Monica Silvello
L’impresa decorativa dei Musso Clemente. Cantieri di edilizia pubblica a Torino (1888-1911).
Rel. Costanza Roggero, Elena Gianasso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2013
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Abstract: |
Nel 1989 Maria Grazia Clemente Chicco donò al Politecnico di Torino una grande quantità di materiale, comprendente disegni architettonici, progetti di decorazione, fotografie, documenti di cantiere e corrispondenza, appartenuto alle famiglie Musso e Clemente che nella Torino eclettica, periodo compreso tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, furono titolari di un’impresa artistica di notevole importanza. Le carte costituiscono oggi un fondo documentario, relativo a un arco temporale esteso dagli ultimi anni del 1880 alla metà del 1970, che è conservato presso il Laboratorio di Storia e Beni Culturali sito al Castello del Valentino di Torino. La tesi, con un percorso di ricerca in larga parte inedito, ha approfondito lo studio dell’attività professionale dei Musso e Clemente, per la quale Carlo Bartolomeo Musso, il figlio Paolo Musso e il genero Giovanni Clemente, padre della donatrice, furono i personaggi chiave per la realizzazione degli apparati decorativi di prestigiose architetture pubbliche e private. Carlo Bartolomeo Musso, scultore diplomato presso la Regia Accademia Albertina, fondò con il fratello Secondo e con il decoratore e stuccatore Francesco Papotti l’impresa decorativa "Fratelli Musso e Papotti Francesco" attiva tra il 1886 e il 1908 che si trasformò, poi, in ditta "Carlo Musso", dal 1909 e fino al 1936, quando Carlo ne divenne il titolare unico a seguito della morte del fratello. L’impresa conosciuta per le sue qualità nell’ambito della decorazione di interni ed esterni, eseguiva i lavori commissionatigli facendo uso di scagliola, stucco lucido ad imitazione del marmo, cemento comune e pietra artificiale. Attraverso l’analisi della Galleria Umberto I, della Mole Antonelliana, simbolo della Torino ottocentesca, del Palazzo delle Poste e Telegrafi di via Vittorio Alfieri e della stazione di Porta Nuova, emblema del progresso nella cultura dell’Eclettismo, edifici di committenza pubblica che restituiscono un quadro dettagliato dell’organizzazione del lavoro e delle scelte nella pratica del cantiere, sono stati studiati gli apparati decorativi interni ed esterni, realizzati in gran parte dalla ditta “Fratelli Musso e Papotti Francesco”, poi “Carlo Musso”. Sono stati confrontati i dati presenti nel fondo Musso Clemente con quelli di vari archivi tra cui l’Archivio Storico della Città di Torino, l’Archivio dell’Ordine Mauriziano e la Biblioteca Reale di Torino secondo una consolidata metodologia di ricerca storico architettonica che ha consentito di distinguere la presenza dell'impresa e di trovare informazioni circa l’organizzazione del lavoro e del cantiere evidenziando, in alcuni casi, anche il costo delle opere effettuate da essa stessa, dato non sempre facilmente individuabile. Artisti e artigiani di grande calibro, i Musso e Clemente collaborarono con i più importanti studi di architettura, siglando rapporti nati soprattutto negli ambiti delle Esposizioni, occasioni di promozione delle proprie capacità e professionalità. Accanto ai nomi di Carlo Ceppi, Giovanni Chevalley e Annibale Rigotti, con i quali venne instaurata una profonda cooperazione, si trovano, tra altri, quelli di Costanzo Antonelli, Adolfo Dalbesio, Ernesto Ghiotti, Costantino Gilodi, Lorenzo Rivetti e Giacomo Salvadori di Wiesenhoff, espressione e conferma dell’importanza assunta a Torino tra XIX e XX secolo da un’industria artistica finora poco studiata.
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Relatori: | Costanza Roggero, Elena Gianasso |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 334 |
Parole chiave: | Musso, Clemente, impresa decorativa, edilizia pubblica, Torino, Eclettismo, Galleria Umberto I, Mole Antonelliana, Palazzo Poste e Telegrafi, Porta Nuova |
Soggetti: | AR Arte > ARS Storia dell'arte A Architettura > AS Storia dell'Architettura D Disegno industriale e arti applicate > DF Decorazioni G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte P Personaggi > PA Architetti P Personaggi > PB Artisti ST Storia > STI Periodo contemporaneo (fino alla II Guerra Mondiale) |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2993 |
Capitoli: | 1. INTRODUZIONE–IL FONDO MUSSO CLEMENTE, p.1 1.1. Note per una storia del fondo Musso Clemente, p.1 1.2. L’organizzazione e la composizione del fondo, p.3 1.3. L’ordinamento attuale, p.6 2. L’ECLETTISMO A TORINO NEGLI ANNI DI ATTIVITA’ DEI MUSSO CLEMENTE (1861-1911), p.8 2.1. Città e architettura nel XIX secolo. Modelli d’oltralpe, p.8 2.2. Società e cultura a Torino: la diffusione dell’Eclettismo, p.20 2.3. Le Esposizioni torinesi tra Ottocento e Novecento, p.33 2.3.1. 1884. Esposizione Generale Italiana Agricola e Industriale, p.38 2.3.2. 1898. Esposizione Generale Italiana e dell’Arte Sacra, p.41 2.3.3. 1911. Esposizione Internazionale dell’Industria e del Lavoro, p.44 2.3.4. 1928. Esposizione Nazionale Italiana, p.47 2.4. Percorsi formativi per ingegneri, architetti e artisti, p.50 2.4.1. La Reale Accademia Albertina di Belle Arti a Torino, p.51 2.4.2. La Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino, p.55 3. ARCHITETTI E COMMITTENTI NEL FONDO MUSSO CLEMENTE, p.61 3.1. I Musso Clemente. La famiglia, p.61 3.1.1. Placido Mossello (1835-1894), p.62 3.1.2. Carlo Musso (1863-1935) e Francesco Papotti (1842-1914), p.64 3.1.3. Giovanni Clemente (1884-1973), p. 66 3.1.4. Paolo Musso (1887-1981), p.68 3.2. Figure di architetti nel fondo Musso Clemente, p.69 3.3. La committenza, p.74 4. ARCHITETTURE TORINESI NEL FONDO MUSSO CLEMENTE. L’EDILIZIA PUBBLICA (1888-1911), p.76 4.1. Il disegno urbano di Torino nell’Ottocento, p.76 4.1.1. Norme, tecniche e materiali per l’ornato della città, p.80 4.2. I cantieri dei Musso Clemente. Esempi di edilizia pubblica, p.84 4.2.1. La Galleria Umberto I (1888-1890), p.86 4.2.2. La Mole Antonelliana (1860-1908), p.92 4.2.3. Il Palazzo delle Poste e Telegrafi (1905-1911), p.100 4.2.4. La stazione di Porta Nuova (1860-1911), p.106 5. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA, p.113 6. REGESTO ICONOGRAFICO, p.126 7. REGESTO ARCHIVISTICO. LA SCHEDATURA DELLE FONTI DOCUMENTARIE, p.127
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