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Il metabolismo e la baia di Tokyo : città, progetti e interpretazioni

Giulia Desogus

Il metabolismo e la baia di Tokyo : città, progetti e interpretazioni.

Rel. Filippo De Pieri. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2014

Abstract:

“Città caotica”, è in questo modo che generalmente si descrive Tokyo.

Il visitatore che vi giunga per la prima volta e che si trovi, per esempio, di notte nel cuore di Shinjuku o di

Shibuya, può avere facilmente l’impressione si essere finito in un altro tempo, su di un altro pianeta.

L’immagine urbana è molto diversa da ciò a cui siamo abituati, in Europa, in America o anche in altri paesi dell’Asia e ciò nonostante l’esteso processi di globalizzazione, e quindi di omologazione cui siamo oggi sottoposti. Lo choc visivo è culturale è forte: Tokyo appare vastissima, incontrollabile, indecifrabile, caotica, brutta.1

Per quanto la definizione non sia esatta essa permette tuttavia di inquadrare il contesto in cui si

sviluppa la mia ricerca. Tokyo appare, per chi si approccia ad essa con occhi occidentali, come una

incontrollabile, indecifrabile, caotica città. La parola “caos” suggerisce, quasi immediatamente, la definizione di “ordine”. Per dare un ordine alla metropoli di Tokyo è essenziale trovare un metodo che permetta di decifrare un’urbanistica completamente diversa dalla nostra, un’ urbanistica definita “policentrica”.

La ricerca del metodo non è stata facile: prendendo in mano una qualsiasi cartina di Tokyo, ci si rende conto che più si analizza la carta più gli occhi si perdono in un insieme di strade, centri, ferrovie e fiumi. A tal proposito Francesco Purini scrive:

Se nella città occidentale è possibile smarrirsi, [...] ma solo dopo averne esplorato a lungo i tracciati che sono sempre logici, anche quando sono fortemente stratificati, alla più grande città asiatica ci si consegna già totalmente disorientati2.

Senza dubbio esistono diversi modi di mettere ordine alla città, anche solo provando a zoomare su una delle molteplici parti che la compongono, ci si rende conto che non è poi così difficile leggerne i tratti. Ma all’inizio della mia ricerca non ho reputato interessante trovare una forma urbis in una città come Tokyo. Molto più logico, a mio parere, è stato analizzare uno dei fattori che più rappresentano la città cioè l’acqua che, nelle sue molteplici forme (fiumi, canali, la baia), è sempre stata motivo di discussione della città fin dall’epoca Edo.

Il metodo usato nella mia ricerca è quello di capire come l’acqua è stata un elemento fondamentale per la crescita della città dalla sua fondazione ai giorni nostri, prendendo come punto principale il movimento architettonico e urbanistico nato dalla pubblicazione del suo manifesto nel 1960 durante la Tokyo World Design Conference, il metabolismo.

' Livio Sacchi. Tokyo-to: Architettura e citici, Skira. Milano, 2004. pag 13

Concentrarsi non solo sull’importanza che nei tempi precedenti al 1960 ha avuto l’acqua all'interno della metropoli, ma sul boom che questa ha avuto grazie ai progetti metabolisti per la baia di Tokyo, permette una lettura urbana della città che vede sempre più il suo punto di forza nella baia dimostrato anche dai progetti sviluppati per le Olimpiadi di Tokyo 2020 che vedono come punto nevralgico le isole artificiali della baia.

Lo studio è iniziato a Torino attraverso l’analisi di una bibliografia piuttosto corposa ma non specifica, ritenevo infatti essenziale capire le problematiche delle città Giapponesi prima di scendere nello specifico; ho lavorato così dal generale al particolare. Le ricerche sono successivamente state integrate con alcuni documenti raccolti sul posto, utili al fine di scendere nello specifico della ricerca. L’esperienza fatta in Giappone per tre mesi, sia all'interno dello studio di Junya Ishigami, sia nelle aule universitarie con Jinnai Hidenobu, è stata fondamentale per capire che la ricerca continua che Tokyo sviluppa sull’acqua è la base del progetto architettonico e storico della città.

