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La Tour Decrè d'Emarese: recupero e valorizzazione del patrimonio storico e del suo paesaggio

Gabriel Lombard

La Tour Decrè d'Emarese: recupero e valorizzazione del patrimonio storico e del suo paesaggio.

Rel. Carlo Mario Tosco, Giuseppe Pistone, Ornella Bucolo. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2009

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

INTRODUZIONE

Il mio personale interesse per il Medioevo e il fatto di vivere in un luogo come la Valle d'Aosta, che presenta ancora oggi forti legami con questo periodo storico così affascinante e suggestivo, mi hanno suggerito l'importanza di indagare alcuni aspetti che legano il territorio valdostano attuale con l'antropizzazione in epoca tardo medievale.

A queste intenzioni iniziali ha fatto seguito un restringimento del campo d'indagine; ho cercato di focalizzare il mio interesse su un'area ben precisa all'interno del comune di Chàtillon: si tratta della zona ai piedi del monte Zerbion situata a Nord del borgo e che per la sua conformazione naturale viene spesso definita "collina di Chàtillon" dagli abitanti del luogo. Questa porzione di territorio mi ha colpito per la presenza di un elevato numero di testimonianze di epoca tardo medievale giunte fino a noi e che, pur non presentando caratteristiche di grande interesse artistico (se paragonate al rilevante patrimonio storico presente sul territorio valdostano), sembrano suggerire una loro interessante lettura in termini sistemici, come nodi di una rete di villaggi uniti da percorsi storici che hanno avuto un'importante funzione di strutturazione del paesaggio, influenzando lo sviluppo di questa zona fino ai giorni nostri.

In un'area di estensione limitata è possibile osservare una serie di case-forti e cappelle, che potrebbero sembrare disposte sul territorio in modo casuale, in realtà è la viabilità attuale che non consente di percepire lo stretto rapporto che li legava in passato attraverso una fitta rete di sentieri. Il mio elaborato è proseguito secondo un'ottica di analisi del paesaggio e delle strutture antropiche che ne hanno influenzato lo sviluppo, in modo da ricostruire il complesso intreccio di rapporti e interessi che portarono allo sviluppo di quest'area nel corso del tardo medioevo. La ricerca svolta attraverso la consultazione del catasto sardo e delle cartografie storiche ha consentito di individuare i nuclei abitati e i percorsi storici che, una volta riportati sulla cartografia attuale, hanno permesso un confronto interessante tra l'assetto storico di questa zona e quello attuale.

La seconda parte del lavoro è consistita nel restringere ulteriormente il campo di indagine, concentrandomi su un singolo edificio: la Tour Decré d'Emarèse, scelta per la sua collocazione centrale in questa zona e perché particolarmente interessante dal punto di vista storico e artistico. Molti degli edifici presenti in quest'area sono rimasti un .po' ai margini della ricerca, probabilmente a causa del gran numero di casi simili presenti sul territorio valdostano e, forse, per la mancanza di fonti attendibili che permettano di ricostruirne le vicende storiche.

La Tour Decré d'Emarèse, che sarà l'oggetto delle ricerche, è stata per lungo tempo ritenuta molto meno antica di quanto in realtà fosse e questo probabilmente ha fatto sì che non siano mai stati realizzati dei rilievi dell'edificio e dei suoi apparati decorativi. Per questo motivo ho scelto di concentrarmi su questo fabbricato che, non essendo ancora stato oggetto di studi particolari, presenta ancora intatti il fascino e le suggestioni di un periodo storico che in questi luoghi merita di essere ulteriormente approfondito.

Il percorso è quindi proseguito attraverso un non semplice rilievo dell'edificio, svolto utilizzando le tecniche del raddrizzamento fotografico e quelle del rilievo diretto. Parallelamente ho eseguito un'analisi stratigrafica della torre e delle diverse fasi di vita che ne hanno contraddistinto lo sviluppo. Questo genere di analisi è stata affiancata a sua volta da una ricerca storica negli archivi regionali, al fine di reperire notizie e documenti riguardanti la torre.

