il fenomeno dei Big Data dev’essere calato in un contesto economico-giuridico e si evidenzia la loro funzione industriale e lo sviluppo di tali dati, nell’eventualità che gli stessi non siano monopolizzati da parte di alcune grandi aziende; dai Big Data si può estrarre un copioso flusso informativo che le imprese utilizzano per migliorare i loro processi gestionali, ampliare le loro conoscenze di mercato, mettere in atto pratiche competitive (e anti-competitive) o approfondire le preferenze dei consumatori. Tali risorse, pertanto, costituiscono un vantaggio informativo identificabile in quel “quid” che rende un’impresa migliore di un’altra. Nonostante il forte impatto dei Big Data sulla società odierna, oggi si riscontra ancora un forte disorientamento circa la profonda relazione tra questi ultimi e il diritto antitrust. Nella sfera socio-politica ed individuale di frequente vengono travalicati i confini della mera tutela del mercato poiché le piattaforme digitali potrebbero usare il loro potere e i propri dati per condizionare l’operato dei governi; il potere economico delle imprese che gestiscono grandi moli di Big Data possano influenzare e pregiudicare il pluralismo politico. E’ perciò necessario spiegare come l’antitrust debba - in relazione al dibattito sui Big Data - ridefinire i confini del proprio ambito di applicazione per giustificare una sua azione a tutela nell’ordine del pluralismo politico e degli individui esposti a prevaricazione e invasione della loro privacy. Ed è proprio ciò che è stato analizzato nel caso di Cambridge Analytica esposto nell’ultimo capitolo. |
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Relators: | Carlo Cambini |
Academic year: | 2019/20 |
Publication type: | Electronic |
Number of Pages: | 171 |
Subjects: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale |
Classe di laurea: | New organization > Master science > LM-31 - MANAGEMENT ENGINEERING |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13891 |
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