Ana Terra Teixeira Martins
Floating toys : il nuovo museo del giocattolo a Amsterdam.
Rel. Paolo Mellano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2016
Abstract: |
Una barchetta di carta Questo lavoro ha come obiettivo la progettazione preliminare di un museo sull’acqua in un canale di Amsterdam. Il tema, suggerito da un concorso di idee, prevedeva la realizzazione di spazi espositivi connessi alla terra ferma ospitanti collezioni e installazioni sul tema del giocattolo. Il tema del museo si presentava allo stesso tempo interessante e complesso: il giocattolo è, per propria natura, un oggetto figurativo, a cui vengono affidati compiti ludici e educativi elevati. Il giocattolo può dunque essere un semplice passatempo o un mezzo per la crescita e lo sviluppo della persona che, attraverso azioni accompagnate da meraviglia e spensieratezza, arriva ad ampliare le proprie conoscenze in modo indiretto. Il giocattolo si può definire come filtro tra individuo (di qualsiasi età) e mondo esterno, in quanto permette una certa mediazione con la realtà senza il rischio connesso ad ogni nuova scoperta. Risulta anche interessante notare come molteplici e similari possano essere i parallelismi tra l’esperienza permessa da un giocattolo e quella sperimentata in un’architettura museale. Sin dalle prime fasi era dunque emersa una doppia possibilità: se da un lato il contesto insolito, ricco di suggestioni e vincoli, permetteva interessanti esperimenti progettuali, dall’altro l’architettura doveva confrontarsi con il tema del giocattolo costruendo un rapporto tra “contenitore” e “contenuto” denso di significato. L’intervento poteva quindi diventare immagine del suo contenuto, agendo sulla sensibilità e sulla curiosità di chiunque si trovasse a passare per la banchina per attrarre i visitatori. Era dunque necessaria una forma facilmente riconoscibile da chiunque, capace di raccontare un tema semplice nella sostanza ma complesso nel significato. Bisognava tuttavia assicurare la massima accessibilità, praticità e sostenibilità alla struttura, affinché ad un simile concept non seguisse una realizzazione problematica o semplicemente auto-celebrativa. Solo così il museo del giocattolo avrebbe potuto ergersi a Landmark per un’intera comunità, racchiudendo al suo interno spazi pubblici e semipubblici, aree espositive, servizi e commerci utili per l’auto sostenibilità dell’intero intervento. Era dunque necessario che uno dei primi giocattoli che qualsiasi bambino ha costruito almeno una volta nella vita si ingrandisse e, nel pieno del suo candore, attraccasse su una trafficata banchina, aprendo le sue porte per permettere un’esperienza unica, capace di annullare differenze di età e cultura, accomunando persone diverse attraverso la lingua universale del gioco. E così una barchetta di carta, fluttuante tra le onde, entrò in porto... |
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Relatori: | Paolo Mellano |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport A Architettura > AO Progettazione G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4601 |
Capitoli: | 1.INTRODUZIONE Una barchetta di carta Ii concorso 2.ILCONCETTO La WUNDERKAALMER Il museo Il giocattolo L’origami 3.II PROGETTO Il sito Il concept I percorsi Gli spazi L’utilizzo interattivo L’impianto strutturale 4.LA SOSTENIBILITÀ Le scelte tecnologiche La concezione economica 5.CONCLUSIONI I am a museum: una sperimentazione museale BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA ALLEGATI |
Bibliografia: | Bertuglia e, l architettura del museo, Torino, politeko, 1998. Brawne m., the museum interior, Stoccarda, verlag gerd hatje, 1982. De chiaro t., ivati oldenburg c., e l’iconografia del banale, roma, edicoop, 1980. Giordano r., i prodotti per l'edilizia sostenibile, la compatibilità ambientale dei materiali nel processo edilizio, Napoli, esselibri, 2000. Lariani e. (a cura di), museo sensibile, suono e ipertesto negli allestimenti, Milano, francoangeli, 2002. Listri m., rosenberg p., ruberti e, il fascino del museo, Torino, allemandi, 1999. Lugli a., wunderkammer. He stante delle meraviglie, Torino, allemandi, 1997. Marchis v., bodo a., mancinelli c, brovia s., wunderkammer. A margine della storia delle tecnologie, Torino, celid, 1993. Oldenburg c., van bruggen c., scultura per caso, mostra (rivoli, 25 ottobre 2006 - 25 febbraio 2007) e catalogo a cura di m. Beccaria e i. Gianelli, Milano, skira, 2006. Piva a., La costruzione del museo contemporaneo. Gli spazi della memoria e del lavoro, Milano, jaca book, 1982. Piva c., soane j., la problematica della frammentazione, Firenze, aion edizioni, 2007. Ranellucci s., il progetto del museo, roma, dei, 2007. Riccardo de martino, l’utopia di soane. He dodici legioni di architettura per la koyal academj di Londra, Roma, bardi editore, 2006. Sicilia f., pisani d., giocattoli, produzione ed evoluzione dal xviii al xx secolo: dai manufatti artigiani alla bambola barbie, Napoli, electa, 1998. Venturi r., scott brown d., izenour s., learningfrom las vegas, cambridge, mit press, 1972; ed. It. Imparare da las vegas, a cura di m. Orazi, macerata, quodlibet, 2010. SITOGRAFIA Http://www. Arquitectum.com Http://collection.whitney.org/#artist/964/claesoldenburg Http://en. Origami-club.com Http://www.iamsterdam.com/it/ Https://www.me-berlin.com/wunderkammer/ Http://www.moma.org Http://www.oldenburgvanbruggen.com Http://www.origami-cdo.it |
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