Roberto Roasio
La Società Nazionale Officine di Savigliano: il cantiere in metallo in Piemonte.
Rel. Annalisa Dameri. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2008
Abstract: |
INTRODUZIONE
Lo spunto principale che mi ha spinto a trattare questo argomento nella tesi di laurea è capire, o per lo meno tentare di farlo, le motivazioni per il quale l'architettura in acciaio risulti essere così poco diffusa a Torino e più in generale in tutte le province piemontesi: altre importanti città italiane come Roma e Milano infatti, pur restando fortemente legate a materiali e tecniche tradizionali, hanno visto realizzare, nel corso degli anni, non pochi ed interessanti progetti in acciaio. Ad una prima lettura si scopre un ricco passato che pareva presagire il primato della città di Torino in questo settore ma, in seguito, si scopre come il capitale abbia giocato e tutt'ora giochi un ruolo di primaria importanza nella scelta del sito. Nel corso degli anni, infatti, Torino è stata sempre più penalizzata da scelte politiche ed economiche che l'hanno resa monofunzionale, sopprimendo ogni iniziativa culturale che vi nasceva per poi trasferirla altrove dove maggiori erano gli interessi. Inoltre la cultura che ha appoggiato le materie scientifiche e gli studi tecnici è andata via via scomparendo, tanto da vedere disattivati, anche all'interno di facoltà universitarie autorevoli quali architettura ed ingegneria, quei corsi specifici sull'utilizzo dell' acciaio nelle costruzioni così tanto seguiti un tempo. Appare però giusto riconoscere come, almeno in questi ultimi anni, la tendenza si sia leggermente invertita: si è infatti potuto assistere alla trasformazione di grandi fabbriche-manifesto quali il Lingotto, diventato centro polifunzionale, delle Officine Grandi Motori sulle quali è stato progettato il raddoppio del Politecnico, del complesso dei Mercati Generali riadattati per la realizzazione del Villaggio Olimpico in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e antesignano, l'intervento sull'ex Mattatoio Civico, sulla cui area, su progetto dell'architetto Renzo Piano, sorgerà un grattacielo vetrato di oltre 200 metri di altezza, allo scopo di ospitare la sede direzionale di un importante gruppo bancario come la San Paolo-Imi. Da un punto di vista storico è importante ricordare come l'Italia sia giunta in ritardo rispetto agli altri principali paesi europei (Inghilterra, Francia e Germania su tutti) all'appuntamento con l'industrializzazione di massa e al successivo utilizzo dell'acciaio, specie negli edifici civili, ma in seguito abbia poi dimostrato di saper apprezzare questo nuovo materiale con le sue relative tecniche costruttive. Prendendo spunto dall'avvento della Rivoluzione Industriale e dalle inevitabili conseguenze che comportò sulla società e sul suo modo di vivere e di pensare, concentrerò l'attenzione su una delle più floride industrie dell'epoca, ovvero le Officine di Savigliano, ed il contributo fondamentale che diedero alla costruzione metallica in Italia e non solo. Esaminerò cercando di interpretarli origini, motivi e interessi che determinarono la nascita ed il successivo sviluppo delle Officine saviglianesi. Al momento della proclamazione del Regno d'Italia, la Nazione si presentava come un paese prevalentemente rurale: gli addetti all'agricoltura costituivano infatti il 65% della popolazione attiva mentre le industrie, quali quella siderurgica e meccanica, compivano solo allora i primissimi passi per la loro affermazione. Anche per questo motivo lo sforzo compiuto dalla Savigliano fu notevole in quanto non furono poche le difficoltà che incontrò nell'insediare un'industria in una zona altamente agricola. Va pertanto