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Studio di una cassa ferroviaria innovativa con l'impiego di materiali compositi in fibra di carbonio = Design of an innovative railway carbody using carbon fiber composite materials.

Andrea Barbagallo

Studio di una cassa ferroviaria innovativa con l'impiego di materiali compositi in fibra di carbonio = Design of an innovative railway carbody using carbon fiber composite materials.

Rel. Aurelio Soma', Nicola Bosso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica, 2025

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Abstract:

Lo scopo dell’elaborato, dal titolo “Studio di una cassa ferroviaria innovativa con l’impiego di materiali compositi in fibra di carbonio”, è quello di studiare gli eventuali benefici apportati dall’utilizzo di materiali compositi fibro-rinforzati nella progettazione di veicoli ferroviari. Inizialmente si è svolta una ricerca per capire quali sono le innovazioni che caratterizzano i rotabili recentemente messi sul mercato dai principali costruttori europei, nell’ambito di un’attività commissionata a BLUE Engineering di Rivoli (TO) da un’azienda terza. Dall’indagine è emerso che, mentre i materiali predominanti rimangono acciaio e alluminio, le innovazioni si concentrano prevalentemente sul comfort dei passeggeri, sulla condivisione di informazioni con gli stessi e sui sistemi di diagnostica e manutenzione. Tuttavia, a livello di ricerca sono stati rilevati studi promettenti sui benefici offerti dai materiali compositi, oltre a un prototipo di cassa ferroviaria interamente in fibra di carbonio, noto con il nome di “Carbodin project”. Partendo da queste premesse, si è deciso di analizzare i benefici derivanti dalla sostituzione della parete di un veicolo metropolitano interamente progettato in acciaio inossidabile con una parete in laminato fibro-rinforzato. Questa scelta ha richiesto un approfondimento sui metodi di connessione tra materiali compositi e acciaio, al fine di garantire un collegamento efficace ed evitare problematiche quali galvanizzazione, dovuta a interazioni chimiche, e delaminazione, causata dai carichi trasmessi. Dopo aver effettuato il disegno, il CAD viene importato in un programma di simulazione agli elementi finiti e vengono creati due modelli di calcolo, costituiti da elementi planari. Nel primo modello, le superfici rappresentanti parete e cassa, a contatto fra loro, sono state vincolate rigidamente, simulando un collegamento ideale in cui parete e cassa si comportano come un unico elemento continuo. Tale ipotesi, pur semplificativa, non è realistica, per cui si realizza un secondo modello dove invece le reazioni vincolari interne sono definite dagli elementi di collegamento. I carichi applicati sono definiti dalla normativa di riferimento UNI EN 12663, con prove di compressione e trazione che includono anche carichi verticali aggiuntivi, come il peso dell’impianto di condizionamento e del coupler. I risultati mostrano come si ha un notevole risparmio di peso e le tensioni che si sviluppano non portano al cedimento strutturale delle varie lamine. Tuttavia, le deformazioni risultano eccessive e vengono formulate alcune ipotesi su come risolvere tale problematica.

Relatori: Aurelio Soma', Nicola Bosso
Anno accademico: 2024/25
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 102
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-33 - INGEGNERIA MECCANICA
Aziende collaboratrici: BLUE ENGINEERING srl
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/35178
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