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Temi e obiettivi per un intervento di restauro e rifunzionalizzazione del Palazzo Baburizza a Valparaìso

Eugenio Caprice Dragoni

Temi e obiettivi per un intervento di restauro e rifunzionalizzazione del Palazzo Baburizza a Valparaìso.

Rel. Luciano Re. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006

Abstract:

Nel corso dell'ultimo anno di lezioni ho maturato il desiderio di svolgere la tesi di laurea con un allargamento dell'esperienza ad una realtà e ad un oggetto all'estero, in modo da concludere il percorso accademico con una sorta di apertura al mondo dell'architettura.

Per questo motivo ho colto l'occasione che mi si è presentata e che descriverò brevemente in questa introduzione, assieme a descrivere l'oggetto della ricerca, le motivazioni che mi hanno portato verso questa esperienza e lo svolgimento delle successive attività.

Il tema che ho preso in esame per la tesi di laurea è il restauro del Palazzo Baburizza, un edificio di grande pregio architettonico realizzato nel 1916 a Valparaìso, seconda città del Cile, da due architetti triestini emigrati in cerca di fortuna, Arnaldo Barison e Renato Schiavon.

Questo grande edificio, composto da due ville affiancate e successivamente unite, si affaccia sulla baia del porto di Valparaìso, per lungo tempo il più importante scalo commerciale del Sud del Pacifico.

La relazione fra l'edificio e le attività portuali della città è molto forte, in quanto sia l'originario committente, di origini italiane, che il successivo - proprietario, di origini croate, hanno ottenuto ricchezza e successo nelle attività di commercio ed esportazione di salnitro, che ha rappresentato una delle maggiori ricchezze del Paese nel secolo Nscorso.

Nel 1941 dopo la morte del mecenate don Pasqual Baburizza, il Palazzo viene lasciato in eredità alla Municipalità di Valparaìso, che decide di trasformarlo in Museo di Belle Arti per ospitare la grande collezione di opere, ricevuta anch'essa in eredità dal generoso benefattore.

L'edificio, di complessa e articolata costituzione, non viene però mantenuto in buono stato, e presto sia esso che le opere contenute iniziano un rapido processo di degrado, che porta al declino del museo e al danneggiamento di molti dipinti.

Alla chiusura del museo, avvenuta nel 1997, segue un periodo di relativo abbandono, durante il quale lo stato di conservazione del maestoso edificio peggiora continuamente.

Finalmente nel 2000 vengono eseguiti dei parziali lavori di restauro, che interessano principalmente la copertura dell'edificio, uno dei due corpi di fabbrica, (quella che presentava i maggiori degradi), il piano seminterrato e le facciate esterne.

I lavori però rimangono incompiuti a causa di problemi economici, e soprattutto non vengono eseguiti nel migliore dei modi, in particolar modo per quanto riguarda la copertura, sostituita pressoché integralmente ma tuttora origine continua di infiltrazioni di acqua.

Per questo e per altri motivi il museo non viene riaperto, e le opere in esso depositate vengono portate via e sottoposte ad un restauro ad opera _ella Fondazione Carrozza e con la partecipazione della ditta di restauro CREA, sotto la supervisione del Ministero delle Opere Pubbliche.

Successivamente, nel 2003, la Municipalità di Valparaìso raggiunge un accordo con la Compagnia Italiana di Conservazione, una cooperativa di studi di restauro e progettazione con sede a Torino, per la realizzazione di un accurato progetto di recupero e rifunzionalizzazione del museo.

All'interno di questo contesto ho ritenuto potesse essere una valida esperienza svolgere la mia tesi di laurea in Cile, in modo da potermi confrontare con un ambiente architettonico lontano da quello in cui mi sono formato.

Proposto il tema, sono partito per il Cile dove per tre mesi ho potuto lavorare a stretto contatto con l'edificio e con numerosi architetti cileni e di altre nazionalità, impegnati in vari ambiti legati alla tutela e alla valorizzazione del Palazzo e del quartiere che lo ospita, il "cerro Alegre".

L'attività che ho svolto si sono rivelate in parte diverse da quelle che avevo previsto, in quanto la documentazione relativa al rilievo dell'edificio si è subito rivelata incompleta e poco accurata.

Dopo un primo periodo dedicato a impostare il rilievo in maniera corretta, durato circa un mese, mi sono occupato prevalentemente di analisi dei materiali e di analisi dei degradi, in modo da comprendere la struttura dell'edificio, le tecniche utilizzate nella sua costruzione, l'entità e la qualità dei lavori svolti nel 2000 e l'attuale stato di conservazione complessivo.

Inoltre ho collaborato a realizzare una presentazione dell'ante-progetto destinata alla Municipalità di Valparaìso e al Ministero delle Opere Pubbliche del Cile, in previsione del futuro progetto di restauro.

