Analisi delle prestazioni muscolari negli scalatori: resistenza e fatica mioelettrica valutate tramite HD-sEMG in atleti di livello intermedio e avanzato. = Analysis of muscular performance in climbers: endurance and myoelectric fatigue assessed with HD-sEMG in intermediate and advanced athletes.

L’arrampicata è una disciplina che richiede una notevole forza nei muscoli flessori delle dita, poiché devono supportare carichi significativi in proporzione alle loro dimensioni. La letteratura scientifica ha rivelato una differenza significativa nella forza massima volontaria delle dita tra scalatori d’élite e non scalatori. Il presente studio si pone come obiettivo quello di testare l'ipotesi che l'adattamento neuromuscolare dovuto alla pratica dell'arrampicata possa indurre una manifestazione mioelettrica di fatica localizzata nei muscoli flessori delle dita. Il focus principale è quello di discernere le differenze tra scalatori avanzati e intermedi e le profondità di presa. Sono stati testati 43 scalatori che hanno partecipato allo studio, svolgendo esercizi di sospensione sul pan güllich con presa in half-crimp, su diverse profondità di tacca (15 mm, 20mm, 30mm). Sono stati registrati i segnali elettromiografici superficiali monopolari (sEMG) mediante una griglia a 64 elettrodi, che copre la regione dell’avambraccio in cui risiedono i muscoli dei flessori delle dita. Per valutare l’attività muscolare in un contesto spaziale, sono state generate mappe 2D basate sui valori di pendenza degli indicatori di ampiezza e spettrali di EMG. Per tenere conto delle differenze anatomiche interindividuali, è stato eseguito un confronto intergruppo dopo aver normalizzato i dati in base alle dimensioni dell’avambraccio di ciascun partecipante. I descrittori della fatica mioelettrica, come la pendenza media, il numero di canali, le coordinate del baricentro e la distanza tra il baricentro dei descrittori di ampiezza e spettrale, sono stati analizzati attraverso una analisi di varianza a due vie (ANOVA) a misure ripetute, utilizzando il livello di competenza e la profondità di presa come indicatori per il test. Successivamente, è stata valuta la correlazione tra i descrittori di ampiezza e spettrale con il tempo di sospensione, mediante una analisi di correlazione bivariata. Questo studio chiarisce l'interazione tra le profondità di presa, adattamenti neuromuscolari e prestazioni di arrampicata, rivelando una resistenza superiore e un maggiore controllo neuromuscolare tra gli scalatori di livello avanzato, sottolineando il ruolo fondamentale della profondità di presa nelle prestazioni dell’arrampicata. Gli scalatori avanzati dimostrano una maggiore resistenza alla fatica, evidenziata da una minore pendenza in modulo per entrambi i descrittori di EMG (RMS e MDF slope mean), influente solo per il descrittore spettrale. Inoltre, si osserva una tendenza ad aumentare (diminuire) del modulo della pendenza di RMS (MDF) al diminuire dello spessore della tacca. Gli scalatori avanzati mostrano una migliore capacità di mantenere la sospensione per un tempo significativamente più lungo, quasi doppio rispetto agli atleti intermedi. Infine, è emersa una significativa differenza tra i baricentri dei descrittori studiati, che suggerisce una notevole divergenza nelle caratteristiche di ampiezza e spettrali dei segnali sEMG.