Lorenzo Rattalino
Determinanti di fatica neuromuscolare negli estensori di ginocchio in resistance training tradizionale e autoregolato = Neuromuscular determinants of fatigue of knee extensors in traditional and autoregulated resistance training.
Rel. Taian Martins. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2024
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INTRODUZIONE: L’Autoregulation Rest Redistribution Training (ARRT) è un protocollo di resistance training a cluster-set in cui la struttura di allenamento si personalizza in base ad un obiettivo di autoregolazione individuale. Nello specifico il numero di cluster, ripetizioni per cluster e recupero tra cluster si modifica dinamicamente per ridurre la fatica all’interno della sessione ed evitare la riduzione delle performance. Nonostante sia stata riportata una performance superiore con il metodo ARRT rispetto a quelli tradizionali (TRA) i meccanismi di fatica neuromuscolare rimangono inesplorati. Di conseguenza, l’obiettivo di questo studio è comparare gli effetti degli approcci ARRT e TRA sull’output meccanico e sull’elettromiografia durante contrazioni isocinetiche. MATERIALI E METODI: Diciotto uomini (Età: 28±6 anni; massa corporea: 87.6±14.4 Kg; altezza: 180.9±6.9 cm) hanno partecipato a due sessioni sperimentali in ordine casuale. Entrambe le sessioni consistevano di 24 ripetizioni leg-extension monolaterale isocinetica, eseguite in modalità concentrica-concentrica alla velocità di 60 gradi ∙ s-1 e strutturate in due configurazioni: tradizionale (TRA) – 3 serie da 8 ripetizioni con 120s di recupero tra le serie; ARRT – una combinazione personalizzata di cluster, ripetizioni per cluster e recupero tra cluster regolati in base ad una perdita di picco di momento superiore al 20% della prima ripetizione. Gli output di lavoro sono stati misurati ripetizione per ripetizione. Segnali di elettromiografia di superficie (EMG) sono stati prelevati dal vasto mediale (VM), retto femorale (RF) e vasto laterale (VL), sia in posizione distale che prossimale. Per ogni ciclo di movimento la frequenza media dello spettro EMG (MNF) è stata calcolata a partire dalla trasformata di Choi-Williams. La variazione della MNF nelle ripetizioni è stata utilizzata per valutare la fatica muscolare: una manifestazione mioelettrica di fatica (MMF). Gli effetti dei metodi TRA e ARRT sull’output di lavoro e sull’EMG sono stati osservati tramite modelli lineari a effetti misti. RISULTATI: Nel caso della perdita di lavoro è stata osservata un’interazione significativa (0.41 % ∙ ripetizione-1, p<0.001) indicando che il metodo TRA porta ad una maggiore perdita di lavoro per ripetizione rispetto all’ARRT. Dai modelli applicati alla MNF si sono osservati risultati diversi in base al muscolo e alla porzione considerata. CONCLUSIONI: Il metodo ARRT ha mostrato una minore perdita di lavoro, può, quindi, essere preferito per ottenere una migliore performance in allenamento. Ciò potrebbe originare da fattori motivazionali. Il protocollo ARRT ha mostrato superiori o inferiori MMF in base al muscolo e alla porzione osservata. È possibile che la maggiore motivazione porti ad una maggiore attivazione muscolare con conseguente maggiore MMF. Potrebbe, quindi, esistere un rapporto stress-beneficio nell’utilizzo del protocollo ARRT. Il diverso comportamento dei tre capi muscolari potrebbe derivare dal fatto che questi vengono reclutati differentemente in base alle caratteristiche della contrazione. Per comprendere al meglio gli effetti del protocollo ARRT sulla perdita di lavoro, sulle MMF e sulle diverse attivazioni muscolari sono necessari ulteriori studi. Questi dovrebbero concentrarsi sullo studiare diversi tipi di contrazione, o esercizi, e l’utilizzo dell’elettromiografia ad alta densità potrebbe permettere una migliore comprensione delle attivazioni muscolari. |
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Relatori: | Taian Martins |
Anno accademico: | 2023/24 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 47 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA |
Ente in cotutela: | University of the West of Scotland (REGNO UNITO) |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/32113 |
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