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Dalla tenda alla tenda tecnica

Annalisa Costantino

Dalla tenda alla tenda tecnica.

Rel. Roberto Giordano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2015

Abstract:

INTRODUZIONE

0.1 OBIETTIVI GENERALI SPECIFICI DELLA RICERCA

La volontà di sviluppare una tesi sui Sistemi di Involucro ‘Intelligente’ nasce dall’intenzione di analizzare la recente evoluzione nel settore della progettazione e della produzione di elementi di involucro costituiti da layer dinamici. Questo interesse è scaturito dall’esigenza di individuare i parametri tecnologici, funzionali, qualitativi e prestazionali che guidano le scelte degli attori del processo e li spingono a sviluppare soluzioni e proposte capaci di trasformare l’involucro edilizio da elemento statico a elemento dinamico. Questa componente è pertanto in grado di interagire, attraverso l’interoperabilità dei suoi elementi, con gli input dell’ambiente interno ed esterno, rispetto al quale l’involucro è collocato come sistema di confine e delimitazione. L'eterogeneo panorama del progetto contemporaneo sembra dunque esprimere una sorta di complessità "superficiale", dove la tendenza alla concettualizzazione bidimensionale costituisce un ampio dispiegamento di potenzialità per l’innovazione dell’architettura, indirizzata sempre più all’interazione con l’ambiente.

L’origine tessile dell’architettura diventa lo spunto per una ricerca sulla superficie, dove alla forte componente materiale si sostituisce un orientamento teso a indagare fenomeni immateriali e anti-tettonici, come quelli dell’architettura contemporanea, dalle facciate leggere e quasi effimere, costituite da materiali trasparenti e sottili.

Le superfici diventano interfacce, si comportano come membrane osmotiche in grado di regolare flussi complessi, sia ambientali (termici, luminosi, acustici ecc) sia materici, figurativi, informativi e comunicativi. I materiali tessili sono ottimi interpreti di questa realtà in continua trasformazione, che tende sia alla smaterializzazione del costruito sia all’affermazione di un aspetto fortemente caratterizzante lo spazio urbana.

L’involucro, infatti, ha modificato il suo aspetto e il suo ruolo, non solo in termini formali ma soprattutto in termini tecnologici. La tecnologia dell'architettura è intesa come «un complesso di operazioni conoscitive e operative atte ad agire sulla materia per modificarla e organizzarla in opere progettate secondo una precisa intenzionalità architettonica».

La ricerca tecnologica, nel settore dei componenti dinamici e dei materiali innovativi, si sta sviluppando in relazione alla necessità di avvicinarsi ed interagire in modo sinergico con altre aree disciplinari, al fine di proporre soluzioni innovative capaci di rispondere alle esigenze di mercato, sempre più orientate verso prodotti, che garantiscano molteplici prestazioni con una riduzione dei tempi e dei costi di produzione e realizzazione. La terza rivoluzione industriale ha indotto, infatti, anche il settore tecnologico a elaborare modelli di prodotto interoperabili e modificabili, che permettano una variazione della configurazione dei componenti rispetto a quella dell’oggetto, in modo da garantire sistemi adattabili alle esigenze dell’utenza globale.

O.l.l QUADRO DI RIFERIMENTO

Il quadro di riferimento della ricerca in esame si riferisce all’analisi dell’evoluzione delle prestazioni dell’involucro architettonico da passivo ad attivo, indagando i processi tecnologici d’innovazione, che hanno permesso di sviluppare il passaggio etimologico e

prestazionale dal concetto di chiusura a quello di facciata ed infine a quello di involucro dinamico e intelligente.

L’impostazione della tesi, infatti, è finalizzata all’analisi del variegato campo delle ricerche condotte nell’ultimo decennio sulle prestazioni energetiche dell’involucro architettonico, inteso come la globalità delle parti che definiscono _ un ambiente interno (caratterizzato da condizioni “climatico/ambientali” stabili) rispetto a un ambiente esterno (variabile per natura).

