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La dimensione dell'abitare : progetto e percezione spaziale dall'Existenzminimum al contemporaneo

Maria Teresa Tricarico

La dimensione dell'abitare : progetto e percezione spaziale dall'Existenzminimum al contemporaneo.

Rel. Roberto Pagani, Carlo Ostorero. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2015

Abstract:

Lo spazio non è solo una questione dimensionale ma presenta anche qualità percettive molto alte. Influenza e viene influenzato dalle diverse culture che lo abitano e dalle situazioni che si creano al suo interno. La storia della civiltà umana è sempre stata caratterizzata dal nomadismo e dalla mobilità. Quando l'uomo ha deciso di stanziarsi in un luogo preciso, le esigenze sono cambiate e gli spazi si sono adeguati al nuovo modo di abitare. Tuttavia la caratteristica di spostarsi è rimasta insita nell'uomo e lo ha portato ad adeguarsi di volta in volta in spazi diversi, dimensionalmente e qualitativamente. Lo studio degli spazi minimi è utile a rendere possibile le migliori soluzioni abitative. Questa tesi ha come obiettivo principale lo studio dei fattori che influenzano l'uomo nello spazio in cui vive abitualmente. Lo studio si avvale di discipline che fanno capo all'Architettura e la Psicologia. Due mondi apparentemente lontani ma in realtà strettamente connessi. Lo studio teorico ha trovato applicazione in un progetto che mi ha vista coinvolta durante l'attività di tirocinio universitario: il progetto Omnia. Esso è un insieme di diverse tipologie di Mini House con diverse funzioni e caratteristiche alla cui progettazione ho partecipato in prima persona. Tuttavia il bagaglio di conoscenze acquisite durante l'attività di studio e ricerca di tesi ha fatto si da portarmi a rivoluzionare, con un approccio diverso, il progetto iniziale. In questo lavoro è stato indispensabile l'aiuto e il supporto di figure quali psicologi e ricercatori per una comprensione inusuale dello spazio. Strumento iniziale per la progettazione e forza motrice per la critica del progetto iniziale, è stato un sondaggio che ho costruito per indagare il pensiero e il gradimento della gente che abita gli spazi minimi. Infatti perno della dimensione dell'abitare è proprio l'uomo, e nessuna teoria o pensiero può essere fondato senza un'analisi attenta di quelle che sono le sue reali esigenze.

Relatori: Roberto Pagani, Carlo Ostorero
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione
A Architettura > AQ Spazi funzionali dell'abitazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4356
Capitoli:

ABSTRACT

1. LA DIMENSIONE DELL’ABITARE

1.1 Abitare al minimo

1.2 Il bisogno umano dell’abitare

1.3 Il progetto temporaneo

1.4 Tipologie di temporaneità

1.5 Existenzminimum

1.6 Dimensioni sbagliate

2. UNA QUESTIONE DI METODO

2.1 Sensazione e percezione

2.2 Prossemica e distanza

2.2.1 Distanze e valori semantici

2.2.2 La prossemica in contesto interculturale

2.2.3 Fattori fisici ed ambientali

2.3 Vista e visibilità

2.4 Qualità percettiva dello spazio

2.5 L’uso del colore

3. OMNIA

3.1 OMNIA concept

3.2 OMNIA mobile: il progetto

3.3 OMNIA mobile: a chi si rivolge

3.4 OMNIA mobile: i materiali

3.5 OMNIA one: il progetto

4. SONDAGGIO MINI HOUSE

4.1 Introduzione

4.2 Ambito di indagine, modalità di somministrazione del questionario e individuazione del campione

4.3 Risultati del sondaggio

4.4 Conclusioni

4.5 Domande del sondaggio “Abito in una Mini House”

4.6 Domande del sondaggio “Abitavo in una Mini House

4.7 Domande del sondaggio “Vorrei abitare in una Mini House”

4.8 Domande del sondaggio “Non sono tipo da Mini House”

5. OMNIA ONE

5.1 Progetto

5.2 Integrazione risultati sondaggio

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

RINGRAZIAMENTI

Bibliografia:

TESTI DI RIFERIMENTO

Costa Marco, Psicologia ambientale e architettonica. Come l'ambiente e l'architettura influenzano la mente e il comportamento, FrancoAngeli (2013)

Wòlfflin Fleinrich, Pscologia dell'architettura, a cura di L. Scarpa, D. Fornari, Et Al (2010)

M.Bertolini, A. Campioli, B. Ferrari, G. Grandi, E. Guardarobe, M. Lavagna, A. Zanelli Progettare oltre l'emergenza, spazi e tecniche per l’abitare contemporaneo, a cura di Andrea Campioli, Gruppo 24 Ore (2009)

Giardiello Paolo, Smallness-abitare al minimo, Clean Edizioni (2009)

Norman Donald, Emotional design. Perché amiamo (o odiamo) gli oggetti della vita quotidiana. Apogeo (2007)

Tescione Eugenio, Architettura della mente. Brani scelti di letteratura psicoanalitica, Testo&immagine (2003)

Norman Donald, La caffettiera del masochista: psicopatologia degli oggetti quotidiani, Giunti Editore (1997)

D.J. Walmsey, Abitare la città la dimensione personale dello spazio, Ulissedizioni (1989)

Massimo Foti, L'abitabilità per l'uomo negli spazi costruiti, Levrotto&bella Torino (1977)

Hall Edward, La dimensione nascosta, Bompiani (1968)

TESI

Franco Ainard, Smallness Vs Bigness, Analisi tecnica e costruttiva di un'architettura open source: il progetto Omnia. Tesi di Laurea Specialistica in ingegneria Edile, Politecnico di Torino, (2014)

-Paolo Masella, Metodologia di analisi dei processi di percezione sociale nell'ambito della sicurezza urbana, tesi di dottorato in scienze dell'uomo, del territorio e della società, Università degli studi di Trieste (2009)

-Luigi Vagnozzi, Linea d'ombra, vita nomade, spazi minimi e progettazione di una barca a vela, Tesi di Laurea Specialistica in Architettura, Politecnico di Torino, (2009)

FILM

Godfrey Reggio, Koyaanisqatsi, documentario (1982)

Alain Resnais, Mon onde d'Amérique, film (1980)

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