Il lavoro sulla bibliografia è stato fondamentale per una ricerca specifica non necessariamente puntata verso il Metabolismo e il Giappone, ma ha ricoperto un settore molto più ampio dell’architettura moderna in occidente e in oriente. In particolare, ciò che mi ha spinto ad affrontare il tema della crescita della città attraverso i canali e nella baia di Tokyo è stato l’impulso che mi ha dato una ricerca approfondita sulla spiritualità e l’importanza che gli Edokko (abitanti di Edo-Tokyo) hanno verso l’aqcua.

Lo studio fatto per questa tesi nasce dall’approfondimento di due filoni di ricerca sulla città giapponese che sono entrambi diventati forti negli ultimi vent’anni e che sono apparentemente in contraddizione tra di loro: il primo, ben rappresentato da Jinnai Hidenobu, consiste in una tendenza a leggere Tokyo non come il simbolo della ipermodernità metropolitana novecentesca e del caos urbano ma come una città molto stratificata nel tempo, dove l’apparente disordine rimanda in realtà a un ordine (sociale, spaziale e topografico) che ha radici molto antiche; il secondo, rappresentato da Rem Koolhaas, consiste in una forte ripresa di interesse per il metabolismo come “movimento d’avanguardia”.

La tesi si propone di cercare un legame tra queste due letture: è possibile oggi, grazie agli studi di cui disponiamo, leggere i progetti metabolisti non solo come progetti radicalmente innovativi ma anche come progetti che dialogano con l’assetto storico della città? La ricerca si è così divisa in quattro grandi fasi di studio che racchiudono diversi modi in cui Tokyo ha sfruttato l’acqua, ognuno dei quali è arrivato come naturale conseguenza del precedente, e come approfondimento fondamentale del successivo.

Livio Sacchi, Tokyo-to: Architettura e città, op.cit. pag 8

La prima parte è un racconto sulla storia urbana, politica ed economica della città. Per una comprensione migliore si è deciso di dividere ulteriormente questo settore nei cinque periodi denominati come le famiglie regnanti: la scelta di suddividere il racconto in diverse fasi della storia politico-intituzionale è stata presa per evvidenziare che queste rappesentano importanti fasi dal punto di vista della storia urbana di Edo-Tokyo.

Dopo questo primo studio della città, sono scesa più nello specifico creando così una seconda parte dove spiego l’importanza che l’acqua ha avuto nello sviluppo storico di Edo/Tokyo. Elementi naturali quali colline e l'acqua sono stati collegati a diverse attività della città. La modernizzazione è stata in parte un processo di distruzione di questi elementi promuovendo una graduale rimozione della natura. Solo di recente parole come “verde” e “acqua”, “servizi” e “lungomare” cominciano ad apparire come parole chiave nella problematica del miglioramento urbano. Sono stati presi quindi in esame diversi punti che ritengo essenziali per capire come la storia urbana di questa città non può non essere collegata alla storia di come la popolazione, nel corso degli anni, ha cambiato il modo di vivere l’acqua.

Una volta analizzati quali sono i rapporti tra città e l’acqua, ho concentrato la mia ricerca sul metabolismo, studiando in un primo momento il perchè e il contesto della sua nascita dando una lettura approfondita al manifesto metabolista nato nel 1960 e in un secondo momento, attraverso una ricostruzione degli studi fatti sul metabolismo, ragionando su quali sono le interpretazioni che il mondo occidentale ha sviluppato dalla sua nascita.

Questi studi portano a una maggiore consapevolezza del contesto in cui si inseriscono i progetti metabolisti studiati aH’intemo della tesi. Analizzare contemporaneamente i progetti e le problematiche che hanno portato alla loro creazione è fondamentale per raggiungere l’obiettivo della mia ricerca.