Il sistema involucro è stato oggetto, negli ultimi anni, di molteplici ricerche di base e applicate, che hanno contribuito alla sua evoluzione, attraverso la sperimentazione di nuovi componenti e materiali caratterizzati da elevate prestazioni e performance. La sempre maggiore attenzione al problema della riduzione dei consumi energetici e del benessere ambientale ha generato una moltiplicazione degli elementi tecnici e funzionali, che costituiscono l’involucro che si trasforma da chiusura statica in stratificazione dinamica, in cui ciascuno strato contribuisce a soddisfare differenti aspetti di tipo climatico, acustico, energetico, ecc...

0.1.2 DELIMITAZIONE DEL PROBLEMA D’INDAGINE

La ricerca indaga i temi legati al concetto di dinamicità e interattività dell’involucro in chiave energetica attraverso la conoscenza delle tematiche scientifiche, legate all’evoluzione dei procedimenti costruttivi e all’utilizzo di tecnologie e materiali avanzati per le chiusure o partizioni di facciata e dei sistemi informatici per la gestione delle prestazioni degli edifici. Queste novità hanno contribuito a portare un profondo cambiamento nella concezione del progetto e della sua realizzazione, producendo manufatti che interagiscono con l’ambiente e che si conformano variabilmente rispetto ad esso. La tesi analizza le potenzialità dell’involucro intelligente, riprendendo in tal senso la definizione data da Reyner Banham4 di componente tecnologica avanzata, capace di gestire e regolare i flussi di energia materiali ed immateriali in ingresso ed in uscita dall’ambiente confinato, attraverso la regolazione di dispositivi fissi o ad assetto variabile (frangisole, apertura/chiusura di finestre, bocchette di ventilazione, ecc.) o con controllo e regolazione manuale o automatica in relazione al tipo di utenza e alla complessità dell’edificio.

L’involucro architettonico intelligente, adattivo e interattivo, è definito come un sistema di componenti progettate e realizzate per adattarsi come un vero e proprio essere vivente al variare delle condizioni ambientali esterne. Nel campo dell’edilizia, infatti, lo sviluppo della ricerca scientifica, con il conseguente utilizzo di tecnologie innovative, ha permesso di realizzare involucri trasparenti a prestazioni variabili - con Smart Windows o altre soluzioni - che rispondono in modo innovativo a esigenze di tipo qualitativo ambientale.

Gli involucri delle architetture contemporanee diventano schermo mediático e integrano le più recenti tecnologie informatiche senza tralasciare gli aspetti sostenibili della progettazione, conformando architetture attente all’uso delle risorse energetiche e ambientali. Coerentemente, il rapporto tecnologia-progetto architettonico amplia i propri orizzonti e si arricchisce di spunti, offrendo al progetto stesso le potenzialità tecnologiche come elementi direttamente rapportabili alla creatività, all’organizzazione, alla forma, al linguaggio, alle prestazioni.

L’involucro, come “pelle” svolge il ruolo decisivo di sistema dinamico, di filtro ambientale, capace non solo di regolare i flussi di calore, radiazione, aria e vapore, ma anche di convertire la radiazione in energia (termica ed elettrica) utilizzabile per il “metabolismo” degli edifici, e in genere di assolvere una serie di prestazioni chiave che ne fanno l’elemento cardine di un processo globale d’interazione eco - efficiente con i fattori ambientali naturali. Peter Hall, si chiede: ’’Cosa potrebbe accadere se un organismo architettonico potesse rispondere in tempo reale al movimento delle persone, al clima, alle sollecitazioni di molteplici utenti, alle installazioni di diversi artisti?”

La tecnologia ha messo a disposizione i mezzi per permettere a un edificio di comunicare all’esterno, stiamo assistendo in questi ultimi anni alla ricerca di una forma d’interattività tra quest’ambiente esterno e l’edificio stesso, proprio come se questo possedesse una pelle vivente, capace di recepire informazioni e di riprodurle una volta elaborate.

La pelle come superficie d’interfaccia tra due ambienti, manifesta il livello di contaminazione in atto: è la “superficie limite” a favorire processi di osmosi, d’interazione e di comunicazione fra gli ambienti in essa interfacciati. La delimitazione dello spazio diventa commutazione e la separazione, un tempo rigida, grazie alle nuove tecnologie soft ed hard, diviene possibilità di transito di una continua attività di scambio.

