“Writing Chinatown”. Pratiche di coesistenza e riscritture progettuali ad Usera, Madrid. = "Writing Chinatown". Practices of Coexistence and Design Reinterpretations in Usera, Madrid.

La tesi propone una riflessione critica ed un’esplorazione progettuale del concetto di Chinatown, attraverso indagini ed ipotesi operative che rendano esplicite ed esplorino le possibilità di coesistenza tra i diversi gruppi sociali che oggi popolano il quartiere di Usera a Madrid. Partendo dall'analisi delle pratiche dell'abitare, degli usi dello spazio, delle interazioni, dei conflitti e delle distanze sociali presenti all'interno della Chinatown, si esplora come queste dinamiche si intreccino in contesti urbani complessi. Il quartiere di Usera, a Madrid, è stato scelto come caso studio emblematico per analizzare tali fenomeni. Il quartiere, infatti, è stato individuato dalla Municipalità come luogo di un’invenzione “dall’alto” di una Chinatown madrileña a partire da una significativa presenza della comunità cinese che, tuttavia, è parte di una realtà multiculturale e interetnica più complessa, caratterizzata dalla coesistenza di culture e gruppi sociali diversi, ognuno con le proprie peculiarità e dinamiche. L'obiettivo della tesi è quello di sviluppare un progetto urbanistico che promuova la coesistenza tra questi gruppi attraverso la configurazione di spazi capaci di valorizzare le pratiche sociali e culturali di ciascuna comunità. La ricerca si articola in tre parti principali. La prima parte esplora il significato contemporaneo di Chinatown, intesa come uno spazio fluido e dinamico dove le culture si incontrano, dialogano e si influenzano reciprocamente. Superando la visione tradizionale di Chinatown come enclave etnica isolata, si adotta il concetto di "opacità" di Édouard Glissant. Questa analisi si avvale di due chiavi interpretative dello spazio urbano: la “città nella città”, basata sugli studi di Rem Koolhaas e Oswald Mathias Ungers, e la “città e la città”, ispirata al romanzo omonimo di China Miéville. Concetti centrali sono le “zone di contatto” di Mary Louise Pratt e la “membrana” di Richard Sennett. La seconda parte si concentra sul quartiere di Usera, analizzando il dibattito attuale intorno al controverso progetto “Madrid Chinatown” e al suo impatto sul territorio. La terza parte presenta una proposta progettuale che mira a favorire la coesistenza tra le diverse comunità residenti. Il progetto si propone di creare condizioni spaziali che integrino introversione ed estroversione, utilizzando il concetto di “stanza” come strumento chiave per interpretare e ripensare le dinamiche socio-spaziali. Questa tesi vuole offrire un contributo concreto alla progettazione urbanista, attraverso sperimentazioni di modelli spaziali di coesistenza che riflettano la complessità culturale e sociale di molti contesti urbani contemporanei.