ricordata la lungimiranza dell'Amministrazione Comunale dell'epoca ed il coraggio della popolazione di Savigliano che, tra alterne vicissitudini, riuscirono ad impiantare un�industria che si dimostrerà pilota per molte altre che nasceranno in seguito. Le Officine Savigliano originariamente nacquero allo scopo di provvedere alla costruzione ed alla riparazione di materiale mobile per ferrovie, tramways, ponti, tettoie, ed in generale qualunque altra costruzione metallica: trovarono locazione in edifici annessi alla neonata stazione ferroviaria di Savigliano. Per questo motivo ho ritenuto opportuno effettuare un breve studio sulla nascita e sullo sviluppo della ferrovia in Italia, in quanto le Officine Savigliano sono state fondate proprio per venire incontro alle esigenze ed ai bisogni del settore ferroviario che stava muovendo, in quegli anni, i suoi primi passi, senza tralasciare il fatto di come la ferrovia rappresentasse a quell' epoca l'emblema della ventata di rinnovamento e di progresso apportata dalla Rivoluzione Industriale. Nel corso della prima parte della tesi esaminerò sinteticamente i modi ed i tempi che hanno visto l'affermarsi della costruzione metallica in Italiaartendo dagli albori della seconda metà del XIX secolo per poi affrontare tutte le numerose vicissitudini che questo moderno materiale dovette affrontare nel corso della prima guerra mondiale e del periodo autarchico, il suo rilancio avvenuto negli anni del boom economico ed alla buona considerazione conquistata negli ultimi decenni in particolar modo tra alcune personalità di spicco della moderna architettura come Renzo Piano, uno dei massimi esponenti dell'High � Tech. Nel corso del XIX secolo, ai materiali tradizionali quali il legno, la pietra ed il mattone, si aggiunse il ferro che fino ad allora era stato utilizzato soltanto come materiale ausiliario per componenti edilizie e per il decoro. Un significativo progresso dei metodi costruttivi dell'Ottocento fu rappresentato dal fatto che, sia pure lentamente, si andavano diffondendo le strutture metalliche a scheletro: la diffusione di queste strutture non impediva però che si mantenessero all'esterno le forme tradizionali in quanto gli architetti del tempo erano indotti al rispetto di modelli formali della facciata, affermatisi nel corso di una lunghissima tradizione che sarebbe stato impensabile rivoluzionare nel giro di pochi anni. Il passaggio dallo scheletro in cemento armato allo scheletro metallico è stato influenzato decisamente dalla possibilità, offerta dal ferro, di utilizzare sezioni di pilastri ridotte anche negli edifici molto alti; non a caso la grande diffusione del ferro si ebbe negli Stati Uniti, dove il grattacielo è stato per alcuni anni una tipologia d'uso molto frequente. Subentrò in seguito l'epoca dell'impiego di colonne in ghisa con puntelle di ferro e quasi nello stesso periodo fece la sua comparsa il binomio calcestruzzo e ferro come nuovo materiale costruttivo: il cemento armato. Nella seconda parte della tesi analizzerò alcune tra le più importanti realizzazioni torinesi in materia di architettura metallica come la Torre Littoria del Melis, il Palazzo per la nuova sede della Reale Mutua Assicurazioni di Torino sempre del Melis oltre a vari altri edifici, sulla base dei disegni e dei progetti esecutivi che sono ancora oggi custoditi in parte all'interno del Fondo storico della SNOS, consultabile presso l'Archivio di Stato della Città di Torino, ed in parte presso l'Archivio Edilizio, sempre della Città di Torino. La costruzione metallica ha sicuramente offerto all'architettura una nuova e potentissima valenza all'espressione. Lo scheletro strutturale non è altro che una trama sottile fatta di aste e di nodi in cui si concentra la funzione portante: da questa l'architettura ne ha ricavato un nuovo linguaggio fatto di luce, trasparenza e leggerezza. Ritengo dunque che si debba riconoscere alla costruzione metallica ottocentesca il valore di testimonianza fondamentale nella storia dell'architettura, come pure della scienza e della tecnologia delle costruzioni. |
