Giuseppe Giccone
Studi territoriali dei villaggi ionici messinesi : dai traumi degli eventi calamitosi alla riscoperta del patrimonio urbanistico architettonico.
Rel. Carla Bartolozzi, Angioletta Voghera. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2013
Questa è la versione più aggiornata di questo documento.
Abstract: |
A distanza di quattro anni dall'evento alluvionale che si è abbattuto nel territorio immediatamente a sud della città di Messina, il presente studio ci vuole portare nuovamente in quei luoghi che la notte del 1 Ottobre del 2009 sono stati segnati in maniera indelebile da lutti, disperazione e distruzione. L'eccezionalità di uno strano evento meteorologico ha dato vita, in sole sei ore, ad un meccanismo naturale che di vitale purtroppo non aveva nulla. L'acqua che è vita quella volta l'ha tolta, l'acqua che è incolore quella sera si è vestita di grigio, l'acqua che è inodore in quelle ore ha puzzato di morte. Fiumi di fango hanno riempito ogni spazio di alcuni villaggi messinesi sparsi tra la costa e le colline, quelle colline che hanno deciso di scendere a valle, di andare a trovare gli abitanti di quegli antichi borghi, di entrare senza permesso nelle loro case, frutto di stratificazioni architettoniche e ricolme di storia. All'indomani dell'alluvione gran parte di quei villaggi per motivi di incolumità sono stati sgomberati, gli abitanti hanno lasciato le loro dimore, serbando nel loro intimo la speranza di poter tornare con sicurezza in quegli ambienti, in quelle vie, in quelle piazze che li avevano fino a quel momento cullati e ospitati. Così la storia secolare degli stessi casali, senza gli uomini, si è fermata. Oggi, nel 2013 gran parte degli abitanti sono tornati alle loro abitazioni, alcune delle quali sono state messe in sicurezza, così come le colline sovrastanti, altre sono state abbattute o delocalizzate, usando termini ricorrenti nelle legende delle Zonizzazioni: i nuovi strumenti urbanistici acquisiti dalla Regione Siciliana e dalla Protezione Civile all'indomani dell'alluvione. Così, eseguiti e o appaltati i lavori di contenimento del rischio idro- geomorfologico, i paesi possono tornare a ripopolarsi, possono tornare a vivere e la storia, la loro storia può finalmente ripartire. Ma all'avvento di questa ri-partenza è bene fermarsi a riflettere, tornare indietro, riguardare e indagare il ricchissimo e sfaccettato passato di questo territorio, dove sia la natura che l'uomo sono protagonisti. Come due bravi attori sul palcoscenico uno fa la spalla all'altro, a volte purtroppo emerge la natura con i diversi eventi calamitosi, pensiamo oltre all'alluvione al terribile sisma del 1908 il quale, ha mietuto vittime e danni anche nella nostra area d'indagine. Altre volte emerge l'uomo, il quale insedia e antropizza la natura costruendo i propri villaggi in prossimità dei torrenti, prendendo dai greti il materiale lapideo per costruire e dando, grazie a questi materiali, forma a edifici che, nonostante le stratificazioni storiche, esistono tutt'ora perpetuando la loro bellezza. Questa non è la storia remota di un tempo passato; i villaggi "alluvionati" collezionano ancora tantissimi fabbricati storici, sia civili che religiosi, purtroppo spesso malamente tutelati e poco valorizzati. E' da essi che bisogna ripartire, è in essi che gli abitanti possono riconoscere il loro passato, riacquisire la loro identità. Questo studio indaga con la lente d'ingrandimento il ricchissimo patrimonio urbanistico-architettonico di tutti i centri insediativi colpiti dal nubifragio, tutti accumunati quindi dalla fragilità del territorio. Le ricognizioni storiche e artistiche di questi centri vantano una tradizione illustre, e non si sono articolate soltanto a partire dal Novecento con gli appunti di Mazziotta, per fare qualche esempio, o i testi bibliografici di Salvatore Vernaci (per i centri del comune di Itala) e Franco Chillemi ( per i centri del comune di Messina). Prima di loro ci sono stati tantissimi personaggi che dal XVI al XIX secolo si sono interessati ai nostri villaggi per rappresentarli cartograficamente, magari per motivi militari. Cartografie a volte non tanto conosciute, spesso corredate di appunti divisi fra gli Archivi di Stato di città lontane e disparate come Palermo, Messina e Torino. Pensiamo ad esempio all'Opera di Camillo Camilliani, ricca raccolta cartografica e documentaria cinquecentesca conservata alla Biblioteca Nazionale di Torino, che ci offre una splendida e inedita veduta di Scaletta