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Architettura, ambiente, urbanistica, restauro e diagnostica nelle opere d'ingegneria civile di Geodata

Corrado Napoli

Architettura, ambiente, urbanistica, restauro e diagnostica nelle opere d'ingegneria civile di Geodata.

Rel. Giovanni Brino, Alessandro Macchi. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006

Abstract:

La qualità di un progetto per una infrastruttura pubblica ed il suo inserimento nel territorio, cosi come per tutte le principali opere dell'ingegno umano, ha sempre accompagnato, in maniera più o meno consapevole, i processi progettuali e costruttivi. L'accentuazione della densità infrastrutturale connessa allo sviluppo economico moderno congiuntamente alla acquisita consapevolezza dei singoli della condivisione, come membri della Collettività, oltre che dei benefici apportati alle condizioni di vita anche delle conseguenze negative a vario titolo connesse allo sviluppo del sistema di infrastrutture, in particolare di quelle di trasporto, hanno acuito nell'ultimo ventennio la necessità di istituzionalizzare e normalizzare il processo di valutazione degli interventi dell'uomo da parte delle Pubbliche Amministrazioni.

Il nuovo assetto normativo concernente la progettazione e la condotta dei lavori pubblici dovrebbe richiedere ai progettisti una maggiore esperienza diretta su un ambito operativo specialistico, e soprattutto una crescita sul piano professionale e umano, data dalla collaborazione e dallo scambio delle reciproche esperienze, in quell'ottica di multidisciplinarìetà che sta alla base della moderna progettazione. Nella progettazione delle opere di ingegneria civile e territoriale è infatti necessario il contributo di diverse conoscenze scientifiche, dalla fase di indagine a quella di realizzazione, con l'applicazione dei principi della topografia, della geologia, della pedologia, dell'idrologia, dell'ecologia, della botanica, dell'ingegneria idraulica, geotecnica e civile, nonché dell'architettura del paesaggio.

Nella presente tesi, descrivendo l'attività e la metodologia progettuale adottata da Geodata, si vuole far trasparire quale messaggio fondamentale la imprescindibile necessità di collaborazione interdisciplinare nella progettazione e realizzazione delle infrastrutture e delle opere di ingegneria civile. Metodo che nasce da un processo progettuale e realizzativo che coinvolge, di volta in volta, tutta una serie di attori: ingegneri, architetti, costruttori, artisti e lo stesso pubblico che partecipa alle grandi trasformazioni urbane e infrastrutturali.

In particolare per Geodata la multidisciplinarietà non significa assemblare gli apporti delle singole figure professionali coinvolte nel progetto ma diventa un occasione di dialogo che permette di integrare e fondere insieme le diverse specializzazioni in una progettazione integrata. L'"Architettura" e l'"Ingegneria" diventano complementari: le due discipline si studiano, si confrontano, si emulano e da questa simbiosi nascono progetti sempre più originali, caratterizzati da un inedito plusvalore.

Questa società di progettazione è stata fondata da Piergiorgio Grasso, un'ingegnere che negli oltre trent'anni di pratica professionale ha condotto e gestito la progettazione di grandi opere in tutto il mondo. Questo progettista dal grande carisma riesce, grazie alla sua tenacia, alle sue capacità professionali e, secondo me, alla sua grande passione per l'architettura, ad interessare e stimolare tutte le persone che sono coinvolte nella creazione del progetto.

Nei progetti di Geodata si trovano spesso compresenti aspetti legati all'Architettura. all'Ambiente, all'Urbanistica, al Restauro ed alla Diagnostica, inoltre, nell'elaborazione dell'idea progettuale vengono verificate e risolte tutte le innumerevoli problematiche legate alla fattibilità dell'opera, al controllo dei tempi di realizzazione e dei costi, all'esecuzione ed al successivo monitoraggio.

Vorrei ancora sottolineare la grande sensibilità ecologico-ambientale che si riscontra nelle scelte progettuali e nelle proposte innovative di cui sono ricchi tutti i progetti che ho avuto il piacere di studiare e che sono richiamati nella presente tesi. In alcuni casi (come per la "Carta Architettonico-Paesaggistica" del collegamento AV Torino - Lione) ho voluto riprodurre integralmente alcuni elaborati progettuali perché credo che sia veramente interessante per un architetto moderno vedere da vicino come si disegna una grande opera infrastrutturale anche grazie al progetto dell'ambiente e non solo nel rispetto dello stesso. La locuzione "Progettazione Ambientale" nel caso di Geodata assume un vero significato perché si tratta di veri e propri progetti per l'ambiente che non si limitano a risolvere i problemi ed i vincoli imposti dalle normative, ma vanno oltre fino a diventare espressioni di Land Art.