---|---|
Relators: | Annalisa Dameri |
Publication type: | Printed |
Subjects: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte A Architettura > AK Buildings and industry equipment |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | UNSPECIFIED |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1325 |
Chapters: | INDICE
Introduzione
1. Matrici storiche di un periodo di transizione e rinnovamento nel corso del XVIIIsecolo: 1.1 L'avvento della Rivoluzione Industriale ed i profondi cambiamenti dei modi di vita della società che tale fenomeno comporta 1.2. Dualismo tra prodotto artigianale ed industriale: l'esperienza di John Ruskin e William Morris all'interno del movimento denominato "Arts and Crafts" 1.3. Le Esposizioni Universali nel XIX secolo: l'immagine tecnologica ed industriale dei principali Paesi in mostra 1.3.1. Le Esposizioni in Italia dal raggiungimento dell'Unità ai primi anni del `900: fotografia di un Paese in grave ritardo rispetto alle Nazioni maggiormente Industrializzate 1.4. Nascita e sviluppo della rete ferroviaria italiana e le figure politiche di spicco dell'epoca fautori della creazione di questo moderno mezzo di collegamento 1.4.1. La linea ferroviaria Torino Savigliano - Cuneo (inaugurata nell'agosto del 1855): pietra miliare della nascita delle Officine Savigliano
2. Esordio e diffusione dell'acciaio in Italia a cavallo tra XVIII e XIX secolo. 2.1. I riflessi dei processi di industrializzazione sull'architettura e nascita del dualismo tra la figura dell'ingegnere e quella dell'architetto 2.2. Primi passi dell'architettura in acciaio nell'ambito della costruzione dell'Italia post-unitaria. Differenze e similitudini rispetto a quanto avviene negli stessi anni in Francia e Gran Bretagna 2.3. La situazione in Italia durante il periodo autarchico: un grave periodo di flessione per l'architettura metallica italiana 2.3.1. L'azione del fascismo in campo architettonico verso i canoni di un'architettura tradizionale, monumentale .ed autocelebrativa 2.3.2. L'architettura fascista vista come "arte di Stato" 2.4. L'acciaio nell'architettura degli anni Trenta in Italia: la "Casa a struttura di acciaio", vista come testimonianza esemplare delle possibilità costruttive di questo materiale 2.4.1. L'esperienza di Guido Fiorini nel panorama architettonico italiano verso la concezione di una nuova tipologia di edificio: il grattacielo a "tensi-struttura"
3. La Società Nazionale delle Officine di Savigliano: 3.1. La storia: nascita, sviluppo, crisi e rilancio nell'arco di un secolo di storia 3.2. La produzione della Savigliano 3.3. Il Fondo SNOS 3.4. La situazione attuale delle Officine ai giorni nostri
4. La costruzione metallica nella storia di Torino: 4.1. L'architettura metallica nella Torino degli anni Trenta 4.2. Il rilancio dell'acciaio come materiale da costruzione nel secondo dopoguerra, negli anni del boom economico italiano 4.3. L'acciaio nell'architettura italiana dagli anni `70 fino ai giorni nostri 4.3.1 . La situazione di Torino 4.4. Alcune tra le più rilevanti realizzazioni metalliche torinesi 4.4.1. La nuova sede della Società Reale Mutua Assicurazioni (1929-1931) 4.4.2. La ricostruzione dell'isolato di S. Emanuele (1933-1935) 4.4.3. Il grattacielo per uffici della RAI Tv (1960-1968) 4.4.4. La sede degli uffici direzionali della Società Pianelli&Traversa(1977-1978)