L’architettura si muove alla ricerca di pelli strutturali che incorporino già le ossa o di strutture che avvolgano il volume di un edificio, proprio come un involucro (si possono citare in tal senso le esperienze progettuali di Toyo Ito, Herzog & de Meuron, Jan Nouvel, ecc).

Oggi che gli architetti hanno la possibilità di realizzare superfici complesse, le modalità attraverso cui il corpo umano modifica gli stati bidimensionali dei tessuti degli indumenti, attraverso il movimento, diventano elemento di ricerca per l’involucro degli organismi architettonici.

La pelle degli edifici, come sottolinea lo stesso Toyo Ito, deve funzionare come un sensore altamente ricettivo per intercettare i flussi di elettroni e di energia in esso passanti. L’architettura epidermica deve essere morbida e flessibile come la nostra pelle e capace di scambiare informazioni con il mondo esterno.

Le ricerche condotte dal MIT di Boston sui diversi gradi di adattività dell’Intelligent Building, sono interessanti sia in base ai diversi tipi di regolazione informatica delle componenti architettoniche che lo costituiscono (regolazione basata su impulsi esterni, regolazione basata su di un modello reimpostato, edificio sensibile ai cambiamenti ambientali) sia in relazione ai recenti studi, che stanno indagando nuovi gradi di umanizzazione dell’architettura, riferiti alla possibilità di creare artificialmente architetture organiche (le iper-architetture allo geniche di Marcos Novak, la Casa Embriologica di Greg Lynn) o piuttosto di formulare ipotesi avveniristiche di interazione tra uomo e macchina (il Rise-Rise Skyper di Sulan Katalan e William J. Mac Donald, pensato come un edificio realizzato con membrane di interscambio termico e film fotovoltaici, regolato da un sistema informatico centrale che ne permette il controllo energetico).

Negli Stati Uniti d’America si stanno compiendo studi e sperimentazioni sugli Smart Walls, ovvero superfici murarie intelligenti, che possono caratterizzare le facciate degli edifici fornendo una serie di “servizi aggiuntivi” alla comunicazione mediatica di informazione, legati alla regolazione delle prestazioni energetiche dell’intero edificio.

Dall’analisi condotta sul tema dell’involucro intelligente emergono le seguenti problematiche:

- La complessità di questi sistemi tecnologici rende molto difficile la valutazione corretta del loro comportamento energetico, data dalla somma delle diverse prestazioni dei componenti di cui sono costituiti e dipendente dalle condizioni climatiche dell’area geografica in cui sono realizzati;

- La sperimentazione di sistemi d’involucro dinamico e intelligente è attualmente legata a casi indipendenti di realizzazione architettonica, attraverso un modello di sperimentazione diretta delle tecnologie, con conseguenti rischi per l’utenza e la committenza;

- Emerge la necessità di analizzare il comportamento energetico dei casi realizzati, in funzione delle aree geografiche e delle condizioni climatiche in cui si trovano a operare, al fine di stabilire delle regole affinché i sistemi tecnologici d’involucro non siano semplicemente esportati da una località all’altra, in funzione delle loro caratteristiche estetico - architettoniche, ma adattate in relazione all’area geografica di riferimento, valutandone le prestazioni energetiche;

La qualità prestazionale del sistema involucro dinamico/intelligente dovrebbe essere assicurata dal rispetto dell’apparato normativo che, tuttavia, nel caso particolare delle soluzioni a doppio involucro, risulta ancora piuttosto lacunoso se non addirittura del tutto inesistente. In mancanza di un corpo normativo specifico, nella fase della progettazione si tende pertanto a fare riferimento ad altre normative, come quelle sulle componenti finestrate o sulle facciate continue, oppure a linee guida per la progettazione che sono state messe a punto da alcuni paesi stranieri;

- Non esistono ancora studi che permettano di equiparare la complessità dei sistemi dinamici alla complessità delle loro caratteristiche di funzionamento in termini di declinabilità del sistema, possibilità di integrare tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili, utilizzo di materiali innovativi, prestazioni qualitative rispetto all’immagine generale dell’edificio, automazione, peculiarità in merito al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale.

