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Influenza dei materiali da costruzione e della progettazione degli spazi interni sul benessere psicofisico

Alessandra Flore

Influenza dei materiali da costruzione e della progettazione degli spazi interni sul benessere psicofisico.

Rel. Jean Marc Christian Tulliani. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2004

Abstract:

Il mio lavoro è nato dalla riflessione sugli ultimi eventi (black out, alluvioni, variazioni climatiche, ecc.) che hanno fatto emergere con chiarezza il legame tra crisi energetica e problema ambientale dovuti all'impatto delle attività umane sull'eco-sistema terrestre. L'umanità è destinata ad essere sempre più popolosa, e la mancanza di una adeguata pianificazione e programmazione dell'uso razionale delle risorse energetiche e del territorio sono fonte di nuovi rischi. Gli edifici realizzati negli ultimi decenni, frutto del Movimento Moderno in Architettura, rappresentano l'emblema dell'inefficienza energetica a causa dell'uso diffuso di strutture in cls armato costose e deperibili e della smaterializzazione delle componenti edilizie, con paretii sempre più leggere e inconsistenti, considerati lo "status simbol" di una nuova monumentalità urbana, origine di problemi di ponti termici e dispersioni di calore; le ampie vetrate contribuiscono ad aumentare ulteriormente le dispersioni di calore nel periodo invernale e a produrre un surriscaldamento degli ambienti in estate. A tutto ciò si somma la totale indifferenza per una corretta esposizione degli edifici al sole e la conseguente dipendenza dall'illuminazione artificiale, causa di consumi energetici maggiori, oltre che di problemi di salubrità degli ambienti confinati per glii ospiti/abitanti. Come se ciò non bastasse, innovazioni tecnologiche e funzionali hanno causato una crescente dipendenza da sistemi di riscaldamento, climatizzazione e trattamento artificiale dell'aria e, in generale, dal consumo di energia. origine di emissioni dannose per l'uomo e l'ambiente. Il sole produce energia e, quindi, calore e luce: una maggiore attenzione alla localizzazione e all'orientamento degli edifici, che tenga conto del soleggiamento e delle condizioni climatiche del territorio, basterebbe a determinare significativi risparmi energetici e la conseguente riduzione di emissioni. Ma se l'uso della radiazione solare venisse ottimizzato con sistemi attivi e passivi il risparmio energetico sarebbe radicale. Non bisogna dimenticare che la casa è un organismo vivente e come tale non può essere "isolata" dall'ambiente attraverso sistemi costosissimi o tecniche e niateriali di isolamento prodotti dall'industria petrolchimica; bisognerebbe, invece, ridurre l'impatto con l'ambiente attraverso un controllo del consumo di energia e migliorare la salubrità degli ambienti confinati, garantendo la traspirabilità, la porosità e l'assorbenza delle strutture. Materiali come il legno, l'argilla o la calce sono stati usati fin dagli antichi perché messi a disposizione dalla natura in quantità abbondanti, di facile reperibilità e riproducibilità. Fisiologicamente sono quelli più adatti all'uomo. Il consumo di energia per la produzione e per il trasporto è notevolmente contenuto: basti pensare che l'alluminio, per esempio, richiede per la sua produzione un consumo energetico 126 volte maggiore di quello richiesto per la produzione del legno. Lo scopo del mio lavoro è quello di raccogliere tutti quegli aspetti che possono influire sulla qualità dell'abitare (benessere psicofisico degli ambienti indoor), i materiali e gli "accorgimenti" costruttivi classificati come eco-conpatíbili, con particolare riferimento all'Architettura Bioecologica. Oggi, infattî, grazie all'Architettura Bioecologica, che nel corso di questi anni ha portato avanti la sperimentazione di tecniche antiche abbinate alle nuove, e possibile costruire o recuperare edifici con un dispendio di energia più contenuto ottenendo una migliore qualità dell'abitare. La soluzione proposta è di tipo regionalista, basata su materiali, tecniche, impianti, che abbiano origine da materie prime naturali, locali, rinnovabili, ricíclabili, imballati e distribuiti con attenzione alla riduzione dell'incidenza dei trasporti e dei rifiuti, che favoriscano la produzione di un clima equilibrato negli ambienti interni, quindi traspiranti e assorbenti, ad alta inerzia termica, neutri nei confronti dei campi elettromagnetici naturali, a basso consumo di energia e di risorse. Poiché l'architettura naturale è architettura