Davide Maraffino
Living wall ed Edible wall per la riqualificazione fisica e sociale in città.
Rel. Elena Piera Montacchini, Silvia Tedesco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2017
Abstract: |
INTRODUZIONE Estendere il concetto di eco-sostenibilità al mondo dell'architettura oggi non può essere più una moda o un approccio riservato ad archistar o a progettisti stravaganti. Se prendiamo in considerazione l'attuale situazione mondiale e del nostro Paese, ci accorgiamo che la crescente richiesta di una maggiore consapevolezza ambientale è una vera e propria esigenza che dovrebbero avere tutti i settori. In particolare le città, le metropoli e le megalopoli concentrano in esse la maggior parte della popolazione e sono la causa dei maggiori problemi ambientali e, se si parla di città, l'architettura non può che farne parte. Ci sono alcuni aspetti particolarmente dannosi alla salute umana e ambientale come ad esempio la pessima qualità dell'aria nelle città, i picchi di temperatura che si registrano nella stagione estiva e le sempre più frequenti alluvioni causate anche dall'impermeabilizzazione del suolo che convoglia velocemente e senza assorbimento le acque piovane nei grandi corsi d'acqua. Questi sono fattori che, uniti al preoccupante dato del costante aumento della popolazione mondiale, spingono la società a fare delle riflessioni per invertire queste tendenze e per creare città più adatte alla vita. Naturalmente questo è un problema complesso che non può essere demandato al solo settore dell'architettura che anzi, probabilmente non è nemmeno tra i principali attori di un possibile cambiamento. E' altresì vero che in architettura è possibile sperimentare molto e veicolare facilmente l'interesse dell'opinione pubblica verso nuove tecnologie eco-sostenibili e verso un modo nuovo di vivere le città da parte di chi le popola. Il mio lavoro di tesi si inserisce proprio in quest'ottica, affrontando uno dei possibili modi per inverdire la grande quantità di superaci verticali degradate e inutilizzate delle città coinvolgendo attivamente la cittadinanza per la produzione di cibo: gli edible wall, o orti verticali. Gli obiettivi Il mio lavoro di tesi ha un approccio sperimentale che si pone i seguenti obiettivi: -Studiare lo stato dell'arte dei living wall analizzando le varie tecnologie esistenti e facendo riferimento al dibattito culturale in atto negli ultimi decenni. -Analizzare le possibilità di riqualificazione urbana e inclusione sociale dei sistemi a verde verticale. -Valutare la proposta degli edible wall analizzando il loro potenziale dal punto di vista funzionale e di occasione per la partecipazione attiva della cittadinanza. -Catalogazione di alcuni casi studio (che trattano esclusivamente edible wall) tramite una scheda di valutazione che tenga conto anche del "progetto sociale" e delle dinamiche (se presenti) tra attori pubblici e privati. -Creare una scheda di valutazione che diventi uno strumento da utilizzare in fase di sopralluogo e di rilievo di un potenziale sito di progetto destina¬to all'applicazione di living wall ed edible wall pensati nell'ottica di una riqualificazione fisica e/o sociale dell'area. -Applicare le premesse esposte nel corso della tesi tramite la progettazione di un sistema ibrido di living wall ed edible wall in collaborazione con enti pubblici e privati (per stimolare l'interesse ad una riqualificazione sociale e non solo fisica). Il metodo La tesi è strutturata in tre parti. La prima, a carattere compilativo, ha lo scopo di raccogliere le informazioni riguardanti la tecnologia, i vantaggi ambientali e, in generale, l'attuale stato dell'arte del verde verticale (prendendo in considerazione, come vedremo, solamente la tecnologia delle chiusure verticali vegetate). Anche la seconda parte è finalizzata al raccoglimento di informazioni, ma esclusivamente riferita allo studio degli edible wall. In particolare, la catalogazione di alcuni esempi virtuosi di applicazione di orti verticali inseriti in un più ampio progetto di carattere sociale, servirà a comprendere la potenzialità di queste tecnologie da un altro punto di vista, quello dell'educazione ambientale e, appunto, sodale. In questa fase si otterrà un primo metodo di schedatura applicabile a realtà già presenti al fine di studiarne i metodi e le caratteristiche principali. Le prime due parti di questo lavoro fanno dunque riferimento ai primi quattro obiettivi sopra riportati. La terza ed ultima parte invece, è quella a carattere sperimentale in cui si arriverà alla progettazione di un sistema ibrido di living wall ed edible wall che tenga contemporaneamente conto delle necessità della committenza di riqualificazione dell'area in questione e della possibilità di attivare progetti di educazione ambientale ed inclusione sociale in collaborazione con associazioni attive sul territorio. In questa fase verrà inoltre esposta l'interessante vicenda legata al reclutamento degli attori coinvolti e la proposta di scheda di valutazione del sito che ha l'ambizione di essere uno strumento utile a svolgere una prima valutazione di fattibilità per altri progetti simili. |
