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Variazioni attese del rischio idrologico conseguenti alla nuova normativa in Piemonte (Dgr 64-7417 del 7 aprile 2014)

Enrico Lo Rè

Variazioni attese del rischio idrologico conseguenti alla nuova normativa in Piemonte (Dgr 64-7417 del 7 aprile 2014).

Rel. Stefano Ferrari. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2014

Abstract:

INTRODUZIONE:

La Tesi di Laurea tende a dare una risposta, secondo un criterio interpretativo maturato dal tesista, all’esperienza di tirocinio curriculare svolto congiuntamente alla collega dott. Serena Micali, negli Uffici della Regione Piemonte, Settore Difesa del Suolo, Difesa Assetto Idrogeologico e Dighe (Via Petrarca 44, Torino), nei quali sono state sviluppate tematiche inerenti al rischio alluvioni, in particolare al suo calcolo e alla sua valutazione.

Le motivazioni che mi hanno spinto alla scelta di tale tirocinio, sono duplici: in primo luogo c’è stato il desiderio di intraprendere un’esperienza lavorativa presso un Ente Pubblico di così elevato prestigio e importanza, per comprendere sia le dinamiche sia i rapporti professionali presenti nel mondo del lavoro, per molti aspetti completamente diversi da quello accademico. Oltre a questo, molto presente è stata la curiosità di testare e intraprendere uno studio di ricerca sul campo secondo metodologie nuove e in fase di sperimentazione.

In secondo luogo la scelta è stata oltretutto dettata dalla passione e l’interesse che mi lega verso tali tematiche, riguardanti essenzialmente la gestione del territorio e la sicurezza abitativa; questo si riflette sul controllo dell’edificazione in rispetto e in considerazione delle fasce fluviali e ai vincoli idrogeologici esistenti su un territorio.

Il lavorare con figure professionali di diversa caratteristica, quali Architetti, Ingegneri e Geologi, ha in qualche modo arricchito la mia formazione di urbanista, anticipando quello che un giorno sarà il ruolo che dovrò svolgere insieme a tali figure per la redazione di progetti e interventi territoriali.

L’obiettivo principale della Tesi Magistrale è di proporre una valutazione sulla variazione di rischio idraulico, conseguente all’applicazione su un’area studio, degli interventi proposti dalla DGR 64-7417 del 7/04/20141 sul parco edilizio esistente.

Variazione derivata dall’aumento di “carico antropico”, che rappresenta un concetto precedentemente introdotto dalla Circolare PGR 7/LAP/962 e s.m.i, (successivamente modificata e integrata dalla DGR 64-7417/2014); termine puramente letterale e non determinato da procedure di calcolo, che ha sin dalla sua enunciazione, generato confusione e difficoltà interpretative.

Nello specifico, per raggiungere l’obiettivo perseguito, sono stati testati territorialmente gli interventi sul patrimonio edilizio ammessi e consentiti dalla suddetta DGR 64-7417 e valutato attraverso un Indicatore di Rischio Antropico (IRA), l’incremento demografico e di rischio, conseguente la realizzazione degli interventi stessi.

Il concetto di IRA, sviluppato negli Uffici del Settore Regionale per la Difesa del Suolo, Difesa Assetto Idrogeologico e Dighe, deriva da intuizioni e conclusioni scaturite dall’esperienza di funzionari impiegati in tale settore, Arch. Antonia Impedovo e Ing. Luca Franzi.

La tesi di laurea si svilupperà in quattro parti: la prima è destinata agli aspetti normativi della materia trattata, con un’attenzione sulla descrizione dei vocaboli che in seguito nel corso dell’elaborato, andranno a ripetersi. Aspetti normativi che si concentreranno sulle analisi della letteratura riguardanti diversi tipi di scala, quella europea, nazionale, di bacino, passando alla regionale e in particolare quella locale (comunale).

La seconda parte mira alla descrizione del procedimento,rivare al raggiungimento dell’obiettivo eramente dedicata alla rappresentazione dei dati sc rappresentazi della metodologia proposta per la valutazdiverse realtà territoriali.

Si propone in questo elerso g generale che si occupa di valutare il rischti sul Lago Maggiore (sponda piemontese), a una pazione osserva l’incremento del rischio derisuccessivo agli interventi sul patrimonio edilizio ate conclusioni scaturite da tale sperimentazione e studio, e in particolare sulla definizione dei punti di forza e critici laurea. Sono sviluppate oltretutto consider lavoro utilizrispetto studi e analisi territoriali.

Relatori: Stefano Ferrari
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: S Scienze e Scienze Applicate > SI Geologia
U Urbanistica > UA Analisi dei rischi
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3817
Capitoli:

INDICE:

1. INTRODUZIONE

2.IL DISSESTO IDROGEOLOGICO, IL RISCHIO E LA SUA RAPPRESENTAZIONE RAZIONALE

2.1 Il rischio idrogeologico

3. QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO

3.1 Scala Europea

-Direttiva “acque” 2000/60/CE

-Direttiva “alluvioni” 2007/60/CE

3.2 Scala Nazionale

-Legge n. 183/1989

-Decreto legislativo n. 152/2006

-Decreto Legislativo n. 49/2010

-Aggiornamento delle mappe di Rischio e Pericolosità - Secondo ISPRA

3.3 Scala di Bacino

-Distretto idrografico

-Autorità di distretto

-Piano di Gestione

3.4 Scala Regionale

-LUR 3/2013 (ex L. 56/77)