0.1.3 PROGRAMMA DELLE TEMATICHE AFFORNTATE NELLA RICERCA

Nel capitolo uno si elabora lo stato dell’arte sulla tecnologia del tessile, integrato con appendici concernenti il quadro normativo nazionale e internazionale e all’evoluzione dei materiali tessili dalla produzione alla classificazione e definizione dei principali T.U.T. impiegati negli involucri edilizi. Lo stato della ricerca sui prodotti tessili, portato avanti da Università, Istituti Scientifici e mondo industriale, evidenzia come ci sia una carenza, a livello nazionale, di sperimentazioni su materiali tessili innovativi, dei quali invece in altre parti del mondo, in particolare nel nord Europa e in America, si mettono in risalto le enormi potenzialità in termini di comfort visivo e rinnovate matrici espressive e costruttive per l’architettura contemporanea, puntando all’ integrazione tra tecnologia ed ambiente.

D’altro canto, si riscontra ,dallo stato delle realizzazioni nel mondo ,che la diffusione di tale tecnologia impiegata in facciate ultraleggere sia poco estesa nel nostro paese, basti pensare ai numerosi edifici realizzati in America o in Giappone in diversi contesti climatici e per diverse tipologie di utenza. Le motivazioni della limitata applicazione di questa tecnologia negli involucri edilizi, probabilmente, sono da ricercare nella carenza di informazioni tecniche specifiche, che garantiscano, attraverso un confronto prestazionale con materiali competitors più consolidati, la conoscenza tecnica necessaria per la corretta applicazione del sistema a membrana pretesa nelle chiusure edilizie.

Nel capitolo 2 si analizzano specificatamente gli aspetti connessi alla percezione visiva, attraverso l’esplicitazione di tematiche proprie delle tensostrutture, ovvero il controllo della forma nelle superfici tessili che presenta molteplici implicazioni sulle problematiche percettive, e le caratteristiche ottiche e termo fisiche dei tessili tecnici, che nella loro specificità fisica influenzano il comfort ambientale dell’architettura in cui si inseriscono.

Dette tematiche sono affrontate attraverso la lettura e l’interpretazione dei requisiti di progetto relativi alle specifiche esigenze richieste agli involucri traslucidi e leggeri. Fondamentale requisito è indicato nel controllo del flusso luminoso, che può essere regolato dalla traslucidità delle membrane tessili: il loro comportamento ai flussi di trasmissione, riflessione e assorbimento luminoso varia infatti in base al coefficiente di trasmissione visiva del materiale, definibile traslucido, semiopaco o opaco, e tale grado di traslucidità presenta notevoli ricadute sugli aspetti termici e acustici di un involucro edilizio.

Lo studio consente di documentare le nuove tecnologie per l’isolamento termo-acustico degli involucri tessili, in particolare quei sistemi tecnologici che sono in grado di garantire buone prestazioni isolanti pur lasciando inalterate le caratteristiche di trasmissione luminosa dei tessili impiegati negli involucri: sistemi adattivi, interattivi e con isolanti traslucidi interposti tra più strati di membrana.

In questa fase della ricerca si è ritenuto utile selezionare sistemi e prodotti, costituiti da tessili innovativi, che rispondano al meglio alle esigenze di comfort richieste oggi ad un involucro edilizio leggero. I prodotti selezionati, pertanto, sul mercato attuale risultano efficienti, unendo alle alte prestazioni meccaniche proprietà termo-ottiche in grado di garantire un buon comfort termo-acustico e luminoso.

Nel capitolo 3 vengono presentati e analizzati 31 casi studio, sono progetti molto differenti tra loro. Pertanto si è deciso di racchiuderli in categorie, in base al tipo d’uso del componente tessile nell’organismo architettonico, cioè se viene impiegato come elemento verticale, orizzontale o tridimensionale. Per analizzare le prestazioni dei componenti tessili si è fatto riferimento alle proprietà che gli contraddistinguono all’interno dei diversi casi studio. Da questa prima analisi scaturisce un confronto tra i materiali impiegati nei progetti attraverso dei diagrammi radar, in cui si descrivono le prestazioni relative alla resistenza meccanica, elastica, allo sporco, ai costi, alla trasmissione luminosa.

Dai dati che ne sono scaturiti è possibile delineare i materiali più performanti per tipo d’utilizzo.

