DAVIDE GENOVESE, GIULIA GARNERO
Il villaggio multietnico e l'incontro con una piccola realtà : ipotesi di riqualificazione del Palazzo di giustizia di Saluzzo.
Rel. Mauro Berta, Maria Barelli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2016
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Abstract: |
INTRODUZIONE Nel dibattito architettonico-urbano internazionale è emerso recentemente un tema sempre più attuale e importante: il riuso del patrimonio edilizio esistente. L'Unione Europea ha riconosciuto tale strategia come una delle principali per fronteggiare lo spreco del suolo e delle risorse energetiche. "Il tema della tutela e della valorizzazione dell'identità nazionale si afferma quale obiettivo prioritario nelle strategie di sviluppo sostenibile già con la Carta di Granada (1985). Il patrimonio archi- tettonico costituisce una espressione irripetibile della ricchezza e della diversità del patrimonio culturale dell'Europa, una testimonianza inestimabile del nostro passato..." Partendo da questi concetti e valutando vari edifici o intere aree inutilizzate presenti nella provincia cuneese ci è apparso interessante l'ex Palazzo di Giustizia di Saluzzo (comune italiano di 17.057 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte). Il Palazzo si presenta come un imponente edificio di circa 6.000 m2,risalente agli anni '60 del '900,il quale, in seguito al D.Lgs recante "Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, in attuazione dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148", è ad oggi in disuso, salvo ancora qualche Ufficio del giudice di Pace. Questo edificio ormai inattivo ci ha fornito, a sua volta, lo spunto per risolvere una problematica molto attuale come quella dell'immigrazione. Infatti, questo problema ha sollevato polveroni e dibattiti politici, non solo a livello internazionale, ma anche in una piccola realtà come Saluzzo, provocando scompensi e complicazioni proprio a causa del numero elevato di immigranti che ogni anno arrivano all'interno del territorio comunale. Partendo da questa situazione di disagio visibile a tutti i cittadini del comune, abbiamo deciso di approfondire l'argomento contattando l'Associazione Caritas di Saluzzo, la quale ci ha fornito una serie di dati interessanti. La maggior parte degli stranieri proviene da Mali, Burkina Faso e Costa d'Avorio; sono inoltre presenti minoranze appartenenti ad altre nazioni dell'area Subsahariana. Per la maggior parte si tratta di giovani tra i 25 e i 35 anni, ma anche di ragazzi di 17-18 anni, ed alcuni uomini con un'età maggiore di 50 anni. Sono in gran parte in possesso di permesso di soggiorno, prevalentemente per motivi umanitari e per motivi di lavoro subordinato. La distribuzione delle "anzianità" di presenza nel suolo Italiano è piuttosto eterogenea: accanto a chi è sbarcato solo da pochi mesi, troviamo soggetti presenti sul territorio nazionale da molti anni. La maggior parte di loro hanno mogli e figli in Africa: il ricongiungimento è difficile a causa della precarietà delle condizioni lavorative, della continuità stagionale dei lavori e della sistemazione alloggiativa. Tuttavia alcuni di loro, una minima parte, ha la famiglia in Italia. Alcuni dei ragazzi giovani presenti al Campo Solidale ed ha i genitori in Italia e ha frequentato la scuola secondaria di secondo grado in Italia. Altri ancora detengono titoli di laurea conseguiti nel paese d'origine, nel quale svolgevano un lavoro inerente ad essa. Paesi dai quali fuggono per diverse ragioni, da quelle economiche a quelle politiche e religiose, sino ad arrivare alle devastazioni di conflitti in atto. Il problema più grave è quello abitativo: la scelta di orientarsi al reclutamento diretto dei migranti stagionali, invece di utilizzare il canale dei "flussi", deriva anche dal fatto che quest'ultimo prevede l'obbligo di fornire l'alloggio da parte del datore di lavoro al lavoratore, onere che invece nell'altro caso non sussiste. Tali informazioni sono state fondamentali per sviluppare la nostra idea progettuale. La nostra ipotesi di progetto consiste infatti nel riutilizzare questo grande spazio offerto dall'edificio del Tribunale per dare alloggio agli immigrati, dando loro al tempo stesso la possibilità di integrarsi in una piccola realtà come Saluzzo in cui il diverso non viene accolto di buon grado, evitando quindi il fenomeno di "ghettizzazione". In merito a queste considerazioni, abbiamo individuato una serie di funzioni che hanno lo scopo di favorire concretamente l'integrazione degli immigrati. principali settori d'intervento sono: -promozione del social housing in modo da garantire un'adeguata sistemazione a queste persone con la possibilità di poter ricongiungersi alla propria famiglia; -promozione di attività laboratoriali in cui le persone, siano essi stranieri o italiani, possano apprendere o insegnare un mestiere o un'abilità favorendo l'interazione culturale; -realizzazione di un'area commerciale dove poter vendere il materiale prodotto all'interno dei vari laboratori, in modo da avere un guadagno personale che consenta di gravare meno sulle casse comunali.