contemporanea, e non basta ritornare ad usare qualche buon materiale di una volta perché si possa parlare di Architettura Bioecologica, nel mio lavoro ho messo a confronto i materiali da costruzione di origine antica e quelli moderni, con l'intenzione di far emergere gli aspetti positivi e negativi di entrambi secondo i principi della sostenibilità e della salubrità tanto declamati dalla bioedilizia, e gli elementi di valutazione della qualità biologica dei materiali quali: - accumulazione: capacità di trattenere il calore prodotto; - coibenza: capacità di non disperdere il calore accumulato; - temperatura superficiale: temperatura misurabile sulla superficie di un materiale; - igroscopicità: capacità di assumere vapore acqueo dall'aria e di cederlo; - diffusione: passaggio non convettivo di gas e fluidi (µ- resistenza alla diffusione); - ventilazione: movimento d'aria in dipendenza di differenza di temperatura, pressione e densità del materiale; - assorbimento: capacità di filtrazione, accumulazione e rigenerazione delle sostanze volatili. A questi va sonlmata l'influenza dei materiali da costruzione stilla qualità dell'abitare e in particolare: - microclima: umidità relativa, temperatura, movimenti dell'aria; clima elettrico: elettromagnetismo, ionizzazione, elettrostaticità; - clima energetico: onde terrestri, onde cosmiche, tossicità; - qualità dell'aria: odori, radioattività, cariche batteriche; - clima psicofisico: luce, colore, acustica. Secondo quanto emerso dalle mie ricerche, mentre fino agli anni '50 del secolo scorso i materiali usati nell'edilizia erano per il 30-40% di natura organica e per il restante 60-70% di calce e mattoni (materiali, comunque di origine naturale). l'edilizia moderna fa uso quasi esclusivamente di materiali artificiali e sintetici, i quali consentono di avere buone prestazioni e con costi relativamente contenuti, ma spesso si rivelano dannosi perché liberano inquinanti all'interno degli ambienti o reagiscono con le componenti dell'aria proveniente dall'esterno, generando sostanze dannose per la salute dell'uomo e dell'ambiente. La letteratura scientifica degli anni '80 parla di Sick Building. S191droni (SBS), o "sindrome dell'edificio malato" come «reazione al clima domestico che colpisce la maggior parte degli occupanti e che non può essere correlata con una causa evidente».Le emissioni di inquinanti possono avere origine principalmente dai materiali usati n ella realizzazione dell'edificio. Pertanto, dopo aver considerato con cura i vari requisiti per vivere confortevolmente in ambiente indoor, concludo la mia tesi con l'analisi critica di un progetto. Le varie osservazioni che corredano le soluzioni da me proposte per la realizzazione di ogni elemento della casa (dal tetto alle fondazioni, dalla distribuzione delle funzioni agli arredi) sono l'esito di una valutazione su quanto ho esposto nelle pagine del mio lavoro e, pertanto, possono essere lette come una sintesi dei principi orientali antichi del Feng-Shui e di quelli pervenuti in occidente in tempi più recenti, quando ormai si è perfettamente consapevoli della crisi ambientale e del deteriorarsi continuo del rapporto tra uomo e natura. Innanzitutto, ho tenuto conto del fatto che il progetto per una "casa sana" dovrebbe essere concepito discostandosi dal corrente desiderio di voler stupire a tutti i costi creando qualcosa alla moda, al passo coi tempi, quando bisognerebbe, piuttosto, rivolgere lo sguardo al passato e a quell'antica tradizione tanto attenta al rapporto tra uomo e natura e alla loro armonica integrazione. Ricordo anche che, per procedere nella realizzazione di una "casa sana", è importantissimo avere un quadro dettagliato della natura del sito in cui l'edificio verrà realizzato, della sua situazione orografica, della qualità dell'aria e delle fonti idriche presenti nella zona. Il progetto deve poi tener conto dei venti, delle precipitazioni, della vicinanza ai corsi d'acqua, dell'orientamento rispetto al sole e rispetto alla conformazione del luogo, del campo elettrico. della radioattività naturale, delle reti geomagnetiche di Hartmann e Curry... Conie si vedrà. propongo delle soluzioni servendomi anche delle informazioni ricavate dalla consultazione delle schede tecniche di materiali riconosciuti a pieno titolo come "eco-biocompatibili", perché dotati di tutti quei requisiti richiesti dagli istituti indipendenti nell'ambito del costruire e del vivere in modo sano e nel rispetto dell'ambiente, che da anni operano a livello nazionale ed internazionale.