Lo scopo della ricerca vuole favorire lo sviluppo nell’architettura diffusa della tecnologia tessile, analizzando nel dettaglio le potenzialità che detta tecnologia presenta nel suo impiego come chiusura verticale.

L’elaborazione di un quadro di sintesi e di confronto destinato ai progettisti, ma anche a produttori e committenti, può dimostrarsi uno strumento utile per la comparazione tra alternative tecniche, basato sulle proprietà, caratteristiche e prestazioni dei sistemi chiusi a membrana pretesa rispetto ai sistemi costituiti da materiali, impiegati, per involucri trasparenti più tradizionali, come il vetro o il policarbonato.

Il quadro di confronto proposto, poi, è anche finalizzato a divulgare la conoscenza tecnica utile per la progettazione dei sistemi tessili impiegabili per le chiusure degli edifici.

Il confronto tra diversi componenti per sistemi chiusi traslucidi si ritiene utile per una serie di motivi, primo tra tutti la possibilità di scegliere il prodotto adatto alle diverse esigenze progettuali per la realizzazione di involucri chiusi, in base a prestazioni connotanti i diversi sistemi tecnologici. Le strutture a membrana, non convenzionali se confrontate con sistemi già consolidati in applicazioni di questo tipo, sono in grado di offrire prestazioni che in alcuni casi superano quelle dei prodotti vetrati o simili.

Relatori: Roberto Giordano
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4131
Capitoli:

0. Introduzione

0.1 Obiettivi generali e specifici della ricerca

0.1.1 Quadro di riferimento

0.1.2 Delimitazione del problema d'indagine

0.1.3 Programma delle tematiche affrontate nella ricerca

1. L'involucro tessile

1.1 Lo stato dell’arte

1.1.1 Le proprietà dell'involucro tessile per il progetto contemporaneo

1.1.2 Classi di requisiti tecnologici di riferimento

1.1.3 Lo stato della ricerca sui prodotti tessili

1.2 Integrazione involucro-struttura

1.2.1 La flessibilità tecnologica delle facciate tessili

1.2.2 Il sistema integrato involucro-struttura

1.2.3 L’integrabilità delle facciate tessili

1.3 Realizzazione - Utilizzazione

1.3.1 La leggerezza strutturale delle membrane tessili e i requisiti tecnologici connessi

1.3.2 Il ciclo di vita di prodotti e componenti tessili

1.3.3 Manutenibilità e modalità di dismissione delle facciate tessili

2. Comfort ambientale

2.1 Percezione Visiva. Il controllo della forma nelle superfici tessili

2.1.1 Implicazioni della forma sulle problematiche connesse alla percezione visiva

2.2 Gli aspetti percettivi dell'involucro tessile e loro implicazioni sul comfort ambientale

2.2.1 Controllo dei flussi luminosi: trasmissione, riflessione e assorbimento luminoso

2.2.2 Le ricadute del controllo dei flussi luminosi sugli aspetti termici e acustici parametrici prestazionali

2.2.3 Nuove tecnologie per l'isolamento termo-acustico degli involucri tessili: sistemi adattivi, sistemi con isolanti traslucidi, tessuti interattivi, te4ssuti spacer

2.3 Classificazione e definizione delle proprietà ottiche delle membrane tessili

3. Lettura prestazionale dei casi studio

3.1 Schedatura di soluzioni progettuali per determinate applicazioni e determinazione delle caratteristiche che ne hanno favorito l’impiego

