Valeria Giampani, Myriam Ganci
Multicenter Study on Conduction Block Estimation in Chronic Inflammatory Demyelinating Polyneuropathy and Multifocal Motor Neuropathy Using Compound Muscle Action Potential Deconvolution.
Rel. Luca Mesin. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2025
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- Tesi
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| Abstract: |
Questo lavoro di tesi presenta un metodo di deconvoluzione per la stima del blocco di conduzione (CB), ovvero la mancata propagazione del potenziale d’azione (AP) lungo l’assone di un motoneurone. I metodi classici, utilizzati in clinica, si basano sulla stima dell’area e dell’ampiezza di due potenziali d’azione composti (CMAP) registrati tramite stimolazione elettrica transcutanea di un nervo in siti distali e prossimali al segmento nervoso di cui si sospetta la presenza di blocco di conduzione. Tuttavia, tali stime sono sensibili alle cancellazioni di fase dovute dalla dispersione temporale delle MUAP che costituiscono il CMAP. Nei soggetti affetti da neuropatie, la dispersione temporale risulta anormale a causa della compromissione della guaina mielinica, che provoca una marcata riduzione della velocità di conduzione. La procedura proposta consiste nell’effettuare una deconvoluzione dei CMAP e fornisce le distribuzioni di ritardo, che vengono convolute con un kernel rappresentativo della forma d’onda al fine di ricostruire approssimativamente i CMAP. Nel kernel è stata inclusa l’afterwave lenta dei potenziali muscolari; inoltre, l’integrale delle distribuzioni di ritardo è stato utilizzato per ottenere la stima del CB. Il metodo è stato testato su segnali sperimentali ottenuti da soggetti affetti da due patologie: polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP) e neuropatia motoria multifocale (MMN). L'approccio risulta meno influenzato dalle cancellazioni di fase rispetto ai metodi convenzionali, permettendo una stima più stabile del blocco di conduzione. Tuttavia, si è mostrato piuttosto sensibile a diverse variabili sperimentali, come la qualità della misura, il livello di stimolazione, il posizionamento degli elettrodi e la corretta indicazione della lunghezza dell’arto. Questo perché la deconvoluzione, essendo un’operazione inversa, risente delle imprecisioni presenti nei tracciati e nelle condizioni di misura. In prospettiva, il metodo potrebbe essere ottimizzato migliorando la standardizzazione delle condizioni di acquisizione. In particolare, sarebbe utile registrare tracciati supramassimali, bloccare l’arto durante la misura e digitalizzare i tracciati clinici, poiché quelli cartacei rendono difficile l'ottenimento di stime precise. Questi accorgimenti permetterebbero di ridurre l’incertezza e di ottenere una stima più affidabile e riproducibile del blocco di conduzione. |
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| Relatori: | Luca Mesin |
| Anno accademico: | 2025/26 |
| Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
| Numero di pagine: | 59 |
| Soggetti: | |
| Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
| Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA |
| Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
| URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/38390 |
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