Conclusioni
Bibliografia generale |
Bibliography: | BIBLIOGRAFIA GENERALE
Giovanni Battista Gonnella, Osservazioni sulle strade in ferro progettate in Piemonte, Allemandi editore, Torino 1842;
Luigi Torelli, Importanza strategica della strada ferrata del Piemonte, in "Rivista italiana", anno IV, vol. I, Torino 1850;
Antonio Broglio, Sul compimento della rete ferroviaria nell'Alta Italia, in "Ti Politecnico-Giornale dell'Ingegnere, Architetto Civile ed Industriale", Torino 1878;
Andrea Lenzi, Origine, formazione e attribuzione degli ingegneri, Bologna 1932;
Bruno Bolis, L'impiego dell'acciaio dolce nelle costruzioni edilizie, in "Casabella", Milano agosto-settembre 1933;
(a cura della Redazione della Rivista), La nuova sede della Società Reale Mutua di Assicurazioni a Torino, in "L'Architettura Italiana", Lattes & C. Editori, anno XXIX, Torino luglio 1934;
Armando Melis, Giovanni Bernocco, Ricostruzione dell'isolato di San Emanuele in Via Roma a Torino, in "L'Architettura Italiana", Lattes & C. Editori, anno XXX, Torino dicembre 1935;
Federazione dei Fasci di Combattimento (a cura di), Torino e l'autarchia, Torino ottobre 1935;
Michele Guerrisi, Architetture di Armando Melis, Collana "I grandi maestri", Milano 1936;
Roberto Farinacci, Storia della Rivoluzione Fascista, Cremona Nuova Editrice, Cremona 1937;
Giò Ponti, Per l'autarchia Idee di Giò Ponti sulla politica dell'architettura, in "Il Giornale d' Italia",19 luglio 1938
Angelo Crispo, Le ferrovie dello Stato Sardo, in Le ferrovie italiane, storia politica ed economica, Hoepli editore, Milano 1940;
Direzione Generale delle FF. SS.(a cura di), Il centenario delle ferrovie italiane, 18391939, Torino 1940;
Augusto Cavallari Murat, Autarchia tecnica e arte, in "Casabella � Costruzioni", anno XII, n. �154, ottobre 1940;
Giuseppe Pagano, Una originale mostra dell'autarchia nell'edilizia, in "Casabella - Costruzioni", anno XII, n. 154, ottobre 1940;
Filippo Tajani, Storia delle ferrovie italiane a cento anni dall'apertura dellap rima linea, Garzanti editore, Milano 1944;
Mario Abrate, L'industria metallurgica in Europa nella prima metà del XIX secolo. Una valutazione piemontese, Minerva Tecnica editrice, Torino 1958;
Giovanni Giolitti, Quarant'anni di politica italiana dalle carte di Giovanni Giolitti, Feltrinelli, Milano 1962;
Fausto Masi, La pratica delle costruzioni metalliche, Hoepli editore, Milano 1963;
Charles Singer, La Rivoluzione Industriale: circa 1750-1850, Boringhieri, Torino 1964; - Fausto Masi, Costruire in acciaio, Hoepli editore, Milano 1966;
AA. VV., Un nuovo palazzo a Torino, la sede della Rai in Via Cernaia, Editori G & P, Torino 1968;
Paolo Portoghesi (diretto da), Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica, voce "eclettismo", Istituto Editoriale Romano, Roma 1969, vol. II;
Paolo Portoghesi (diretto da), Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica, voce "Piacentini Marcello", Istituto Editoriale Romano, Roma 1969, vol. IV;
Paolo Portoghesi (diretto da), Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica, voce "Ponti Gió", Istituto Editoriale Romano, Roma 1969, vol. IV;
Gian Mario Bravo (a cura di), Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse. Cinque discorsi, in Opere scelte, vol. II, fondazione Luigi Einaudi, Torino 1969; _ Mario Abrate, Il Comitato dell'inchiesta industriale a Torino, in AA. VV., L'imprenditorialità italiana dopo l'unità. L'inchiesta industriale del 1870-1874, Stamperia artistica nazionale, Milano 1970;
Istituto Geografico De Agostini, Grande Enciclopedia, voce "Casabella", Officine Grafiche, Novara 1972, vol. V;
Istituto Geografico De Agostini, Grande Enciclopedia, voce "Carlo Alberto Amedeo di Savoia", Officine Grafiche, Novara 1972, vol. V;