3.1.0 Scheda esempio

3.1.1 Olympic basketball arena, Londra 2012

3.1.2 Burj al Arab Hotel, Dubai 1999

3.1.3 Vurtain Wall House. Tokyo 1995

3.1.4 Haus Mit Atelier, Waldstetten 2008

3.1.5 Forschung Sedus Stoll AG, Dogeran 2010

3.1.6 Westreaven, Utrecht 2007

3.1.7 Aichinger Haus, Kronstorf 2010

3.1.8 Zenith Music Hall, Strasburgo 2008

3.1.9 Base Luna Rossa, Valencia 2006

3.1.10 Casa da musica, Porto 2005

3.1.11 Re-Set, Venenzia2012

3.1.12 Mercedes Benz Museum, Stuttgart 2012

3.1.13 The Gates, New York 2005

3.1.14 Danish Cultural Ministry, Copenaghen 2005

3.1.15 Samd Und Seide Cafè', Berlino 1927

3.1.16 Maesyas, Londra 2012

3.1.17 Swiss Pavillion, Madrid 2003

3.1.18 Arium, Hannover 2003

3.1.19 Centre Pompidou , Metz 2010

3.1.20 Hajj Terminal, Gedda 1981

3.1.21 Qatar Showcase, Doha 2010

3.1.22 Rothennaus Tennis Stadium, Amburgo 1997

3.1.23 Folding Umbrella, Madinah 1992

3.1.24 The Umbrella, Ibaraki e California 1991

3.1.25 Laboratorium M&G Ricerche, Venafro 1991

3.1.26 Prada Tradformer, Seoul 2009

3.1.27 Leviathan, Parigi 2011

3.1.28 Unflatable Tea House, Francoforte sul Meno 2007

3.1.29 Eden Ppoject, Cornwall 2001

3.1.30 Allianz Arena, Monaco 2005

3.1.31 The Tubaloon , Kongsberg 2006

3.2 Quadro di confronto

3.2.1 Tre progetti a confronto

3.2.2 I prodotti selezionati per il confronto: membrana in fibra di vetro silicone, vetro riflettente pirolitico a controllo solare, policarbonato compatto e alveolare

3.2.3 Il metodo utilizzato per il quadro di confronto delle alternative tecniche per l’involucro traslucido

3.2.A Gli indicatori u.

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA TEMATICA

Bibliografia:

I testi raccolti in questa sezione sono fonti di consultazione fondamentali per comprendere la tecnologia del tessile. Si sviluppano, quindi, come introduzione all'argomento di tesi e come approfondimento scaturito dalla constatazione di una serie di criticità attuali, i concetti di leggerezza strutturale, ricerca della forma, materiali leggeri e traslucidi con i relativi processi di produzione e

classificazione. Inoltre, alcuni testi presentano spunti interessanti per avvalorare la tesi della ricerca, nonché per approfondire, ed applicare al caso delle tensostrutture a membrana, i concetti esplicati da alcuni requisiti tecnologici di riferimento.

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TECNOLOGIA _ sostenibilità e materiali tessili

I testi raccolti in questa sezione sono inerenti la tecnologia del tessile, in particolare le proprietà dei materiali membranali e le modalità di assemblaggio e montaggio degli stessi, indagando anche le opportunità di impiegare prodotti sostenibili e innovativi nel sistema tecnologico, e la questione del form finding, che chiama in causa la leggerezza strutturale, l’ottimizzazione morfologica, il contributo delle superfici geometriche sulla percezione degli spazi, e, di conseguenza, sul benessere abitativo.

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INVOLUCRO EDILIZIO

I testi raccolti in questa sezione trattano dell’involucro edilizio, come subsistema del più ampio sistema tecnologico. Gli argomenti trattati sono relativi alla tecnologia dell’involucro, alla problematica della sua interazione con le altre parti dell’edificio, ai sistemi di involucro leggeri, soffermandosi su questi ultimi relativamente agli aspetti del comfort ambientale. Si approfondiscono i temi dell'innovazione tecnologica degli involucri di ultima generazione, filtri dinamici che interagiscono con l'ambiente, grazie all'impiego di nuovi materiali e tecnologie che

permettono il soddisfacimento di requisiti tecnologici con minimo impiego di materiali ed energie.

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- Fanelli, Giovanni, Gargiano, Roberto, Il principio del rivestimento, Laterza, Roma, 1994, pp. 3-14

- Herzog, Thomas, Krippner, Roland, Lang, Werner, Atlante delle facciate, Utet, Torino, 2005, pp. 211-231

- Imperadori, Marco, Zambelli, Ettore, Costruzione stratificata a secco. Tecnologie edilizie innovative e metodi per la gestione del progetto, Maggioli, Rimini, 1998

- Pedrotti, Laura, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Ed. Angeli, Milano, 1995, pp. 33-81 e 118-148

- Rossi, Monica, Prodotti e sistemi di involucro innovativi per il progetto di edifici energeticamente efficienti, Simple, Macerata, 2009

ILLUMINOTECNICA

I testi raccolti in questa sezione analizzano l'illuminazione degli ambienti interni ed esterni, i requisiti illuminotecnici e i metodi di calcolo utilizzati per verificare gli standard normativi. Inoltre, un particolare approfondimento è riservato ai meccanismi di trasmissione della luce per irraggiamento, i criteri per progettare con la luce, e il concetto di qualità nella definizione del comfort ambientale, con riferimento specifico alla percezione visiva. Argomenti utili ai fini della ricerca sono i criteri adottati nella progettazione con la luce naturale e artificiale, in particolar modo in termini di rispondenza dei materiali adottati come superfici di involucro al passaggio dei flussi luminosi.

