polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Nuovi scenari d'alta quota in Valtellina Un'ipotesi di riconversione dello Scerscen 3000 in Valmalenco, come modello innovativo di turismo alpino

Veronica Quadroni

Nuovi scenari d'alta quota in Valtellina Un'ipotesi di riconversione dello Scerscen 3000 in Valmalenco, come modello innovativo di turismo alpino.

Rel. Massimo Crotti, Roberto Dini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2017

Abstract:

L’obiettivo che questa tesi si è prefissato, è quello di proporre un’ipotesi di rigenerazione dell’area dello Scerscen. Un rifugio d’alta quota, in Valmalenco, che appartiene a un passato ormai tramontato, quello dello sci estivo. I forti cambiamenti climatici hanno condizionato le sorti di questa realtà a 3000 metri, compromettendone il suo futuro. L’uomo, dopo che la natura deturpò ciò che egli aveva costruito, in un ambiente così difficile e ostico, abbandonò il suo operato. L’inutilizzo, l’assenza di manutenzione e il clima rigido dell’alta quota aumentarono lo stato di degrado dell’immobile.

L’indagine di questo lavoro parte dal passato, ricostruendo una breve cronistoria dei rifugi alpini e del loro sviluppo nel tempo. Dagli esploratori che realizzarono i primi embrionali ripari, fino alla nascita dell’alpinismo e del turismo con la diffusione del tempo libero, attraverso i cambiamenti che subiranno le strutture ricettive alpine a cavallo tra i due conflitti mondiali per poi arrivare ai giorni odierni, con i rifugi sempre più performanti.

L’interesse dello studio si concentra sulla realtà montana valtellinese mettendo in luce i rifugi abbandonati, analizzando in dettaglio il caso dell’ex-albergo rifugio Entova Scerscen e le sue strutture minori dislocate sull’area della Sassa d’Entova. L’idea del rifugio, come appoggio per lo sci estivo sul ghiacciaio, nasce negli anni ’70 grazie all’ambizioso progetto concepito dai maestri di sci della Valmalenco insieme alle guide alpine. Oggi, l’imponente costruzione, si mostra all'escursionista in tutto il suo abbandono e degrado. Sorge inevitabile chiedersi se il complesso non poteva avere un destino migliore.

Lo studio di questa tesi ambisce a capire il potenziale di quest’area abbandonata e proporre un progetto architettonico concreto, valutandone la sostenibilità, la fattibilità e le opportunità di sviluppo futuro. Si è cercato di capire se l’immobile di così imponente presenza e trascorso potesse essere in qualche modo recuperato attraverso interventi, di riqualifica energetica e soprattutto interventi strutturali. Il progetto propone una soluzione architettonica che risponde ai canoni estetici contemporanei, un edificio completamente in legno con rivestimento metallico esterno, utilizzando le tecniche della prefabbricazione per agevolare il cantiere in quota.

Vengono anche toccate tematiche come i cambiamenti climatici e i loro effetti sull’ambiente naturale e le ripercussioni sulle strutture antropiche. Viene affrontato il tema del turismo e i cambiamenti avvenuti nelle modalità di usufruire della montagna. L’aspetto innovativo che ne risulta è una visione nuova della gestione dell’ospitalità sulle Alpi con la figura del rifugista che cambia per assecondare la domanda e le necessità degli utenti. Un rifugio automatizzato, senza rifugista.

Importante evidenziare come l’equilibrio sia il collante fondamentale per operare in qualsiasi contesto, ma in particolare in alta quota. Equilibrio sta alla base di tutto. Un forte equilibrio tra uomo e natura permette di realizzare edifici senza deturpare il paesaggio. Ogni contesto è soggetto ad una profonda analisi, non vi sono regole che determinano soluzioni ideali, per questo è stato effettuato un attento studio sul territorio in cui il manufatto si concentra. Se vogliamo che le Alpi rimangano il territorio dell’abitare sarebbe opportuno investire nell’innovazione tecnologica in un’ottica di sostenibilità e conservazione delle tradizioni. L’edificio dello Scerscen così come altre strutture presenti sullo scenario valtellinese sono il fondamento dal quale ripartire per creare nuove opportunità . La soluzione progettuale presentata in questo studio, accetta ciò che è stato costruito ed è presente sul territorio, per poter proporre nuovi scenari, che permettano con soluzioni nuove di essere tramandate alle generazioni future.

