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Architetture per i ceti medi di Torino negli anni del boom edilizio : gli edifici costruiti dall’impresa Campiglia

Francesca Giusta , Maria Laura Maiorana

Architetture per i ceti medi di Torino negli anni del boom edilizio : gli edifici costruiti dall’impresa Campiglia.

Rel. Filippo De Pieri, Gaia Caramellino. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2014

Abstract:

Il nostro lavoro di tesi verte sullo studio di edifici residenziali multipiano costruiti a Torino tra il 1945 e il 1970 circa. L'argomento riguarda vari aspetti della produzione dell'edilizia residenziale privata di quegli anni: storia dei professionisti, delle imprese, delle tecnologie costruttive, delle politiche per l'abitazione.

Il nostro lavoro è partito con lo studio di edifici, un po' come nel libro del 1978 La vita. Istruzioni per l'uso di Georges Perec, dove l'autore esamina la vita in uno stabile di Parigi, raccontandolo attraverso tutti i dettagli della vita quotidiana degli abitanti del palazzo.

Guardare un edificio nel corso del tempo, scoprendone sia la storia architettonica che quella di chi lo ha abitato, è stato il nostro obiettivo iniziale.

La nostra ricerca è partita da Borgo San Paolo con l'individuazione di edifici residenziali per il ceto medio alto, il primo dei quali è stato il Two Stars, insieme a altri dello stesso quartiere.

Ricercando nell'Archivio Edilizio del Comune di Torino abbiamo scoperto che il costruttore del Two Star era il geometra Angelo Campiglia, lo stesso che costruì lo Sky Residence, edificio trattato nel libro Storie di Case 1 , spunto per l'inizio del nostro lavoro.

Emerse che il geometra aveva realizzato quattro edifici nel quartiere di Borgo San Paolo e altri in città, che abbiamo approfondito per averne un quadro più completo.

In particolare la nostra tesi si è focalizzata su nove edifici: ne abbiamo ricostruito la storia sia attraverso fonti archivistiche che fonti materiali e orali, ossia interviste agli abitanti del borgo dove è stato possibile.

Sono stati scelti questi nove per tre motivi fondamentali:

- l'orgoglio con cui ce ne ha parlato il costruttore

- la loro particolarità architettonica in un contesto anonimo

- edifici residenziali multipiano.

Li abbiamo esaminati sia dal punto di vista architettonico, sia andando a raccontare una vera e propria storia dell'immobile, dalle vicende riguardanti la costruzione ad alcune testimonianze degli abitanti.

Per caso fortuito siamo state contattate dall'impresario Campiglia, che come residente si rendeva disponibile all'intervista.

E' così emerso che l'Impresa era medio-piccola e, oltre agli interventi residenziali più consistenti, ha realizzato anche altri edifici di diverse tipologie abitative, sociali, religiose e produttive, di cui abbiamo compilato un regesto per avere un panorama generale.

In corso d'opera l'iniziale punto di vista basato sul racconto dell'edificio da parte di chi lo ha vissuto, si è focalizzato soprattutto sull'impresa e sulla figura dell'impresario Angelo Campiglia.

Uno degli obiettivi della nostra tesi è stato quello di introdurre i nove casi studio, realizzati tra il 1955 e il 1970, partendo dal contesto storico, dalla società che li ha prodotti, e dai piani regolatori che hanno influito sullo sviluppo urbano di Torino e ne hanno dettato le regole di edificazione.

Nel contestualizzare queste opere si è potuto capire il mercato per cui sono stati costruiti e soprattutto la logica dell'impresa che li ha progettati o per alcuni casi che ne ha seguito l'iter dal disegno alla vendita degli alloggi sul mercato immobiliare.

Nel nostro lavoro abbiamo altresì esaminato alcune imprese operanti a Torino nello stesso periodo per collocare l'impresa Campiglia nel quadro della produzione edilizia negli anni del boom.

L'espressione boom edilizio definisce un eccezionale sviluppo ed incremento della produzione edilizia con un'espansione esponenziale quasi incontrollata del settore delle costruzioni; in particolare ci si riferisce a quello avvenuto negli anni Sessanta, in stretto rapporto al più generale boom economico che vide una grande ed inaspettata, nelle sue proporzioni, crescita dell'economia Italiana.