Lo scopo è dunque quello di capire come i progetti metabolisti della baia di Tokyo si sono inseriti in un panorama molto più ampio che non solo vedeva l’acqua come punto nevralgico della città e doveva inserirsi all’interno di diverse problematiche della metropoli in forte sviluppo che chiedeva una veloce risoluzione, ma doveva essere anche capace di confrontarsi con le idee architettoniche e urbanistiche che il mondo occidentale del ‘900 stava creando. Quello che più ritengo importante è leggere i progetti metabolisti da più punti di vista: la relazione che questi hanno con la città, la scelta di inserirli alPintemo della baia e il confronto che questi hanno con il mondo occidentale.

Relatori: Filippo De Pieri
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GI Tradizioni popolari
U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3502
Capitoli:

Introduzione

1 .Tokyo: una storia urbana

1.1 Nascita e sviluppo di Edo ( 1603-1868)

1.1 a Città castello l.lb Città dei samurai

l.lc Città degli agricoltori, artigiani e mercanti l.ld Aree dei templi

1.2 Era Meiji (1868-1912)

1 2a Riforma della terra e sviluppo della rete ferroviaria

1.3 Era Taisho (1912-1926)

1.3a La prima pianificazione urbana (1919)

1.4 La prima era Showa

1.4a II periodo tra le due guerre: 1923 terremoto del Kanto e ricostruzione degli anno’30

1.5 II secondo dopoguerra

1.5a Ricostruzione post-bellica 1.5b II piano del 1968

. La baia e l’acqua nello sviluppo storico di Edo/Tokyo

2.1 La crescita della baia nel ‘900

2.2 1 progetti di Tange e Kurokawa per Tokyo 1989 e 2025

2.3 La baia di Tokyo oggi

2.4 Tokyo 2020

. 11 metabolismo: storia e interpretazioni

3.1 Tokyo World Design Conference e la nascita del manifesto metabolista

3.2 II manifesto metabolista

3.2a Ocean City: Kiyonori Kikutake

3.2b Material and Man: Noburu Kawazoe

3.2c Toward group form: Fumihiko Maki e Masato Ohtaka

3.2d Space city: Noriaki Kurokawa

3.3 Interpretazioni del metabolisto

3.3a Saggi sul metabolismo o sull’architettura giapponese

3.3b Storie generali dell'architettura o rassegne sulla produzione architettonica intemazionale 3.3c Temi trasversali

3.4 Appendice al capitolo: Il manifesto metabolista

. I progetti metabolisti per la baia di Tokyo

4.1 Introduzione ai progetti

4.2 Hisaakira Kano: i progetti per la Housing Corporation Japan (JHC)

4.3 Kiyonori Kikutake

4.4 Masato Ohtaka

4.5 Noriaki Kisho Kurokawa

4.6 Kengo Kange

Conclusione

Catalogazione della cartografia consultata

Bibliografia e Sitografia

Bibliografia:

SAGGI E ARTICOLI SUL METABOLISMO

Questi studi sono stati di fondamentale supporto per l’analisi dei progetti e del metabolismo

ALAIN GUIHEUX, Kisho Kurokawa: le Métabolisme 1960-1975, Centre Georges Pompidou, Paris,

1997

CHARLIE KOOLHAAS, Metabolism Trip, Heibonsha, Japan, 2012.