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Relatori: | Elena Piera Montacchini, Silvia Tedesco |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AD Bioarchitettura |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6161 |
Capitoli: | Introduzione 1 Le pareti verdi 1 Il verde verticale in Architettura 1.1 Lo stato dell'arte 1.2 La natura nel progetto 1.3 Definizioni e classificazioni 1.3.1 I rivestimenti vegetali 1.3.2 I living wall 1.3.3 I muri vegetali 2 Benefici ambientali 2.1 Evapotraspirazione 2.2 Schermatura solare 2.3 Effetti positivi sull'idrologia 2.4 Compensazione ambientale 2.5 Qualità dell'aria 2.5.1 Outdoor 2.5.2 Indoor 2.6 Qualità della vita 2.7 Biodiversità e produzione di cibo in città 3.1 Living Wall 3.1 I vegetali diventano involucro 3.2 La composizione architettonica e le pareti verdi 3.3 Le innovazioni di Patrick Blanc 3.3.1 II sistema tecnologico 3.3.2 L'input per i living wall 3.4 La normativa 3.5 La tecnologia dei living wall 3.5.1 Lo strato vegetale 3.5.2 II substrato di coltivazione 3.5.3 Protezione dalle radici e tenuta all'acqua 3.5.4 L'impianto d'irrigazione 3.5.5 II sistema di supporto 3.5.6 I "nodi" 3.5.6.1 L'attacco al cielo 3.5.6.2 L'attacco a terra 3.5.6.3 L'angolo 3.5.6.4 La presenza di infissi 3.6 La scelta specie 3.7 Alcuni sistemi 3.7.1 Flexiverde Vydro 3.7.2 Sundar 3.7.3 Vegetalis 3.8 La manutenzione delle pareti verdi 3.8. Ho strato vegeale 3.8.2 L'irrigazione 3.8.3 II sistema di supporto 3.8.4 Criticità 3.8.5 Costi e consumi 4 Eclible wall: aspetti tecnologici e sociali 4.1 Produzione di cibo in città 4.2 Gli orti verticali 4.2.1 II sistema tecnologico e la scelta della specie 4.2.2 Vantaggi e criticità 4.2.3 Gli esempi ad EXPO 2015 4.3 Verso le vertical farm 4.3.1 I vantaggi 5 Gli esempi internazionali 5.1 II metodo di schedatura dei casi studio 5.2 Urban farming food chain 5.3 Urban corps 5.4 Princess Rooms Vancouver 6 Il caso studio e la scheda di valutazione 7 Gli attori 7.1 II dialogo con l'ente pubblico 7.2 La collaborazione con il committente privato 7.2.1 La vicinanza agli orti urbani 7.3 La partecipazione di Growing Green 8 Il progetto 8.1 II sopralluogo 8.1.1 Le esigenze della committenza 8.1.2 II rilievo e la valutazione del sito 8.2 L'ipotesi progettuale 8.2.1 La struttura 8.2.2 L'impianto d'irrigazione 8.2.3 La scelta della specie Conclusioni Bibliografia |
Bibliografia: | Bibliografia Bellini Oscar Eugenio, Doglio Laura, "Verde verticale : aspetti figurativi, ragioni funzionali e soluzioni tecniche nella realizzazione di living walls e green façades", Maggioli, 2009. Bellomo Antonella, "Pareti verdi : nuove tecniche", Esselibri, 2009. Bellomo Antonella, "Pareti verdi : linee guida alla progettazione". Esselibri, Napoli, 2003. Bit Edoardo, "Il nuovo verde verticale", Wolters Kluwer Italia S.r.l, 201 2. Blanc Patrick, "Il bello di essere pianta" , Bollati Boringhieri Editore, Torino 2008. Corrado Maurizio, "Il verde verticale", Sistemi editoriali, Napoli 2010. LeenhardtJacques, Lambertini Anna, Ciampi Mario. "Giardini in verticale", Verba volant, Londra 2007. Scudo Gianni, Ochoa de la Torre José Manuel, "Spazi verdi urbani : la vegetazione come strumento di progetto per il comfort ambientale negli spazi abitati", Esselibri, Napoli 2003. Totano Valeria, "Verde: naturalizzare in verticale", Maggioli, 2008. Tesi consultate: Candelari Elena, "Caratterizzazione sperimentale della prestazione termica e acustica di un living wall", rei. Serra Valentina, Torino 2015. Peola Elena, Brachet Cota Laura, "L'idroponica in verticale: la sostenibilità ambientale mediante l'utilizzo di una parete verde". Rei. De Paoli Orio, Montacchini, Elena. Torino 2008. Raimondo Daniela, "Pareti verdi: qualcosa in più oltre il fattore estetico: esempi architettonici, tecniche costruttive e comportamento fisico-tecnico". Rei. Corgnati Stefano Paolo, Robiglio Matteo and Ariaudo Federica, Fracastoro Giovanni Vincenzo. Torino, 2008. Rigazio Sabrina, "Pareti verdi e controllo microclimatico estivo : un'analisi energetico economica", rei. Serra, Corgnati. Torino 2009. Roseo Martina, Tonello Sara, "Dal verde verticale alle vertical farm", rei. De Paoli, Montacchini, Voghera. Torino 201 1. Sitografia: www.murvegetalpatrickblanc.com www.architetturaecosotenibile.it www.urbanfarming.org www.eoarch.com www.paysage.it www.polifor.net www.greenroofs.com www.verdtical.com www.sundaritalia.com www.vegetalis.fr www.rinnovabili.it www.nytimes.com www.sandiegouniontribune.com www.tournesolsiteworks.com www.goodearthplants.com www.streamlinedesign.ca www.usi.campaign-archivel .com www.eya.ca www.sciencedirect.com www.vogue.it www.casaeclima.com www.milano.repubblica.it www.innesto.it |
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