Istituto Geografico De Agostini, Grande Enciclopedia, voce "C.E.C.A.", Officine Grafiche, Novara 1972, vol. V;
Istituto Geografico De Agostini, Grande Enciclopedia, voce "Ferraris Galileo", Officine Grafiche, Novara 1972, vol. VIII;
Istituto Geografico De Agostini, Grande Enciclopedia, voce "Sempione, galleria del", Officine Grafiche, Novara 1972, vol. XVII;
Istituto Geografico De Agostini, Grande Enciclopedia, voce "S.N.A.M.", Officine Grafiche, Novara 1972, vol. XVIII;
Luciano Patetta (a cura di), L'architettura in Italia, 1919-43: le polemiche, CLUP editore, Milano 1972;
Cesare De Seta, La cultura architettonica in Italia tra le due guerre, Laterza, Bari 1972;
Augusto Sistri, Esposizioni generali italiane dall'Unità al Novecento, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatori Mario Federico Roggero e Roberto Gabetti, a.a. 1972-1973;
Roberto Gabetti, Andreina Griseri, Architettura dell'eclettismo. Un saggio su Giovanni Battista Schellino, Giulio Einaudi editore, Torino 1973;
Lucio Villari, I nuovi materiali edilizi e la grande crisi, in "Casabella", anno XLII, n. 440441, novembre 1978;
Carlo Alberto Bordogna, Vittorio Neirotti, Centro Direzionale della Pianelli -& Traversa, in "Costruzioni Metalliche", n. Il, Torino febbraio 1980;
Alfonzo Acocella, Architettura italiana contemporanea, gli anni '70, Alinea editrice, Firenze 1981;
Gianni Galliani, Effetti della Rivoluzione Industriale sul costruire. Episodi del costruire prima e dopo la Rivoluzione Industriale, ECIG editore, Genova 1981;
Giuseppe Terragni, Giuseppe Terragni 1904-43, CIPIA Editore, Bologna 1982;
Michele Cagnano, Lo sviluppo della rete ferroviaria e delle industrie meccaniche in Piemonte nella seconda metà dell'Ottocento, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatrici Anna Maria Zorgno e Clara Bertolini, a.a. 1984-1985;
Romano Jodice, L'architettura del ferro: gli Stati Uniti 1893-1914, Bulzoni editore, Roma 1985;
Ernst Nolte, Nazionalsocialismo e bolscevismo: la guerra civile europea 1917-1945, Sansoni, Firenze 1987;
Anna Maria Zorgno (a cura di), Fiorini � Le Corbusier 1931� 35, Umberto Allemandi & C. editore, Torino 1988;
Mariantonietta Picone Petrusa, Maria Raffaella Pessolano, Assunta Bianco, Le grandi Esposizioni in Italia 1861-1911. La competizione culturale con l'Europa e la ricerca dello stile nazionale, Liguori editore, Napoli 1988;
Antonio trattini, L'attività edilizia dei progettisti a Torino negli anni dal 1945 al 1953, in "Atti e Rassegna Tecnica", n. 6-7 giugno-luglio 1989;
Carlo Olmo (a cura di), Cantieri e disegni, architettura e cultura a Torino negli anni'50, Gatto Editore, Torino 1989;
Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo: architettura e città, 1922-1944, Einaudi editore, Torino 1989;
Linda Aimone, Carlo Olmo, Le Esposizioni Universali 1851 � 1900: il progresso in scena, Umberto Allemandi & C. editore, Torino 1990 ;
Anna Maria Zorgno, Costruzione metallica e architettura, in Alberto Abriani e Jacques Gubler (a cura di), Alberto Sartoris, novanta gioielli, Mazzotta editore, Torino 1992 ;
Guido Montanari, L'architettura degli anni Trenta: compresenze a Torino, in "Bollettino della società piemontese di archeologia e belle arti", Bona editore, Torino 1993; _ Museo delle Attrezzature per la Didattica e la Ricerca (a cura di), Strade ferrate in Piemonte: cultura ferroviaria fra Otto e Novecento, Celid, Torino 1993;
Fabio Assaloni, La costruzione della pianificazione in Italia nel Periodo Fascista. Idee, Strumenti legislativi e Piani, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatrice Attilia Peano Ingaramo, a.a. 1993-1994;