o alle ricognizioni e inediti appunti settecenteschi del Cavaliere Castelfiore, conservati all'Archivio di Stato del capoluogo piemontese. Quest'ultimo nella sua Descrizione dei Litorali documenta in maniera analitica lo stato dei luoghi al 1714, offrendoci un inatteso squarcio della vita e della realtà urbana-architettonica e militare degli insediamenti analizzati. Accanto a questi scritti e rappresentazioni storiche sono stati analizzati le cartografie e gli strumenti urbanistici e di difesa del territorio contemporanei, partendo dalle cartografie dell'I.G.M:, i P.R.G. dei singoli comuni, e le carte tematiche del Piano Paesistico Territoriale Regionale della Sicilia, spesso, soprattutto quest'ultime incomplete e carenti. Sulla traccia di questi documenti lo studio territoriale prende le mosse per un'indagine settoriale e analitica allo scopo di verificare, analizzare aggiornare ( si è cercato di elaborare la mosaicatura dei PRG di Itala, Scaletta Zanclea e una parte del I quartiere del Comune di Messina recepire nel medesimo elaborato le "aree rosse" dalle Zonizzazioni) e integrare (soprattutto le carte del Piano paesistico) le risultanze cartografiche, archivistiche e bibliografiche. Tuttavia oltre alle diverse integrazioni e analisi critiche effettuate sono stati messi in risalto, grazie ad una complessa mappatura topografica e rilievo fotografico, le emergenze architettoniche che caratterizzano i nostri borghi calamitati, spesso non tutelati né dagli strumenti urbanistici comunali né da istanze di vincolo della Soprintendenza, quindi a rischio di irreparabile compromissione e o abbattimento. Infine viene presentato un ricco studio delle parrocchiali e delle torri campanarie di alcuni villaggi, frutto della tradizione devozionale e veri e propri simboli naturali soprattutto nei momenti di più angoscioso sconforto. Solo con questo punto di vista l'alluvione può essere considerata non come una rottura alla continuità storica-artistica e civile delle comunità ma come incipit di riscoperta del ricco patrimonio urbanistico e architettonico di cui questo territorio dispone.
|
---|---|
Relatori: | Carla Bartolozzi, Angioletta Voghera |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AS Storia dell'Architettura R Restauro > RB Restauro Artistico R Restauro > RC Restauro urbano ST Storia > STG Periodo antico U Urbanistica > UA Analisi dei rischi |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3363 |
Capitoli: | Introduzione 1 Sistema territorio Topografia dell'area di studio Orografia e Idrografia Litologia e Geologia L'ambiente naturale 2 Sistemi insediativi Lo spazio da insediare e le tipologie di insediamento Gli insediamenti nel tempo: la crescita urbana Flussi urbani Flussi demografici 3 La Rappresentazione storica del territorio La difesa costiera nel 1500 L'opera cartografica di Tiburzio Spannocchi L'opera cartografica e documentaria di Camillo Camilliani I manoscritti cartografici del XVII secolo I manoscritti cartografici e documentari del XVIII secolo II disegno della Sicilia di S. V. Schmettau, 1720-21 45 La cartografia estera del XIX secolo La cartografia borbonica del XIX secolo 4 La viabilità e la sua evoluzione storica La viabilità al tempo dei romani La viabilità dal periodo arabo-normanno XII sec al XVII sec La viabilità tra il XVIII e il XIX secolo : le riforme Borboniche Caratteristiche tecniche della rete stradale principale borbonica Le trazzere e i percorsi secondari Nuove viabilità nel XIX secolo: le linee ferrate La viabilità nel XX secolo 5 I traumi degli eventi calamitosi I terremoti dal XVIII [1783] al XX secolo [1905] II sisma del 1908: il terremoto e il maremoto Le alluvioni tra il XVI [1597] e il XX I secolo [2007] L'alluvione del 1 ottobre 2009 Il post alluvione Il nostro contributo cartografico all'analisi del rischio 6 Emergenza Patrimonio Aree di interesse archeologico I Beni architettonici "isolati" I beni vincolati e le emergenze architettoniche 7 Gli edifici della fede lungo i torrenti La valle del torrente Itala La valle del torrente Racinazzi La valle del torrente Giampilieri La valle del torrente Briga Bibliografia Allegati grafici |
