Monitoring and Optimization of Lead Times for CITES-Regulated and Standard Goods: Towards a Sustainable and Traceable Luxury Supply Chain

Questa tesi nasce dall’esperienza diretta maturata durante il tirocinio presso K Group, leader internazionale nel settore del lusso, e si propone di analizzare le sfide gestionali e logistiche legate ai flussi distributivi di merci soggette alla regolamentazione CITES. L’obiettivo principale è duplice: da un lato, approfondire i tempi di attraversamento (lead time) dei flussi CITES rispetto a quelli standard, individuando le principali criticità operative; dall’altro, proporre soluzioni innovative per l’ottimizzazione e la digitalizzazione della supply chain. L’analisi si basa su dati reali raccolti nel primo semestre del 2025 e sui risultati delle azioni di miglioramento implementate nel secondo semestre. È stato sviluppato un database dettagliato dedicato ai flussi CITES, dal quale è emerso che la fase interna è quella maggiormente impattata, con tempi medi di rilascio della documentazione superiori ai 9 giorni. Il confronto con i flussi standard ha evidenziato differenze significative, con picchi di lead time fino a 136 giorni in alcuni mercati. Le cause principali sono riconducibili alla limitata capacità operativa degli uffici competenti, a inefficienze nella comunicazione tra i team interni e i broker locali, e alla gestione manuale della documentazione. Per affrontare queste criticità, sono state adottate diverse strategie: l’attivazione di un secondo ufficio CITES a Torino, l’accesso anticipato ai dati documentali, l’introduzione di modalità di trasporto espresso e la revisione dei broker nei Paesi più critici. Questi interventi hanno permesso una riduzione media dei lead time del 12% nel secondo semestre del 2025. Per monitorare efficacemente le performance dei flussi CITES, è stato sviluppato il nuovo KPI “CAT – CITES Approval on Time”, che misura la percentuale di pratiche approvate entro un tempo target predefinito. L’analisi affronta anche il tema della sostenibilità nella supply chain, evidenziando l’impegno di K Group in progetti come Water Positive e l’adozione di codici di condotta basati su criteri ESG. La digitalizzazione dei processi CITES, attraverso tecnologie come OCR intelligente, blockchain e RFID, viene considerata una leva strategica per migliorare la tracciabilità, la compliance e la reputazione aziendale. In conclusione, il lavoro dimostra come un approccio analitico, orientato al miglioramento continuo e supportato dall’innovazione tecnologica, possa rappresentare un vantaggio competitivo per K Group, integrando efficienza operativa, conformità normativa e sostenibilità ambientale.