Relatori: Jean Marc Christian Tulliani
Tipo di pubblicazione: A stampa
Numero di pagine: 219
Parole chiave: materiale edilizio - progettazione - spazi interni - benessere
Soggetti: A Architettura > AD Bioarchitettura
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/83
Capitoli:

PARTE I

Capitolo primo - L'ARCHITETTURA BIOECOLOGICA

1.1 Principi del metodo dell'Architettura Bioecologica

1.2 Le certificazioni di qualità bioecologica dei materiali

1.2.1 Il marchio ANAB-IBO-IBN

1.2.2 Iniziative a livello internazionale

1.2.3 Norme volontarie e auto certificazioni

Capitolo secondo - IL RECUPERO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE DI ORIGINE ANTICA

2.1 L'edilizia naturale e l'Architettura Bioecologica

2.2 Il legno

2.3 I pannelli di legno mineralizzato

2.4 I pannelli di fibre di legno

2.5 La fibra di cellulosa riciclata

2.6 Le fibre vegetali

2.7 La lana di pecora e le altre fibre animali

2.8 Il sughero

2.9 La terra

2.10 L'argilla

2.11 Il gesso

2.12 La calce

2.13 Le rocce

Capitolo terzo - I MATERIALI DA COSTRUZIONE MODERNI

3.1 Il cemento

3.2 L'acciaio

3.3 Il rame

3.4 L'alluminio

3.5 II vetro

3.6 Le fibre minerali

3.7 La vermiculite e la perlite

3.8 Il calcio silicato

3.9 Le tinte, le pitture, le vernici, i collanti

3.10 I materiali per l'impermeabilizzazione

Capitolo quarto - L'INQUINAMENTO DOMESTICO

4.1 1 composti organici volatili e semivolatili (VOC)

4.2 1 prodotti della combustione

4.3 Le fibre e le polveri

4.4 Gli inquinanti biologici

4.5 Gli inquinanti di natura fisica

Capitolo quinto - IL MICROCLIMA INTERNO E IL BENESSERE PSICOFISICO NEGLI AMBIENTI CONFINATI

5.1 La temperatura

5.2 L'umidità

5.3 La qualità dell'aria

5.4 La luce

5.5 Il controllo del suono

5.6 Gli impianti nella casa ecologica

5.6.1 L'impianto di riscaldamento

5.6.2 L'impianto elettrico

5.6.3 L'impianto idrosanitario

5.7 Indagini sulla qualità degli edifici

5.7.1 Chamber test e Test house

5.7.2 Il metodo Breeam

Capitolo sesto - IL FENG-SHUI COME BASE MISTICA DELLA MODERNA BIOARCHITETTURA

PARTE Il

Capitolo settimo - CRITERI FONDAMENTALI PER IL PROGETTO DI UNA "CASA SANA"

6.1 La cucina

6.2 La camera da letto

6.3 Il bagno

6.4 L'ingresso

7.1 Il tetto

7.2 Le strutture verticali

7.3 Le strutture orizzontali

7.4 Le fondazioni

7.5 La distribuzione degli spazi

7.6 II colore degli interni

7.7 Le finestre e i serramenti

7.8 L'arredamento

7.9 Gli impianti tecnolo

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