L'agente sportivo nel calcio del XXI secolo. = The sports agent in 21st century football.

Il calcio moderno è un'industria globale (26,8 miliardi di euro di ricavi per i club europei nel 2023/2024), con un mercato radicalmente trasformato dalla Sentenza Bosman del 1995, che ha conferito grande potere contrattuale a giocatori e agenti. ​La figura dell'agente sportivo (o procuratore) è diventata centrale, non solo come intermediario contrattuale, ma anche per la pianificazione di carriera, la gestione dei diritti d'immagine e la negoziazione. Questo ruolo, tuttavia, ha un impatto economico significativo e crescente. ​L'aumento costante delle commissioni degli agenti contribuisce all'escalation dei costi per i club. Le commissioni globali hanno raggiunto la cifra record di 888,1 milioni di dollari nel 2023 (226 milioni di euro in Italia nel 2024). Tali compensi, basati su una percentuale (3-10% del valore del contratto o del trasferimento), incentivano la mobilità frequente dei calciatori, trasformando gli agenti in veri e propri "agenti di volatilità". ​L'opacità finanziaria e i conflitti di interesse, come la "tripla rappresentanza" evidenziata in casi come il trasferimento di Pogba, hanno spinto la FIFA a reintrodurre il Regolamento Agenti (FFAR) nel 2023. Le nuove norme mirano a introdurre trasparenza, tetti alle commissioni e restrizioni sulla doppia rappresentanza (ad esempio, vietando la rappresentanza simultanea di calciatore e club cedente). ​Tuttavia, il FFAR ha incontrato forti opposizioni legali in Europa, portando alla sospensione temporanea delle disposizioni più critiche, in nome della libera concorrenza e della libera circolazione dell'UE. ​In sintesi, il mercato calcistico è in uno stato di tensione strutturale tra l'esigenza di governance sportiva e l'espansione economica degli agenti, la cui influenza necessita di maggiore trasparenza e di un riequilibrio degli incentivi per garantire la stabilità finanziaria dei club.