Tutte queste attività mi hanno consentito di conoscere le normative vigenti in Cile sulla conservazione dei beni architettonici e di confrontarmi con un Paese diverso dal mio, nella lingua e nella cultura del restauro e dell'architettura.

Successivamente, tornato in Italia, ho svolto un'accurata ricerca storica sul periodo architettonico che ha ispirato i due architetti emigrati e sul contesto culturale in cui essi si sono formati. Questa parte del lavoro, assieme ad una analisi della storia del Cile e del periodo storico durante il quale il Palazzo viene costruito, costituisce il contenuto dei primi due capitoli.

Il terzo capitolo della tesi è dedicato all'analisi delle tecniche e dei materiali utilizzati per la costruzione dell'edificio, allo studio delle motivazioni che hanno portato a queste scelte e all'influenza stilistica che ha orientato l'opera degli architetti. All'interno di questo capitolo inoltre è descritta l'opera di rilievo e analisi dell'edificio che ho effettuato in Cile. La restituzione grafica del rilievo dell'edificio è una parte fondamentale del lavoro svolto e della mia tesi. Le tavole relative al rilievo dell'architettura e dei materiali sono in formato A2 e in scala 1: 1 00, così come le sezioni e i prospetti.

Infine mi sono concentrato sull'analisi dei degradi e sugli interventi necessari per il restauro e la conservazione dell'edificio e, pur senza effettuare il progetto nella sua interezza, sugli interventi necessari per la re-alizzazione di un efficiente museo.

L'analisi dei degradi è trattata all'interno del quarto capitolo, alla fine del quale sono inserite le relative tavole, mentre nel quinto capitolo sono analizzate le principali cause dei degradi di specifiche parti dell'edificio, l'origine del fenomeno e i possibili interventi da effettuare durante le opere di restauro.

Un ulteriore capitolo, il sesto, è destinato all'analisi delle problematiche che dovranno essere affrontate per ospitare l'attività di Museo delle Belle Arti. Questo tema, che non ho affrontato con una mia proposta di progetto, si basa sulle proposte dello studio di architettura che si è occupato di questo problema.

L'obbiettivo dell'imminente intervento di restauro e rifunzionalizzazione è quello di rendere il museo operativo ed economicamente autosufficiente nonché di avviare, attraverso esso, un processo di riqualificazione e di valorizzazione della zona e del prezioso patrimonio architettonico della città di Valparaìso.

Relatori: Luciano Re
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: R Restauro > RD Tecniche del restauro
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/887
Capitoli:

INTRODUZIONE

1/ DESCRIZIONE DELL'AMBIENTE DELLA RICERCA

1.1 Il Cile dalla prima colonizzazione a oggi

1.2 Culture e risorse del Cile

1.3 Il Cile fra Ottocento e Novecento, sviluppo industriale e "alta immigrazione"

2/ L'ARCHITETTURA E GLI ARCHITETTI: CONTESTO STORICO, GUSTO E TECNOLOGIA.

2.1 L'architettura tra influenze europee e tradizioni locali

2.2 La città di Valparaìso fra Ottocento e Novecento

2.3 La figura del mecenate nello sviluppo di una nazione: don Pasqual Baburizza Soletic 2.4 Il Palazzo Baburizza

3/ COSTITUZIONE ARCHITETTONICA E MATERIALI DELL'EDIFICIO

3.1 Analisi tipologica e stilistica dell'edificio

3.2 Rilievo

3.3 Analisi dei materiali

3.4 L'ambiente dell'architettura: sismicità, ambiente marino e termiti

4/ ANALISI DELLO STATO CONSERVATIVO E RILIEVO DEL DEGRADO

4.0 Introduzione

4.1 Degradi ad opera dell'acqua e delle termiti

4.2 Problemi strutturali della copertura.

4.3 Opere di consolidamento e di restauro effettuate nel 2000

5/ TEMI E OBIETTIVI PER UN INTERVENTO DI RESTAURO

5.0 Introduzione

5.1 Copertura

5.2 Infissi e inferriate

5.3 Superfici verticali interne

5.4 Superfici verticali esterne

5.5 Superfici orizzontali interne

6/ PROCESSO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL MUSEO

6.0 Introduzione

6.1 Sicurezza dell'edificio, delle opere esposte e del pubblico

6.2 Accessibilità dei percorsi e salvaguardia dei materiali dall'usura

6.3 Impianti di climatizzazione e illuminazione (generale e particolare)

6.4 Gestione delle attività collaterali del museo: uffici, bookshop, sala conferenze

6.5 Il museo come catalizzatore di pubblico e volano di riqualificazione dell'area

7/ CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

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