Federica Stano
Edilizia rurale diffusa in Puglia: guida al recupero sostenibile.
Rel. Gabriella Peretti, Daniela Bosia. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2013
Abstract: |
Questo lavoro di tesi ha l’obiettivo principale di tracciare le linee guida per il recupero di manufatti semplici dell’edilizia rurale in Puglia, con particolare riferimento al Salento. Sono edifici di piccole dimensioni, costituiti da uno, massimo due vani e ampiamente diffusi nel territorio: vengono chiamati in diversi modi, e non è facile dame una specifica “catalogazione”, in quanto i termini dialettali usati per definirli cambiano molto da luogo a luogo1. Ciò che accomuna tutti manufatti però è la destinazione d’uso: erano, e in alcuni casi sono tutt’ora, destinati al ricovero temporaneo di persone e animali, oltre che, all’occorrenza, deposito di attrezzi agricoli. La loro datazione, specie per gli edifici in pietra a secco, è un tema molto delicato: sebbene «per quanto riguarda le origini bisognerebbe riferirsi alla preistoria pugliese» , la maggior parte di queste costruzioni non risale ad epoche remote, in quanto la tecnica e il materiale non consentono lunghe possibilità di sopravvivenza, ma soprattutto, «la semplicità del sistema costruttivo ha agevolato la totale ricostruzione, reimpiegando gli stessi materiali, anziché il restauro o il parziale ripristino»3. Inoltre, nei primi anni del ‘900, si tendeva a sostituire interamente o parzialmente gli edifici in pietra a secco con blocchi di pietra squadrata, che richiedevano minore cura durante la posa in opera. E’ comunque innegabile l’importanza di questi edifici all’interno del paesaggio rurale pugliese, che ne costituisce un elemento irrinunciabile, sia dal punto di vista ambientale, che nello stesso immaginario comune. Da questi manufatti diffusi nel territorio, per la maggior parte abbandonati e in forte stato di degrado, deriva quindi la volontà di pensare a delle linee guida sul loro recupero, in chiave sostenibile ed ecocompatibile. Punto fondamentale sarà la sostenibilità, intesa come occasione di guardare al passato, conoscere e interpretare le caratteristiche che hanno reso l’architettura tradizionale così in simbiosi con l’ambiente esterno, così compatibile con i bisogni dell’uomo e della terra, e soprattutto così efficace dal punto di vista microclimatico. Un’architettura forse un po’ primordiale, apparentemente primitiva nelle sue forme, ma sicuramente capace di sfruttare al meglio le risorse del luogo. La campagna pugliese, oggi così rigogliosa, è il frutto del duro lavoro dei contadini. E’ una terra di estremi, costituita in origine prevalentemente da zone aride e pianeggianti o da zone umide e paludose; il lavoro umano ha saputo sapientemente bonificare le aree palustri, e dissodare i terreni aridi e rocciosi, anche attraverso l’ottimizzazione delle risorse idriche, così carenti naturalmente. Negli ultimi anni molti ettari di terreno coltivabile sono stati “strappati” alla propria natura cedendo il posto a distese di campi fotovoltaici, che poco hanno a che vedere con la sostenibilità. L’obiettivo prossimo per le generazioni future è quello di un’architettura sì sostenibile, ma intelligente, misurata, pensata nel rispetto del territorio, delle tradizioni costruttive, dei materiali locali, del contesto in cui essa si colloca e al tramandamento dei “saperi locali”. La prima parte del testo, in linea generale, sarà dedicata alla conoscenza delle tipologie edilizie, alle loro caratteristiche bioclimatiche. Il corpo centrale si vuole concentrare sulla redazione delle linee guida, suddivise in aree tematiche. Una terza e ultima parte di questo lavoro vuole dare una suggestione di recupero e rifunzionalizzazione ecocompatibile di un sistema di edifici collocati in un’area del Salento chiamata nel gergo locale Li Paduli (“le paludi”). Tale area rappresenta, nello scenario territoriale attuale, un incubatore di idee e di progetti volti alla riqualificazione e alla valorizzazione del territorio e dei suoi frutti. |
