Ripensare gli spazi per la didattica. Spazi flessibili per una didattica in continua evoluzione. = Rethinking the teaching spaces. Flexible spaces for evolving learning.

L’evolversi delle modalità di fare didattica ha portato alla luce problematiche relative agli spazi per l’apprendimento, i quali non sono più adeguati a soddisfarne le esigenze. La progettazione di spazi diversi da quelli che siamo abituati a vedere, è un’opportunità per dare una nuova identità ai luoghi della didattica, basandosi su principi più attuali come dinamicità, flessibilità e interdisciplinarità. L’ambiente scola-stico, nel corso del tempo, ha mantenuto più o meno sempre la stessa matrice archi-tettonica piuttosto rigida, ma ad oggi ci troviamo a dover superare questa rigidità per andare in contro alle esigenze di un nuovo modo di fare e vivere l’istruzione. La dimensione scolastica non deve offrire più soltanto un servizio di apprendimento, bensì integrare anche altre componenti come socialità, collaborazione, cultura, benessere, le quali sono diventate principi fondamentali nei luoghi di condivisione ai giorni nostri. L’obiettivo della tesi è quello di riflettere e proporre possibili soluzioni per far fronte a questo cambiamento e adattarsi così al nuovo modo di intendere l’ambiente didattico, attraverso l’individuazione di soluzioni progettuali applicabili al contesto universitario. Nel primo capitolo verrà analizzata l’evoluzione storica delle università fino all’Ottocento, periodo in cui vennero costruiti i primi palazzi universitari. In particolar modo, si indagherà sulla nascita delle prime università e su come l’assetto si sia modi-ficato nel tempo. Successivamente, nel secondo capitolo, si analizzerà il modello universitario attuale. Con un piccolo excursus sul periodo dal secondo dopoguerra ad oggi, verranno analizzati gli aspetti didattici e gestionali attraverso le tappe normative fondamentali che li hanno definiti nel corso del tempo; verrà, inoltre, illustrata una modalità di valutazione della didattica riconosciuta a livello mondiale. Nel terzo capitolo verranno indagati gli aspetti architettonici degli edifici universitari; per una nuova progettazione di questi luoghi, sarà necessario individuare gli strumenti attualmente disponibili in materia di rinnovamento dello spazio didattico. Sarà per noi importante indagare sull’esistenza di linee guida, pensieri critici, iniziative, a livello legislativo e no, già sviluppati per avere un riferimento da cui partire. Il quarto capitolo sarà una raccolta di esempi di buone pratiche già attuati nel mondo, la cui analisi ci consentirà di individuare modelli di riferimento da cui prendere spunto per sviluppare delle soluzioni progettuali applicabili in contesti in cui oggi questo cambiamento non è ancora stato messo in atto.Nel capitolo successivo verranno sviluppate le linee guida per la progettazione dei nuovi spazi dell’università, verrà definita la metodologia utilizzata attraverso la quale si giungerà alla definizione dei requisiti spaziali cui lo spazio deve rispondere per il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza. Il sesto capitolo, invece, contiene una serie di schede progettuali utili ad identificare alcune delle possibili soluzioni per rispondere ai requisiti, illustrati nel capitolo prece-dente, necessari da soddisfare per il progetto dei nuovi spazi. Nello specifico questo studio verrà approfondito per tre unità spaziali: aula, laboratorio e spazio distributivo. Nel settimo capitolo le possibili soluzioni progettuali, individuate precedentemente nelle schede, saranno applicate al caso studio del Politecnico di Torino – sede Lingotto, in particolare in una porzione di spazio del piano secondo dell'edificio