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Reconstructing Architectural Complexity: An Integrated HBIM Workflow for the Monumental Atrium of Palazzo Barolo

Yushan Wu

Reconstructing Architectural Complexity: An Integrated HBIM Workflow for the Monumental Atrium of Palazzo Barolo.

Rel. Elisabetta Caterina Giovannini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Patrimonio, 2025

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Abstract:

L’Historic Building Information Modeling (HBIM) integra i dati di rilievo con la modellazione parametrica, offrendo un percorso affidabile per la ricostruzione digitale dei componenti del patrimonio architettonico. Tuttavia, l’applicazione dell’HBIM rimane complessa quando gli elementi architettonici presentano al tempo stesso geometrie irregolari e variazioni tipologiche. Questo studio, prendendo come caso di riferimento l’atrio e la scala monumentale di Palazzo Barolo a Torino, propone un flusso di lavoro HBIM basato sui componenti, che combina la segmentazione semantica con il quadro del Level of Information Need (LoIN), selezionando strategie parametriche adeguate per ciascun tipo di elemento. La ricerca si concentra su tre sistemi rappresentativi: colonne, volte e balaustre. Le colonne sono ricostruite mediante una strategia a famiglie annidate, governata dal parametro del “diametro di base”, che traduce le regole proporzionali classiche in logiche parametriche riutilizzabili. Le volte sono modellate tramite famiglie di vuoto ospitate da solai (floor-hosted void families) generate con Dynamo, garantendo posizionamento preciso, interazione stabile con gli elementi ospitanti e flessibilità tipologica in atrio, zone di transizione e scala. Per le balaustre, gli elementi inclinati—non compatibili con le famiglie native a rivoluzione—sono ottenuti attraverso trasformazioni di shear in Rhino e successivamente integrati in Revit, dimostrando che, in presenza di geometrie eccezionali, è possibile ricorrere a modellazioni cross-platform senza mantenere necessariamente la piena editabilità parametrica in un unico ambiente. Tutti i componenti sono derivati da segmentazioni di nuvole di punti e proiezioni ortofotografiche, accompagnati da una nomenclatura coerente e da una codifica semantica leggera per garantirne la tracciabilità. I risultati mostrano che il flusso di lavoro proposto raggiunge un equilibrio tra accuratezza geometrica e controllo parametrico, risultando al contempo trasferibile a contesti patrimoniali simili. Dal punto di vista metodologico, esso costruisce un ponte tra approcci “form-driven” e approcci basati su tipologie e regole, adottando strategie mirate per ciascun sistema—come il modello ospite-vuoto per le volte e la trasmissione parametrica nelle famiglie annidate per le colonne—mentre i trattamenti cross-platform di forme libere restano interventi locali senza compromettere la coerenza generale. La ricerca propone quindi un metodo HBIM component-based, riutilizzabile, a supporto della conservazione, dell’analisi e del riuso futuro del patrimonio architettonico.

Relatori: Elisabetta Caterina Giovannini
Anno accademico: 2025/26
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 111
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/36872
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