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Relatori: | Gabriella Peretti, Daniela Bosia |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | R Restauro > RC Restauro urbano U Urbanistica > UJ Pianificazione rurale |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3475 |
Capitoli: | CAPITOLO 1 PRINCIPI BIOCLIMATICI NEGLI EDIFICI RURALI LA CONFIGURAZIONE GEOMETRICA COMPATTA LO SFASAMENTO TERMICO DEI PARAMENTI MURARI IL POTERE RIFLETTENTE DELLE TINTEGGIATURE ESTERNE IL POSIZIONAMENTO DELLE APERTURE IL "TETTO GIARDINO" DEI TRULLI LA CAPACITÀ IGROSCOPICA DELLE MURATURE IN PIETRA A SECCO LA RACCOLTA E LO "STOCCAGGIO" DELLE ACQUE METEORICHE CAPITOLO 2 EDILIZIA RURALE DIFFUSA IN PUGLIA 2.1 ORGANISMI COMPLESSI MASSERIE 2.2 ORGANISMI SEMPLICI (IMPIANTO MONO E BI-CELLULARE) TRULLI CASEDDHE LAMIE PAGGHIARI, PUDDHARI e FURNIEDDHI 2.3 ELEMENTI LINEARI E PUNTIFORMI Muretti a secco e PARIETONI SPECCHIE CAPITOLO 3 LINEE GUIDA PER IL RECUPERO DEGLI EDIFICI RURALI DIFFUSI 3.1 SCATOLE MURARIE E MURATURE DESCRIZIONE DEGRADO E DISSESTO INTERVENTI: PRINCIPI GUIDA SCHEDA A: REALIZZAZIONE DI CORDOLO Scheda B: Riparazione delle fessurazioni e ricostituzione dei giunti di malta SCHEDA C: INTEGRAZIONE DI MURATURA Scheda D: Rimozione e pulitura di elementi dannosi 3.2 STRUTTURE E MANTI DI COPERTURA DESCRIZIONE DEGRADO E DISSESTO INTERVENTI: PRINCIPI GUIDA SCHEDA A: SOSTITUZIONE DI UNA COPERTURA A FALDA Scheda B: Sostituzione di un solaio "a margherita” Scheda C: Integrazione di una copertura a THOLOS Scheda D: Ripristino e manutenzione di un manto in CHIANCHE 3.3 APERTURE E INFISSI . DESCRIZIONE DEGRADO E DISSESTO INTERVENTI: PRINCIPI GUIDA SCHEDA A: REALIZZAZIONE DI NUOVE APERTURE Scheda B: Manutenzione e riparazione di infissi esistenti 3.4 INTONACI E COLORITURE DESCRIZIONE DEGRADO E DISSESTO INTERVENTI: PRINCIPI GUIDA SCHEDA A: PULITURE Scheda B: Rappezzi e integrazione di mancanze SCHEDA C: ESECUZIONE DELLE TINTEGGIATURE A CALCE 3.5 INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI NELL'ARCHITETTURA RURALE SOLAIO CONTROTERRA, RIVESTIMENTI E RISCALDAMENTO A PAVIMENTO INSERIMENTO DI CORPI AGGIUNTIVI DOTAZIONI DI IMPIANTI IGIENICO-SANITARI TECNOLOGIA DEL SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO SCHEDA A: ISOLAMENTO DEL SOLAIO CONTROTERRA SCHEDA B: NUOVE STRUTTURE MURARIE UNITE A OPERE ESISTENTI 3.6 SISTEMAZIONI ESTERNE E RECINZIONI SISTEMAZIONI ESTERNE RECINZIONI SCHEDA A: RICOSTRUZIONE DI UN MURETTO A SECCO CAPITOLO 4 CASO STUDIO 4.1 Li PADULI e area di analisi INQUADRAMENTO TERRITORIALE SISTEMA DEL VERDE ANALISI DELLA VIABILITÀ E DELL’ACCESSIBILITÀ 4.2 SCHEDATURA DEGLI EDIFICI 4.3 GLI EDIFICI RURALI MESSI IN “RETE" 4.4 PROGETTO DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DI UN EDIFICIO RURALE..., PROGETTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE PROGETTO TECNOLOGICO CONCLUSIONI FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | EZIO ARLATI, LAURA ACCOTTO, Le Volte Leccesi Tra Tradizione e Innovazione, Congedo Editore, Galatina, 1998 BAGLIONI ADRIANA, GIOVANNA GUARNERIO, La ristrutturazione edilizia, Hoepli, Milano, 1982 GENUARIO BELMONTE (a cura di), Salento : Natura & Paesaggi, Edizioni Grifo, Lecce, 2009 CRISTINA BENEDETTI, VINCENZO BACIGALUPI, Materiali & Progetto, Edizioni Kappa, Roma, 2005 CRISTINA BIANCHETTI, Abitare la Città Contemporanea, Skira, Milano, 2003 ANDREA BOERI, Criteri di progettazione ambientale, Editoriale Delfino, Milano, 2007 DINO BORRI, FRANCO SELICATO (a cura di), Masserie sulla formazione del paesaggio in età moderna : masserie di Puglia, Schena Editore, Fasano, 1990 ANTONELLA CALDERAZZI, L’Architettura Rurale In Puglia: Le Masserie, Schena Editore, Fasano, 1997 VINCENZO CAZZATO (a cura di), Paesaggi e sistemi di ville nel Salento, Congedo Editore, Galatina, 2006 GIORGIO VITO COLAIANNI, Le Volte Leccesi, Dedalo Libri, Bari, 1967 GIORDANO CONTI, La pratica dell’architettura. 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