CHOI D., Materials and meaning in contemporary Japanese architecture: Tradition and today by] dana buntrock and] kenzo tange and the metabolist movement: Urban utopias of modern japan by] zhongjie lin and] international architecture in interwar japan: Constructing kokusai kenchiku by] ken tadashi oshima and] new architecure in japan by] yuki sumner and naomi pollock with david littlefield book review], in ‘’Journal of Architectural Education”, 64 2 (201 l),pp. 171-174

DANA Buntrock, Metabolism: The City of the Future, in “Journal of the Society of Architectural Historians”, n.71 (2012), pp. 408-409

DANA Buntrock, Three books on metabolism, in “Journal of the Society of Architectural Historians”, n.72 (2013), pp. 256-260

JULIAN WORRALL, Metabolism, the city of the future, in “Icon”, n.103 (2012), p. 97

KlSHO KUROKAWA, Metabolism in Architecture, Boulder, CO, USA, Westview Press, 1977

MANUEL Orazi, L'epica Metabolista: Project Japan, frutto di sei anni d'interviste, ricerche e indagini sul campo ad opera di Rem Koohaas, Hans Ulrich Obrist e numerosi collaboratori, traccia con approfondimento senza precedenti la traiettoria di uno dei movimenti più rilevanti e meno compresi del Ventesimo secolo, in “Domus”, n.951 (2011), pp. 74-79

MARCO WOLFLER CALVO, Archigram-Metabolism: utopie negli anni Sessanta, Clean, Napoli, 2007

REM KOOLHAAS, Project Japan: Metabolism Talks, Taschen, Benedikt Verlag Gmbh, 2011

ROSS MICHAEL Franklin, Beyond metabolism: the new japanese architecture, McGraw-Hill, New York, 1978

SELF J., Talking metabolism with rem koolhaas book review]. In ‘’Architectural Review”, 230 1377 (2011), pp. 123-124

ZHONGJIE Lin, Kenzo Tange and the Metabolist Movement: Urban Utopias of Modern Japan, Routledge, New York, 2010

ZHONGJIE Lin, Nakagin Capsule Tower: revisiting the future of the recent past, “Journal of architectural education”, vol. 65, no. 1(2011), pp 13-32

ZHONGJIE Lin , Kenzo tange and the matabolist movement, in ‘’Journal of Architecture”, 16 4 (2011), pp. 584-587

.SAGGI SULL’ARCHITETTURA GIAPPONESE

Lo studio dell’architettura giapponese ha permesso l’inserimento del metabolismo all’interno di una visione più ampia dell’architettura e dell’urbanistica nipponica

ARTHUR Drexler, The Architecture of Japan, The Museum of Modem Art, New York, 1955

ASHIHARA YOSHINOBU, The Hidden Order. Tokyo through the twentieth Century, Kodansha International, Tokyo and New York, 1989

BOTOND BOGNAR, Beyond the Bubble: The New Japanese Architecture, Phaidon, London, 2008

BOTOND BOGNAR, Contemporary japanese architecture: its development and challenge, Van Nostrand Reinhold Company, New York, 1985

BRUNO TAUT, Houses and People of Japan, The Sanseido Press, Tokyo, 1937

CATHELIJNE NUIJSINK, How to Make a Japanese House, NAi Publishers, Rotterdam, 2012

CHARLES JENCKS, The story of Post-Modernism: five decades of the ironic, iconic and critical in architecture, Wiley, Chichester, 2011

CHRIS FAWCETT, The New Japanese House, Granada, London, 1980

DAVID B. STEWART, The Making of a Modern Japanese Architecture: 1868 to the present, Kodansha International, Tokyo and New York, 1987

EDWARD S. MORSE, Japanese Homes and Their Surroundings, Tichnor & Co., Boston, 1886 EGON TEMPEL, Nuova architettura giapponese, Comunità, Milano, 1969

FRANCESCO MONTAGNANA, Guida all’architettura del novecento: Giappone, Electa, Milano, 1995

HIROSHI WATANABE, The Architecture of Tokyo. An Architectural History in 571 Individual Presentations, Stuttgart, Axel Menges, 2001

HlROYUKI SUZUKI, REYNER BANHAM, KATSUHIRO KOBAYASHI, Contemporary Architecture of Japan 1958-1984, Rizzoli International, New York, 1985