- AA.W., La luce. Funzione della luce suN’ambiente e sulle attività umane e progetti di illuminazione naturale-artificiale per spazi architettonici privati e pubblici, Over, Milano, 1989, Vol.1

- Bottero, Maria, Architettura solare. Tecnologie,passive e analisi costibenefici, Clup, Milano, 1984

- Bianchi, Francesco, L'architettura della luce, Kappa, Roma, 1991, pp. 9-19 e 135-160

- Brandi, Ulrike, Luce naturale e artificiale, UTET Scienze Tecniche, Torino, 2007

- Capasso, Aldo, (a cura di), LUCE E AMBIENTE. Le tecnologie della luce artificiale per il progetto dei luoghi dell’abitare. Dalla produzione alla creatività, Clean, Napoli,2010

- Cremonini, Lorenzo, Luce naturale - Luce artificiale, Alinea Editrice, Firenze, 1992

- Fabbri, Kristian, Conti, Michele, Progettazione energetica dell’architettura, DEI, Roma, 2008

- Gioii, Alessandro, Il sole e la città, Alinea editrice, Firenze, 1990

- Marocco, Marcello, Orlandi, Fabrizio, Qualità del comfort ambientale, Librerie Dedalo, Roma, 2000

- Moncada Lo Giudice, Gino, De Lieto Vollaro, Andrea, Illuminotecnica , Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2007, CAP. 4-6-8

- Palladino, Pietro, Manuale di illuminazione, Tecniche Nuove, Milano, 2005

- Rogora, Alessandro, Luce naturale e progetto, Maggioli, Rimini, 1997, pp. 87-226

- Schittich, Christian, (a cura di), “Architettura solare. Strategie visioni concetti”, Detail, Berlino, 2007, pp. 63-97

- Torricelli, Maria Chiara, Daylight. La luce del giorno, Alinea, Firenze, 1995

- Yunus, A. Cengel, “La trasmissione del calore per irraggiamento”, CAP. 14 in Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, Milano, 1998

TESI DI DOTTORATO

- Claudi De Saint Mihiel, Alessandro, Superfici mutevoli. Le tecnologie innovative dei vetri cromogenici per il progetto di involucri a prestazioni variabili, Dottorato in Tecnologia dell'Architettura, Napoli, A.A. 2005-2006

- Filagrossi Ambrosino, Cristian, Strumenti per la verifica dei livelli di ecosostenibilità e biocompatibilità dei prodotti edilizi realizzati con materialiavanzati. Confronto tra un pannello fotovoltaico in silicio amorfo a film sottile e uno a celle solari organiche, , Dottorato in Tecnologia dell'Architettura, Napoli, A.A. 2009-2010

- Rossi, Monica, Prodotti e sistemi di involucro innovativi per il progetto di edifici energicamente efficienti. Procedure, Simulazioni termodinamiche e criteri progettuali per una applicazione nel sud Europa, Dottorato in Tecnologia dell'Architettura, Napoli, A.A. 2008-2009

ARTICOLI SCIENTIFICI (in ordine cronologico)

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“ Nature’s education ”, Fabric ARCHITECTURE , maggio/giugno 2000

- Dall’O’ Giuliano e Galante Annalisa, “Le “vecchie” frontiere della luce”, Modulo, maggio 2004

- Poli, Tiziana, "Leggero e indeformabile come una vela", Arketipo, luglio 2006

- Frederickson, Steve, “It’s a wrap! Making the case for textile facades”, Fabric ARCHITECTURE, gennaio/febbraio 2006