Amedeo Belluzzi, Claudia Conforti, Guide all'architettura moderna: Architettura italiana 1944-1994, Laterza, Bari 1994;
Pier Luigi Bassignana, Mostrare il progresso, in I produttori alle Esposizioni, Edizioni Samma, Torino 1995 ;
Carlo Olmo, Lo sguardo sull'Esposizione, in I produttori alle Esposizioni, Edizioni Samma, Torino 1995 ;
Tecla Livi, L'architettura e il cemento negli anni Trenta in Italia. Tecniche costruttive e autarchia, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatrice Anna Maria Zorgno, a.a. 1995-1996;
Maria Sandra Poletto, Armando Melis da Villa, architetto e urbanista: la figura professionale attraverso l'archivio, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatrice Vera Comoli Mandracci, correlatrice Vilma Fasoli, a.a. 1995-1996;
William J. R. Curtis, L'Architettura moderna del Novecento, Bruno Mondadori, Milano 1996;
Mario Pisani (a cura di), Marcello Piacentini: architettura moderna, collana Saggi Marsilio, Marsilio editori, Venezia 1996;
Chiara Maggio, L'acciaio nell'architettura contemporanea: il caso di Torino, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatrice Anna Maria Zorgno, a.a. 1996-1997;
Enrica Bruna Bruno, Il ferro battuto tra produzione ed architettura, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatrice Anna Maria Zorgno, a.a. 1996-1997;
Eleonora Trivellin, Storia della tecnica edilizia in Italia dall'Unità ad oggi, Alinea, Firenze 1998;
Stefania Taroni, Antonio Zanda (a cura di), Cattedrali del lavoro, Allemandi editore, Torino 1998;
Nikolaus Pevsner, I Pionieri dell'Architettura moderna: da William Morris a Walter Gropius, Garzanti, Milano 1999;
Luciano Patetta, Alcune considerazioni sull 'architettura dell'eclettismo, in Loretta Mozzoni, Stefano Santini (a cura di), L'architettura dell'eclettismo. La diffusione e l'emigrazione di artisti italiani nel Nuovo Mondo, Liguori editore, Napoli 1999;
Sandro Scarrocchia, Albert Speer e Marcello Piacentini: l'architettura del totalitarismo negli anni Trenta, Skira, Milano 1999;
Chiara Drusi, Gli stabilimenti della società nazionale officine di Savigliano in Piemonte e il loro contributo allo sviluppo delle costruzioni metalliche, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatori Laura Palmucci Quaglino e Agostino Magnaghi, a.a. 1999-2000;
Chiara Bordogna Neirotti (a cura di), Carlo Alberto Bordogna: 65 anni di architettura, Umberto Allemandi & C. editori, Torino 2001;
Luisella Lazzarino, La Torre Littoria di Armando Melis de Villa, Tesi di Laurea specialistica in architettura, Politecnico di Torino, II Facoltà di Architettura, relatrice Costanza Roggero, correlatrice Annalisa Dameri, a.a. 2001-2002;
Andrea Pioli, Il cantiere in cemento armato nella Torino di fine Ottocento, Tesi di Laurea specialistica in architettura, Politecnico di Torino, II Facoltà di Architettura, relatrice Annalisa Dameri, a.a. 2005-2006;
Ivan Balbo, La Società Nazionale Officine Savigliano, in Sandro Soave (a cura di), Storia di Savigliano, il `900, L'Artistica Editrice, Savigliano (Cn) 2006;
Chiara Francese, Le officine Savigliano e la dismissione dell'industria: una nave arenata, Tesi di Laurea Specialistica in Architettura, Politecnico di Torino, II Facoltà di Architettura, relatrice Laura Guardamagna, a.a. 2007-2008;
Lucio Arese, Dalla rivoluzione industriale ai giorni nostri: la formazione di un approccio e di una sensibilità ambientale nei percorsi dell'architettura moderna, Tesi di Laurea Specialistica in Architettura, Politecnico di Torino, II Facoltà di Architettura, relatore Mario Grosso, a.a. 2007-2008;
Paolo Nicoloso, Mussolini architetto: propaganda e paesaggio urbano nell'Italia fascista, Giulio Einaudi editore, Torino 2008; |
Modify record (reserved for operators) |