INES TOLIC, Architettura contemporanea: Giappone, Motta, Milano, 2008

INGE DANIELS, The Japanese House. Material Culture in the Modem Home, Berg, Oxford, 2010

JlRO FlARADA, The lesson of Japanese architecture, C.G. Holme, New York, 1985

JOSEPH GRIMA, Instant Asia. L’architettura di un continente in trasformazione, Skira, Milano, 2008

JULIAN WORRALL, EREZ GOLANI SOLOMON, 21st Century Tokyo. A Guide to Contemporary Architecture, Kodansha International, Tokyo, 2010

JUVAL PORTUGALI (a cura di), Tokyo, Axel Menges, Londra, 2009

KAWAZOE NOBORU, Contemporary Japanese Architecture, KokusaiBunka Shinkokai, (Japan Cultural Society), Tokyo, 1968

KEN TADASHI OSHIMA, International Architecture in Interwar Japan: Constructing Kokusai Kenchiku, University of Washington Press, Washington, 2010

LEONARDO BENEVOLO, Storia della città orientale, Laterza, Roma-Bari, 1988

MANFREDO TAFURI, L'architettura moderna in Giappone, Cappelli, Bologna, 1964

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MlNORU MORI, Mori Buildings. The Making of Vertical Garden Cities, Penguin, Harmondsworth, 2012

MOMOYO KAIJIMA, JUNZO KURODA, YOSHIHARU TSUKAMOTO, Made in Tokyo, Kajima Institute Publishing, Tokyo, 2010

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VIRGINIA PONCIROLI (a cura di), Katsura. La villa imperiale, Electa, Milano, 2004

WALTER GROPIUS, KENZO TANGE, YASUHIRO ISHIMOTO, Katsura. Tradition and Creation in Japanese Architecture, Yale University Press, New Haven, 1960

YOSHINOBU ASHIHARA, L’ordine nascosti.Tokyo attraverso il ventesimo secolo, Gangemi, Roma,

1995

.STORIE GENERALI DELL’ARCHITETTURA

Le diverse storie dell’architettura analizzate durante la stesura della tesi hanno fornito un interessante lettura del metabolismo

ALESSANDRA MUNTONI, Lineamenti di storia dell’architettura contemporanea, Laterza, Bari, 1997

BRUNO ZEVI, Storia dell’ architettura moderna, Einaudi, Torino, 1973

BRUNO ZEVI, Cronache di architettura, Laterza, Bari, 1978

CESARE DE SETA, Origine ed eclisse del movimento moderno, Laterza, Bari, 1980

FRAMPTON KENNETH, Modern Architecture. A Criticai History, Thames and Hudson Ltd, London,

1992

HENRY RUSSEL HITCHCOCK, L’architettura dell’Ottocento e del Novecento, Ed. di comunità, Torino, 1968

CHARLES JENCKS, Modern movements in architecture, Penguin books, Harmondsworth, 1973

JEAN LOUIS COHEN, The future of architecture sincè 1889, Phaidon, London, 2012 KENNETH FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1980

LEONARDO BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Bari, 1985

LEONARDO BENEVOLO, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Bari, 1991

MANFREDO TAFURI, FRANCESCO DAL CO, Architettura contemporanea, Electa, Milano, 1976

PATRICK NUTTGENS, Storia dell’architettura, Bruno Mondadori, Milano, 1997

PETER GOSSEL, GABRIELE LEUTHAUSER (a cura di), Architettura del XXsecolo, Taschen, China,

2025

RENATO DE FUSCO, Storia dell ’ architettura contemporanea, GLF Laterza, Bari, 1974 UDO KULTERMANN, New architecture in thè world, Barrie and Jenkins, London, 1976 WILLIAM J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, London, 1982