- Goldsmith, Nicholas, “Building skin”, Fabric ARCHITECTURE, maggio/giugno 2006

- Heshmati, Ali, “ Screen test ”, Fabric ARCHITECTURE , marzo/aprile 2007

- Pronk, A., “ Innovative sheltering “, Tensinews, dicembre 2007

- Houtman Rogier e Werkman Harmen, “App Church with double layer insulated membrane covering“, Tensinews, dicembre 2007

- Holzbach, Markus, “Experimental building PAUL- adaptive textile building envelopes“, Tensinews, dicembre 2007

- Schmid, G., Lombardi, S., “Modem Tea House 2007 for Mak Frankfurt”, Tensinews, dicembre 2007

- Giagnoni, Jacopo Maria, “Juniper house”, Materia, dicembre 2007

- Cutroni, Fabio, “Costruire la trasparenza", Materia, dicembre 2007"Materiali plastici", Detail 2008, serie speciale 5

- Stimpfle, Bernd, “The Zenith de Strasbourg”, Tensinews, luglio 2008

- Carmody John e Haglund Kerry, Yu Joe Huang,“Let the sun (not) shine in“, Fabric ARCHITECTURE, gennaio/febbraio 2008

- Riddle, Mason, “Living lightly on the land“, Fabric ARCHITECTURE, gennaio/febbraio 2008

- Huntington, Craig G., “Bright(er) shiny day”, Fabric ARCHITECTURE, marzo/aprile 2008

- Concept “Edificio Media Tic Barcellona”, Solaria, numerootto, 2008

- Dossier Clima ed Energia “La schermatura solare nell’architettura”, Solaria, numerootto, 2008

- Chesini, Gianluca, “Il tessile nell’involucro edilizio”, Soiaria, numeronove, 2008

- Mazzola, Cristina, “Architettura tessile: nuove frontiere per un costruire leggero”,Soiaria, numeronove, 2008

- Zanelli, Alessandra, “Luminosità tessile”, Arketipo, marzo 2008, IISole24ore, Milano

- Zanelli, Alessandra, “Wall House”, Arketipo, ottobre 2008, IISole24ore, Milano

- Baymiller, Joanna, “Inside the big tent”, Fabric ARCHITECTURE, marzo/aprile 2009

- Willmert, Todd, "Lighting the way", Fabric ARCHITECTURE, marzo/aprile 2009

- Grunwald, Gregor, “ETFE Façade”, Tensinews, aprile 2009

- Riddle, Mason, "Provisional Housing“, Fabric ARCHITECTURE , settembre/ottobre 2009

- Venturelli, Giuliano, "Ingegneria dell'involucro. Tensostrutture a membrana", FRAMES, novembre/dicembre 2009

- Prati, Alessandro, “Luci e ombre sulle case”, Modulo, febbraio 2010

- Armijos, Samuel J., “How much does it cost, anyway?”, Fabric ARCHITECTURE, gennaio/febbraio 2010

- Zeh, Mark, “Dressing the apartment from outside in”, in Fabric ARCHITECTURE, novembre/dicembre 2010, pp. 6-7

SITOGRAFIA

AZIENDE PRODUTTRICI

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- www.naizil.com

- www.arup.com/italy

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- www.fffna.saint-qobain.com

- www.dupont.com

- www.canobbio.com

- www.qiovanardi.com

- www.kastilo.de

- www.profil-ts.com

MATERIALI E PRODOTTI

- www, techtexti I.com

- www.technica.net

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- www.fabricarchitecture.com

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- www.hiqhtexworld.com

- www.pvcforum.it

- www.hiplastmilano.it

- www.ceno-tec.de

- www.fibersource.com

- www.fidiaqlobalservice.com

- www.matech.it

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- www.textileitalv.it

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- www.texi.org

- www.wwcomposites.com

- www.textiles.com

- www.irc-irene.org

- www.netcomposites.com

- www.technical-textiles.net/

- www.texdev.com/index.htm

- www.okalux.de

RICERCA

- www.architetturatessile.polimi.it

- www.iass-structures.org

- www.asce.org

- www.membrane-guide.com

- www.tensinet.com

- www.contex-t.eu

- www.itv-denkendorf.de/

- www.avantex.messefrankfurt.com

- www.membrane.or.kr

- www.unirc.info/PRIN2005

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