Vorrei concludere questa premessa con un sincero ringraziamento al professor Giovanni Brino, all'ingegner Alessandro Macchi, all'ingegner Piergiorgio Grasso e, in modo particolare, all'ingegner Elena Chinotti per la sua disponibilità.

Nel Capitolo 1 il prof. arch. Giovanni Brino e l'ing. Alessandro Macchi presentano le ragioni che hanno portato alla scelta della presente tesi.

Nel Capitolo 2 si presenta la società Geodata, i servizi offerti, i settori in cui opera, le persone e le società collegate.

Nel Capitolo 3 si riportano sinteticamente le opere ed i progetti più rappresentativi realizzati da Geodata.

Nel Capitolo 4 si illustrano alcune opere che sono particolarmente interessanti per gli aspetti legati all'architettura.

Nel Capitolo 5 si esaminano alcuni progetti le cui linee guida sono state finalizzate innanzitutto all'inserimento ambientale.

Nel Capitolo 6 si analizzano due opere di trasformazione urbana particolarmente interessanti per gli aspetti legati all'urbanistica.

Nel Capitolo 7 si illustrano alcune opere di restauro e rifunzionalizzazione. Nel Capitolo 8 si riportano alcuni progetti finalizzati alla diagnostica ed al monitoraggio.

L'Appendice A illustra la piattaforma GIS, denominata "Geodata Master System ", sviluppata da Geodata per la gestione e la distribuzione dell'informazione tra i vari attori coinvolti in progetti complessi e multidisciplinari di geoingegneria.

L'Appendice B illustra il sistema "GDM for Windows ", studiato per la gestione, la rappresentazione e la modellizzazione dei dati geologici.

L'Appendice C illustra il sistema "SynArc", uno strumento integrato per l'analisi del territorio.

L'Appendice D illustra il sistema "DAT - Decision Aids in Tunneling", studiato per misurare l'incertezza degli aspetti geotecnici e costruttivi utili a calcolare l'incertezza di tempi e costi.

L'Appendice E illustra il sistema "SES - Subway Environmental Simulation ", uno stru-mento di modellizzazione fisico-matematica di reti metropolitane sotterranee.

Presentazione

Premessa del Prof. Arch. Giovanni Brino

Le ragioni che hanno portato alla scelta della presente tesi, da parte del candidato, Corrado Napoli, del sottoscritto, come relatore, e dell'ing. Alessandro Macchi come corre-latore, sono molteplici, diverse ma comunque in qualche modo convergenti. Da un lato, per il candidato, è stata infatti la sua situazione attuale, a metà strada tra la professione geotecnica e l'ambiente a fargli proporre una tesi che mediasse i suoi interessi professionali attuali con quelli futuri come architetto.

Dall'altro, il mio coinvolgimento per 10 anni, dal 1962 al 1972. nell'impresa paterna, attiva nel campo del drilling and blasting (scavi di gallerie, scavi diga, coltivazione di cave, demolizioni con uso di esplosivi ecc.) e, recentemente, dai 1999 al 2005, la mia collaborazione con Geodata per la Metropolitana Automatica di Torino, mi hanno fatto conoscere da vicino e apprezzare l'approccio ambientale particolare di questa società di progettazione in modo più diretto e coinvolgente. In ogni caso, sia le mie esperienze come "gallerista" negli anni "60 che quella recente come collaboratore con Geodata sono state infatti stimolanti per la mia professione di architetto e motivano ampiamente la mia decisione di collaborare a questa tesi.

Dall'altro ancora, per ring. Macchi, attivo come progettista e direttore di lavori nello stesso campo di Geodata, con cui ha collaborato a molti progetti e con cui collabora attualmente, credo sia stato il suo esplicito interesse per l'architettura che ha motivato la sua partecipazione come correlatore a questa tesi.

In ogni caso, la sua partecipazione è stata determinante per la sua conoscenza diretta di molti dei progetti citati nella presente tesi e lo ringrazio per aver contribuito criticamente alla sua corretta realizzazione.

Perché e come, per un architetto moderno (sia nel caso del candidato che del sottoscritto) e per un ingegnere-architetto come Alessandro Macchi le esperienze di un "gallerista" (come ama autodefinirsi Piergiorgio Grasso, Presidente di Geodata, che ringrazio sentitamente per aver consentito con la sua disponibilità a realizzare la presente tesi, fornendo tutto il materiale necessario) possono costituire uno stimolo e materia di riflessione sull'"Architettura" e dintorni?