.MONOGRAFIE SUGLI ARCHITETTI

Le monografie sui lavori e sulla vita degli architetti hanno portato a una lettura completa dei progetti metabolisti per la baia di Tokyo inseriti, in questo modo, non solo all’interno di una storia della città ma sopratutto approfonditi attraverso la lettura della vita dei progettisti

BRUNO ODERRA (a cura di), Frank Lloyd Wright: una autobiografia, Jaca Book, Milano, 2003

DOMINIQUE LYON, Le Corbusier uomo architetto, Pierre Terrail, Genova, 2001 INES TOLIC, Kenzo Tange, Motta, Milano, 2009

JONATHAN M. Reynolds, Maekawa Kunio and the emergence of Japanese modernist architecture, University of California Press, Berkeley, 2001

KENZO TANGE, 40 ans d’urbanisme et d'architecture, Process architecture, Tokyo, 1987

KlSHO KUROKAWA, Intercultural architecture: the philosophy of symbiosis, Academy Ed, London, 1991

KlSHO KUROKAWA, Architettura e Design, Electa, Milano, 1983 KlSHO KUROKAWA, Kisho Kurokawa, Le moniteur, Paris, 1995

KlYONORI KlKUTAKE, Works and methods, 1956-70, Bijutus Shuppan- sha, Tokyo, 1973 MARCELLO FRANCONE (a cura di), Le Corbusier enciclopedia, Electa, Torino, 1988 MAXIMILIEN GAUTHIER, Le Corbusier Bibliografia di un architetto, Bologna, Zanichelli, 1991 OTANI SHOGO (a cura di), Okamoto Otaro, NHK, Japan, 2011 PAOLO RIANI, Kenzo Tange, Sadea Sansoni, Firenze, 1969

PAOLO RiANI (a cura di), Kenzo tange, in “I maestri del novecento”, Sadea sansoni, Firenze, 1969 Robin Boyd, Kenzo Tange, Prentice-Hall, London, 1962

TERENCE RILEY E PETER REED (a cura di), Frank Lloyd Wright: architetto 1867-1959, Electa,

Milano, 1994

THOMAS A. HEINZ, Frank Lloyd Wright: la vita e le opere, Idealibri, Genova, 2004 UDO KULTERMANN, Kenzo Tange: architecture and urban design, Praeger, German, 1970 VINCENZO MANOCCHIO (a cura di), Kenzo Tange, Zanichelli, Bologna, 1983

. STORIA URBANA, SOCIALE, POLITICA ED ECONOMICA

I saggi di storia oltre a fornire le diverse indicazione sulla storia urbana, politica, economica e sociale della città hanno permesso una prima analisi del mondo asiatico/giapponese

ANDRÈ SORENSEN, The Making of Urban Japan, Routledge, London, 2002

AUGUSTIN BERQUE, Du geste à la cité. Formes urbaines et lien social au Japon, Gallimard, Paris,

1993

CHRISTOPH BRUMMANN, Urban spaces in Japan: cultural and social perspectives, Routledge, London, 2012

COLIN DlVALL,WlNSTAN BOND (a cura di), Suburbanising the Masses: Public Transport and Urban Development in Historical Perspective, Ashgate Publishing Limited, Aldershot, 2003

DAVID PEACE, Tokyo città occupata, Il Saggiatore, Milano, 2009

EDWIN O. REISCHAUER, Storia del Giappone: dalle origini ai giorni nostri, Bompiani, Milano, 1970

FABRIZIO FUCCELLO, Spazio e architettura in Giappone: un ’ipotesi di lettura, Edizioni Cadmo, Fiesole, 1996

FOSCO MARIANI, Ore Giapponesi, Corbaccio, Milano, 2000

GLICKMAN NORMAN, The Management of the Japanese Urban System: Regional Development and Regional Planning in Postwar Japan, Academic Press, New York, 1979

JEAN-MARIE BOUISSOU, Storia del Giappone contemporaneo, Il Mulino, Bologna, 2003.