Per ulteriori informazioni contattare:

Veronica Quadroni, veronica.quadronio@gmail.com

Relatori: Massimo Crotti, Roberto Dini
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AD Bioarchitettura
A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6085
Capitoli:

1 INTRODUZIONE: Obiettivi tesi

2 L'OSPITALITÀ SULLE ALPI

2.1 Strutture ricettive in alta quota: i rifugi nella storia

2.2 Cos e' un rifugio, tentativi di definizione

2.3 La nascita del Club Alpino Italiano

2.4 La nascita dei bivacchi fissi

3 UNA REALTA MONTANA: la Valtellina

3.1 Rifugi di Valtellina, il censimento

3.2 II turismo nelle Alpi centrali

3.3 La Valmalenco di ieri e di oggi

3.4 Le radici dello sviluppo turistico nella valle del Mallero

3.5 L'alta via della Valmalenco

4 CASO STUDIO: L'EX RIFUGIO ENTOVA-SCERSCEN

4.1 Inquadramento territoriale

4.2 Cambiamenti climatici influenza diretta sugli edifici in quota

4.3 Nuovo modello di turismo alpino: il rifugio senza rifugista

4.4 Normative in merito alle strutture extra alberghiere

4.5 Tendenze contemporanee

5 PROPOSTA DI RIGENERAZIONE DELLAREA ENTOVA-SCERSCEN

6 CONCLUSIONI

7 BIBLIOGRAFIA

6 ALLEGATI

Bibliografia:

LIBRI

Bo Franco, "Rifugi e bivacchi del club alpino italiano’’, Priuli&Verlucca editori, Torino, luglio 2002.

Bolzoni Luciano, ‘‘Abitare molto in al to’’, col lana paradigma, Priuli&Verlucca editori, Torino, ottobre 2009.

Bolzoni Luciano, ‘‘Architettura moderna nelle Alpi italiane dal 1900 fino alla fine degli anni Cinquanta”,collana quaderni di cultura alpina, Priuli&- Verlucca editori, Torino, novembre 2000.

Bolzoni Luciano, ‘‘Architettura moderna nelle Alpi italiane dagli anni Sessanta alla fine del XX secolo”,collana quaderni di cultura alpina, Priuli&Verlucca editori, Torino, ottobre 2001.

Boscacci Antonio, “La capanna Marinelli nel gruppo del Bernina”, CAI Sezione Valtellina, Sondrio, luglio 1982.

Boscacci Antonio, “L’alta via della Valmalenco", edizioni Albatros, Vai- madera (Italia), maggio 1992.

Bozzini Giuseppe, "In Val Malenco tra i giganti alpini", I.G.D.A. officine grafiche, Novara, Giugno 1980.

Callegari Guido, De Rossi Antonio e Pace Sergio, "La valorizzazione del patrimonio alpino", Marsilio, Venezia, 2006.

Canetta Nemo e Corbellini Giancarlo, “Valmalenco", Tamari editori, Bologna, 1976.

Canetta Nemo e Miotti Giusepe, “Rifugi alpini e bivacchi", Vel edizioni, Sondrio 1997.( solo foto mappa 01.03.16)

Cereghini Mario, “Costruire in montagna architettura e storia", edizione del milione, Milano, 1956.

Cereghini Mario, “Introduzione alla architettura alpina", edizione del milione, Milano, 1953.

De Bernardi Luigi, “Valmalenco", LYASIS edizioni, Sondrio, giugno 1999.

De Rossi Antonio, “Abitare le alpi", C.L.U.T editrice, Torino, maggio 1998.

De Rossi Antonio, “Modern Alpine Architecture in Piedmont and Valle d’Aosta", Allemandi, Turin, London, Venice, 2006. (infarinatura generale introduzione al tema archi alpina moderna)

-De Rossi Antonio e Dini Roberto, ‘Architettura alpina contemporane a",collana quaderni di cultura alpina, Priuli&Verlucca editori, Torino, settembre 2012.