-Circolare PGR 7/LAP/96

-DGR 64-7417 del 7/04/2014

3.5 Scala Comunale

-PRGC Comune di None (TO)

4. TERRITORI TESTATI

5. MODELLO CONCETTUALE E PROCEDURA

5.1 Descrizione del procedimento

6. METODOLOGIA DI STIMA: INDICATORE DI RISCHIO ANTROPICO (IRA)

7. APPLICAZIONE DEL MODELLO E DELLA METODOLOGIA DI STIMA

7.1 Caso studio generale: Comuni Lago Maggiore

-Iter procedurale

-Implementazione del modello

-Schede tecniche

-Riassunto degli indicatori

7.2 Caso studio: concentrico di None (TO)

-Iter procedurale

-Implementazione del modello

-Stima dell’aumento di carico antropico

-Applicazione della metodologia di stima: scenario attuale

-Applicazione della metodologia di stima: scenario post interventi

8.ANALISI DEI RISULTATI

8.1 Proposta di uso del metodo per l’aggiornamento di una mappatura del rischio IRA

9. CONSIDERAZIONI FINALI

GLOSSARIO

-Termini e definizioni

-Simbologia e formule

BIBLIOGRAFIA

-Articoli-Documentazione

-Legislazione

-Sitografia

ALLEGATI

-Procedimento per il calcolo delle altezze idriche

-Procedimento 1: utilizzo di Global Mapper e Quantum GIS

-Procedimento 2: utilizzo del solo software Quantum GIS

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA:

Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici (2003), Manuali e linee guida, Atlante delle opere di sistemazione fluviale.

Bianco G., Femia S., Franzi L., Bruno A., Foglino S. (2012), Regione Piemonte, Politecnico di Torino, Flood directive implementation methodology at different scale: preliminary results.

Commissione Europea (2002), Accordo quadro CCR-Regione Piemonte del 12/01/2002 n°21469-2003-12 T3ED ISP IT, Metodologia per l’analisi di vulnerabilità territoriale su scala regionale.

De Marchi (1970), Commissione Interministeriale per lo studio della sistemazione idraulica e difesa del suolo, Relazione conclusiva.

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Ferrari S. (2013), Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Paesaggistico Ambientale, Facoltà II Architettura, Politecnico di Torino, Dispense del corso di Idrologia Territoriale

Franzi L.(2012), Regione Piemonte, Flood Risk Management in Rivers and Torrents, http://www.intechopen.com

ISPRA (Luglio 2013), Manuali e Linee Guida 82/2012, Proposta metodologica per l'aggiornamento delle mappe di pericolosità e di rischio.

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Regione Liguria (2013), Relazione Illustrativa, Predisposizione delle mappe delle classi di pericolosità e di rischio di alluvione ai sensi dell’art. 6 del d.lgs. 49/2010.

Reiter P. (2000). International methods of Risk Analysis, Damage evaluation and social impact studies concerning Dam-Break accidents.

Saccomani S.(2013), Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Paesaggistico Ambientale, Facoltà II Architettura, Politecnico di Torino, Dispense del corso di Pianificazione territoriale e pianificazione strategica.

Vergine C. (2013), Politecnico di Torino, Tesi magistrale, Stima e gestione del rischio alluvione in ambito urbano

LEGISLAZIONE:

Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (Gennaio 2013), Documento conclusivo del tavolo tecnico Stato-Regioni, Indirizzi operativi per I’ attuazione della direttiva 2007/60/ce relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (decreto legislativo n. 49/2010).

Repubblica Italiana, Legge 18 maggio 1989 n.183, Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo.

Repubblica Italiana, Decreto Legislativo 23 febbraio 2010 n. 49, Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni.

Repubblica Italiana, Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, Norme in materia ambientale.

Regione Piemonte (1996), Direzione generale servizi tecnici di prevenzione, Circolare P.G.R. 8 Maggio 1996, n° 7/LAP, Specifiche tecniche per l’elaborazione degli studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici.

Regione Piemonte (1999), Direzione generale servizi tecnici di prevenzione, Nota tecnica esplicativa alla Circolare P.G.R. 8 Maggio 1996, n° 7/LAP.

Regione Piemonte (2013), Legge regionale 25 marzo 2013 n. 3, Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed edilizia.

Regione Piemonte (2014), D.G.R. 64-7417, Indirizzi procedurali e tecnici in materia di difesa del suolo e pianificazione urbanistica.

Unione Europea (2000), Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, Direttiva Quadro sulle Acque.

Unione Europea (2007), Direttiva 2007/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, Valutazione e gestione dei rischi di alluvioni.

SITOGRAFIA:

-http://www.adbpo.it

-http://www.comune.none.to.it

-http://sitis.istat.it/sitis/html/

-http://www.legambiente.it/temi/territorio/dissesto-idrogeologico

-http://www.direttivaacque.minambiente.it

-http://www.adbpo.it/on

-http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2014

-http://ec.europa.eu/italia/attualita/archivio/ambiente

-http://www.cmvaldibisenzio.it/sito-protezione-civile/servcivile/provaidro/rischio idrogeologico/simona

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