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Indagini non distruttive del padiglione Chiarugi dell’ex ONP di Racconigi ai fini della caratterizzazione sismica della struttura

Vincenzo Di Garbo

Indagini non distruttive del padiglione Chiarugi dell’ex ONP di Racconigi ai fini della caratterizzazione sismica della struttura.

Rel. Giuseppe Pistone. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2014

Abstract:

INTRODUZIONE:

La verifica delle costruzioni esistenti è oggi un' operazione importante in quanto tutto il territorio italiano è stato definito territorio sismico. Questo comporta nella progettazione di nuovi edifici e nella verifica di fabbricati esistenti il rispetto delle regole, che le normative in materia di costruzioni definiscono.

Importante è che i professionisti del settore come ingegneri, architetti sappiano le norme (leggi e circolari) da applicare nella valutazione del livello di sicurezza degli edifici esistenti e nella costruzione di nuovi edifici.

La valutazione della sicurezza è un procedimento volto a stabilire se una struttura esistente è in grado o meno di resistere alle combinazioni delle azioni di progetto, oppure a determinare l'entità massima delle azioni che la struttura è in grado di resistere mantenendo i gradi di sicurezza richiesti dalle norme (NTC è la legge generale a cui si affiancano altre leggi, che vanno più nello specifico). Le Norme Tecniche sulle Costruzioni (N.T.C.) individuano due grandi categorie nelle quali è obbligatorio eseguire la verifica di sicurezza:

i.Variazioni, improvvise o lente, indipendenti dalla volontà dell'uomo (ad esempio: danni dovuti al terremoto, a carichi verticali eccessivi, a urti , cedimenti fondali, degrado delle malte nella muratura, corrosione delle armature nel c.a., errori progettuali o esecutivi, incluse le situazioni in cui i materiali o la geometria dell'opera non corrispondono con i disegni di progetto).

ii. Variazioni dovute all'intervento dell'uomo, che incide direttamente sulla struttura portante oppure sulle azioni (ad esempio aumento dei carichi verticali dovuto a cambiamento di destinazione d'uso).

La tesi tratta queste problematiche prendendo come esempio, un edificio storico di fine Settecento, situato nella provincia di Cuneo, il padiglione Chiarugi dell'ex Ospedale Neuro Psichiatrico di Racconigi. Il complesso fu aperto nel 1871 e poi chiuso definitivamente nel 1992 a seguito di una legge statale. Oggi il complesso è sotto la gestione dell'ASL di Savigliano e si trova in uno stato di abbandono, in quanto non vi sono investitori privati nè i fondi pubblici per compiere interventi di messa in sicurezza del complesso.

Il padiglione Chiarugi è l'edificio principale dell'ex O.N.P. di Racconigi. E' distribuito su una pianta a due corpi principali chiusi a corte con chiostro perimetrale interno, su sui si affacciano i diversi locali e vaste sale. Si sviluppa su tre piani fuori terra, più un piano interrato di diversa altezza utile con volte a botte. I muri esterni in mattoni a vista, sono dotati di aperture con inferriate a piano terra e scantinato e di persiane in legno, di diversa fattura ai piani superiori. Il loggiato perimetrale interno si sviluppa su tutti i piani ed è variamente tamponato in diversa maniera. Gli orizzontamenti dei chiostri sono in volte a crociera in laterizio, mentre i restanti solai sono a volte in laterizio del tipo a botte e padiglione. L'edificio occupa una superficie coperta di circa 4000 mq; una superficie utile complessiva di circa 17000 mq, che si ripartisce su un piano interrato e tre piani fuori terra e una cubatura di circa 73000 mc.

Relatori: Giuseppe Pistone
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TA Consolidamento
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TC Protezione degli edifici
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3682
Capitoli:

INDICE:

Introduzione

Cap.1 Normativa vigente specifica per la valutazione e la riduzione del rischio sul patrimonio artistico, in zona a rischio sismicità

Cap.1.1 PREMESSA

Cap.1.2 REQUISITI DI SICUREZZA E CONSERVAZIONE

Cap.1.2.1 Strumenti per la valutazione della sicurezza sismica a scala territoriale

Cap.1.2.2 Criteri per la valutazione della sicurezza sismica e dell’efficacia dell’intervento

Cap.1.2.3 Definizioni degli stati limite di riferimento per il patrimonio culturale

Cap.1..2.4 Modellazione strutturale, analisi sismica e progetto degli interventi per il miglioramento

Cap.1.3 AZIONE SISMICA

Cap.1.4 CONOSCENZA DEL MANUFATTO

Cap.1.4.1 Il percorso della conoscenza

Cap.1.4.1.1 Rilievo geometrico

Cap.1.4.1.2 Analisi storica degli eventi e degli interventi subiti

Cap.1.4.1.3 Il rilievo materico costruttivo e lo stato di conservazione

Cap.1.4.1.4 La caratterizzazione meccanica dei materiali

Cap.1.4.1.5 Aspetti geotecnici

Cap.1.4.1.6 Monitoraggio

Cap.1.4.2 livelli di conoscenza e fattori di confidenza

Cap.1.5 MODELLI PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZZA SISMICA

Cap.1.5.1 Il comportamento sismico delle costruzioni storiche in muratura

Cap.1.5.2 Metodi di analisi sismica

Cap.1.5.3 Livelli di valutazione della sicurezza sismica

Cap.1.5.3.1 LV1: analisi qualitativa e valutazione con modelli meccanici semplificati

Cap.1.5.3.2 LV2: valutazione su singoli macroelementi (meccanismi locali di collasso)

Cap.1.5.3.3 LV3: valutazione complessiva della risposta sismica del manufatto

Cap.1.6 CRITERI PER IL MIGLIORAMENTO SISMICO E TECNICHE DI INTERVENTO

Cap.1.7 QUADRO RIASSUNTIVO DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA E PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO

Cap.2. Ricostruzione storica dell' Ex Ospedale Psichiatrico nel suo complesso

Cap.3. Indagini e perizie svolte nel tempo sul padiglione Chiarugi dell'Ex O.N.P. di Racconigi

Cap.4. Progettazione del piano di indagini non distruttive sulle murature e sulle travature di legno

Cap.4.1 Premessa

Cap.4.2 Cenni storici sui tipi di indagine non distruttive

Cap.4.2.1. Endoscopia

Cap.4.2.1.1 Boroscopio

Cap.4.2.1.2 Fibroscopio

Cap.4.2.1.3 Videoendoscopio

Cap.4.2.2. Penetrometria lignea

Cap.4.2.3.Termografia

Cap.4.3 Progetto di indagini

Cap.5. Osservazioni sui risultati ottenuti dalle indagini

Allegati

Conclusioni

Bibliografia

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA:

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Deliberazione della Giunta Regionale 12 dicembre 2011,n° 4- 3084; D.G.R. n. 11-13058 del 19/01/2010. Approvazione delle procedure di controllo e gestione delle attività urbanistico-edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico attuative della nuova classificazione sismica del territorio piemontese.

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