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Pianificazione delle emergenze e disaster mapping : applicazioni dei GIS nella gestione dei rischi : il caso del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Torino

Giovanni Parisani

Pianificazione delle emergenze e disaster mapping : applicazioni dei GIS nella gestione dei rischi : il caso del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Torino.

Rel. Alberto Di Gioia . Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2016

Abstract:

Il mio progetto di Tesi Magistrale nasce e si sviluppa sull'esperienza di un periodo di tirocinio di 250 ore svolto presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, iniziato nel maggio 2016. Il lavoro qui presentato vuole indagare le connessioni tra la gestione delle emergenze e la pianificazione spaziale, e opererà nell’ambito dell’analisi delle reti, della cartografia tematica e dei sistemi d’informazione territoriale. I Sistemi Informativi Territoriali sono strumenti di analisi e di decisione, organizzati in un complesso di uomini e procedure, per l'acquisizione e la distribuzione dei dati, nell’ambito di un’organizzazione in grado di fornire informazioni, finalizzate allo sfruttamento razionale delle risorse. Il “sistema informativo” è indipendente da qualsiasi automatizzazione. I sistemi informativi, infatti, esistono da secoli, sviluppati da organizzazioni la cui ragion d’essere è la gestione d’informazioni (es: servizi anagrafici, banche, catasto), ed è indipendente dal supporto utilizzato (cartaceo, informatico). I GIS (Geographical Information Systems) costituiscono la componente informatica del SIT. Sono i contenitori delle informazioni territoriali che, opportunamente gestite, conducono alla realizzazione di mappe tematiche relative ai molteplici aspetti del territorio: mappe catastali, carte geoambientali, carte tecniche regionali. Nella terminologia comune, i termini SIT e GIS vengono considerati sinonimi e utilizzati indifferentemente. Essi sono i principali strumenti di analisi, conoscenza e supporto alle decisioni della Pianificazione Territoriale e si vedrà come possono essere usati per migliorare la performance dei servizi di protezione e difesa civile e di come, viceversa, la mappatura dei disastri possa diventare un prezioso strumento conoscitivo delle dinamiche urbane e dello stato di salute della Città.

Questo studio vuole dimostrare che i campi della pianificazione spaziale e della riduzione del rischio possono interagire in modo reciprocamente proficuo. In molti, da tempo, auspicano una maggiore integrazione tra pianificazione e cultura della sicurezza, e questo su diversi livelli, dall'incoraggiamento di una maggiore integrazione tra Piani di Protezione Civile e PRG, alle strategie simultanee contro una pluralità di rischi, ai moltissimi dibattiti sulla rapidità con cui un sistema riesce a superare uno shock, una crisi, o una catastrofe .'Credo che la Pianificazione Territoriale potrebbe rivestire un ruolo decisivo nel migliorare l’efficacia dei sistemi locali di difesa civile e supporto alla vita, e in questo lavoro ho fornito alcuni esempi di come questo potrebbe essere possibile. Quello che forse non mi aspettavo era il percorso inverso, ovvero quello che va dalle nozioni sulle concentrazioni del rischio all'analisi urbana e territoriale. Le carte della vulnerabilità proposte nella parte finale sono ottenute elaborando i dati sugli interventi attraverso Spatial Analysis, Raster Density e altri procedimenti GIS. Esse cercano di rappresentare la concentrazione e la frequenza di quelle che potremmo chiamare micro-calamità urbane: incendi domestici, allagamenti, infiltrazioni, crolli di balconi, incendi di cassonetti, scoppi di caldaie, incidenti stradali con feriti, o deliberati atti di vandalismo. Sono cose che accadono ogni giorno in città. La loro rappresentazione ci racconta qualcosa di molto specifico, qualcosa che non emerge nelle rappresentazioni tradizionali fino ad ora note.

Relatori: Alberto Di Gioia
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GC Cartografia, topografia
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GH Scienze Ambientali
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-48 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E AMBIENTALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4847
Capitoli:

1. INTRODUZIONE

OBIETTIVI

METODOLOGIA

2. RISCHIO. ENTITÀ. VULNERABILITA’

RISCHIO E PIANIFICAZIONE

VOLONTARIETÀ

COLLETTIVITÀ

DIFESA CIVILE, PROTEZIONE CIVILE RISCHIO AMBIENTALE E TERRITORIALITÀ RISCHI E DINAMICA TEMPORALE

INTEGRAZIONE TRA MODELLI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PROTEZIONE CIVILE

3. IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

QUADRO NORMATIVO E ATTIVITÀ CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI TOPOGRAFIA APPLICATA AL SOCCORSO

4. IL RIASSETTO DELLE COMPETENZE

PIANIFICAZIONE SPAZIALE DELLE COMPETENZE TERRITORIALI: UN EXCURSUS LA CARTE DI ACCESSIBILITÀ COSTRUITE ATTRAVERSO LINEE ISOCRONE COMPETENZE TERRITORIALI DEI DISTACCAMENTI PERMANENTI NETWORK ANALYSIS: SERVICE AREA (BACINO DI UTENZA)

COSTRUIRE UN NETWORK DATASET

PREPARAZIONE DEI DATI

GESTIRE LE CURVE NEL NETWORK DATASET

CARTE DI ACCESSIBILITÀ

POLIGONI DI VORONOI

5. DISASTER-MAPPING E SCALA URBANA

6. CONCLUSIONI

UN RITRATTO DI CITTÀ

7. BIBLIOGRAFIA

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Atti legislativi

Codice della Strada, (2016)

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Decreto del Presidente della Repubblica n 139 del 2006

Decreto del Presidente della Repubblica n 76 del 2004 Decreto del Presidente della Repubblica n 64 del 2012

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