
Giuseppina Monteleone
LA GESTIONE DELLE TERRE EROCCE DA SCAVO IN CANTIERI DI GRANDI DIMENSIONI = MANAGEMENT OF LAND EXCAVATIONS ON LARGE-SCALE SITES.
Rel. Daniele Martinelli, Rossana Bellopede. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2025
Abstract: |
La gestione delle Terre e Rocce da Scavo (TRS) rappresenta un aspetto ambientale significativo delle grandi opere infrastrutturali, non solo in termini di impatto ambientale, ma anche per le implicazioni normative ed economiche che essa comporta. Da edilizia stradale e ferroviaria alla costruzione di gallerie, porti e aeroporti, lo spostamento di migliaia di metri cubi di materiale scavato necessita di una pianificazione dettagliata a lungo termine. Di conseguenza, le attività di scavo, sia di tipo civile che minerario, rivestono un ruolo essenziale nello sviluppo economico e infrastrutturale della società moderna. Entrambe le tipologie producono materiali che devono essere gestiti in modo adeguato e sostenibile. In Italia, dal punto di vista normativo, la gestione delle TRS è regolamentata dal DPR 120/2017 che definisce i criteri per il riutilizzo dei materiali come sottoprodotti, nel rispetto dei requisiti definiti dallo stesso Decreto, ai sensi dell'articolo 184-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. Oltre a minimizzare gli impatti ambientali connessi alla realizzazione delle opere, come ad esempio la riduzione della prevenzione dei rifiuti, una corretta gestione delle TRS offre l’opportunità di recuperare porzioni di territorio, ad esempio mediante il loro riutilizzo nell’ambito di interventi di riqualifica di siti di cava dismessi. In Italia, secondo il Report Cave 2021 di Legambiente, sono presenti 14.141 cave dismesse o abbandonate e solo per una piccola parte è previsto il recupero ambientale. Lo stato di abbandono di un ex sito produttivo potrebbe trasformarsi in una sorgente di inquinamento dal momento in cui viene utilizzata come discarica abusiva. In tale contesto risulta di fondamentale importanza il recupero ambientale in quanto favorisce il ripristino di aree degradate che acquistano una nuova destinazione d’uso, valorizzando il territorio a beneficio della collettività e dell’ambiente. L’impiego delle TRS riduce il conferimento oneroso in discarica e il consumo di materie prime, dando spazio al riutilizzo di materiale nell’ottica dell’economia circolare. Il presente lavoro di tesi è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Consorzio COCIV, Contraente Generale per la progettazione e realizzazione della linea ferroviaria del Terzo Valico dei Giovi. L’Opera prevede lo scavo di circa 90 km di tunnel con la conseguente produzione di un volume elevato di materiale da scavo, pari a circa 15 milioni di metri cubi, che viene totalmente riutilizzato all’interno dell’opera, ad esempio per la realizzazione di sottofondi e rilevati, o per la riqualifica di siti di cava dismessi presenti sul territorio interessato dall’intervento o dei siti di cava di prestito utilizzati per l’estrazione degli inerti impiegati negli stessi lavori. La gestione delle TRS adottata dal Consorzio COCIV dimostra come sia possibile realizzare con successo opere infrastrutturali di grandi dimensioni, riducendo il consumo di nuove risorse, minimizzando la produzione dei rifiuti e favorendo un modello economico basato sull’economia circolare ed un equilibrio tra sviluppo e tutela del territorio. |
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Relatori: | Daniele Martinelli, Rossana Bellopede |
Anno accademico: | 2024/25 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 108 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO |
Aziende collaboratrici: | CONSORZIO COCIV |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/34607 |
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