L'"Architettura" nelle opere di ingegneria di Geodata

Per tentare di dare una risposta motivata al quesito posto nella premessa, la tesi ha affrontato l'analisi dell'attività progettuale di Geodata dal 1984 ad oggi, non solo di quel-la realizzata, ma talvolta anche di quella "virtuale", come è avvenuto nel caso di progetti non realizzati, ma non per questo meno autentici e significativi, attraverso cinque chiavi di lettura:

-Architettura,

-Ambiente,

-Urbanistica,

-Restauro,

-Diagnostica.

Questi aspetti si trovano sovente compresenti, nei progetti più complessi, e per questo, alcuni progetti verranno citati sotto diversi aspetti, mentre in altri progetti particolari, alcuni di questi aspetti sono dominanti, se non esclusivi.

Senza togliere spazio al candidato, che svilupperà questi aspetti in modo documentato e analitico, vale la pena di tentare di sintetizzarli brevemente.

Chiavi di lettura

Architettura

A ben vedere, l'"Architettura", nelle opere di Geodata, compare sotto due diverse forme.

Essa si manifesta infatti indirettamente, sotto forma di "linee guida", nelle "carte dell'architettura", quando si tratta di temi complessi, in cui si devono coordinare vari aspetti a volte ripetitivi di un manufatto dal forte impatto ambientale (come nel caso del-la "Carta dell'Architettura" della "TAV" o in quella delle "Stazioni" della Metropolitana Automatica di Torino).

Essa compare invece più esplicitamente, quando si manifesta attraverso opere di architettura singole, come nel caso del "Comprensorio Tecnico" della Metropolitana Automatica di Torino, anche se. ovviamente, sono compresenti delle forti componenti funzionali di "sistema", che comunque la caratterizzano fortemente determinandone il layout e anche, orientando in qualche modo la stessa forma e gli stessi materiali e sistemi costruttivi.

Anche se in queste opere architettoniche sono talvolta coinvolti degli architetti, peraltro scelti dalla stessa Geodata (Bernard Kohn e Pierre Waysse, per le "Stazioni" della "MAT" e per la "TAV", oppure Thomas Muirhead, che mi ha voluto gentilmente coinvolgere come associato, per il "Comprensorio Tecnico" della Metropolitana Automatica di Torino), l'Architettura che ne deriva è certamente collegata in modo stretto con le scelte progettuali di Geodata, in funzione dei singoli temi.

Nel caso del progetto per la nuova Stazione AV di Firenze, redatto in collaborazione con l'architetto spagnolo Carlos Ferrater, la soluzione proposta prevede una tipologia di stazione completamente nuova per l'Italia. Si tratta infatti di una stazione a distribuzione verticale, più simile a una grande fermata della metropolitana che a una stazione ferroviaria. Il progetto affronta il tema della nuova tipologia aprendo lo spazio interno del-la stazione a tutta altezza, soluzione resa possibile anche grazie al modo in cui è stato affrontato e risolto il problema geologico-idraulico dell'impatto con la falda. Mentre nel caso del progetto degli interventi di "risanamento Acustico" del nodo di Genova, la struttura del "tubo" in metallo e policarbonato concepita da Geodata come una "fibra ottica" conserva intatto nel prodotto scientificamente razionalizzato un valore empirico tipico di un approccio "artigianale", che ricorda la produzione di oggetti di de-sign caratteristici del periodo del mode in Italy negli anni del boom economico.

Ambiente

Nell'immaginario collettivo, le infrastrutture (autostrade, gallerie, ponti, ferrovie ecc.) sono normalmente sinonimo di impatto ambientale disastroso (basti pensare alla "TAV" o al "Ponte di Messina", entrati recentemente nell'occhio del ciclone). Geodata ha dimostrato (o almeno ha tentato di dimostrare, visto che si tratta di scelte che coinvolgono molte parti in gioco e molte componenti, non ultima quella economica, che inducono a volte a inevitabili compromessi) che ciò non solo non è inevitabile, ma che le stesse infrastrutture possono diventare elementi stimolanti per l'architettura e per l'ambiente, come è avvenuto nel passato per i ponti di Robert Stephenson o di Isambard K. Brunel in Inghilterra, per i viadotti di Morandi. Calatrava o Norman Poster o per i ponti di Zorzi, Musmeci o Maillart o per le funamboliche passerelle di Conzett in Svizzera o di Marshall in Australia, per la stazione aeroportuale di Eero Saarinen a New York o per le metropolitane di Foster a Bilbao e a Rennes, solo per fare qualche esempio.

