Simonetta Brignolo, Federica Gucciardi, Truffa Giachet Truffa Giachet
Migrazioni e donne richiedenti asilo: analisi del fenomeno, sperimentazioni progettuali per lo sviluppo di capabilities e comunicazione sociale.
Rel. Silvia Barbero, Cristian Campagnaro, Matteo Ciastellardi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ecodesign, 2017
Abstract: |
Migrazioni e donne richiedenti asilo: analisi del fenomeno, sperimentazioni progettuali per lo sviluppo di capabilities e comunicazione sociale Relatore BARBERO, Silvia Correlatori CAMPAGNARO, Cristian CIASTELLARDI, Matteo CandidatI BRIGNOLO, Simonetta GUCCIARDI, Federica TRUFFA GIACHET, Marco CAMPAGNARO, Cristian CIASTELLARDI, Matteo Marzo 2017 Questo progetto di tesi nasce dalla volontà di offrire un contributo all’ambito attuale, controverso e sfaccettato della migrazione, ed in particolare all’immigrazione verso l’Italia. È all’ordine del giorno sentire notizie su migliaia di persone che in fuga da paesi in guerra approdano nelle coste italiane ed è purtroppo diventata consuetudine vedere crude immagini di naufragi in mare aperto. A queste immagini si affianca la diffusa percezione del migrante come minaccia e invasore, che ruba il lavoro e porta disordini e malvivenza nelle nostre città. Questo progetto tratta l’argomento da un punto di vista differente: si vuole cercare di cambiare la percezione dei migranti, visti non più come individui in cerca di aiuto con traumi, problemi e difficoltà alle spalle, ma come persone simili a noi, con capacità, interessi, competenze, pregi e curiosità. Queste caratteristiche dovrebbero essere considerate come ricchezza e potenziale per il nostro Paese, non come un peso o una minaccia. L’intero percorso progettuale è stato impreziosito dai numerosi incontri con i soggetti che operano all’interno di questa contesto che hanno permesso di calare il progetto nella realtà analizzata. L’elaborato si sviluppa in 3 fasi fondamentali, a sottolineare i diversi step del percorso progettuale: - La fase di analisi è servita per comprendere il fenomeno, partendo da un excursus sulla storia delle migrazioni, finalizzato alla comprensione delle cause e delle conseguenze di uno spostamento consistente di persone, sia per i paesi d’origine sia per quelli di arrivo. Quindi sono stati esaminati dati statistici relativi alle migrazioni verso l’Italia degli ultimi anni, per avere un quadro generale della situazione attuale. In terzo luogo, è stato preso in esame l’iter fisico e burocratico che devono intraprendere i migranti giunti in Italia per l’ottenimento della protezione internazionale. Infine, grazie a diversi incontri con alcune realtà che si occupano in prima persona dell’accoglienza di migranti a Torino siamo riusciti ad individuare le maggiori criticità del sistema di accoglienza italiano. - La fase metaprogettuale, ha visto la scelta dell’ambito su cui volevamo effettivamente concentrare la nostra attenzione: la valorizzazione delle competenze dei richiedenti asilo, ed in particolare delle donne migranti, vulnerabili, ma propositive e intraprendenti. Poiché la donna ha esigenze molto differenti dagli uomini sia per via della cultura del paese d’origine, sia per il fatto che spesso sono donne madri e presentano spesso maggiori difficoltà ad inserirsi nella società ospitante, è stato opportuno spostare il focus dalle competenze al concetto di capabilities, ovvero il raggiungimento di un’autoconsapevolezza e dell’autodeterminazione, elementi necessari e fondamentali per l’inserimento delle donne all’interno del tessuto sociale. A questo punto è stato delineato un ventaglio di proposte differenti, tutte finalizzate al conseguimento dell’obiettivo. - La fase progettuale ha dato vita ad alcune sperimentazioni svolte a seguito della scelta di una delle proposte emerse nella fase precedente: il visual storytelling. Quest’esperienza ha permesso di entrare in contatto personalmente con alcune donne beneficiarie della cooperativa Pietra Alta Servizi, con cui è stato collaudato il progetto “Raccontare una Storia con le Immagini” in due workshop presso le sedi della cooperativa di Candelo e Lemie. Al termine di queste due esperienze ci siamo chiesti quale fosse stato il valore aggiunto conferito in qualità di designers all’intera esperienza. La risposta è il duplice effetto di dare beneficio alle richiedenti asilo partecipanti attraverso l’attività in sé, e allo stesso tempo realizzare un elaborato finale utilizzabile come comunicazione sociale, per sensibilizzare e informare la società su un altro aspetto della realtà dei migranti, concentrandosi non tanto sulle differenze quanto sul fatto che in fondo siamo molto più simili di quanto pensiamo. Per ulteriori informazioni contattare: Simonetta Brignolo, simonetta.brignolo@gmail.com Federica Gucciardi, fede.gucciardi@gmail.com Marco Truffa Giachet, marcotruffag@gmail.com
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Relatori: | Silvia Barbero, Cristian Campagnaro, Matteo Ciastellardi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | D Disegno industriale e arti applicate > DG Design |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ecodesign |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6054 |
Modifica (riservato agli operatori) |