Inoltre, è nostra intenzione raccontare una storia addentrandoci nella vita socio-culturale dell'epoca, per capire le dinamiche di costruzione di questi edifici raccontandone gli aspetti più interessanti, ma anche quelli ad un primo sguardo più banali, però utili per capire le necessità del dopoguerra, che hanno avviato qualcosa di nuovo e molto complesso nel paesaggio urbano della città di Torino, ancora visibile ai giorni nostri.

Relatori: Filippo De Pieri, Gaia Caramellino
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3560
Capitoli:

1. INTRODUZIONE

1.1 Premessa

1.2 Le nostre fonti

2. IL PANORAMA URBANISTICO DELLA CITTA' TORINO DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI 70

2.1 Gli sviluppi urbani del dopoguerra

2.2 L'evoluzione urbana di Torino: l'esame e il confronto dei Piani Regolatori

3. L'IMPRESA EDILE DI ANGELO CAMPIGLIA

3.1 Quadro generale sul mondo delle imprese e del mercato immobiliare nel periodo della ricostruzione a Torino

3.2. L'impresa, l'impresario-costruttore e i suoi collaboratori

3.3 II catalogo delle opere dell'impresa Campiglia

3.4 II confronto con le imprese del periodo: Dolza, Rosso e Manolino

4. LE CASE SI RACCONTANO: LE STORIE DEI CASI STUDIO....pag.102

4.1 La casa "nel frutteto" per la famiglia Poli, via Rodolfo Renier

4.2 Dove c'era il campo volo ora c'e un pezzo di città, corso Marche n.4-10

4.3 II condominio di Via San Bernardino.

Una facciata con decoro a mosaico, via San Bernardino angolo via San Poalo

4.4 L'edificio in borgata Ceronda.

Costruzione sul canale coperto.

via Francesco Cigna angolo via Antonio Cecchi

4.5 The Moon Residence. Il colore in una città grigia, corso Peschiera

4.6 The Galaxy. L'intervento in zona Lucento. corso Lombardia angolo via Bernardino Luini

4.7 II secondo edificio vicino ai campi dell'Aeronautica, corso Marche n.10-16

4.8 The Two Stars. Un "quadro" in Borgo San Paolo, via Malta angolo via Trinità

4.9 II condominio Dante. Un lotto ad angolo: dalla fabbrica del ghiaccio a un grande edificio multipiano.

via Dante Di Nanni angolo via Volvera

5. CONCLUSIONI

5.1 Dati e confronti tra i casi studio

5.2 Considerazioni finali

6. BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

Testi

- AA.VV., catalogo mostra 1978, Torino tra le due guerre, Musei civici di Tori¬no, Torino, marzo-giugno 1978;

- Abate Mario, L'industria Piemontese 1870-1977. Un secolo di sviluppo, Mediocredito Piemontese, Torino 1978;

- Abate Daga Pietro, Alle porte di Torino. Studio torico dello sviluppo, della vita e dei bisogni delle regioni periferiche della città, Italia Industriale Artistica Editrice, Torino, 1926;

- Barello Luca e Luzi Andrea (a cura di), Le Case Manolino. Storia di una famiglia di costruttori e due architetti, il Tipografo, Buttigliera d'Asti, 1997;

- Bonomo Bruno, Caramellino Gaia, De Pieri Filippo, Zanfi Federico, (a cura di) Storie di case: abitare l'Italia del boom, Donzelli editore, Torino, luglio 2013;

- Calosso Federica, Ordazzo Luisella, prefazione di Diego Novelli, Borgo San Paolo: storie di un quartiere operaio, Graphot editore, Torino, 2009;

- Castronovo Valerio, Gabetti Roberto e Isola Aimaro (a cura di), L'impresa Rosso, note sul settore edilizio a Torino negli ultimi cinquant'anni, Pluriverso, Torino, 1995;

- Comoli Vera, Le città nella storia d'Italia: Torino, Laterza Editore, Roma, novembre 1983;

- Gibello Luca, Sudano Paolo Mauro, Francesco Dolza: l'architetto e l'impresa, Celid edizioni, Torino, Dicembre 2002;

-Gribaudi Maurizio, Mondo operaio mito operaio:spazi e percorsi sociali a Torino nel primo Novecento, Einaudi editore, Torino, 1987;

- Lupo Giovanni Maria (a cura di), Cartografia di Torino 1572-1954, Stamperia artistica nazionale, Torino, 1989;

- Magnaghi Agostino, Monge Mariolina, Luciano Re, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau editore, Torino, dicembre 1995;