Bibliografia: | Gemellaro Carlo, Descrizione Geognostica della costa meridionale del valle di Messina, Catania, s.n., 1834 Amico Vito Maria, Dizionario topografico della Sicilia di Vito Amico, tradotto dal latino e continuato sino ai nostri giorni da Gioacchino Di Marzo, Palermo, Salvatore di Marzo Editore, 1858 Foti Gaetano, Petizione della ferrovia di Messina, Messina, s. n., Messina e Dintorni. Guida a cura del Municipio, Messina, prem. Stab Giuseppe Crupi, 1902 Baratta Mario, La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908) : relazione alla Società geografica italiana, Roma, La Società Geografica Italiana,1910 Mazziotta Francesco, Notizie storiche dei villaggi di Messina dalla loro origine fino all'anno 1916, Villaggio Artalia, Messina, Tipografia ditta D'Amico, 1918 Mazziotta Francesco, 148 villaggi di Messina, notizie storiche dalla loro origine fino all'anno 1920, in Archivio storico Messinese, XXII-XXIII, (1921- 1922), 1923 Censimento 1936 I.G. di Statistica del Regno d'Italia, Fascicolo 87 Provincia di Messina in Volume II, Vili Censimento generale della Popolazione, 1936 I.G. di Statistica, Fascicolo 83 Provincia di Messina in Volume III Dati sommari per comune, X Censimento generale della Popolazione, 1961 Bottari Salvatore, Riveli di anime dei Casali di Giampilieri, Molino, Altolia, Pezzolo e Briga (1683), Messina, s. n., 1976 Aricò Nicola, Principe Mario, Il progetto del disegno : citta e territori italiani nell'Archivo General di Simancas, Reggio Calabria, Roma : Casa del libro, 1989 Bottari Salvatore, Il casale Mallimachi (sec. 14.-15.), Messina, Industria poligrafica dello Stato, [1982?] Mazzarella Salvatore, Zanca Renato, Il libro delle torri : le torri costiere di Sicilia nei sec. 16.-20., Palermo , Sellerio, 1985 Riccobomo Franz, Vernaci Salvatore, Scaletta Zanclea, Scaletta Zanclea Comune, 1986 Aricò Nicola, Cartografia di un terremoto: Messina 1783, Venezia, Electa stampa,1988 Ioli Gigante Amelia, Le città nella storia d'Italia: Messina, Bari, Laterza, 1989 Mazzarella Salvatore, La Sicilia e le sue isole : risorse, abitanti e idrografia con cenni di archeologia ed altri appunti / William Henry Smyth ; traduzione di Giovanna Dara Catinella, Palermo,Edizioni Giada, stampa 1989 Consolo Vincenzo, De Seta Cesare, Sicilia teatro del mondo, Roma, Nuova ERI, 1990 Formenti Giuseppe, Descrizione dell'isola di Sicilia e delle sue coste, Siracusa, Ediprint, 1991 Aricò Nicola, Atlante di città e fortezze del Regno di Sicilia, 1640 / Francesco Negro, Carlo Maria Ventimiglia, Messina, Sicania,1992 Dufour Liliane, Atlante storico della Sicilia: le città costiere nella cartografia manoscritta 1500-1823, Palermo [etc.] : A. Lombardi, 1992 Foti Giusepe, Storia, arte, tradizioni nelle chiese dei casali di Messina, S.I., s.n.,1992 [Messina, Grafo Editor] Scartata Marina, L ' opera di Camillo Camlliani, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato : Libreria dello Stato,1993 G. Tesoriere, Viabilità Antica in Sicilia . Dalla colonizzazione greca all'unificazione (1860), Palermo, Zedi Italia, 1993 Chillemi Franco, I casali di Messina : strutture urbane e patrimonio artistico, Messina, Edas, 1995 Dufour Liliane, La Sicilia disegnata : la carta di Samuel von Schmettau, 1720- 1721, Palermo : Società siciliana per la storia patria, 1995. Paolino Francesca, Architetture religiose a Messina e nel suo territorio fra Controriforma e tardorinascimento, Messina, Società messinese di storia patria, 1995 G. Tesoriere, Le strade e le ferrovie in Sicilia, le tappe del loro sviluppo dopo l'unificazione, Palermo, Zedi Italia, 1995 Città e territorio, Documenti dell'amministrazione comunale di Messina, n. 1/2 Gennaio/Aprile,Messina,1997. Dufour Liliane, La Gummia Antonio, Imago Siciliae : cartografia storica della Sicilia 1420-1860, Catania, D. Sanfilippo, 1998 Caruso Enrico, Nobili Alessandra, Le mappe del Catasto borbonico di Sicilia : territori comunali e centri urbani nell'archivio cartografico Mortillaro di Villarena, 1837-1853, Palermo, Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione,2001 Formigani Vittorio, Romano Giulio, 123 anni di tram a Messina, Cortona ,Calosci, 2001 Polito Corradina, La Sicilia di Tiburzio Spannocchi, cartografo militare del 16. Secolo, Messina, Digicart, stampa, 2001 G. Molonia, Nino Principato, Il quartiere "I Pilieri" di Messina. Storia-Arte- Tradizione, Messina, La Grafica Editoriale- Edizioni Di Nicolò, 2003 Vernaci Salvatore, Itala. Storia-Usi- Costumi, Messina, Armando Siciliano Editore, 2010 Navarra Marco, Report Settembre 2010, Lavori in Corso, Emergenza 1 ottobre 2009. Giampilieri-Scaletta-ltala, Caltagirone, Ufficio del Commissario Delegato, 2010 Giacobbe Luigi 2011,1 tesori di Giampilieri: la Chiesa Madre di San Nicola e il patrimonio figurativo del territorio, Messina, Di Nicolò, 2011 |
Modifica (riservato agli operatori) |