Il mio lavoro di analisi si è, infine, orientato verso un aspetto molto importante per quanto riguarda questo genere di edifici, cioè l'analisi dei dissesti statici delle murature in pietra. Ho cercato di osservare il problema attraverso un confronto delle fenomenologie di dissesto osservate sulla torre e su altri edifici con caratteristiche simili ad essa presenti in zona.

Nell'ultima parte di questo elaborato ho tentato di tirare le fila delle considerazioni fatte in precedenza con lo scopo di farle confluire in una proposta di riqualificazione che dovrebbe seguire una traiettoria simile a quella descritta finora, passando cioè da una visione complessiva di valorizzazione del paesaggio storico e dei percorsi, per giungere ad una maggiore attenzione nei confronti dei singoli edifici storici. Una valorizzazione finalizzata a consentire una fruizione anche dal punto di vista turistico di questo territorio, il cui valore paesaggistico è innegabile e che consentirebbe di riscoprire un importante frammento di storia di questi luoghi che per troppo tempo è stato dimenticato.

Relatori: Carlo Mario Tosco, Giuseppe Pistone, Ornella Bucolo
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici
U Urbanistica > UB Architettura del Paesaggio
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: C.I.S.D.A. - Centro Interdipartimentale Servizi per la Didattica dell' Architettura
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1384
Capitoli:

INDICE

Introduzione

Prima Parte: Il paesaggio storico di Cheffion.

Capitolo 1- Il quadro storico-ambientale.

1.1- Inquadramento geografico del comune di Chàtillon.

1.2 - Sviluppo storico dell'insediamento.

1.2.1 - Le origini del borgo.

1.2.2 - La signoria di Chàtillon in epoca medievale.

1.2.3 - L'area pedemontana in epoca tardo medievale e la costruzione dei rus.

1.2.4 - Lo sviluppo in epoca moderna.

Capitolo 2 - Le strutture dell'habitat e la viabilità storica.

2.1- Dalla Via delle Gallie romana alla Via Francigena medievale: importanza delle comunicazioni sul territorio di Chàtillon.

2.2 - Lo sviluppo dei villaggi ai piedi del monte Zerbion nel periodo tardo medievale.

2.3 - La viabilità minore e la rete dei sentieri.

2.4 - Il rapporto tra la viabilità storica e quella attuale.

Capitolo 3 - Viabilità e patrimonio edilizio.

3.1- I villaggi e la loro struttura.

3.2 - Rapporto tra viabilità, localizzazione dei villaggi e dispersione dell'abitato.

3.3 - I poli religiosi.

Seconda Parte: La Tour Decré d'Emarèse.

Capitolo 4-Indagine storica.

4.1- La Tour Decré d'Emarèse.

4.2 - Le ricerche archivistiche e i documenti riguardanti la torre.

4.3 - Le ipotesi di datazione dell'edificio.

4.4 -Analisi stratigrafica dell'edificio.

Capitolo 5-Il rilievo.

5.1- Il rilievo diretto.

5.2 - Il rilievo indiretto: il raddrizzamento fotografico.

Capitolo 6 - Analisi dei dissesti statici della muratura.

6.1- Le principali teorie sul comportamento delle murature in pietra.

6.2 - Fenomenologia dei dissesti di alcuni edifici analizzati, simili per caratteristiche alla Tour Decré d'Emarèse.

Capitolo 7 - Recupero e valorizzazione dell'edificio e dei percorsi storici all'interno del contesto paesaggistico.

7.1- L'importanza di valorizzare la torre come parte di un sistema di edifici tardo medievali che rappresentano una risorsa per il territorio di Chàtillon.

7.2 - Proposta di recupero e rifunzionalizzazione della Tour Decré d'Emarèse.

7.3 - La valorizzazione dei percorsi storici come risorsa turistica e di fruizione del territorio.

Capitolo 8 - Conclusioni.

Bibliografia:

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