Nel caso della "TAV", il principio generale del progetto paesaggistico è stato stabilito sul dialogo fra l'opera e il sito affermando un dialogo possibile e necessario con la nuova infrastruttura. La realizzazione di questa opera permetterebbe l'attuazione di un pro-getto di paesaggio e di territorio riqualificato che riaffermerebbe gli usi del luogo nell'ottica di una ricaduta economica e basata sulla natura e il paesaggio tipico. Nel caso del "Ponte" di Messina, la soluzione alternativa a "Tunnel", rimasta su un pia-no virtuale (come del resto lo sarà forse lo stesso "Ponte", per altre ragioni), fornisce l'occasione per riflettere su una diversa e più plausibile soluzione di passaggio dello Stretto.

Oltre a queste opere, il contributo al miglioramento dell'impatto ambientale delle opere infrastrutturali, si manifesta in modo più diffuso attraverso le molte esperienze di "ingegneria naturalistica", applicate a temi di protezione anti-frane, come nel caso dei lavori di ripristino di una strada comunale a Chevrere, in Valle d'Aosta, o nel caso di opere anti-alluvionali, come nel caso del canale scolmatore per il Torrente Bisagno. realizzate da Geodata.

Un'opera particolarmente originale nel campo della riduzione dell'impatto ambientale delle infrastrutture è costituito dagli interventi di '"risanamento Acustico" del nodo di Genova dove l'obiettivo della progettazione acustica è stato quello di fornire tutti gli elementi necessari per una consapevole ed integrata progettazione architettonica e strutturale degli interventi di risanamento, trasformando l'infrastruttura ferroviaria in un forte segno di caratterizzazione ed orientamento all'interno della città, e rivestendola di funzioni aggiuntive e complementari.

Urbanistica

Le opere infrastrutturali sono già per definizione "'Urbanistica" e come tali possono caratterizzare nel bene o nel male una città (si pensi alle freeways di Los Angeles, al Loop di Chicago, alla "monorotaia" di Sydney, alla "sopraelevata" di Genova ecc). Nel caso di Geodata, le infrastrutture sono state sovente l'occasione per la proposta di forti idee innovative dal punto di vista urbanistico e ambientale, anche qui con soluzioni realizzate (come ad esempio la Metropolitana Leggera di Porto, l'interramento della linea ferroviaria Torino-Ceres nella tratta urbana di Caselle Torinese, il collegamento stradale porto di Ancona-A14 ecc), oppure rimaste virtuali (come è avvenuto nel caso della Stazione AV di Firenze o del "Tunnel" di Genova), ma non per questo meno significative.

Da questi esempi, si vede chiaramente come le particolari soluzioni tecniche possano generare soluzioni urbanistiche diverse e a volte originali, come nel caso dei progetti ideati da Geodata per una "Mobilità alternativa" a Spoleto e per la"Galleria sottomarina" a Muggia dove sembra risiedere il più autentico e duraturo significato delle infrastrutture...continua

Relatori: Giovanni Brino, Alessandro Macchi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Numero di pagine: 254
Parole chiave: progetto - Geodata
Soggetti: A Architettura > AP Rilievo architettonico
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/427
Capitoli:

PRESENTAZIONE

Premessa dei. Prof. Arch. Giovanni Brino

L'"Architettura" nelle opere di ingegneria di Geodata

Chiavi di lettura

Conclusioni;

premessa dell'ing. alessandro macchi

GEODATA - GEOINGEGNERIA E SPAZIO SOTTERRANEO

La società

i servizi

Esperienza e conoscenza

Lavoro di squadra, un'equipe multidiscipinare

I SETTORI

ii. sotterraneo: visione globali;

Complessità ambientale

il sottosuolo come territorio

Innovazione e tecnica

Le persone

la struttura societaria

OPERE E PROGETTI ARCHITETTURA

Nuova stazione AV di Firenze Metropolitana automatica di Torino

AMBIENTE

Progetto degli interventi di risanamento acustico nel nodo di Genova collegamento av torino - lione

urbanistica

Progetto dell'infrastruttura di collegamento - Tunnel di Genova

Raddoppio elettrificato della linea ferroviaria Palermo Centrale / Brancaccio - Carini

restauro

Ammodernamento e ristrutturazione della tranvia a dentiera Sassi - Superga Recupero funzionale del manufatto storico del Cisternone della Cittadella di Torino Recupero strutturale e conservativo della galleria Gianna diagnostica

Santuario di Vicoforte Mondovì Cappella della SS. Sindone di Torino Diagnostica, monitoraggio e condì visioni: dei dati GD-G1S per il Mltro di Oporto

APPENDICI

GEODATA MASTER SYSTEM

GDM FOR WINDOWS

SYNARC

DAT - DEC1SION AIDS IN TUNNELING

SES - SUBWAY ENVIRONMENTAL SIMULATION

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