- Mazza Luigi e Olmo Carlo (a cura di), Architettura e urbanistica a Torino 1945-1990, Allemandi editorie, Torino, 1991;

- Olmo Carlo, Cantieri e disegni. Architettura e piani per Torino 1945/1990, Umberto Allemandi, 1992;- Nicola Tranfaglia (a cura di), Storia di Torino: XI Gli anni della repubblica, collezione Grandi opere Einaudi, Giulio Einaudi editore, Torino, 1999;

Riviste e Periodici

-A.S., Mehrfamilienhaus in Turin in "DBZ-Deutsche BauZeitschrift" n. 117 del maggio 1969;

-Pier Michele Girola, "La Stampa Sera", Borgo San Paolo le fabbriche se ne vanno, sabato 11 e domenica 12 dicembre 1971;

-Tonia Mastrobuoni, "La Stampa" E per vent'anni il mattone fece Boom dell' 8 ottobre 2013;

Regesto delle fonti consultate

Strumenti legislativi

-Testo unico della legge comunale e provinciale approvato con R.D. 4 febbraio 1915 n.148;

- Legge Urbanistica Statale 17 Agosto 1942 n. 1150, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 1942 n.244;

- Legge 2 luglio 1949 n.408, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 18/07/1949 n.162;

- Legge del 15 Marzo 1956 n.156, Norme per il pagamento delle indennità dovute in forza delle leggi di riforma agraria, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30/3/1956 n.76;

- Il Piano Regolatore Generale di Torino 1959, in "Atti e rassegna tecnica della Società degli Ingegneri ed Architetti in Torino", n.s., 14, 3 (1960);

- Legge 18 aprile 1962 n.167, Disposizioni per favorire l'acquisizione di aree pre edilizia economica e popolare;

-Legge 6 agosto 1967 n.765, Modifiche e integrazioni alla legge urbanistica 17 agosto 1942 n.1150;

-Regolamento Edilizio città di Torino, in Raccolta dei regolamenti municipali, n.7 bis, ristampa 1972;

Fonti archivistiche Archivio Storico del Comune di Torino (ASCT)

- Piano Regolatore Edilizio, "la regione di san Paolo, ad ovest della Città, fuori cinta, in correlazione ai piani regolatori interni" 31 marzol901, scala 1:5.000, Serie 1K14 dopo foglio 20, ASCT;

- Pianta della Città di Torino "coll'indicazione del piano regolatore di amplia¬mento" 1907, scala 1:10.000, TD 64.7.20, ASCT;

- Pianta di Torino 5 aprile 1908, scala 1:5.000, Serie 1K14 all. 3 tavola 4 e 6, ASCT;

- Tavoletta IGM con le cinte daziarie 1911, scala 1:25.000, scala 1:25.000, TD 64.8.16, ASCT;

- Pianta di Torino "coll'indicazione dei 2 piani regolatori e di ampliamento rispettivamente della zona piana e collinare adottati dal Consiglio Comuna¬le nel 1913, colle varianti approvate successivamente sino al maggio 1915" 1916, scala 1: 20.000, TD 64.6.8, ASCT;

- Pianta di Torino 1926, scala 1:5.000,TD 64.8.30_3 e 5 (foglio 3 e 5), ASCT;

- Pianta di Torino 1928, scala 1:12.500, Archivio di Storia e Beni Culturali del Politecnico di Torino;

- Pianta città di Torino 1935, scala 1:5.000, TD 64.7.8_ 3 e 5 (foglio 1 e 3), ASCT;

- Pianta di Torino "colle indicazioni dei due piani regolatori di ampliamento ri¬spettivamente della zona piana e della zona collinare aggiornati colle varianti deliberate successivamente sino a gennaio 1945" 1945, scala 1: 10.000, TD 64.8.31_1 e 2, ASCT;

- Danni arrecati agli stabili, zona 5: Borgo san Paolo- Borgate Cenisia e Mon- ginevro- Carceri giudiziarie- Polo Nord 1945, scala 1: 5.000, TD 64.2.5, ASCT;

- Pianta di Torino 1954, scala 1:5.000, foglio 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 7 bis e 8 Ar¬chivio di Storia e Beni Culturali del Politecnico di Torino;

- Piano Regolatore 1959, scala 1:5.000, TD 64.7.9_5 e 7 (foglio 3 e 5), ASCT;

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