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Produzione di nanovettori per la somministrazione di antibiotici per via inalatoria = Production of nanocarriers for the inhaled administration of antibiotics

Giulia Le Donne

Produzione di nanovettori per la somministrazione di antibiotici per via inalatoria = Production of nanocarriers for the inhaled administration of antibiotics.

Rel. Roberto Pisano, Francesca Bosco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili, 2025

Abstract:

La resistenza agli antibiotici rappresenta una delle principali emergenze sanitarie globali, che compromette i trattamenti antimicrobici, rendendo le infezioni più difficili da trattare a causa della diffusione di batteri resistenti, causata dall’abuso di antibiotici in campo medico e agricolo. Per affrontare tale problematica è necessario lo sviluppo di nuove strategie per il rilascio e la somministrazione degli antibiotici, al fine di migliorarne la stabilità e l’efficacia. Tra le soluzioni emergenti la somministrazione per via inalatoria rappresenta un approccio promettente, poiché consente di ottenere elevate concentrazioni del farmaco direttamente nel sito di infezione, riducendo la necessità di dosaggi elevati e limitando gli effetti collaterali sistemici. Questo metodo è particolarmente indicato per il trattamento delle infezioni polmonari, dove la distribuzione locale del farmaco può migliorare l’efficacia terapeutica e ridurre il rischio di tossicità sistemica. Questa tesi esplora l’utilizzo di vescicole batteriche extracellulari (EVs) derivate da Staphylococcus epidermidis come mezzo di veicolazione e il loro uso per il rilascio di rifampicina, un antibiotico della classe delle rifamicine utilizzato per il trattamento delle infezioni respiratorie. L’attività sperimentale ha previsto la crescita del batterio S. epidermidis nel terreno di coltura TSB (Tryptic Soy Broth), con conseguente isolamento e caratterizzazione delle EVs mediante processi di microfiltrazione e ultrafiltrazione. In seguito è stata valutata l’interazione tra il sistema biologico in esame e la rifampicina mediante la prova MIC (Minimum Inhibitory Concentration), che consente di valutare la minima concentrazione necessaria ad inibire la crescita del batterio. Tale prova è stata effettuata in solido e successivamente in liquido, utilizzando per l’immissione della rifampicina una soluzione contenente una minima percentuale del solvente DMSO (Dimetilsolfossido). I risultati ottenuti hanno permesso la valutazione dell’effetto dell’antibiotico sul sistema biologico analizzato. Questo studio contribuisce allo sviluppo di nuove strategie per il rilascio degli antibiotici con possibili implicazioni nel trattamento delle infezioni resistenti. Studi futuri saranno necessari per valutare più approfonditamente il potenziale delle EVs nel migliorare la stabilità e il rilascio degli antibiotici, analizzandone l’efficacia in vivo e il profilo di sicurezza per una possibile applicazione clinica, con l’obiettivo di sviluppare sistemi innovativi per la somministrazione di farmaci antimicrobici.

Relatori: Roberto Pisano, Francesca Bosco
Anno accademico: 2024/25
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 68
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-22 - INGEGNERIA CHIMICA
Aziende collaboratrici: Politecnico di Torino
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/34708
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