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Relatori: | Mauro Berta, Maria Barelli |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4957 |
Capitoli: | INDICE 0.PREMESSA 0.1.il disuso 0.2.la questione immigrazione 1.INQUADRAMENTO STORICO DELLA CITTÀ'DI SALUZZO 1.1.Regione Pignari 1.1.1.La nuova Stazione ferroviaria e i suoi tracciati 1.1.2.Ex Mercato dei Suini 1.1.3.II Palazzo di Giustizia e l'opera d'arte 2.ANALISI ECONOMICA, TERRITORIALE E SOCIALE DELLA CITTÀ DI SALUZZO 2.1.Lo sviluppo urbano 2.2.La viabilità esterna all'abitato 2.3.La viabilità urbana ed il traffico all'interno dell'abitato 2.4.Ambito territoriale e paesaggistico 2.5.La popolazione residente 2.6.Attività economiche locali 3.ANALISI DELLA RETE DISTRIBUTIVA INSEDIATA 3.1.Esercizi commerciali all'interno del Comune di Saluzzo 3.2.II commercio su aree pubbliche 3.3.Pubblici esercizi e altre attività artigianali - paracommerciali e di servizio 4.IL PALAZZO DI GIUSTIZIA E LA SUA EVOLUZIONE 4.1.II progetto del Palazzo 4.1.1.L'involucro esterno 4.1.2.La distruzione interna 4.1.3.Lo schema strutturale e i sistemi tecnologici 4.2.Ristrutturazione anni '90 4.2.1.Fornitura e posa dei nuovi serramenti 4.2.2.Nuove compartimentazioni delle hall al piano primo e secondo 4.2.3.Adeguamento a corpo del serramento per l'uscita di sicurezza laterale 4.2.4.Adeguamento a corpo del serramento per l'uscita di sicurezza anteriore 4.2.5.Adeguamento a corpo del serramento per l'uscita di sicurezza anteriore 5.PROBLEMATICHE E OPPORTUNITÀ' 5.1.Nuovi spazi in disuso 5.1.1.La normativa sugli edifici pubblici del Ministero della Giustizia e il caso saluzzese 5.1.2.Analisi SWOT 5.2.Immigrazione 5.2.1.immigrazione a Saluzzo tra emarginazione e sfruttamento 5.2.2.Gli enti che collaborano al sostegno e le opere di beneficenza nella realtà saluzzese 5.2.3.Esempi di centri interculturale attivi 6.IL PROGETTO 6.1.Progetto a scala urbana 6.1.1.Ampliamento del parcheggio 6.1.2.Una nuova funzione per l'Ex Mercato del Suini 6.1.3.La sistemazione del verde 6.2.Progetto a scala architettonica 6.2.1.Fasi progettuali 6.1.2.Funzioni e la loro collocazione 6.2.3.Scelte progettuali d'interno e del piano copertura 6.2.4.Scelte progettuali d'involucro 6.3.Progetto a scala tecnologica 6.3.1.Criticità dello stato di fatto 6.3.2.Soluzioni tecnologiche 7.CONCLUSIONE |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA W. A, Gli Uffici amministrativi dell'AsI nell'ex tribunale di Sai uzzo: all'inizio del prossimo 2016 il via ai lavori, In "Il Saluzzese", 3 marzo 2015. Lea Carla Antonioletti, Saluzzo. Guida-ritratto della città, Editris duemila, Torino, 2000. Carlo Bessone, Alberto Gedda, Il Novecento a Saluzzo, 1901-1950, Maio Astegiano Editore, Marene, 2004. Giacinto Bollea, Saluzzo tra le vecchie nuove mura, Agistudio, Savigliano, 1984. Mario Brunetti, Sistema di piazze a Saluzzo, Tesi del Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, rei. Roberto Gobetti, Sisto Giriodi, 1990 . Piero Camilla, Archivio Storico comune di Saluzzo, Inventario-Regesto 1297-1882, città di Saluzzo, Biblioteca della S.S.S.A.A. n.30,1991. Paolo De Joanna, Il recupero edilizio nelle aree protette, Norme e strumenti di programmazione, progettazione ed esecuzione, FrancoAngeli, Milano, 2010. Peter F. Drucker, Le sfide di Management del XXI secolo, Franco Angeli, Milano, 2009. 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(1891-1895) Archivio Storico di Saluzzo, Piano dell'abitato della città di Saluzzo, 1912 Archivio Storico di Saluzzo, Progetto di tre edifici d'abitazione da costruirsi su corso Roma, sd. 1910-1914 Archivio Storico di Saluzzo, Piano Regolatore della Città di Saluzzo, 1914 Archivio Storico di Saluzzo, Piano dell'abitato della Città di Saluzzo, cart. 1491 fase. 10,1933 |
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