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"A Pregai, a Crexia. A Pregai, a Mari". Sulla presenza militare in Sardegna ed il rapporto tra ecosistema e sperimentazione bellica. = "A Pregai, a Crexia. A Pregai, a Mari". On the subject of military presence in Sardinia and the relationship between the ecosystem and military experimentation.

Simone Cherchi

"A Pregai, a Crexia. A Pregai, a Mari". Sulla presenza militare in Sardegna ed il rapporto tra ecosistema e sperimentazione bellica. = "A Pregai, a Crexia. A Pregai, a Mari". On the subject of military presence in Sardinia and the relationship between the ecosystem and military experimentation.

Rel. Denise Aimar, Gabriele Fumero. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione, 2024

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Abstract:

Durante la Seconda Guerra Mondiale, in Sardegna, per via della sua posizione strategica, venivano dislocati massicci stanziamenti di forze militari. Nelle strategie dell'Asse, l'isola ricopriva il ruolo di "portaerei del Mediterraneo". Ciò portò, nel 1943, a vederla bersaglio di pesanti attacchi strategici da parte degli Alleati. Cagliari fu la seconda città italiana più colpita durante il conflitto—quasi l’80% venne danneggiato, spesso in maniera profonda, se non completamente distrutto, dai bombardamenti. Alla fine della Guerra, con la sottoscrizione del piano Marshall, l'Italia, in quanto paese sconfitto e considerato "fronte" in virtù del confine con la Jugoslavia, si impegnò a dare agli americani e alla NATO una sede di addestramento e basi. Contestualmente nel 1956 nascono in Sardegna le tre grandi basi addestrative e sperimentali di Teulada, Salto di Quirra (PISQ - Poligono Interforze del Salto di Quirra, il poligono sperimentale più grande in Europa) e Capo Frasca, questo alle dipendenze del già presente aeroporto militare di Decimomannu. Ad oggi, la Sardegna è la regione più militarizzata in Italia. In totale sono oltre 35.000 gli ettari di territorio sardo sotto vincolo di demanio o servitù, il 60% di tutte quelle presenti in Italia. Luoghi sfruttati indiscriminatamente, che negli oltre 60 anni di attività, da tempo al centro di controversie, hanno prodotto conseguenze ambientali e sociali difficilmente quantificabili e sanabili. Il progetto di tesi si propone di indagare e raccontare—attraverso la ricerca e lo sviluppo di un linguaggio narrativo visivo e fotografico, per arrivare poi alla produzione di un elaborato editoriale—la questione storica della presenza militare sull'isola. In un panorama geopolitico attuale in cui queste basi non portano più la valenza di un tempo, il progetto evidenzia il rapporto tra sperimentazione bellica e l'ecosistema in cui si colloca e su cui ne ricadono gli effetti. Un paradiso in terra, luoghi sacri con una memoria nobile, che si ritrovano a dover convivere con una presenza costante e assillante, e che continuano a portare i segni e le tracce di un passato problematico. Un dialogo tra antitesi in equilibrio precario.

Relatori: Denise Aimar, Gabriele Fumero
Anno accademico: 2023/24
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 75
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea in Design E Comunicazione
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE
Aziende collaboratrici: SOPRINTENDENZA AI BENI ARCHITETTONICI E
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/30122
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