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PHILIPPE PONS, D’Edo à Tokyo, Mayenne, Gallimard, 2009

RAFFAELE PERNICE, The transformation of Tokyo During the 1950s and Early 1960s project between city planning and urban utopia, in “Journal of Asian Architecture and Building Engineering ”, n.253 (novembre 2006)

RAFFAELE PERNICE, Urban spraw in postwar Japan and the vision of the city based on the urban theories of the Metadolists’ projects , in “Journal of Asian Architecture and Building Engineering ”, n.237 (novembre 2007)

RAFFAELE PERNICE, Modern Japanese Waterfront developments- global vs. local , in “Journal of Asian Architecture and Building Engineering ”, n.237 (novembre 2007)

RAFFAELE PERNICE, The iusse of Tokyo bay’s reclaimed lands as the origin of urman utopias in modem Japanese architecture, in “J. Archit. Plan, AIJ ”, n.613 (marzo 2007)

RAFFAELE PERNICE, Japanese urban artificial islands: an overview of projects and schemes for marine citis during 1960-1090s, in “J. Archit. Plan, AIJ ”, n.613 (marzo 2007)

RAFFAELE PERNICE, Considerationon the marine architectures in the early project of Masato Otaka, Kitonori Kikutake and Noriaki Kisho Kurokawa , in “the east Asian architecture and urbanism under occidentalism ”, n. 10-13 (2009)

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ROSA CAROLI, FRANCESCO GATTI, Storia del Giappone, Laterza, Bari, 2004

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. ARTICOLI E SAGGI DI APPROFONDIMENTO

Gli articoli e i saggi di approfondimento, non sempre puntati verso il mondo giapponese sono stati indispensabili per lo studio delle interpretazioni occidentali che sono state fatte verso il mondo giapponese

ARATA ISOZAKI, L’immaginario dell’architetto. Un’ antologia.Città e architettura come rovina, in “Casabella”, n.608-609 (1994), p. 2

ATSUHIKO TAKEUCHI, Dinamiche dell’industria nella regione di Tokyo, in “Casabella”, n.608-609 (1994), pp. 108-112

AUGUSTIN BERQUE, La città Giapponese. Uso di un’immagine, in “Casabella”, n.608-609 (1994), pp. 10-13

BANHAM REYNER, La megastruttura è morta, in “Casabella”, n.375 (1973)

BANHAM REYNER, Megastructure: Civic design at bay, in “American Society of Architectural Historians.JoumaP, 33_2 (1974)

BANHAM REYNER, Megastructure, in “Architectural Design”, 45 7 (1975), pp. 400-401 BRUNO TAUT, Architettura nuova in giappone, in “Casabella”, n.676 (2000), pp. 4-9 CARLO OLMO, One history, many stories, in “Casabella”, n.619-620 (1995), p. 76 CESARE BRANDI, Budda Sorride, Enaudi, Torino, 1973

CHARLOTTE PERRIAND, Crisi del gusto in Giappone, in ‘’Casabella” 1957, n 210 pp 55-57 in Manfredo Tafuri, L'architettura moderna in Giappone, Bologna, Cappelli, 1964

CHIARA BAGLIONE, Quattro passi nel contesto, in “Casabella”, n.608-609 (1994), pp. 4-8

CLAIRE GALLIAN, L’era delle province, in “Casabella”, n.608-609 (1994), pp. 30-37

FRAMPTON KENNETH, Ando e Oku, in “Casabella”, n. 522 (1986)

FRANCESCO MONTAGNANA, Il gigante in cantiere. Le ‘bigfive’ e le nuove frontiere tecnologiche, in “Casabella”, n.608-609 (1994), pp. 72-78

FUMIHIKO MAKI, Japanese City Spaces and thè Concepì of Oku, in “The Japan Architect”, n. 265 (1979)

