Federica Gheller
Architettura e luce: il caso di via Po a Torino.
Rel. Pia Davico, Chiara Aghemo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2017
Abstract: |
I portici sono per Torino un elemento di forte caratterizzazione dello spazio urbano e delle architetture che ha saputo accomunare e connotare la città in quattro secoli di sviluppo. L’obliqua via Po, porticata in ambo i lati, spicca nel tessuto ordinato della Torino di fine Seicento andando a sovvertire le regole della castrametatio che fino ad allora avevano dettato l’ingrandimento della città. Dalla progettazione alla definitiva realizzazione, si dovette passare attraverso una serie di problematiche che resero la via un esempio particolarmente interessante nel quale la ricerca delle soluzioni divenne l’input per generare uno scenario tra i più belli e caratterizzanti dell’architettura della città. La storia, come spesso accade, gioca quindi un ruolo fondamentale che si riflette in ogni angolo della via, nella quale hanno saputo riunirsi rappresentanza e funzionalità, originalità e rigore compositivo. Differenti anime che si fondono in un'unica strada; i due lati pur nella loro apparente simmetria e omogeneità traggono lezioni diverse dalla storia arrivando a connotare caratteri differenti: la quinta settentrionale è emblema di rappresentanza e cultura della città sabauda, quella meridionale è anima dalla forte vocazione commerciale. Ai fronti ordinati e uniformati alla regola compositiva si contrappone la vivacità e il “disordine” che caratterizzano il sottoportico, strutturalmente concepito secondo un modulo regolare ma, praticamente, ricco di elementi singolari. Questa tesi nasce dall’aver osservato come all’abilità progettuale nel camuffare le anomalie in un’architettura apparentemente uniforme, si abbini invece un’illuminazione che propone, soprattutto per i fronti strada, soluzioni difformi e incoerenti ai ritmi compositivi ed alle forme dell’architettura, creando degli effetti di ombreggiatura che ne alterano la percezione e riconoscibilità. Il lavoro ha quindi voluto individuarne le caratteristiche formali, compositive e d’ambiente nonché le criticità, quali premesse su cui fondare nuove soluzioni adeguate. Il rilievo è stato realizzato cercando di leggere i rapporti tra le forme dell’architettura e tutto ciò che concorre nel crearne l’immagine tra cui, in primis, l’illuminazione, sia naturale che artificiale, componente fondamentale che ne influenza l’aspetto percettivo; una contrapposta visione, quella di giorno e di notte, che fa emergere problematiche sul ruolo fondamentale che la luce assume nella caratterizzazione delle facciate e dello spazio porticato. Per condurre l’analisi della via è stato necessario creare una “schedatura” che permettesse in modo rigoroso di analizzare e confrontare l’architettura senza tralasciare elementi. Ciascun isolato o scavalco è introdotto dall’inquadramento territoriale, che ne determina la posizione all’interno del tessuto della via, dal rilievo in scala e da un corredo fotografico in grado di esplicitarne i principali elementi distintivi. Per chiarezza ho ritenuto opportuno dividere le schede di ciascun isolato in due parti facendo riferimento prima agli “esterni”, cioè alle caratteristiche dell’architettura del prospetto fronte strada, e poi agli “interni”, intendendo con ciò tutta l’area del sottoportico, anche se diversi elementi appartengono a entrambi. La suddivisione permette di comprendere meglio un tessuto che si contraddistingue tanto per la sua uniformità dei prospetti su strada quanto per la difformità del sottoportico dovuta all’attacco con il tessuto edilizio esistente. Al termine della scheda che analizza gli elementi architettonici è presente, per ogni isolato o scavalco, un ulteriore approfondimento che descrive le caratteristiche dell’illuminazione sia per quanto riguarda gli esterni che gli interni. Qui viene individuata oltre alla posizione, la tipologia dei punti luce, facendo riferimento direttamente al Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale (PRIC); inoltre si distingue fra illuminazione pubblica e degli esercizi commerciali. Questa organizzazione schematizzata è utile per mettere in relazione i vari elementi che concorrono alla configurazione della via, evidenziando non solo ciò che formalmente caratterizza l’architettura ma anche ciò che fa parte più propriamente dell’arredo urbano, come ad esempio la luce, ma contribuisce fortemente a determinarne l’aspetto percettivo. L’analisi si conclude con due tavole riassuntive che hanno l’intento di far emergere le caratteristiche e le criticità di ciascun lato della via, analizzando non solo le forme architettoniche ma anche la percezione, la fruizione dello spazio e le condizioni di illuminamento diurno e notturno. Per ulteriori informazioni contattare: Federica Gheller, fede.gheller@gmail.com
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Relatori: | Pia Davico, Chiara Aghemo |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/5975 |
Capitoli: | 1.Introduzione 2.Introduzione storica 3.Il rilievo come strumento critico di conoscenza. Metodologia d'analisi e progettazione delle schede Rilievo della via in scala 1:500 3.2.Analisi dell'architettura: gli isolati del lato nord Isolati: Inquadramento territoriale e fotografico + rilievo Caratteristiche dell'architettura - esterni Caratteristiche dell'architettura - interni Fotografie esplicative e di dettaglio Caratteristiche dell'illuminazione - esterni e interni con rilievo delle fonti luminose Scavalchi: Inquadramento territoriale e fotografico + rilievo Caratteristiche dell'architettura - esterni Caratteristiche dell'architettura - interni Fotografie esplicative e di dettaglio Caratteristiche dell'illuminazione - esterni e interni con rilievo delle fonti luminose 3.3.Analisi dell'architettura: gli isolati del lato sud Inquadramento territoriale e fotografico + rilievo Caratteristiche dell'architettura - esterni Caratteristiche dell'architettura - interni Fotografie esplicative e di dettaglio Caratteristiche dell'illuminazione - esterni e interni con rilievo delle fonti luminose 4.Architettura e Luce: Accenni di storia dell'illuminazione pubblica in via Po Illuminazione naturale e artificiale: osservazione critica Indicazioni del PRIC 5.Rapporto tra architettura e luce in via Po: considerazioni 6.Bibliografia e sitografia |
Bibliografia: | Chiara Aghemo, Luigi Bistagnino, Chiara Ronchetta (a cura di), Illuminare la città, AEM - Celid, Torino 1994. Pier Luigi Bassignana (a cura di), Le strade e i palazzi di Torino raccontano, Centro congressi Torino incontra, Torino 2000. Valerio Castronovo (a cura di), Storia illustrata di Torino - Torino Sabauda, Elio Sellino Editore, Milano 1992, (Il tempo e la città, II). Guido Chiarelli, L'illuminazione pubblica di Torino, in Torino, 1933, Anno XII, Numero XI, Novembre. Vera Comoli Mandracci, La capitale per uno stato Torino- Studi di storia dell'urbanistica, Celid, Torino 1983. Vera Comoli Mandracci, Torino, Laterza, Roma-Bari 1983 (Le città nella storia d'Italia). Vera Comoli Mandracci, Analisi di un fatto urbano. Piazza S. Carlo in Torino nel quadro della formazione e delle trasformazioni della "Città nuova", Levrotto & Bella, Torino, 1974. Condulmer Piera, Via Po "regina viarum", Centro studi piemontesi, Torino 1985. Dino Coppo, Pia Davico (a cura di), Il disegno dei portici a Torino. Architettura e immagine urbana dei percorsi coperti da Vitozzi a Piacentini, Celid, Torino 2001. Renzo Rossotti, Le strade di Torino, Periodici Locali Newton, Roma 1993, III, p.689. AA.VV., L'opera di Carlo e Amedeo di Castellamonte nel XVII secolo, Edizioni quaderni di studio, Torino 1966. SITOGRAFIA http://www.annunziata.to.it/parrocchia/chiesa/ http://castellodelvalentino.polito.it http://www.museotorino.it http://www.comune.torino.it/arredourbano/pianocolore/pietrelocali/index.shtml http://www.comune.torino.it/archiviostorico/mostre/antologiaimmagini2004/teca5.html |
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