De Rossi Antonio e Moncalvo Enrico, "Cultura architettonica ed ambiente alpino”,Celid, Torino, 2011. (non particolarmente interessante) -Ente provinciale turismo Sondrio, “Rifugi alpini", Sondrio, 1985. (bello preso disegno rifugio)

Fondazione Courmayeur, ‘Architettura moderna alpina: i rifugi", Atti del Convegno n°17, Aosta, 22 Ottobre 2005.

Fondazione Courmayeur, ‘Architettura moderna alpina-2: i rifugi", Atti del Convegno n°20, Aosta, 21 Ottobre 2006.

Fondazione Luigi Bombardieri, “Luigi Bombardieri una vita per l’alpinismo”, Sondrio, Aprile 2007.

Frison-Roche Roger, “Storia dell’Alpinismo", casa editrice Corbaccio s.r.l., Milano, 1996. (Traduzione dell’originale francese di Ornella Anto- nioli e Anne Lise Rochat)

Gibello Luca, “Cantieri d'alta quota”, LINEADARIA Editore, Biella, 2011. -Merisio Luca, “Rifugi di Lombardia", grafica & arte s.r.l., Bergamo, 1997. (3 pagine storia)

Motti Gian Piero, "La storia dell’alpinismo", volume I e II, edizioni l’Arciere Vivalda editori, Novara, 1977.

Padovani Bruno e Palmieri Giampaolo, “Valmalenco - Natura 3”, atti ufficiali del convegno Valmaleno 9-10-11 Settembre 1988, Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Sondrio, febbraio 1991.

Studio Ariter e Formula, “Valmalenco: obiettivo turismo”, collana della banca Piccolo Credito Valtellinese, Giuffrè editore Milano, Varese, 1983. -Tenderini Silvia, “La montagna per tutti. Ospitalità sulle Alpi del Nove-cento”, CDA&Vivalda editori, Torino, settembre 2002.

Vannuccini Mario, "Itinerari in Valtellina e Valchiavenna", Lyasis edizioni, Sondrio, giugno 1996.

Vannuccini Mario, "Valmalenco: ai piedi del bernina”, CDA&VIVALDA editori, Torino, giugno 2006.

TESI:

Enrico Rosso, ‘Architettura dei rifugi alpini: progetto di ampliamento e riqualificazione del complesso militare della Gardetta", tesi di laurea magistrale, facoltà di Architettura Politecnico di Torino, relatore: Roberto Dini, correlatore: Antonio De Rossi, Torino, 2014.

Bianco Pasquale Davide e Pons Simona, "Lo sviluppo locale strategico in ambito alpino transfrontaliero: il caso del territorio della "Conference des Hautes Valleés” tesi di laurea magistrale, facoltà di Architettura II, Politecnico di Torino, relatore: Cristina Rossignolo, correlatore: Giuseppe Dematteis, Torino, 2009.

Lanza Tommaso, Flavio Negrin, Carlo Turati, "Rifugiu: valorizzazione di un percorso tra le fortificazioni della Valle Gesso, relatore: Antonio De Rossi, correlatore: Daniela Bosia, Torino, luglio 2015.

SITOGRAFIA

http://www.ahoraarchltettura.it/rifugi-sostenibili.html

https://www.archistart.net/?lightbox=image_ 1xv5

http://www. bikehike. co. uk/mapview. php

http://www.eroom.ch/hotel

http://www.klh.at/it/

http://www. liligo. it/magazine-viaggiatore/hi-matic-il-primo-hotel-self- service-a-parigi-6072. html

http://geoportale.provinciasondrio.gov. it/

http://www.gpsies.com/map.do?

http://naturalia-bau.it/it/sistemi/soluzioni-per-interni/parete-xlam-tra-uni- ta-immobiliari/

http://www.paesidivaltellina.it/biketremila/index.htm

https://www.rheinzink.it/

http://www. sondrioevalmalenco. it/

https://www. swisstopo. admin, ch/it/carte-dati-online/carte-geodati-onli- ne.html

http://www.waltellina.com/valtellina_valchiavenna/rifugi_bivacchi/valmalenco/ex_rifugio_scerscen/ex_rifugio_scerscen.html

https://woodarchitecture. wordpress. com/wood-architecture-2/olpe- rerhutte/

https://www.xlam-italia.com/x-lam/vantaggi-x-lam

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)