Marco Bellone
Dalla Frammentazione alla Standardizzazione: il Common Domain Model e la Blockchain per Rivoluzionare la Gestione dei Contratti Derivati = From Fragmentation to Standardization: Leveraging Blockchain and the Common Domain Model for Revolutionizing Derivatives Management.
Rel. Guido Perboli, Stefano Musso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Della Produzione Industriale E Dell'Innovazione Tecnologica, 2023
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Abstract: |
Nel contesto dell'evoluzione costante dell'industria finanziaria, dove l'efficienza, la sicurezza e la trasparenza nelle transazioni rivestono un ruolo cruciale, questo studio si concentra sull'applicazione di tecnologie emergenti per rivoluzionare la gestione e la registrazione dei contratti derivati. Il mercato degli strumenti derivati è caratterizzato da una frammentazione significativa, in cui ogni attore ha sviluppato un proprio approccio alla rappresentazione degli eventi comuni. Questa eterogeneità comporta inefficienze e costi elevati, poiché l'interpretazione e l'adattamento dei dati sono necessari da parte di ciascun attore. Murex utilizza il linguaggio MXML, mentre altri si affidano a FPML. L'International Swaps and Derivatives Association (ISDA) ha intrapreso il percorso della standardizzazione con il Common Domain Model (CDM), un linguaggio digitale che cerca di unificare la negoziazione e la gestione dei derivati. La richiesta di un cliente ha posto le basi per questo studio, mirando a valutare i tempi e i costi necessari per tradurre un contratto derivato esistente, espresso in MXML, nel formato CDM compatibile con JSON. Il contratto selezionato, un "equity swap," è stato la prova pilota per un progetto destinato a estendersi a ulteriori tipologie di contratti derivati. L'introduzione del CDM prometteva notevoli miglioramenti in termini di efficienza operativa, coerenza dei dati e conformità normativa all'interno dell'industria dei derivati. Un ulteriore sviluppo cruciale è stato l'uso della tecnologia blockchain come soluzione per la memorizzazione e la condivisione delle transazioni. La blockchain, con le sue caratteristiche di registro distribuito, immutabilità e sicurezza, è stata riconosciuta come una base ideale per la standardizzazione dei contratti derivati. La scelta della blockchain giusta per il Proof of Concept (PoC) è stata strategica, con opzioni tra blockchain pubbliche e private. La blockchain Corda è emersa come la scelta ideale, supportando i formati JSON e offrendo la flessibilità necessaria per implementare il CDM, consentendo l'interoperabilità tra i contratti derivati e il CDM. La fase chiave del progetto è stata il processo di mapping, in cui ogni campo e parametro dell'equity swap espresso in MXML è stato tradotto con successo nel formato CDM. Questo lavoro dettagliato richiedeva una profonda comprensione dei due linguaggi coinvolti e delle specifiche esigenze del CDM. Anche la collaborazione con REGnosys è stata fondamentale, grazie alla piattaforma Rosetta DSL, che ha contribuito significativamente a tradurre i dati delle transazioni aziendali in oggetti CDM. Questi oggetti sono stati arricchiti con informazioni da fonti di dati di riferimento interni ed esterni, applicando logiche di reporting e generando oggetti di report CDM completi. |
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Relatori: | Guido Perboli, Stefano Musso |
Anno accademico: | 2023/24 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 88 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Della Produzione Industriale E Dell'Innovazione Tecnologica |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-33 - INGEGNERIA MECCANICA |
Aziende collaboratrici: | Murex |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/29251 |
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