FUMIHIKO MAKI, L’immaginario dell’architetto. Un’ antologia:Gli spazi urbani giapponesi e il concetto di oku, in “Casabella”, n.608-609 (1994), pp. 22-23

GIULIA BERTUCCIOLI, Qui Tokyo, Touring club Italiano, Milano, 1973

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HAJIME YATSUKA, Ecologia dei nuovi sobborghi di Tokyo. Tama New Town, in “Casabella”, n.608- 609 (1994), pp. 46-51

HlROFUMI TERANISHI, Institutions ofUrban Planning and thè decentralization in 1996, International symposium ofUrban Planning, Kyoto, 1996

ICHIRO SUZUKI, L’abitazione collettiva. Tipologie in evoluzione, in “Casabella”, n.608-609 (1994), pp. 52-60

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JlNNAI HlDENUBU, Alla scoperta di Edo- Tokyo. Un futuro sulle tracce del passato, in “Casabella”, n.608-609(1994), pp. 94-99

KAZUO SHINOHARA, L’immaginario dell’architetto. Un’ antologia:Tokyo: la bellezza dell’anarchia progressiva, in “Casabella”, n.608-609 (1994), p. 21

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. SAGGI A CARATTERE GENERALE

I saggi a carattere generale, studiati prima di intraprendere la ricerca, sono stati fondamentali per capire il mondo nipponico e per aprociarsi ad esso con una consapevolezza maggiore

EDWARD Kidder JR., The art of Japan, Century Publishing, Londra, 1985 FABIO BARTOLI, Vado a Tokyo e torno, Frizz Tunuè, Latina, 2011 KUKI SHUZO, La struttura dell’iki, Adelphi, Milano, 1992 ROLAND BARTHES, Empire of Signs, Hill&Wang, London, 1983

.SAGGI DI ARCHITETTURA

I saggi di architettura sono stati fi fondamentale supporto per la stesura della tesi, sono riusciti ad essere un esempio e allo stesso tempo hanno assunto un carattere di insegnamento che è stato fondamentale per la stesura del lavoro

ALISON SMITHSON (a cura di), 1953-1978 team 10 out of C.I.A.M., The architectural Association, London, 1982

ARNALDO MARINO, L’architettura del Gratacielo, Gangemi editore, Roma, 1992

BANHAM REYNER, Megastructure. Urban Futures of thè Recent Past, Thames and Hudson, London, 1976

BRUNO TAUT, Modern architecture, Studio, London, 1929

DOMINIQUE ROUILLARD, Super architecture; le futur de l'architecture 1950-1970, Hors collection edition, Villette, 2004

ERIC MUMFORD, The CIAMdiscourse on urbanism, 1928-1960, MIT Press, Boston, 2002

FRANK LLOYD WRIGHT, La città vivente, Torino, Enaudi, 1966

GIORGIO PICCINATO, Un mondo di Città, Edizioni di comunità, Torino, 2002

MARCO BIRAGHI, Architettura della seconda età della macchina: scritti 1955-1988, Mondadori, Milano, 2004

MASSIMO BETTINOTTI (a cura di), 1946-1996 : architecture and urban design, Electa, Milano, 1996

MAX RlSSELADA, DIRK VAN DEN HEUVEL, Team 10: In Search of a Utopia of thè Present 1953-81, Nai Uitgevers Pub, Rotterdam, 2006

MOHOLY-NAGY S, RUDOLPH PAUL, SCHWAB GERHARD, The Architecture of Paul Rudolph, Praeger Publisher, NewYork-Washington, 1970

OSCAR NEWMAN (a cura di), CIAM ’59 IN Otterlo, Stuttgard., Germania, 1961 PETER HALL, Le città mondiali, Saggiatore, Milano, 1960

RENATO PEDIO (a cura di), Le tentazioni dell’architetture: Megastrutture, Laterza, Bari, 1980 YOSHINOBU ASHIHARA, Exterior design in architectura, Van Nostrand, New York, 1970

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