Ana Maria Ricchiardi Hernandez
Urban fabrics’ change and city boundaries Morphological study and typological analogies exploration in Turin Urban design case study.
Rel. Marco Trisciuoglio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2018
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Abstract: |
L'evoluzione di una città può essere studiata da diversi punti di vista. In questo studio, l'evoluzione della città di Torino è estata esaminata da un punto di vista morfologico. Le linee di approfondimento sviluppate hanno osservato la realtà a livello teorico, grafico, descrittivo e di progettazione. Queste indagini, rilevando lo sviluppo e la evoluzione odierna della città, hanno provocato un modo diverso di considerare la urbanistica e l'architettura da quello appreso al inizio della mia formazione academica. La città di Torino in questo lavoro diventa pertanto un laboratorio sul quale i termini di morfologia urbana si inseriscono in un processo evolutivo che considera lo sviluppo della città; contemporaneamente nella stessa si opera anche un salto di scala che in fasi più avanzate del lavoro ha consentito l'esplorazione di indagini sociali, architettoniche e di design. La prima parte del lavoro mira a rendere evidente il legame tra morfologia urbana, i suoi tessuti e i confini urbani. Cosa succede alla morfologia della città quando un confine segnato dalle sue mura storiche e i suoi fiumi vengono superati? Come cambia questa morfologia? I processi di modellazione urbana definiscono le strutture spaziali urbane e pertanto i limiti di una città cambiano secondo le dinamiche sociali, economiche ed evolutive che questa affronta nel corso degli anni. I cambiamenti della forma urbana all'interno una città sono accentuati quando questi limiti vengono superati o modificati. Su una scala diversa, la seconda parte di questa tesi si riferisce a una indagine sociale. Esso cerca di trovare, spiegare e capire come un'enclave stanziatasi all'interno della città di Torino, che ha apparente complessità nella sua forma urbana consente l'esplorazione di un fenomeno sociale attuale: la multi-etnicità. Questo fenomeno influisce in molti modi sullo sviluppo della città. Che effetti hanno i flussi migratori sull'ambiente urbano e morfologico della città e quali aree sono state interessate da questi flussi? La ricerca combina la dimensione fisica della città, la sua forma e materialità e la dimensione sociale che riconosce la città come una combinazione di interazioni, comunità, luoghi e beni comuni. Se entrambe le dimensioni sono collegate intimamente e l'evoluzione di uno non può essere separata dall'evoluzione dell'altro, che tipo di progetti contribuiscono, adattano e aiutano l'inserimento di nuovi cittadini nella città? che tipo di progetto si adatta ai requisiti specifici che soddisfano i comportamenti sociali o etnici? Esiste una tipologia che dà una risposta a questi requisiti? L'area scelta per un intervento con un "edificio-citta" si mostra all’interno dell'enclave analizzato e rappresenta un vuoto informale nella morfologia dell'area e nella sua storia sociale. L'area vicino a Ponte Mosca, abbandonata per oltre 20 anni, è strettamente legata al limite naturale della città riconosciuto dal fiume Dora. Su questo spazio vuoto scelto per lo studio di progettazione urbana si concentra l’approfondimento teorico che riguarda i concetti di tipologia, l'idea stessa di architettura o il più vicino alla sua essenza, come la inserisce Rossi in "L'architettura della città". Il lavoro mira a generare un progetto con una strategia di progettazione che consente la comprensione dei tipi. Questa esplorazione comporta un riconoscimento di quanto i tipi funzionali corrispondono ai tipi morfologici. La tecnica del collage e l'uso di un codice morfologico collegato a tipologie ha permesso un'esplorazione della forma non come una rappresentazione fissa, ma come un campo di possibilità in cui si incontrano le forze interne dei tipi morfologici e vincoli esterni del contesto. Le funzioni del complesso urbano progettato nell'area di intervento rispondono alle necessità e alle attività degli abitanti, riconosciuti nella seconda fase dello studio. Un edificio che fa cambiare la città dovrebbe svilupparsi attraverso fasi. Il complesso di "edificio-citta" progettato per l'area potrebbe essere sviluppato attraverso fasi non temporali ma morfologiche. In questo senso, la gerarchia delle parti più importanti dell'edificio fornisce una soluzione al divario morfologico o vuoto dalle prime fasi dello sviluppo del progetto. Il risultato dello studio si concretizza in un complesso di nove edifici. Ciascuno di questi edifici risponde a una necessità morfologica e funzionale o sociale del sito di intervento. Il complesso ha il potenziale per svilupparsi nel tempo in uno spazio inclusivo e sicuro per i cittadini e i nuovi arrivati. Per ulteriori informazioni contattare: Ana Ricchiardi, arq.anaricchiardi@gmail.com
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Relatori: | Marco Trisciuoglio |
Anno accademico: | 2017/18 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 205 |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6724 |
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